Ben vestito e amabile nei modi, brillante nell’eloquio, l’uomo, un quarantenne di origini napoletane, avvicinava le vittime, anche ultranovantenni, simulando un’antica amicizia coi loro figli.
Dopo che con il protrarsi della conversazione l’anziano si affezionava sempre più all’idea di quest’amico insospettato, imprevisto e di certo piacevole, una volta consolidato il clima di empatia, approfittando dell’ingenuità e della suggestionabilità che normalmente subentra in chi abbia superato moltissime primavere, il truffatore cambiava umore e atteggiamento, orientandosi su toni struggenti, raccontando delle gravi malattie delle quali sarebbero stati affetti i suoi figli, genitori o congiunti in genere, bisognosi di cure costosissime presso cliniche per pochi e perciò destinati a morire nell’indifferenza generale, oppure mutilati e costretti su sedie a rotelle, anch’esse costosissime, da inesorabili patologie.
Dopo aver sfondato una serie di porte aperte, lo scaltro interlocutore riceveva generosi prestiti dalle commosse vittime. In cambio della comprensione ricevuta, con falsa generosità, regalava capi di abbigliamento griffati, rigorosamente falsi. In alcuni casi, è successo in passato che gli anziani, resisi conto di essere stati turlupinati, non abbiano neppure raccontato niente ai propri figli, per paura di essere rimbrottati per l’ingenuità dimostrata, aggiungendo al danno la beffa di non poter nemmeno sperare nella giustizia.
Sviluppando le denunce presentate a Siena da due ultranovantenni che avevano perso nella truffa mille euro ciascuno, elaborando tutte le possibili combinazioni della targa di un’auto, parzialmente raccolta da un’altra persona e sviluppando altri accertamenti tecnici, i militari dell’Arma, dopo due anni di ricerche, hanno infine individuato e denunciato per truffa il quarantenne, gravato da molte denunce per truffa.
Inchiodato dagli indizi e dalle prove raccolte, dovendo ormai rispondere dei propri delitti alla Procura della Repubblica di Siena, come spesso accade in questi casi, tramite legali di fiducia, il truffatore ha offerto alle poche vittime che lo hanno riconosciuto la restituzione del maltolto, affinché rimettano le loro querele.
Il consiglio dei Carabinieri agli anziani è di diffidare sempre delle iniziative di sconosciuti che vogliano entrare in casa o che chiedano denaro, in particolare se sono sorprendentemente gentili. Una chiamata al 112 non costa nulla, non disturba nessuno e potrebbe invece essere utile per chiarire tante cose evitando spiacevoli sorprese.