Sul mercato monetario, stabili l’Euribor a 1M e a 3M rispettivamente allo 0% e allo 0,048%. In ribasso il 6M allo 0,125% e l’1Y allo 0,252%. In rialzo il tasso overnight Eonia che ieri quotava al – 0,38%.
In ribasso i rendimenti dei treasury a 10y e a 30Y. In rialzo i rendimenti degli omologhi europei sul breve e sul lunghissimo periodo. In ribasso la curva italiana, eccetto il 2Y, con il decennale del Bel Paese all’1,60%. Lo spread Btp10Y-Bund scende a 122p.b. In rialzo il cds irlandese. Il tesoro francese colloca bond a 4Y per €1,825 Mld e a 2Y per €4,25 Mld con yield in ribasso rispettivamente allo 0,03% e al -0,1%; colloca anche titoli zero-coupon con scadenza 2020 e rendimento allo 0,1%. La Spagna emette bonos a 10Y e 3Y con yield al ribasso rispettivamente al 1,616% e allo 0,384%. Nell’Area Euro, a dicembre, il surplus delle partite correnti scende a €17,8 Mld (da €19,9 Mld); ben sotto alle attese degli analisti (€23,3 Mld). A febbraio, il valore preliminare dell’Indice di Fiducia dei Consumatori si attesta a -6,7 p. dai -7,6 punti attesi. In Francia, a gennaio, i prezzi al consumo misurati con l’indice nazionale flettono dell’1% m/m; l’indice armonizzato arretra dell’1,1% m/m. La Grecia presenta la richiesta ufficiale di proroga di 6M del programma di aiuti; domani arriverà la risposta ufficiale da Bruxelles anche se il portavoce del ministro delle Finanze tedesco respinge da subito la richiesta del governo greco. Negli States, le nuove richieste di sussidi di disoccupazione, nella settimana chiusasi il 14 febbraio, scendono a 283 mila unità (da 304 mila unità); a gennaio il Leading Indicator anticipatore americano cresce dello 0,2% m/m, gli economisti avevano previsto un aumento dello 0,3% m/m. In Giappone, a gennaio, il deficit della bilancia commerciale segna un incremento del 57,9% a ¥1177,463 Mld, (si tratta del 31° mese consecutivo di deficit). Sempre a gennaio, l’export giapponese è cresciuto del 17% a/a mentre l’import cala del 9% a/a. L’indice delle attività industriali del Sol Levante, a dicembre, segna il 1° calo in quattro mesi.
Tra le valute, Euro in calo nei confronti del dollaro sulla scia della bocciatura da parte della Germania alla proposta di Atene per la ristrutturazione del debito ellenico.
Tra le commodity, continua la caduta del prezzo del greggio (Wti -3,8%).
FTSE Mib: 0,60%
I migliori del FTSE Mib: BMPS 4,70% B P EMILIA 4,13% FIAT CHRYSLER AM 3,89% I peggiori del FTSE Mib: BUZZI UNICEM -1,27% SAIPEM -1,59% TENARIS -4,16% I competitors sul listino: BMPS 4,70% BANCOPopolare 1,41% INTESA 0,07% BPM 0,90% UNICREDIT 1,22% B P EMILIA 4,13% UBI BANCA 0,81%