“Sinistra per Siena tramite il suo consigliere Ernesto Campanini aveva già richiesto invano il commissariamento di Sei Toscana nel consiglio monotematico sui rifiuti, ma la maggioranza aveva respinto la mozione senza nessun indugio.
La gravità della situazione sembra sfuggire al Sindaco di Siena, che in Consiglio Comunale ha mostrato più cautela nei riguardi degli indagati che interesse ad accertare quali conseguenze negative questi episodi di ipotetica corruzione potrebbero aver avuto nello svolgimento del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti e per le tariffe a carico dei cittadini.
Se l’ANAC è arrivata a fare questa istanza di commissariamento significa che intende rimuovere ogni possibile occasione di continuare in attività illecite, e che mette sotto accusa le autorità locali che avrebbero dovuto controllare su quello che stava succedendo, non limitarsi ad esaltare l’appalto come una grande operazione esemplare, dimostrando ottusità e incapacità di comprendere la realtà.
Noi ribadiamo il nostro pieno sostegno ai lavoratori che nessuna responsabilità hanno di questa situazione, e chiediamo che il servizio possa continuare a svolgersi regolarmente per non mettere in difficoltà i cittadini.
Ma chiediamo anche ai Comuni che aderiscono a Siena Ambiente di riprendere il loro ruolo di controllo e di rappresentanza degli interessi di legalità dei cittadini.
Continueremo perciò con il nostro consigliere Campanini nella battaglia sul rivedere l’intero sistema di gestione dei rifiuti attraverso delle proposte precise e concrete:
– Ridimensionamento dell’Ato riportandola ad un territorio omogeneo provinciale
– Invertire la scelta dell’incenerimento a favore della capillare diffusione della raccolta differenziata
– Incentivare la diminuzione della produzione pro capite di rifiuti
– razionalizzazione delle partecipate di Siena Ambiente spa
– miglioramento della qualità della raccolta differenziata
– Che il Comune di Siena si costituisca parte civile nell’eventuale processo”.