“Alla fine, il classico parto del topolino. Ad un anno dalle elezioni ciò che è riuscito a trovare sono solo due persone disponibili a salire sul suo carro. Questa è la verità. Qualcuno dovrebbe avere il coraggio di dire le cose come stanno. Il sindaco De Mossi avrebbe voluto andare più a fondo. Sostituire, non soltanto l’assessora che si era dimessa e cambiare Tirelli, ma anche rimuovere altri due se non tre assessori.
La verità è che in alcuni casi non ha potuto perché tenevano “santi protettori” e poi perché bisogna essere votati al sacrificio ad entrare in campo l’ultimo anno, prendersi le responsabilità dei predecessori e dover rispondere dei tanti guai e disagi da questi provocati ai cittadini. Non ha trovato sostituti, questa è la verità, che la dice lunga sullo stato di salute della litigiosa compagine di maggioranza di piazza del campo.
E, a ben vedere, l’argomento usato per la sostituzione di Tirelli “più senesi” resta monco, considerato che in giunta restano un assessore lucchese, uno di Poggibonsi e una fiorentina.
Che dire: il rimpasto avvenuto resterà a simbolo della incapacità a realizzare ciò che si è sbandierato ai quattro venti: costruire una nuova classe dirigente della città. Anzi, non ci ha nemmeno provato. E non potrà allentare il giudizio negativo soltanto perché tornerà a mettere la terra in Piazza.”