“La Toscana – ha detto Bobbio – vede la formazione come una delle chiavi per lo sviluppo: in Italia noi non possediamo petrolio, oro o diamanti, ciò che abbiamo è il nostro patrimonio artistico e culturale che attrae persone da tutto il mondo. Per continuare a farlo sempre di piu’ serve che l’offerta turistica sia in grado di migliorare continuamente, e questo richiede di investire nelle competenze”.
La Regione, ha invece ricordato Nocentini, “mette ogni anno tre milioni di euro circa per la promozione: quello che stiamo cercando di fare col nuovo Testo unico e’ la costruzione di un sistema di destinazioni d’eccellenza perche’ questi fondi non siano dispersi e frammentati”.