Il Consiglio comunale di Siena si è riunito in seduta pubblica dalle 14.30 di martedì 12 luglio, nella Sala del Capitano del Popolo di Palazzo Civico.
Questo l’elenco dei lavori dalla sala consiliare in continuo aggiornamento:
14) L’ITER PROCEDURALE DEL BANDO DI GARA PER I SERVIZI DEL SANTA MARIA DELLA SCALA TEMA DI DUE INTERROGAZIONI URGENTI
Il sindaco Valentini ha risposto alle richieste informative di Laura Sabatini e Andrea Corsi
Le notizie stampa secondo le quali sarebbe stato presentato un esposto all’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) per il bando di affidamento dei servizi generali del Santa Maria della Scala, da parte di una società concorrente, ha costituito il tema delle due interrogazioni urgenti discusse nella seduta consiliare.
La prima, illustrata da Laura Sabatini (Gruppo consiliare Laura Sabatini e Alessandro Trapassi) e sottoscritta dal collega di gruppo Alessandro Trapassi, da Pietro Staderini (Sena Civitas) e Giuseppe Giordano (Movimento Civico Senese), ha sottolineato come “il soggetto ricorrente sia un colosso di gestione museale, specializzato nella promozione di eventi e forte di esperienze con i più importanti musei a livello internazionale” e ha riportato alcuni degli elementi contestati: “Irregolarità sul valore di gara complessivo, che non teneva conto dei singoli servizi; la ristrettezza dei requisiti di ammissione; i criteri di valutazione che risultano eccessivamente generici; mancanza di forme di pubblicità adeguate; la mancata proroga del termine per la presentazione delle offerte, pur essendoci l’obbligo per l’Amministrazione a fronte dei chiarimenti richiesti”. Sabatini ha quindi chiesto al sindaco “se l’esposto sia stato effettivamente presentato all’Anac ed eventualmente in quali termini; quale sia stata la procedura adottata dall’Amministrazione e se il bando prevedeva clausole di salvaguardia del personale”.
La seconda interrogazione è stata invece presentata da Andrea Corsi (L’Alternativa) e sottoscritta, oltre che dal collega di gruppo Massimo Bianchini, anche da Marco Falorni (Impegno per Siena) ed Ernesto Campanini (Sinistra per Siena, RC, SsM). Dopo aver sottolineato come “da anni il Santa Maria della Scala richieda una seria azione di rilancio”, anche Corsi ha espresso preoccupazione per “le notizie stampa riportate il 6 luglio scorso, secondo le quali una delle società interessate a concorrere alla gara ha presentato un esposto all’Anac sulla base di presunte irregolarità procedurali”. Il consigliere ha quindi chiesto al sindaco “come intenda agire a fronte del ricorso e quali garanzie è in grado di dare per la salvaguardia dei lavoratori coinvolti”.
Il sindaco Bruno Valentini, dopo aver stigmatizzato come anomalo il fatto che la prima interrogazione riportasse “una valutazione sulla società ricorrente, definita un colosso nel settore della gestione museale, sembrando quasi una sponsorizzazione della società stessa “, ha sostenuto che “siamo vicini a realizzare un obiettivo che questo Consiglio comunale ha affidato all’esecutivo: dare autonomia gestionale al Santa Maria attraverso la figura del direttore-dirigente e una compartecipazione dei privati, sotto la stretta regia del Comune, in grado di garantire le disponibilità finanziarie che consentano di tenere aperto il complesso senza le risorse di Fondazione MPS o della Regione Toscana”.
Il sindaco ha spiegato che “attraverso questa gara abbiamo impostato un proficuo rapporto pubblico/privato grazie al quale il Comune detta l’indirizzo e mantiene la governance. Il soggetto affidatario dei servizi potrà impiegare fino a 35 operatori, in aggiunta ai 15 nostri dipendenti. Tutto ciò configura un’operazione complessiva che darà lavoro a 50 addetti e questo è uno dei nostri obiettivi: far sì che il settore culturale continui a incidere in modo così rilevante sull’economia locale complessiva. Sullo scenario nazionale, dopo le tre o quattro maggiori città d’Italia, Siena risulta tra quelle più virtuose da questo punto di vista, con il suo quasi 10% di apporto del settore culturale all’economia complessiva: e su questo il Santa Maria gioca evidentemente un ruolo determinante”.
Valentini ha poi fornito alcuni elementi informativi sulla gara in corso, spiegando che il termine per la presentazione delle offerte era fissato al 15 giugno. Il 9 giugno, accogliendo un’eccezione sollevata su uno dei requisiti richiesti dal bando, ovvero quello di avere gestito in regime di concessione, per conto di enti pubblici, almeno un plesso museale con un numero di visitatori non inferiore a 100 mila all’anno, l’Amministrazione ha rettificato il bando e posticipato il termine di scadenza al 6 luglio. Successivamente a tale proroga, lo stesso concorrente ha chiesto di effettuare un sopralluogo, previsto dalla procedura di gara e avvenuto il 14 giugno, e inviato una seconda richiesta di chiarimenti, in data 7 giugno, alla quale l’Amministrazione ha provveduto a rispondere il 13 giugno. “L’Amministrazione ha risposto a questa seconda richiesta – ha specificato il sindaco – prima della data fissata per il sopralluogo. Il 28 giugno è pervenuta al responsabile unico del procedimento una comunicazione di uno studio legale, fuori da quanto previsto nella procedura del bando di gara, con la quale venivano sottoposti all’attenzione dell’Amministrazione alcuni elementi: il luogo della gara, i requisiti di partecipazione, i criteri di valutazione, le risposte alle richieste di chiarimento e la partecipazione delle associazioni temporanee di impresa. La nota informativa chiedeva all’Amministrazione di valutare i profili indicati nell’adottare eventuali rettifiche e un’ulteriore proroga dei termini di scadenza della gara. L’Amministrazione, dopo aver valutato nel dettaglio la nota informativa, ha ritenuto non congrue le questioni sollevate e, quindi, di non dover procedere a un’altra proroga dei termini di presentazione”. Alle ore 12 del 4 luglio, alla scadenza della gara, erano tre i soggetti che avevano consegnato i plichi previsti dal bando nei termini previsti.
“C’è un sito Internet – ha aggiunto il primo cittadino – che dà notizia di un esposto presentato all’Anac dalla società “Mondo Mostre”. A noi non è pervenuta alcuna informazione diretta, ma la apprendiamo, come voi, a mezzo stampa”.
