promossi dal Comitato di valorizzazione del paesaggio e dell’ambiente di Buonconvento in collaborazione con il Dipartimento di Architettura dell’Università di Firenze, e organizzati grazie all’apporto dell’Associazione Terramare – Uisp di Grosseto, le Amministrazioni comunali di Cinigiano e Buonconvento e con il supporto di altre associazioni locali come la Pro Sasso e l’associazione Poggi al Sasso di Cinigiano.
E’ partita da Sasso d’Ombrone, comune di Cinigiano, l’avventura aperta a tutta la comunità rivierasca per la scoperta del fiume Ombrone.
Più di cinquanta persone hanno preso parte all’iniziativa organizzata nel Comune di Cinigiano in collaborazione con Terramare – Uisp, che prevedeva un’escursione trekking lungo il sentiero didattico del fiume, alla scoperta dei luoghi caratteristici della valle del fiume Ombrone e delle prove in acqua con gommoni soft rafting.
Le due attività sono state teatro di approfondimenti, con gli esperti del progetto OSIAMO, sui temi riguardanti il rischio idraulico, la valorizzazione del fiume per fini turistici, le emergenze ambientali e la valorizzazione del patrimonio culturale e sociale della valle del fiume.
Al termine delle attività tutti i presenti sono stati accolti dall’associazione Pro Sasso in un banchetto organizzato appositamente per i partecipanti. Alcune attività specifiche hanno inoltre consentito di continuare i lavori di approfondimento inerenti la conoscenza del fiume tra presente e passato; percezione e punti di vista per migliorarne la sua gestione.
I contributi raccolti tra i partecipanti hanno sottolineato i temi dell’approvvigionamento idrico e della navigabilità del fiume; della gestione dei sedimenti e della gestione della vegetazione fluviale, ma anche l’auspicio della creazione di nuovi percorsi e accessi al fiume, il recupero di manufatti storici ai fini ricreativi, anche al fine di rendere il fiume luogo vissuto da tutta la comunità rivierasca.
Dai bellissimi scorci dell’Ombrone ai piedi di Sasso, il giorno successivo l’attenzione si è spostata più a monte, nel Comune di Buonconvento, in cui si è svolta la seconda giornata dedicata al trekking ed al dibattito itinerante.
Le “croci” di Baldassare degli Audiberti e le “croci” intese come le tribolazioni legate ad un luogo soggetto a inondazioni, si ricordano quelle del 1944, del 1966, del 2013 e 2015, sono state il contesto culturale presentato ai partecipanti che, non scoraggiati dall’imminenza della pioggia e dall’arrivo del freddo, hanno percorso le vie del fiume, a piedi e a cavallo, di Buonconvento.
Sono stati trattati temi importanti come il rapporto fra il presente e passato, analizzate le opere di antropizzazione che hanno influenzato il territorio e gli interventi di riqualificazione del paesaggio fluviale che potrebbero essere presi in considerazione.
Nel tragitto sono stati attraversati alcuni punti nevralgici legati al tema difesa del suolo, come l’argine denominato “della Coop” (per la sua collocazione) ed il ponte della Casanova (ad oggi ridotto ad un’unica carreggiata) per focalizzare alcuni fattori di rischio che ancora ad oggi non sono stati risolti in modo definitivo.
La passeggiata è terminata al Museo della Mezzadria di Buonconvento dove è stato allestito un buffet per i partecipanti ai quali sono state rivolte alcune attività al fine di comprendere come la comunità vive il proprio territorio, il loro rapporto con le istituzioni e quello che si aspettano dagli enti sovra locali aderenti al processo partecipativo.
Le due giornate hanno dimostrato che si può iniziare a parlare di comunità rivierasca, che due comunità apparentemente lontane hanno in comune un elemento, il fiume Ombrone, che fa loro condividere moltissimi valori e che da adesso, si può iniziare a lavorare per un CONTRATTO DI FIUME PER L’OMBRONE”.