Martedì 9 febbraio, ore 22.15, il consueto appuntamento con la jam del martedì. Per il concerto di apertura il trio di Andrea Mucciarelli, alla chitarra, con Matteo Anelli al contrabbasso e Vladimiro Carboni alla batteria. A seguire, come sempre, la jam aperta a tutti quelli che hanno voglia di suonare.(Ingresso libero).
Giovedì 11 febbraio, ore 21.30, Bluering Improvisers: in apertura BlueRing Orchestra, a seguire set di improvvisazione musicale, artistica e teatrale
Un Tubo è orgoglioso di ospitare una delle più interessanti iniziative jazzistiche nate proprio a Siena, da un gruppo di giovani e appassionati musicisti, per lo più legati all’ambiente della scuola Siena Jazz. La passione, l’auto-organizzazione e l’impegno di questi giovani jazzisti renda la serata entusiasmante anche per il pubblico. BlueRing-Improvisers è stato, dal luglio 2014, uno spazio riservato all’improvvisazione: il ring è stato quello su cui ci si è scontrati, ma anche incontrati, su cui ci si siamo conosciuti, su cui abbiamo cercato di raccontare storie, atti musicali compiuti: l’esigenza di spingersi oltre le frontiere del “genere musicale” o della forma codificata ha spinto infatti sia professionisti della pratica improvvisativa, ma sopratutto molti giovani musicisti, a cercare punti d’incontro con i quali creare musica nuova, senza fossilizzazioni in uno “stile” o in un certo tipo di repertorio. Creare un nuovo punto di incontro per questo tipo di ricerca musicale all’interno del nostro territorio vuol dire creare una maglia di una rete che, in modo nazionale e internazionale, è veicolo di idee e collaborazione tra musicisti e artisti. Persone dalla lontana provenienza sia geografica che musicale, che non si erano mai viste o che non avevano mai interagito musicalmente tra di loro, hanno l’occasione di incontrarsi sul palco per un tempo prestabilito, cercando di formulare un’azione artistica compiuta, senza spartiti o brani di riferimento. Non siamo nessuno nessuno, ma rappresentato tutti: non facciamo tutt’ora parte di un’associazione, non facciamo capo ad un partito, non ci agganciamo a nessun riferimento leaderistico, insomma: uno spazio autogestito con l’intento comune della creatività.
Bluering-Improvisers ha formato una comunità di persone (artisti) che da sconosciuti sono divenuti società e che dall’interazione casuale hanno sviluppato un’interazione dialogica e aperta verso il nuovo. Chi si è avvicinato a BlueRing ha trovato da una parte le porte aperte di un gruppo che lo accolto non come esterno, ma come nuovo membro, dall’altra una motivazione per avvicinarsi ad un mondo spesso diverso da quello affrontato quotidianamente (sopratutto per i musicisti che non provengono da una formazione jazzistica), ma che non giudica il linguaggio ma la capacità espressiva. (ingresso libero)
Venerdì 12 febbraio, ore 22.15, per le jazz nights del Tubo: Matteo Bortone/Travelers presenta: Time images (Auand Records 2015)
Antonin-Tri Houang – sax alto, clarinetti, synth
Francesco Diodati – chitarre
Matteo Bortone – contrabbasso
Ariel Tessier – batteria
“Una delle band più audaci della scena jazz contemporanea” Theodore Van Claer, Djam France
Il conseguimento del Top Jazz 2015 come Miglior nuovo talento, indetto dai giornalisti di Musica Jazz, conferma la rapida ascesa del contrabbassista salentino ma cresciuto musicalmente a Parigi Matteo Bortone non solo come strumentista ma anche come compositore e leader.
“Time Images”, titolo del suo secondo disco uscito a settembre 2015 per Auand Records con il sostegno di Puglia Sounds, vede sempre Matteo alla testa del suo quartetto franco/italiano ‘Travelers’, attivi dal 2008 insieme ad Antonin-Tri Hoang ai fIati, Francesco Diodati alle chitarre e Ariel Tessier alla batteria.
Il loro disco d’esordio, l’omonimo ‘Travelers’ pubblicato nel 2013 è stato eletto “Révélation Jazzman” e “Jazz Découverte” dalle riviste francesi Jazz Magazine e Jazz News oltre ad aver ottenuto il “Jazzit Likes It” da Jazzit, rivista che ha ugualmente inserito l’album tra “le 100 migliori uscite discografiche del 2013”.
A metà strada tra il jazz contemporaneo e il rock/pop, il sound dei Travelers coniuga forti melodie, song malinconiche che sfociano in tempeste elettriche, “spaccature free e paesaggi cantautoriali”; il repertorio della band sintetizza in modo conciso le infuenze del leader inscrivendosi appieno nella front line del jazz moderno europeo. (prima consumazione obbligatoria 10€ / 5€ studenti e Jazzit card).
Sabato 13 febbraio, ore 20, Deep Dished, aperitivo con DJ set.