Rispetto al tema occupazionale, Valentini ha informato che il 5 luglio c’è stato un incontro tra il Segretario generale del Comune di Siena, gli assessori al Personale e alle Politiche sociali e il dirigente della direzione Musei con le organizzazioni sindacali per un aggiornamento sull’iter del bando e ribadire le misure adottate a tutela del personale. “Riteniamo di aver inserito nel bando tutte le garanzie possibili – ha concluso – oltre le quali non avremmo pubblicato un bando di gara ma assegnato direttamente il servizio. Questo è il massimo che potevamo fare; non è il primo caso e lo rifaremo ogni volta che si tratta di tutelare i lavoratori temporaneamente addetti ai servizi oggetto di gara”.
La consigliera Sabatini ha detto al sindaco “di non fare illazioni, perché noi abbiamo appreso dell’esistenza della società ricorrente e del fatto contestato soltanto dalla stampa e da internet”.
“Sono soddisfatta per i chiarimenti, dai quali si evince che la procedura ha comunque evidenziato alcune criticità – ha concluso – e ben venga la presa di posizione importante a salvaguardia del personale. Ma poiché gli altri due punti dell’interrogazione non sono stati trattati oggi come urgenti, seguiremo i fatti”.
Secondo Corsi, “la risposta del sindaco ha fatto emergere due aspetti: il primo è che qualcosa non ha funzionato nell’iter procedurale e, ancora una volta, si ha a che fare con contestazioni e incertezze, anche sui tempi, che non giovano affatto al Santa Maria. Il secondo è che, una volta saputa la notizia, il sindaco avrebbe dovuto smentirla o almeno controbatterla, piuttosto che attendere queste interrogazioni, allo scopo di tranquillizzare la città e gli addetti interessati”.
13) IL CONSIGLIO APPROVA IL REGOLAMENTO PER LA VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO IMMOBILIARE COMUNALE, ALL’INSEGNA DELLA TRASPARENZA TOTALE
Il documento è stato arricchito da un ordine del giorno della maggioranza
Il Consiglio Comunale ha approvato il Regolamento per la valorizzazione del patrimonio immobiliare di proprietà dell’Amministrazione, arricchito da un ordine del giorno, approvato dall’aula, a firma dei gruppi di maggioranza. Il testo, che si compone di 18 articoli, classifica i beni comunali in beni del patrimonio disponibile, indisponibile e del demanio comunale.
Il sindaco Bruno Valentini, illustrando all’aula la delibera, ha spiegato che “le disposizioni riguardano la concessione in uso a terzi dei beni immobili del patrimonio disponibile, esclusi gli impianti sportivi e gli immobili interessati dal Regolamento sulla collaborazione tra i cittadini e l’ente per la cura e la rigenerazione dei beni comuni urbani. Per i beni immobili che fanno parte del patrimonio indisponibile o del demanio comunale si applicano le norme statali di riferimento. Le forme di assegnazione dei beni patrimoniali disponibili sono quelle previste dal Codice civile: locazione, affitto, comodato, concessione, altri diritti reali; il Comune può, comunque, individuare forme di valorizzazione alternative, nel rispetto dei principi di salvaguardia dell’interesse pubblico e attraverso l’utilizzo di strumenti competitivi”. “Mancando un regolamento – ha aggiunto – la gran parte delle decisioni venivano assunte dalle giunte precedenti, senza la necessaria trasparenza. Da oggi si cambia, perché è diventato pubblico l’elenco degli immobili già locati, sono stati definiti i criteri per affittarli in futuro e c’è l’impegno a revisionare tutti i contratti in essere per regolarizzarli in base ai nuovi parametri. Un grande atto di trasparenza totale, dove verranno privilegiate le assegnazioni per scopi sociali e di interesse collettivo, con un diritto di prelazione per le Contrade in relazione al territorio storico di pertinenza”.
Il Regolamento definisce gli assegnatari dei beni immobili, i criteri e i procedimenti di assegnazione per finalità private, e quelli per attività d’interesse generale. In quest’ultimo caso gli assegnatari possono essere: le amministrazioni pubbliche inserite nel conto economico consolidato, gli enti pubblici non economici, gli organismi di diritto pubblico, le società a partecipazione del Comune, strumentali o affidatarie di servizi pubblici, le organizzazioni di volontariato iscritte nel relativo registro regionale, le associazioni di promozione sociale e le cooperative sociali iscritte nel relativo Albo regionale, enti e associazioni aventi fini di promozione sociale, culturale, ricreativa, sportiva, assistenziale, educativa e formativa, tutela della fauna e dei beni ambientali, e le Contrade. “Per questi soggetti – ha concluso Valentini – in virtù del riconosciuto interesse pubblico dell’attività svolta, l’Amministrazione ha previsto delle riduzioni del canone di locazione o di affitto, graduate in base allo scopo statutario del soggetto beneficiario”.
La consigliera Carolina Persi, capogruppo PD, presentando l’ordine del giorno poi approvato dall’assise e firmato anche da Lorenzo Di Renzone (Siena Cambia), Pasquale D’Onofrio (Gruppo misto), Simone Lorenzetti (Riformisti) e Letizia Maestrini (SEL), ha esplicitato la richiesta al sindaco e alla giunta “di limitare, per quanto possibile, il ricorso al comodato gratuito per l’assegnazione in uso di beni immobili comunali agli operatori privati senza scopo di lucro, anche in ragione dell’introduzione di consistenti riduzioni dei canoni previste per questi soggetti. Richiesto, inoltre, di relazionare all’assemblea entro 12 mesi, quindi entro giugno 2017, lo stato di verifica di coerenza dei contratti negoziali in essere nelle forme di comodato previste dal Codice civile”.
12) MODIFICHE ALLA VIABILITÀ IN VIA FIORENTINA E VIALE CAVOUR: IL SINDACO VALENTINI RISPONDE ALL’INTERROGAZIONE DI GUAZZI
“Le soluzioni adottate sono temporanee e resteranno in vigore fino al termine dei lavori, previsto per il mese di settembre”
La viabilità dell’area tra via Fiorentina e viale Cavour, oggetto di modifiche temporanee che stanno interessando la città proprio in questi giorni, ha costituito il tema dell’interrogazione urgente presentata nella seduta consiliare di ieri, 12 luglio, da Gianni Guazzi (PD) e sottoscritta dai colleghi di gruppo Simone Vigni, Massimiliano Bruttini, Carolina Persi e Rita Petti.
“I lavori in corso – ha introdotto il consigliere – hanno comportato la chiusura in senso discendente del tratto tra Palazzo Diavoli e l’intersezione con viale Sclavo, mentre tra lo stesso Palazzo Diavoli e via Caduti di Vicobello è stato istituito un senso unico di marcia verso il centro. Tali limitazioni creano notevoli disagi alle attività commerciali, ai medici di base che svolgono attività ambulatoriale e agli stessi abitanti del quartiere”.
