Questo l’inizio di una nota di Potere al Popolo di Siena e provincia.
“Si tratta inoltre di uno strumento pericoloso – prosegue Potere al Popolo -, classificato non a caso dall’ONU come strumento di tortura. Si stima che negli ultimi 20 anni, solo negli Usa, oltre 1.000 persone siano morte a causa del taser. Non possiamo quindi che esprimere preoccupazione per una scelta che, anziché rimuovere le cause che generano il disagio sociale, punta sulla repressione per ottenere consenso elettorale.
In particolare in una città come Siena – continua la nota -, con i tassi di criminalità tra i più bassi d’Italia e bisognosa come non mai di sicurezza sociale, la scelta di investire in strumenti di repressione invece che in politiche di prevenzione, palesa in modo estremamente evidente la pericolosità dei decreti sicurezza che, tra le altre cose, hanno introdotto l’uso di questo strumento.
Noi continueremo a batterci per una città più inclusiva, attenta ai bisogni delle fasce più deboli della popolazione – conclude Potere al Popolo -, in cui non ci sia spazio per discriminazione e repressione e che metta al centro le politiche sociali e giovanili.”