Dieci giorni alla ricerca dell’antico percorso, alla scoperta di comunità e meraviglie che si snodano lungo l’antica via. Tanti gli incontri sia istituzionali, che religiosi, lo scambio di informazioni culturali; tante le persone che hanno aperto la porta delle loro case curiose di sapere cosa ha spinto tre ragazzi ad intraprendere questo pellegrinaggio.
“Camminare significa riscoprire se stessi e il mondo che ci circonda, racconta Manuele, per tornare in una dimensione umana, riprendere il possesso della nostra vita, dei rapporti personali, riscoprire le ricchezze e le bellezze che ci circondano, troppo spesso dimenticate dalla frenesia della vita quotidiana”.
Nelle ultime due tappe altri amici torritesi hanno incrementato il gruppo e con l’assessore Tiezzi hanno visitato il borgo di Recanati, ultimo avamposto prima del traguardo, con delle guide di eccezione Simone di Cammino Lauretano e Antonio responsabile del museo civico. Antonio con la sua appassionata spiegazione ha illustrato quali e quanti sono e sono stati i contatti nei secoli tra la via Lauretana e la Toscana in special modo con Firenze per i numerosi rapporti commerciali e Siena, ad esempio la bellissima porta in legno conservata ed esposta nel museo è un opera di Ludovico da Siena. La visita a Recanati si è conclusa con il pranzo offerto dai frati cappuccini, un grande momento di socializzazione e comunione.
“E finalmente Loreto, l’ultimo tratto, raccontano, pochi chilometri e una grande grandissima emozione, la certezza di aver concluso il percorso, l’ultima salita affrontata come gli Champs-Élysées al Tour de France, la consapevolezza che nella piazza c’erano ad attenderci i nostri amici di Torrita e le autorità locali, l’emozionante passaggio davanti alla Santa Casa di Maria, la benedizione del rettore della basilica”.
Si conclude così la meravigliosa avventura da Torrita di Siena a Loreto, un cammino antico che la nostra comunità torritese ha idealmente percorso insieme a questi nostri straordinari viaggiatori.