Guazzi ha quindi chiesto al sindaco “le motivazioni della chiusura veicolare sulla direttrice Caduti di Vicobello – Palazzo Diavoli in uscita dalla città” e “se l’Amministrazione intende, a conclusione dei lavori, mantenere questo tipo di viabilità”.
Il sindaco Bruno Valentini ha risposto che le scelte sulla circolazione temporanea nel tratto fra Torre Fiorentina, Palazzo Diavoli, via Cavour e l’Antiporto di Camollia sono dovute alla necessità di mettere in sicurezza il cantiere dei lavori per l’ampliamento del percorso pedonale che era contenuto da un guardrail fra la sede di Novartis, oggi di GSK, e l’incrocio di Palazzo Diavoli. “Siamo quindi partiti dalla necessità di consentire, in quei trecento metri circa, il traffico in una sola direzione. Abbiamo optato per la direttrice di ingresso alla città, piuttosto che per l’uscita, e pianificato l’intervento nel periodo di chiusura delle scuole, visto che nella zona di via Avignone ce ne sono alcune e molto frequentate”.
“La scelta è quella di realizzare una sorta di anello – ha illustrato il sindaco – che comprende il tratto di via Cavour fino all’incrocio di via Caduti di Vicobello, con quest’ultima percorribile a senso unico discendente. Con l’immissione in viale Sclavo, si prosegue fino all’incrocio con via Fiorentina. La circolazione di traffico è continua e senza ostacoli perché abbiamo disattivato l’impianto semaforico all’intersezione tra via Cavour e via Caduti di Vicobello”.
Valentini è entrato maggiormente nel dettaglio: “Quel tratto di via Fiorentina andava comunque chiuso e abbiamo scelto l’ipotesi che dovrebbe creare meno disagi. Comprendiamo le lamentele ma non c’erano alternative, anche per quanto riguarda il trasporto pubblico. Sarà inoltre posizionato un pannello informativo all’Antiporto in modo che si capisca che, per andare verso Firenze, è consigliata la svolta in via Caduti di Vicobello”.
Quanto alla sua tempistica, il sindaco ha specificato che le soluzioni sulla viabilità sono temporanee e non permanenti: dureranno fino a quando i lavori non saranno finiti, presumibilmente a settembre.
“Domani (oggi, ndr) pomeriggio ho un incontro, insieme ad altri tecnici del Comune, con i commercianti di via Cavour – ha informato il primo cittadino – che chiedono di consentire l’ingresso in via Cavour al punto di intersezione con via Caduti di Vicobello. Per ulteriori approfondimenti, ho richiesto alla Polizia Municipale e all’ufficio Mobilità di redigere un rapporto su quello che sta succedendo. A oggi non risultano generarsi incolonnamenti di auto, se non in periodi limitatissimi della giornata”.
“Siamo consapevoli che questo intervento può creare qualche disagio temporaneo per i residenti e le attività commerciali – ha concluso Valentini – ma tutto deve essere valutato nella prospettiva di dare alla città risposte efficaci e soluzioni permanenti”.
Guazzi ha auspicato che “i cittadini e i commercianti dell’area siano soddisfatti delle soluzioni adottate e che l’Amministrazione tenga comunque conto delle loro esigenze e istanze nella sperimentazione del senso unico”.
11) IL CONSIGLIO SI PRONUNCIA FAVOREVOLMENTE SULL’APPLICAZIONE DEL REGOLAMENTO PER LA CURA E RIGENERAZIONE DEI BENI COMUNI URBANI
Il Consiglio comunale ha preso atto dell’esito positivo del periodo di sperimentazione del Regolamento sulla collaborazione tra cittadini e amministrazione comunale per la cura e la rigenerazione dei beni comuni urbani, approvato nel maggio 2014, dando mandato alla Giunta di proseguire nell’applicazione di tale atto normativo.
Il sindaco Bruno Valentini ha ricordato all’aula il carattere fortemente innovativo del Regolamento e come “il documento abbia incentivato l’azione dei cittadini nella cura dei beni comuni urbani, instaurando meccanismi di governance nel rispetto dei principi di trasparenza, pubblicità, inclusività, sostenibilità economica e ambientale”.
Durante i due anni di sperimentazione sono stati sottoscritti dall’ente patti di collaborazione, sia di natura costante sia occasionale, con diversi soggetti, tra i quali: l’associazione “Le Mura” per interventi di valorizzazione e salvaguardia della cinta muraria; il comitato per la valorizzazione dell’area del campo da basket di Ravacciano e giardini adiacenti; l’ASD Asta Taverne per la manutenzione dei campi di calcio della zona; la Nobile Contrada del Nicchio per il restauro della lupa e della colonna del Ponte di Romana; il CAI, la Pubblica Assistenza, l’AUSER comunale, Le Bollicine, A.SE.DO., Legambiente Siena per la gestione del Parco della vecchia ferrovia, viale Mazzini e piazzale Rosselli; e molte altre collaborazioni sono in fase di definizione per il perseguimento di finalità di interesse generale.
L’assemblea ha inoltre dato mandato alla Giunta di individuare, nell’ambito del patrimonio immobiliare, gli edifici che per ubicazione, caratteristiche strutturali e destinazione funzionale possano essere soggetti a interventi di cura e rigenerazione attraverso patti di collaborazione tra cittadini e Amministrazione.
“Si tratta di una buona pratica – ha concluso il sindaco – che ha come obiettivo ultimo l’incentivazione e la promozione del principio di sussidiarietà tra istituzioni e cittadini per la cura e la gestione condivisa dei beni comuni urbani”.
10) APPROVATA LA VARIAZIONE AL BILANCIO DI PREVISIONE DELLA BIBLIOTECA
L’assemblea consiliare ha approvato la variazione di assestamento generale del Bilancio di previsione 2016/2018 della Biblioteca comunale degli Intronati.
“L’avanzo di amministrazione, registratosi nel rendiconto 2015 di circa 40mila euro – ha informato il sindaco Bruno Valentini – sarà utilizzato per realizzare e completare l’inventario elettronico dei beni mobili della Biblioteca e procedere a vari interventi di sistemazione di alcuni locali e arredi”.
9) KATIA LEOLINI SOSTITUISCE PASQUALE D’ONOFRIO NELLA COMMISSIONE “SERVIZI SANITARI E SOCIALI”
A seguito delle dimissioni di Pasquale D’Onofrio (Gruppo misto) come componente della commissione consiliare “Servizi sanitari e sociali”, l’assemblea ha nominato al suo posto Katia Leolini (PD).
8) MUSEO DEL PALIO: IL SINDACO VALENTINI RISPONDE ALL’INTERROGAZIONE DI NERO SU BIANCO
Maria Isabella Becchi e Alessandro Piccini (Gruppo Nero su Bianco) hanno presentato un’interrogazione consiliare sul Museo del Palio.
