Il 2022 si conferma un anno importante per San Felice, azienda vitivinicola di proprietà del Gruppo Allianz dalla fine degli anni ’70. A novembre l’ingresso di Carlo De Biasi come nuovo direttore generale di San Felice che guiderà lo sviluppo delle cantine del Gruppo: San Felice nel Chianti Classico, Campogiovanni a Montalcino e Bell’Aja a Bolgheri.
“Siamo molto felici di accogliere Carlo nella nostra squadra – afferma Mario Cuccia, presidente di San Felice -. La sua alta specializzazione e le sue capacità manageriali sapranno valorizzare ancor di più le nostre cantine su cui abbiamo ambizioni molto alte in termini di prodotto, persone e territorio. Lo spirito che ci guida, ma anche il contesto in cui operiamo, impongono di fare sempre meglio”.
Carlo De Biasi, classe 1968, ha rivestito il ruolo di direttore agricoltura delle 10 aziende vitivinicole di proprietà della famiglia Zonin in Italia ed all’estero per 17 anni, per poi diventare direttore generale di Cantina Toblino Sca dal 2016 al 2022, maturando, nel mercato, competenze distintive e riconosciute.
“Sono consapevole della forte responsabilità e delle sfide che mi aspettano e sono pronto a intraprendere questo percorso insieme a un grande team – ha commentato Carlo De Biasi – Metterò a disposizione tutta la mia esperienza e l’impegno costante maturato negli anni anche sui temi della sostenibilità, ambito in cui San Felice sta investendo da sempre con progetti concreti e grande determinazione”.
L’ingresso di Carlo De Biasi coincide con i tanti riconoscimenti per la qualità e sostenibilità dei prodotti delle tre cantine, ai quali si aggiunge il premio per eccellenza: l’inserimento al ventiquattresimo posto del Chianti Classico 2020 nella lista dei migliori 100 vini al mondo di Wine Spectator. “Un premio così prestigioso sul nostro prodotto classico rappresenta un enorme successo per noi – commenta De Biasi -, perché rende chiaro al mondo il livello di cura e di passione che mettiamo nel fare il vino, a partire dai prodotti identitari della nostra offerta. Un riconoscimento trasversale perché l’annata 2020 del nostro Chianti Classico è stata anche premiata con i Tre Bicchieri del Gambero Rosso”.
Novembre segna anche l’ingresso di San Felice nell’Association Lien de la Vigne – Vinelink di Parigi, un’associazione internazionale che riunisce centri di ricerca, produttori e strutture interprofessionali dediti alla collaborazione, allo scambio e al trasferimento dell’innovazione tecnologica per il settore vitivinicolo.
“Molte altre novità e sfide ci aspettano – conclude De Biasi -, anticipando che “alcune sono legate al tema della viticultura rigenerativa”. Per il suo impegno costante sui temi della sostenibilità Carlo De Biasi è stato premiato in passato quale “Green Personality of the Year” ai Drink Business Green Awards di Londra.
San Felice
San Felice si trova nel cuore del Chianti Classico, a pochi chilometri da Castelnuovo Berardenga e da Siena, in un territorio che fu di proprietà della famiglia Grisaldi del Taja dal 1700 al 1968 e dalla fine degli anni’70 acquisita dal Gruppo Allianz. Da nobile tenuta si trasforma in un’importante azienda vitivinicola che da subito si fa notare per la grande qualità ed innovazione dei suoi prodotti: qui nel 1968 nasce il primo Supertuscan, il Vigorello.
Oggi le proprietà di San Felice si estendono su un totale di circa 685 ettari nelle tre zone produttive più prestigiose della Toscana: Chianti Classico, Montalcino e Bolgheri. Nel Chianti Classico, gli ettari di superficie sono occupati per l’85% dal Sangiovese, a testimonianza dell’impegno di San Felice nella produzione di un vino a forte impronta territoriale, come Il Grigio Riserva e Gran Selezione o il Poggio Rosso Gran Selezione. La tenuta è esempio, più unico che raro, di convergenza tra attività produttive, scientifiche e turistico-culturali. Inoltre, comprende circa 15.000 piante di ulivo, la parte preponderante dei campi di sperimentazione, il Vitiarium e il Borgo con la sua prestigiosa struttura alberghiera (dal 1992 è l’unico Relais & Châteaux del Chianti Classico).
Negli anni, gli importanti riconoscimenti ottenuti spingono l’azienda ad ampliare le zone produttive con l’acquisizione nel 1981 della tenuta Campogiovanni a Montalcino, dove inizia la produzione di Brunello, e, nel 2016, di una proprietà nella prestigiosa area di Bolgheri, da cui nascono i vini del nuovo brand Bell’Aja. A gennaio 2022 con l’acquisizione dell’azienda Batzella che si estende per 7,5 ettari, principalmente dedicati a Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc e Syrah, si amplia e diversifica la produzione aziendale nella zona di Bolgheri.
San Felice e Campogiovanni hanno ottenuto nel 2021 e nel 2022 la certificazione EQUALITAS – Standard SOPD per il Modulo “Organizzazione Sostenibile – OS” che ne attesta la conformità agli standard di sostenibilità.