“Nelle norme UNI-9910 e UNI-10147 – spiega una nota di Vivere Radicondoli – si definisce La manutenzione come ”… combinazione di tutte le azioni tecniche ed amministrative, incluse le azioni di supervisione, volte a mantenere o riportare una entità in uno stato in cui possa eseguire la formalità richiesta…”. Ovviamente tale concetto è ignorato da anni da parte dell’amministrazione comunale di Radicondoli. I pochi operai presenti, pur con buona volontà, non sono sufficienti. È necessario ricorrere quanto prima a “contratti di servizio”.
Basta vedere lo stato di abbandono della strada comunale per Anqua (ex 2ª frazione). La strada in oggetto è stata sistemata, e completamente asfaltata dall’Enel, circa 15 anni or sono, ma successivamente non è stata fatta alcuna vera manutenzione ad accezione, gioco forza, della ricostruzione del ponte crollato nel 2009 e ricostruito nel 2014. In particolare in diversi punti del tracciato si è deteriorato l’asfalto e le falle o buche apertesi nel manto stradale vengono ripristinate con della semplice breccia, così facendo, con il passaggio dei mezzi, si allargano e deteriorano ulteriormente il fondo bitumato. La mancanza di una manutenzione efficace ha determinato che allo stato attuale, per il ripristino occorrerebbe il rifacimento completo del 50%-60% del manto bituminoso. Anche le banchine non sono state oggetto di sfalcio o potature di arbusti ecc…
Con interrogazione del 27 novembre 2014 il gruppo consiliare Vivere Radicondoli, denunciava lo stato di completo abbandono delle ex fonti medievali di Radicondoli e Belforte. L’Amministrazione rispose che “… essendo arrivato nel primo dopoguerra l’acquedotto comunale, le fonti avevano perso la loro importanza funzionale, ma nella sua “progettualità” di salvaguardare il territorio e le sue tradizioni; sarebbe intervenuta con fondi di bilancio disponibili per la manutenzione del territorio…”. A circa 14 mesi di distanza nulla è stato fatto.
Altra testimonianza sono le staccionate di delimitazione del parcheggio dei macelli. Di certo è prossima l’ultimazione e consegna del parcheggio della pineta. In tale area era presente un piazzale bitumato per circa 35/40 posti auto e dallo stesso era possibile raggiungere con autoveicoli il cortile interno del complesso scolastico. Ora al suo posto si erge un “parallelepipedo” in cemento armato con all’interno 41 posti auto con soprastante piazzetta ed aiuole. La spesa sostenuta è di circa 900mila euro e non sono aumentati i posti auto, non si può raggiunge con tutti gli autoveicoli normali e di soccorso il cortile interno della scuola dove al piano terra si trova la palestra vista la ridicola mulattiera realizzata nei giorni scorsi e… la manutenzione!”