Nel particolare, come ha evidenziato Becchi “l’Amministrazione ha disposto la riattivazione del percorso per la realizzazione del Museo negli spazi dei Magazzini del sale a Palazzo Pubblico nonostante sembri che il Magistrato delle Contrade, nella riunione del 10 maggio scorso, avrebbe deliberato di non collaborare alla realizzazione del progetto considerandolo un inutile duplicato rispetto ai Musei delle 17 Contrade; così come non si sarebbe espresso favorevolmente il Consorzio per la Tutela del Palio”.
La consigliera, ritenendo “inadeguata la somma di 75mila euro stanziata dalla Giunta per terminare l’allestimento del Museo”, ha fatto presente che “si sarebbero diffuse voci in base alle quali l’Amministrazione sarebbe intenzionata a ricorrere a finanziamenti privati ai quali, poi, verrebbe data la conduzione del Museo. Logiche commerciali completamente avulse dalla realtà delle Contrade e del Palio” e ha chiesto il motivo per il quale “si vorrebbe portare avanti questa iniziativa nonostante la ferma opposizione delle Contrade che, in questa città, rappresentano le sole depositarie della storia, memoria e usanze del Palio. Se intende ritornare sula decisione presa ed attenersi alla volontà del mondo contradaiolo e, in caso negativo, dove si intendano reperire le risorse finanziarie necessarie a completare l’opera. Infine, come e da chi verrà gestito il Museo”.
“L’idea di un Museo del Palio – ha risposto il sindaco Bruno Valentini – non è di questa amministrazione, bensì di lunga data. E’ un progetto che, pertanto, doveva essere aggiornato e per questo abbiamo costituito una Commissione di esperti. Conto sul fatto che nel prosieguo arrivi, attraverso il Magistrato, la collaborazione fattiva delle Contrade perché tra la nostra progettualità e i Musei delle Contrade non c’è né concorrenza né sovrapposizione. Il nostro obiettivo è riempire un “vuoto” che altrimenti verrebbe coperto da altri. L’intenzione dell’Amministrazione, infatti, è quella di fornire conoscenza e risposte approfondite al bisogno di conoscenza di milioni di persone che visitano la nostra città e, dalla visita a questo spazio il rimando ai territori di Contrada dove potranno ricevere altri specifici approfondimenti, perché il racconto delle Contrade deve essere fatto dalle Contrade stesse attraverso i loro straordinari Musei”.
“Un luogo – ha proseguito – per il quale il nome non è stato ancora definito, ma dove poter capire cosa è veramente il Palio, e da quanto già emerso da parte dell’assessore alla Cultura e dagli esperti al lavoro, tanti sono i contenuti già individuati e in grado di appassionare sia gli stessi senesi sia i turisti”.
“Con la delibera assunta nel mese di maggio – ha concluso il primo cittadino – è stato stabilito di riattivare il percorso per la realizzazione del Museo negli spazi dei Magazzini del Sale e delle attuali Sale dei Costumi, confermando l’indispensabile necessità del più ampio coinvolgimento delle Istituzioni senesi e della cittadinanza a tutte le fasi di impostazione, realizzazione e comunicazione del progetto. Alla fine dell’estate inizierà, infatti, un processo di partecipazione perché il progetto deve essere aperto al coinvolgimento della città. Per la redazione dello studio di fattibilità si è deciso di attingere ai fondi ministeriali stanziati per la Capitale Italiana della Cultura per 75mila euro, mentre la realizzazione ci avvarremo del project financing, ma sarà il Comune a tenere le redini e il privato si atterrà a quanto deciso dall’Amministrazione Comunale. Quando renderemo noti i primi step spero di coinvolgere il Magistrato nel processo di progettazione”.
Becchi ha ribadito la ferma opposizione al progetto, già dai primi anni 2000, da parte del Magistrato delle Contrade “perché il Museo del Palio è quello dei 17 Musei di Contrada aperti a chi li vuole visitare”. “La nota positiva è che il nome non sarà Museo del Palio perché questa sarebbe una scelta che danneggerebbe quelli delle Contrade. Dubbi anche sugli aspetti commerciali”.
7) UNGULATI NELL’AREA URBANA: IL COMUNE SOLLECITA MISURE DI CONTENIMENTO ALLA REGIONE TOSCANA
Il sindaco Valentini: “Una situazione che desta allarme sociale tanto da costituire un problema di sicurezza pubblica”
La presenza di ungulati quali caprioli e cinghiali nell’area urbana e in prossimità delle abitazioni, in particolare nelle zone di san Marco, Pescaia, San Prospero e delle Scotte, ha costituito il tema dell’interrogazione presentata nella seduta consiliare da Alessandro Piccini e Maria Isabella Becchi (Nero su Bianco). Dopo aver fatto riferimento ai rischi derivanti da tale situazione, Piccini ha sottolineato come “il problema sia ormai noto agli organi competenti nella tutela del territorio, in particola la Polizia Provinciale, anche sotto il profilo della sicurezza stradale”.
Il consigliere, inoltre, ha fatto riferimento all’ordinanza emanata dal sindaco nel 2013 “che disciplina le operazioni di cattura sotto la responsabilità e il controllo della Polizia Provinciale: un atto che risulta invalido per un vizio di incompetenza, perché compiuto da un organo istituzionale nei confronti di un altro”. Piccini ha quindi chiesto “quali azioni intenda intraprendere l’Amministrazione per fronteggiare la situazione”.
Il sindaco ha ricordato come, a seguito del recente processo di riordino delle funzioni delle Province, la competenza in materia venatoria sia di ambito regionale. Valentini ha dato lettura della nota indirizzata al responsabile dell’ufficio Risorse Faunistiche della Regione Toscana, con la quale sono state riportate le segnalazioni dei cittadini sulla “presenza di ungulati vicino alle abitazioni, soprattutto cinghiali, che, in taluni casi, trovano ricovero a ridosso dell’abitato e ciò a prescindere dalla circostanza che vi siano o meno nelle vicinanze campi e vegetazione. Recentemente sono stati avvistati ungulati anche nei pressi della stazione ferroviaria”.
Sottolineando come la situazione stia destando allarme sociale, tanto da costituire un problema di sicurezza pubblica, Valentini ha riferito di aver sollecitato l’ufficio regionale “a predisporre e attuare adeguate misure di contenimento degli animali e attività di recupero degli stessi”.
“La normativa regionale è all’avanguardia sul tema degli abbattimenti – ha concluso il sindaco – per quanto sia stata osteggiata da alcune associazioni animaliste. Dalla sua piena applicazione trarranno sollievo anche le attività agricole, che subiscono ingenti danni, oltre ai residenti e agli automobilisti. Faremo tutto il possibile per sollecitare la Regione Toscana affinché faccia tempestivamente il proprio dovere”.
