Lo ha ribadito oggi l’assessore all’agricoltura della Regione, Gianni Salvadori, ai giovani che studiano agraria all’Università di Firenze e negli istituti superiori di agraria di Siena e Cortona (Capezzine) convenuti a Sarteano. “E’ un’opportunità – ha aggiunto – che avete voi.” Poi ha ricordato come è nata. “L’idea è venuta – ha detto – cinque anni fa, quando ad un incontro con giovani universitari di agraria a Firenze, venne fuori che molti di loro non si sarebbero dedicati all’agricoltura perchè non avevano la terra”.
La giornata è iniziata con la visita a due poderi: “Poderuccio” e “Palazzone” situati fra Sarteano e Chianciano Terme e recentemente dati in concessione a giovani agricoltori grazie al lavoro dell’Unione dei comuni della Valdichiana, inseriti nel progetto regionale “Banca della Terra”.
Più tardi il sindaco Landi ha salutato la platea al teatro comunale degli Arrischianti, prima della fase di informazione e approfondimento. In prima battuta ci sono state alcune testimonianze di giovani agricoltori, poi l’illustrazione da parte del dirigente regionale Claudio Del Re delle opportunità della Banca della Terra, ovvero terreni pubblici e privati dati in concessioni a giovani agricoltori, e i fondi comunitari per i giovani imprenditori agricoli. Si è poi parlato del progetto complessivo di Giovanisì, ovvero i tirocini in agricoltura, e delle altre opportunità del progetto regionale. A concludere la mattinata, alla quale ha partecipato anche la consigliera regionale Rosanna Pugnalini, il saluto dell’assessore regionale all’agricoltura e foreste Gianni Salvadori, che ha incontrato alcuni produttori locali.
Il direttore dell’Ente Terre di Toscana, all’interno del quale è stata creata la “Banca della Terra”, Claudio del Re, ha spiegato che la “Banca” è una sorta di “catasto on line” (il sito dedicato è ospitato su quello di ARTEA, l’genzia della Regione per le erogazioni in agricoltura) e che il sistema funziona attraverso bandi, che vengono pubblicati sul sito stesso. La “banca” – ha aggiunto – mette a disposizione terreni e fabbricati del demanio pubblico, ma è possibile anche accedere a terreni e fabbricati messi a disposizione da Enti o Fondazioni (come l’Istituto degli Innocenti di Firenze, che recentemente ha messo a disposizione un grosso appezzamento in Valdarno) o anche di privati che conferiscono i loro beni perchè non sono in grado di coltivarli e attraverso questo sistema è possibile incrociare offerta e domanda.
Una ulteriore possibilità è data dai terreni “incolti“, per i quali i Comuni stanno portando avanti il censimento. Quando le operazioni saranno completate, se i proprietari non saranno in grado di portare nuovamente a coltivazione quei beni, anche questi potranno essere messi a disposizione nel sistema della “Banca della terra” e dati in concessione a chi vorrà farli tornare produttivi. Le proposte per ottenere la concessione dei terreni e dei fabbricati possono giungere da chiunque, per i giovani è stabilita la priorità.
In questo momento – ha concluso Del Re – ci rivolgiamo sopratutto ai privati, visto che il sistema pubblico è ormai rodato, perchè sappiano che esiste questa opportunità con la quale far tornare produttivi terreni e fabbricati rurali che non sono più in grando di coltivare.” Finora la “Banca della Terra” ha consentito l’aggiudicazione di terreni e fabbricati su 25 dei 30 bandi pubblicati.
“Si è trattato di una grande giornata di orgoglio per Sarteano e la Valdichiana – commenta il sindaco Francesco Landi – luoghi oggetto di studio per il buon vivere toscano. I due poderi affidati a giovani agricoltori, ma anche incontro con produttori e le ricchezze di un territorio unico, sono stati particolarmente istruttivi. Inoltre, la presenza dell’assessore Salvadori e dei dirigenti regionali è stato un modo per rispondere alle domande di tanti studenti di agraria, o imprenditori che hanno ricevuto informazioni pratiche sugli aiuti ed i prossimi bandi”.