Il sindaco di Sarteano, Francesco Landi, ha ufficializzato, all’ultimo Consiglio comunale, la decisione di conferire l’attestato di Civica benemerenza a Mani Amiche. “Ricorrono i trent’anni dalla fondazione di un’associazione – ha osservato Landi – che ha fatto del bene in tante parti del mondo, dedicandosi agli ultimi della terra. Dunque, con grande onore e piacere, il conferimento del Comune di Sarteano è dovuto al grande esempio fornito di impegno sociale e solidarietà”.
La Civica benemerenza, appena introdotta, sarà consegnata per la prima volta a Sarteano nel corso delle celebrazioni previste tra qualche giorno per il trentennale di Mani Amiche. Secondo quanto previsto dal Comune, questo riconoscimento viene attribuito a un soggetto “che si è particolarmente contraddistinto nel campo delle scienze, delle lettere, delle arti, dei diritti umani, dell’industria, del lavoro, della scuola, dello sport, con iniziative di carattere sociale, assistenziale e filantropico, sportivo e di promozione del territorio locale, o in opere, imprese, realizzazioni, prestazioni in favore degli abitanti di Sarteano, o in azioni di alto valore a vantaggio della Nazione o dell’umanità intera”.
Nello stesso Consiglio comunale è stato approvato il bilancio consolidato del 2017, atto tecnico che prevede l’implementazione con quelli delle quattro società partecipate (Siena Casa, Intesa, Terre di Siena Lab e Consorzio terre Cablate). Si tratta della prima volta che l’ente adotta tale adempimento, dato che i Comuni sotto ai cinquemila abitanti erano esentati da tale obbligo (e di esenzione di parla per i prossimi anni nel recente decreto Milleproroghe). Una curiosità: il Consiglio comunale ha visto l’assenza degli esponenti della minoranza, a causa di presunte difformità sui tempi di convocazione del Consiglio. Su tale punto il segretario comunale ha sgombrato ogni dubbio, dando lettura delle motivazioni tecniche e giuridiche che dimostrano la legittimità della seduta e della convocazione.
Tornando a Mani Amiche, l’associazione, con sede a Sarteano, opera in Guatemala dal 1988 a favore di ragazze madri, vedove e donne abbandonate dai mariti con figli, prive di risorse economiche e senza sostegno familiare. È una organizzazione non governativa dal 1993, che opera per la realizzazione di programmi a breve e a medio termine nel Paesi in via di sviluppo. Nel 2002 è stata riconosciuta idonea per la selezione, la formazione e l’impiego di volontari in servizio civile e per la formazione nelle nazioni in cui opera. Nel 1994 ha realizzato in Guatemala un villaggio di accoglienza temporanea per ragazze madri e vedove. Dal maggio 2000 agisce anche nella Repubblica Democratica del Congo con adozioni a distanza, borse di studio e micro-progetti.