Piccini ha riconosciuto “la volontà dell’Amministrazione di risolvere il problema” ma ha criticato il mancato ritiro dell’ordinanza del 2013 “evidentemente illegittima, in quanto il sindaco ha emesso un’ordinanza nei confronti dell’organo di polizia di un altro ente”. “Per risolvere la questione – ha concluso il consigliere – servono incontri e confronti con le associazioni venatorie e tutti i soggetti interessati: se fosse stato raggiunto un accordo nel 2013 oggi il numero degli ungulati sarebbe stato sensibilmente ridotto e avremmo senz’altro meno disagi”.
6) IL SINDACO VALENTINI SUL TRIBUNALE CIVILE: “NON RISULTANO PROBLEMI DI STATICITA’ “
Dallo scorso 1° maggio, anche a seguito del processo di accorpamento con il Tribunale di Montepulciano e con la sezione distaccata di Poggibonsi, il polo civile del Tribunale di Siena è stato trasferito nei locali di proprietà dell’Accademia Chigiana ubicati in via di Camollia. Come sostenuto da Maria Isabella Becchi (Nero su Bianco) con l’interrogazione presentata nella seduta consiliare odierna e sottoscritta dalla collega di gruppo Alessandro Piccini “nei giorni successivi al 10 maggio è emerso il problema di una presunta carenza dell’edificio di via di Camollia sotto l’aspetto della sicurezza e della compatibilità strutturale: precedentemente quegli uffici erano infatti stati utilizzati per l’area tecnica e del personale di Banca MPS e, quindi, soltanto dagli impiegati e non dal pubblico”.
La consigliera ha sostenuto che “trattandosi di un palazzo antico, con solai probabilmente in legno, sarebbero state necessarie delle prove di carico, poiché in detti uffici hanno accesso circa 500 persone al giorno tra magistrati, avvocati, personale amministrativo e altri addetti”. Becchi ha poi informato che “l’Accademia Chigiana ha incaricato un tecnico esterno per le valutazioni di sicurezza dell’immobile, il quale, nella relazione datata 16 maggio, ha concluso di non ravvisarne la necessità ai sensi delle norme tecniche per le costruzioni contenute nel D.M. Infrastrutture del 2008 e ai criteri generali per la normativa antisismica”. La consigliera ha chiesto al sindaco “se sia a conoscenza di problematiche di natura strutturale e statica dell’immobile e se il Comune abbia già svolto indagini e ottenuto certificati o collaudi e, in caso negativo, come intenda provvedere”.
Il sindaco Bruno Valentini ha risposto che “sulla questione è stato fatto allarmismo, tramite la diffusione di dubbi che non sono suffragati da alcuna evidenza. Infatti, secondo quanto ci è stato formalmente comunicato nell’edificio in questione non si è verificata alcuna modifica della destinazione d’uso, che è rimasta quella di “uffici aperti al pubblico” come nel precedente utilizzo da parte di Banca MPS, né della classe, che è rimasta quella degli edifici privi di ambienti “suscettibili di affollamento” secondo la definizione delle Norme tecniche per le costruzioni (NTC, ndr) del 2008”.
Valentini ha quindi riportato le conclusioni sintetiche della relazione integrativa, affidata dall’Accademia Chigiana all’ingegner Montagnani di Colle di Val d’Elsa, il quale ha sostenuto che “non si ravvisa la necessità della redazione della valutazione della sicurezza dell’edificio, ai sensi delle NTC 2008: pertanto l’uso della costruzione potrà continuare senza ulteriori interventi”. Gli unici interventi strutturali effettuati, relativi alla realizzazione di una scala di servizio e alcune cerchiature metalliche, e all’installazione di un ascensore esterno, si sono configurate come modifiche locali, regolarmente depositate al Genio Civile. “Pertanto – ha ribadito il sindaco – non è stato necessario procedere a un intervento di miglioramento o adeguamento, ai sensi delle medesime norme tecniche: non vi era nulla da chiedere né da acquisire”.
Per quanto attiene gli aspetti legati alle sollecitazioni sismiche, con riferimento ai cosiddetti “carichi statici”, Valentini ha precisato che, a fini di sicurezza, l’affollamento massimo all’interno di tutto l’edificio, comprendente sia il personale che vi lavora sia il pubblico, non deve eccedere il numero massimo di 300 persone, come si evince dalla dichiarazione presentata al Comando provinciale dei Vigili del Fuoco di Siena da parte del Tribunale.
Dalla stessa, risulta che la superficie complessiva dell’immobile destinata ad accogliere le trecento persone sia pari a circa 1.300 mq tra gli uffici dei giudici e le cancellerie, le aree aperte al pubblico e gli spazi dedicati al Consiglio degli avvocati. “Andando ad analizzare gli ambienti con il massimo grado di affollamento – ha puntualizzato – si ottiene un affollamento massimo di 190 persone su una superficie complessiva di circa 470 mq che, in realtà, come risulta dalle planimetrie di progetto depositate in Comune, raggiunge una superficie di circa mq 560”.
Il sindaco ha riportato ulteriori dati, riferendosi al peso medio degli italiani e calcolando il carico antropico complessivo: “Anche ammettendo che il limite di massimo affollamento venga superato, in deroga al limite consentito, fino a raggiungere le 500 persone indicate nell’interrogazione e ammettendo anche che siano tutte concentrate nei 470 mq di aree accessibili al pubblico, si otterrebbe un carico antropico unitario pari a 77,66 kg/mq, che risulta pari a circa 1/3 del carico variabile caratteristico previsto dalla normativa vigente per gli uffici non aperti al pubblico (200 kg/mq) e a circa 1/4 di quello previsto per gli uffici aperti al pubblico (300 kg/mq), come lo erano i precedenti uffici del personale di Banca Mps”.
Valentini ha concluso affermando “che nei locali con accesso di pubblico, quali sale d’aspetto, disimpegni e spazi di distribuzione vari, l’incidenza del peso degli arredi è comunque trascurabile e pertanto il carico variabile complessivo rimane ben al disotto dei limiti di normativa”.
Maria Isabella Becchi, nel dichiararsi “perplessa per quanto dichiarato dal sindaco”, ha informato che “quanto evidenziato nell’interrogazione è frutto di ciò che è emerso dalla Conferenza permanente dello scorso 11 maggio alla quale era presente anche l’assessore Paolo Mazzini, che, forse, non ha riferito al sindaco; nonché dall’assemblea dell’Ordine degli avvocati tenutasi il 20 maggio, durante la quale è stato deciso di incaricare un tecnico per le verifiche. Spero che queste arrivino alle stesse conclusioni di quelle del sindaco; al momento mi dichiaro insoddisfatta, poi vedremo”.
