In questa occasione, i controlli hanno interessato i principali comuni della Val d’Elsa, Poggibonsi e Colle, con lo scopo prioritario di prevenire e contrastare il fenomeno dello spaccio ma anche del consumo di sostanze stupefacenti, che riguarda talvolta anche i più giovani. In particolare, le attività della Polizia di Stato, che si sono sviluppate nella mattina di ieri, hanno interessato i centri cittadini ad alcuni istituti scolastici medi superiori.
I servizi hanno visto l’impiego di personale in abiti civili del Commissariato di Poggibonsi, coordinati dal dirigente Gianluigi Manganelli, nonché di agenti in uniforme, insieme al team di poliziotti delle unità cinofile, provenienti da un distaccamento di Ladispoli, con il quale è stata svolta un’azione coordinata, avvalendosi del prezioso fiuto del cane poliziotto. I controlli agli istituti scolastici sono stati estesi, con il consenso dei rispettivi direttori, anche all’interno degli edifici.
A Colle di Val d’Elsa, i servizi hanno interessato due istituti superiori: in uno, tre studenti minorenni, due di 17 e uno di 16 anni, sono stati trovati in possesso di modica quantità di hashish e pertanto sono stati segnalati al Prefetto di Siena ex art. 75 DPR 309/90 con sequestro dello stupefacente, mentre nelle vicinanza dell’altro, dentro un cespuglio, è stata rinvenuta una piccola quantità dello stesso tipo di stupefacente, gettata presumibilmente da qualcuno che, allarmato dalla presenza della Polizia, ha preferito disfarsi della droga.
Anche a Poggibonsi, gli istituti superiori controllati sono stati due: all’interno del primo, uno studente sedicenne è stato trovato in possesso di modica quantità di hashish e, conseguentemente, segnalato al Prefetto, mentre nel secondo, all’interno di una cassetta antincendio, è stato ritrovato un modesto quantitativo dello stesso tipo di droga.
I controlli hanno, ancora una volta, evidenziato la loro utilità per il contrasto alla diffusione dell’uso di sostanze stupefacenti fra i giovani e, pertanto, saranno ripetuti a cura della Questura non solo nel capoluogo ma anche in altri comuni della provincia, sia a campione che in modo mirato, interessando anche gli istituti d’istruzione sempre di concerto con le rispettive autorità scolastiche.