“Ieri sera ho chiuso la campagna elettorale per il Sì al referendum costituzionale di domenica prossima. Anche ieri, come gli altri giorni, c’era tanta gente, con la voglia di ascoltare e di partecipare. E’ stata una campagna lunga e faticosa, ma credo che l’immagine riottosa e polemica che è emersa dai media e dai social network non rende merito al sentire dei cittadini toscani e dei militanti del centro sinistra. Io ho percepito un crescente interesse verso i contenuti della riforma e spero che questo sia il preludio al successo del sì”. Questo l’inizio dell’appello al voto del deputato del Pd Luigi Dallai.
“Lo spero perché partendo dalla necessità di intervenire nel processo decisionale, abbiamo cercato un nuovo equilibrio tra decisione e confronto, che renderà le istituzioni capaci di svolgere più efficacemente il proprio ruolo. Se vince il sì tutti gli organi del sistema democratico, non solo Governo e Parlamento, saranno più forti e garantiranno maggiore governabilità. Se vince il sì risparmieremo risorse pubbliche, in via diretta, con l’abolizione del Cnel, delle province, delle indennità dei senatori, dal contenimento delle spese degli apparati politici regionali, ma soprattutto in virtù di un migliore e più efficace procedimento legislativo con la fine del bicameralismo perfetto, e con il superamento dei conflitti tra Stato e Regioni.
Contestualizzando queste riforma nel clima politico, economico e sociale dell’Italia di oggi ci rendiamo conto che i vecchi schemi ideologici e i tentativi passati di superamento del bicameralismo non reggono il confronto. La riforma che andremo a votare porta a una semplificazione e a un miglioramento del processo legislativo, dell’organizzazione e della composizione degli organi dello Stato e sul rapporto tra Stato e Regioni. Domenica abbiamo una grande opportunità: mettere l’Italia sulla strada del cambiamento. Possiamo almeno provare a cambiare, in meglio, le cose. Ci vorrà del tempo, certo, e miglioreremo le inevitabili imperfezioni che anche questa riforma presenta. Ma votando sì ci diamo una possibilità concreta di svolta. Altrimenti tutto rimane come è e in tempi come questi restare fermi significa perdere una concreta opportunità per far progredire il nostro Paese.”