5) IL SINDACO VALENTINI: “A OTTOBRE I LAVORI SULLA FACCIATA DEL PALAZZO DELLE PAPESSE DI PROPRIETÀ DELLA BANCA D’ITALIA”0
Soddisfatta la consigliera Petti (PD) che aveva chiesto notizie sulla presenza dei ponteggi
Il ponteggio installato in via di Città sulla facciata del Palazzo delle Papesse e che ne ostruisce la visione ha costituito l’oggetto dell’interrogazione presentata nella seduta consiliare da Rita Petti e Simone Vigni (PD).
“Un danno arrecato non solo alla pregevole facciata del palazzo realizzata da Bernardo Rossellino – ha sostenuto Petti – ma a tutta la città, per la presenza di un’impalcatura permanente e inutilizzata che svilisce l’immagine di Siena, limitandone fruibilità e sicurezza”.
Ricordando come l’immobile sia di proprietà della Banca d’Italia, Petti ha chiesto al sindaco “se intenda adoperarsi per risolvere la criticità segnalata e quali azioni voglia compiere per sensibilizzare quei soggetti che promuovono la tutela, il recupero e la fruizione dei beni comuni affinché possano programmare interventi di mobilitazione, in accordo con le altre istituzioni preposte, per coinvolgere la cittadinanza”.
La consigliera ha concluso richiamando la campagna del Ministero per i Beni culturali e le attività del Turismo, che tramite l’e-mail bellezza@governo.it recepisce le segnalazioni “sui luoghi della cultura dimenticati”.
Il sindaco ha ripercorso la vicenda a partire dal dicembre 2013, quando, a seguito del distacco di porzioni di pietra serena dalla facciata, si è reso necessario l’intervento del Comando provinciale dei Vigili del Fuoco di Siena: “Nonostante la rimozione delle parti in imminente pericolo, ne sono state segnalate altre a serio rischio di distacco. Pertanto, ai sensi della procedura ordinaria sulla pubblica incolumità, abbiamo prontamente scritto alla proprietà, in questo caso la Banca d’Italia, affinché fossero eseguiti tutti gli accertamenti tecnici necessari a mettere in sicurezza la facciata”.
Nel successivo mese di gennaio 2014 sono stati montati i ponteggi a tutela della pubblica incolumità e per la successiva esecuzione dell’intervento e la concessione di suolo pubblico è stata oggetto di varie richieste di proroga, l’ultima delle quali in vigore fino al prossimo mese di settembre.
Il sindaco ha informato che l’occupazione di suolo pubblico risulta pagata regolarmente, per un corrispettivo di oltre 21mila euro, e che “a seguito di contatti con il referente tecnico della Banca d’Italia a Siena, si è saputo che i lavori potranno finalmente partire dall’inizio del prossimo mese di ottobre e che i prolungamenti dei tempi sono stati dovuti alla tipologia della gara e alle modifiche apportate da poche settimane al Codice degli Appalti”.
La consigliera Petti si è dichiarata “soddisfatta per la notizia ricevuta dal sindaco, ovvero che la presenza dei ponteggi, per quanto sia stata prolungata, non è permanente ma funzionale al prossimo intervento di ripristino della facciata”.
4) L’ACCESSIBILITÀ DELLA SEGNALETICA TURISTICA NEL DIBATTITO CONSILIARE
L’assessore Sonia Pallai ha risposto a un’interrogazione di Rita Petti
Il tema dell’accessibilità alla segnaletica di informazione turistica è stato discusso nella seduta consiliare con l’interrogazione presentata da Rita Petti (PD) e sottoscritta dal collega di gruppo Simone Vigni. Petti ha richiamato la recente installazione di pannelli con QR code nel centro storico, “oggetto di critica da parte delle associazioni di persone con disabilità, le quali hanno espresso il proprio disappunto per le azioni compiute senza tenere conto delle esigenze di chi ha problemi di vista e di lettura: soggetti che devono essere considerati interlocutori imprescindibili e che hanno sempre collaborato, fornendo soluzioni con scelte condivise”.
Sottolineando come “il turismo accogliente, accessibile e sostenibile sia stato dichiarato un elemento caratterizzante la nostra Amministrazione, inserito anche negli assi del progetto di Siena Capitale europea 2019”, Petti ha sostenuto che “esistono alternative tecnologiche per rendere più accessibili e meno impattanti i pannelli, come l’applicazione “Città Italia” o l’uso di celle che comunicano a distanza con gli smartphone e permettono ai cittadini di ricevere notifiche sui propri dispositivi”.
La consigliera ha quindi chiesto all’Amministrazione informazioni “sulle fasi di progettazione e installazione della segnaletica e con quali requisiti siano state effettuate le scelte; inoltre, se esiste una mappa nei punti di accesso alla città che indichi l’ubicazione dei pannelli e, infine, se nelle politiche di promozione turistica e di valorizzazione della città siano contemplate azioni per il turismo accogliente”.
L’assessore al Turismo, Sonia Pallai, ha ripercorso le tappe di approvazione del piano coordinato di comunicazione in ambito turistico, deliberato dalla giunta nel 2014, e la relativa progettazione e realizzazione, indicando, tra le varie attività, “l’adozione di strumenti di promozione territoriale basati su specifici sistemi informativi, mediante l’utilizzo di codici QR e rete internet, volti a proporre contenuti multimediali al pubblico”. “In attuazione di detta deliberazione – ha proseguito – il competente Servizio Comunicazione aveva acquisito dall’impresa “Officine Creative” una proposta per la realizzazione, a titolo gratuito, del servizio di promozione territoriale denominato “QRTravel – La conoscenza in cammino”, valutata come rispondente alle finalità del progetto”.
Nel luglio 2014 è stato approvato lo schema di convenzione con Officine Creative e lo sviluppo della progettazione è stato seguito da più uffici comunali (Unesco, Comunicazione e Turismo), in costante collaborazione con la competente Soprintendenza.
Come ha spiegato l’assessore, “i siti sono stati individuati in accordo con le associazioni di categoria e delle guide turistiche, seguendo la logica tematica del “cammino francigeno”. A tali soggetti è stata trasmessa la bozza di tutta la documentazione riepilogativa del progetto: slides, planimetrie, mappe del turismo e la lista dei palazzi. Quest’ultima revisionata preventivamente dalla Soprintendenza, alla quale è stato anche trasmesso in bozza il prototipo del pannello per le proprie valutazioni di competenza. I proprietari dei palazzi interessati sono stati preventivamente informati e convocati a specifica apposita riunione”.
Ottenuti i preventivi pareri e nulla osta, l’ufficio Unesco ha predisposto la richiesta per l’autorizzazione paesaggistica, che ha ottenuto definitivamente il parere favorevole lo scorso 26 aprile. La ditta ha poi provveduto all’installazione dei pannelli.
