Sul mercato monetario, Euribor in ribasso su tutte le scadenze; l’1M fissa allo 0,006%, il 3M allo 0,069%, il 6M allo 0,162% e l’Euribor a 1 anno allo 0,315%. In calo anche il tasso overnight Eonia che ieri fissava al -0,069%. La Corte di Giustizia europea ha giudicato il programma di acquisto OMT, lanciato due anni fa, coerente con il mandato dell’Autorità monetaria, aprendo così virtualmente la strada al QE che potrebbe essere annunciato dalla Bce il 22 gennaio.
Rendimenti dei Treasury statunitensi, degli omologhi europei e dei Btp in ribasso, con il decennale italiano che fissa all’1,74%; cala il differenziale Btp-Bund, intorno i 130 pb. Si restringono anche gli spread dei titoli ellenici e spagnoli. In lieve ribasso i prezzi dei Cds a 5Y. Il Tesoro tedesco colloca Bund a 10Y per €4,122 Mld con rendimento al nuovo minimo storico dello 0,52%. La Grecia emette €812,5 Mln in bond trimestrali con yield in rialzo al 2,15% rispetto all’asta del mese scorso. Nell’Eurozona, a novembre, inaspettatamente la produzione industriale cresce su base mensile (+0,2%) e cala meno dell’attese su base annua (-0,4%). In Francia, a dicembre, l’inflazione rallenta allo 0,1% a/a, anche nel dato armonizzato. In Italia, l’Istat conferma la stima preliminare dell’Ipca (-0,1% a/a a dicembre) e del Nic, invariato sia su base mensile che annua. Negli States, sempre a dicembre, i prezzi all’importazione scendono del 5,5% a/a e raddoppiano, (quasi) le richieste di prestiti ipotecari. La Banca mondiale taglia le stime di crescita globali per il 2015, stimando una crescita del Pil mondiale del 3% (+3,4% nella precedente forecast); quella della Zona Euro viene ribassata all’1,1%, mentre la crescita del Pil statunitense è stimata al 3,2% (dal +3% precedente).
Tra le valute, in ripresa il cross €/$ (+0,3%) in scia al deprezzamento generalizzato del biglietto verde, che perde terreno anche contro le valute principali. Proseguono gli acquisti di yen, con il cross €/JPY (-0,7%) sceso sotto area 138. In apprezzamento anche la corona norvegese.
Tra le commodity, positivo il gas naturale (+6,7%). Negativi il frumento (-1,9%) e il rame (- 4%). Poco mossi i prezzi del petrolio, in area 46 $ al barile, in scia all’incremento delle scorte settimanali di greggio statunitense annunciato dall’EIA.
FTSE Mib: -1,59%
I migliori del FTSE Mib: B P MILANO 1,77% UBI BANCA 0,46% TOD’S 0,26% I peggiori del FTSE Mib: PRYSMIAN -3,09% MONCLER -3,78% BUZZI UNICEM -4,75% I competitors sul listino: BMPS -0,63% BANCO Popolare -0,61% INTESA -0,17% BPM 1,77% UNICREDIT -1,28% B P EMILIA -0,94% UBI BANCA 0,46%