“I nostri uffici hanno seguito e curato molti passaggi: dalle categorie economiche alle guide turistiche – ha affermato l’assessore – fino alla Sovrintendenza e tanti altri soggetti, così come avvenuto per la realizzazione del portale di destinazione “EnjoySiena”, dei nuovi dépliant del Palio o di precedenti strumenti di comunicazione che sono sempre risultati accessibili a persone ipovedenti e non vedenti. Purtroppo e con dispiacere, in questo caso, non è stata coinvolta l’associazione di persone con disabilità, ma sono stati comunque presi contatti con il presidente dell’Associazione Italiana Ciechi al fine di consentire l’inserimento delle coordinate GPS in un sistema, da loro utilizzato, che attualmente è in fase di sviluppo”.
Dopo aver informato che “al momento non esiste una mappa nei punti di accesso per comunicare l’ubicazione dei pannelli”, Pallai ha concluso sostenendo “che da mesi sono in corso azioni di accoglienza turistica che tengono conto di pubblici eterogenei, nei confronti dei quali non faremo mancare i necessari confronti. Proprio per quanto riguarda la cartellonistica, in questi giorni è in pubblicazione un bando che terrà conto di tutti questi aspetti”.
Petti si è dichiarata parzialmente soddisfatta, pur apprezzando la risposta dell’assessore “che bene ha illustrato la complessità di un certo tipo di progetti che presuppongono vari passaggi di concertazione e condivisione, funzionali a garantire risultati migliori, data la dimenticanza non marginale per la sensibilità richiesta per un progetto di accoglienza turistica di qualità”.
“Per quanto riguarda le politiche turistiche – ha concluso la consigliera – la sensibilità e l’attenzione nei confronti delle categorie svantaggiate sono anche sintomatiche di un certo livello culturale: è importante curare opportunamente le forme dell’accoglienza in modo che tutti possano scegliere cosa fruire venendo a Siena. A tutti va data la dignità della scelta”.
3) IL SINDACO VALENTINI HA RISPOSTO ALL’INTERROGAZIONE DI STADERINI SU VIA PANTANETO
Un quadro informativo su quanto accaduto in via di Pantaneto nei giorni 21 e 22 maggio scorsi. Con l’interrogazione presentata nella seduta consiliare, Pietro Staderini (Sena Civitas) ha richiamato “le notizie stampa circa la rissa che sarebbe avvenuta in questa via, già soggetta ad atti vandalici e incivili oltre che a schiamazzi notturni”.
Con il documento, sottoscritto anche da Giuseppe Giordano (Movimento Civico Senese) e Massimo Bianchini (L’Alternativa), il consigliere ha rilevato come “l’Amministrazione non sembri utilizzare metodi efficaci per il presidio del territorio” e ha chiesto “cosa sia successo nella notte in questione e quali iniziative siano in programma per risolvere problematiche di questo tipo”.
Il sindaco Bruno Valentini ha risposto di aver appreso dalla stampa della vicenda e di poter riferire solo ciò di cui è venuto a conoscenza indirettamente, in quanto “la Polizia Municipale termina il servizio alle ore due del mattino e pertanto non sono stati i nostri vigili a intervenire”.
“Nella notte citata – ha proseguito – ci risulta, in maniera indiretta, solo da interlocuzioni avute con le forze d’ordine, che sia intervenuta una volante dell’Arma dei Carabinieri e successivamente anche una della Polizia di Stato. Giunti sul posto, le forze dell’ordine hanno assistito a una colluttazione tra due persone. Una delle due persone si è recata al pronto soccorso e non ci risulta che abbia sporto querela”.
Valentini ha quindi sostenuto che, per quanto di competenza, l’Amministrazione comunale sta implementando diverse misure per tentare di ridurre questi avvenimenti: “Una maggiore illuminazione, lasciando accessi tutti i lampioni pubblici durante tutte le ore notturne anziché in modalità alternata; inoltre, è in corso una trattiva con le organizzazioni sindacali al fine di poter garantire il servizio dei vigili urbani dalle ore 2 fino alle 4 del mattino; infine, nel caso in cui la situazione dovesse degenerare, è allo studio un’ordinanza con le città a livello regionale e nazionale per limitare la vendita di alcolici nelle ore notturne. Nello specifico con Pisa e Firenze realtà studentesche come Siena e dove possono essere coinvolti anche gli stessi Atenei. Per quanto riguarda il coinvolgimento dei Vigili Urbani anche nella fascia oraria 2-4, è uscita una nota dei sindacati proprio in questi giorni nella quale per l’ampliamento del servizio richiedono un preciso addestramento, ritengo che l’Amministrazione non stia chiedendo una superiore capacità di autodifesa per poter fronteggiare atti di criminalità perché la situazione nella nostra città rivela solo atti di vandalismo il cui controllo rientra nell’attività che svolgono. Mi auguro quindi di trovare un accordo”.
Soddisfatto per la risposta ricevuta Pietro Staderini che ha accolto con piacere la presa di consapevolezza, da parte dell’Amministrazione, su quanto sta accadendo in via Pantaneto, così da iniziare a risolvere il problema. “Mi auguro che con i Vigili Urbani si arrivi a una soluzione condivisa finalizzata ad un maggior controllo del territorio nelle ore notturne, e invito l’Amministrazione, nel caso non lo abbia ancora fatto, a coinvolgere anche l’Università degli Studi per trovare forme efficaci per mitigare atti e comportamenti incivili da parte dei molti studenti frequentanti la zona”.
2) “LA SCADENZA DEL REGOLAMENTO URBANISTICO DECORRE DOPO CINQUE ANNI DALLA SUA PUBBLICAZIONE NEL BURT”
Il sindaco Valentini ha risposto all’interrogazione di Michele Pinassi
Durante la seduta consiliare Michele Pinassi (MoVimento Siena 5Stelle), ha ricordato che “il Regolamento Urbanistico recentemente scaduto, in base all’art. 4 delle “Norme tecniche di attuazione” del Comune, avrebbe dovuto cessare la sua efficacia dopo cinque anni dalla sua pubblicazione sul BURT (Bollettino ufficiale della Regione Toscana), avvenuta il 6 aprile 2011; mentre alcune sentenze del TAR e del Consiglio di Stato indicano come termine cinque anni dalla sua approvazione in Consiglio Comunale, in questo caso il 24 gennaio 2011”. Relativamente a questo ha chiesto al sindaco, vista la possibilità di richieste pervenute e approvate dopo la scadenza dei cinque anni dall’approvazione del RU, di “esprimersi formalmente sulla data effettiva di scadenza esplicitando le fonti di diritto a supporto dell’interpretazione sostenuta”.
Il sindaco Bruno Valentini, nell’evidenziare che il Comune di Siena si è dotato di Piano strutturale approvato ai sensi dell’art. 17 della L.R. 1/2005, con deliberazione del C.C. n. 32 del 12.2.2007, nonché di Regolamento Urbanistico redatto ai sensi dell’art 55 della L.R. 1/2005 e approvato ai sensi dell’art 17 della citata legge regionale, con deliberazione di C.C. n. 2 del 24.1.2011, ha ribadito che l’approvazione del Regolamento Urbanistico è stato pubblicato sul BURT del 6 aprile 2011.
“Alla data odierna è scaduto il quinquennio di validità delle previsioni inerenti la disciplina delle trasformazioni degli assetti insediativi, infrastrutturali ed edilizi del territorio di cui al comma 4 e 5 dell’art 55 della L.R. 1/2005. Nella legge regionale 1/2005 vi sono due articoli che possono ingenerare confusione: l’art 17 comma 7 intitolato “Adozione e approvazione degli strumenti di pianificazione” territoriali, e l’art 55 comma 5 intitolato “Regolamento urbanistico””.
Il primo recita: “Gli avvisi relativi all’approvazione dello strumento della pianificazione territoriale, ai sensi del presente articolo, sono pubblicati sul BURT decorsi almeno trenta giorni dall’approvazione stessa. Lo strumento acquista efficacia dalla data di tale pubblicazione”. Mentre nel secondo si legge : “Le previsioni di cui al comma 4 ed i conseguenti vincoli preordinati alla espropriazione sono dimensionati sulla base del quadro previsionale strategico per i cinque anni successivi alla loro approvazione; perdono efficacia nel caso in cui, alla scadenza del quinquennio dall’approvazione del regolamento o dalla modifica che li contempla, non siano stati approvati i conseguenti piani attuativi o progetti esecutivi.”
“Al fine di chiarire – ha proseguito – nonostante avessimo certezza sulla data effettiva di scadenza del Regolamento Urbanistico, si è provveduto a formulare apposito quesito alla Regione Toscana e quest’ultima, lo scorso 30 giugno, ha risposto ritenendo che la scadenza della vigenza del Regolamento Urbanistico debba riferirsi alla scadenza dei cinque anni decorrenti dal momento in cui il Regolamento ha acquisito efficacia, cioè dal momento in cui è stata pubblicata la delibera di approvazione del Regolamento stesso sul Bollettino Ufficiale della Regione Toscana.
La Regione ha, anche, aggiunto che tale interpretazione trova fondamento, oltre che nella normativa regionale anche in recenti sentenze dei giudici amministrativi, tra queste quella del Consiglio di Stato Sez. IV Sent. 4.5.2015 n.229.
Michele Pinassi, nell’ammettere ironicamente “la non piena conoscenza delle norme urbanistiche”, ha ribadito, comunque, “la capacità di riuscire a innescare nell’Amministrazione qualche scrupolo”.
1) “A SIENA IL COSTO DEL TRASPORTO PUBBLICO E’ INFERIORE RISPETTO AD ALTRE REALTA’ TOSCANE”
L’assessore Tarquini risponde all’interrogazione di Michele Pinassi che ha chiesto informazioni sulla differenza delle tariffe che intercorre tra la scuola dell’infanzia e le primarie e secondarie di 1° grado
“Come mai la società Tiemme per il trasporto scolastico per le primarie e secondarie non adotta la stessa politica tariffaria delle scuole materne? Quali tipi di agevolazioni hanno le famiglie degli studenti delle primarie e secondarie economicamente svantaggiate?”.
Queste le informazioni richieste da Michele Pinassi (MoVimento Siena 5 Stelle), durante la seduta consiliare. Il consigliere ha infatti fatto notare all’assise che per il trasporto scolastico per le materne il Comune applica una tariffazione a scaglioni in base all’Isee della famiglia, mentre i ragazzi delle primarie e secondarie di 1° grado devono acquistare, da Tiemme, l’apposito “abbonamento studente” che non è parametrizzato, in alcun modo, alle condizioni economiche delle famiglie. Pinassi ha, inoltre, evidenziato come “a differenza degli altri gradi di istruzione la frequenza alla materna sia facoltativa” e, di conseguenza, “lo svantaggio per coloro che per adempiere agli obblighi scolastici dei propri figli sono penalizzati nell’usufruire del trasporto pubblico”.
“Tutto il trasporto per la scuola dell’infanzia, frequentata dal 98% dei bambini – ha risposto l’assessore all’Istruzione, Tiziana Tarquini – viene fatto con i mezzi e il personale del Comune, a eccezione di un plesso all’interno della città: la Policarpo Bandini; mentre per la primaria e la secondaria di primo grado è effettuato da Tiemme, aggiudicatrice della gara espletata nel 2015 e, nella quale, era stata inserita esplicita richiesta di far valere l’abbonamento scolastico anche per il servizio TPL, molto utilizzato dagli studenti anche per altri spostamenti”.
“L’aver associato il servizio di TPL a quello scolastico – ha proseguito – non solo corrisponde all’incentivazione di una buona pratica sia per la sostenibilità ambientale sia per la salute dei cittadini, ma anche per altri vantaggi per l’utenza”.
Con la gara, di durata triennale, è stato infatti fissato il prezzo dell’abbonamento trimestrale, TPL più trasporto scolastico, in Euro 65,50 mentre la gara regionale prevede una tariffa minima trimestrale trasporto TPL con agevolazioni Isee, di 72 euro.
“Da considerare, inoltre, la complessità della gestione del trasporto scolastico e il rischio per la mancata riscossione che rimane in capo a Tiemme senza aggravare i costi tariffari. Se si raffrontano poi i costi di trasporto scolastico con altri comuni serviti dallo stesso gestore e con tariffazione diversificata: ad Arezzo si pagano 38,10 euro al mese pari a 335 euro annuali con 53,43 euro di quota di iscrizione per un totale di circa 390; a Grosseto nelle fasce di reddito centrali si pagano da 300 a 510 euro annui; mentre a Siena l’abbonamento annuale studenti per tutto il periodo scolastico corrisponde a 205,50 euro, cifra molto inferiore a quella degli altri due Comuni. Nel complesso, dalle interlocuzioni avute con le famiglie, il servizio è considerato soddisfacente; stiamo, inoltre, cercando di trovare una soluzione per la riduzione in caso di famiglie numerose, valutando con Tiemme l’incidenza e, nel caso, la possibile integrazione da parte del Comune”.
Michele Pinassi, nel dichiararsi soddisfatto per la risposta ricevuta ha però rimarcato “la necessità di una diversificazione delle tariffe, così che le famiglie più svantaggiate non paghino quanto quelle agiate che, per possibilità economica, possono contribuire maggiormente a pagare il trasporto scolastico”.