Secondo questa logica sembra che i Senesi non abbiano conosciuto crisi”. Così un intervento del Gruppo consiliare del Partito Democratico di Siena.
“Anche sull’IMU si continua a viaggiare al massimo – proseguono i rappresentanti del PD -, nonostante gli effetti della crisi ed i nuovi bisogni siano più chiari rispetto ad un anno fa.
Ad esempio non si è fatto nulla per favorire l’affitto e le sue forme agevolate nei canoni e nei termini, tempi e scadenze; come per le seconde case, distinguendo l’immobile che è bene strumentale e produce reddito, da quello che rimane in carico al patrimonio, ma per il quale non ci sono risorse per migliorarlo e metterlo subito a reddito. A questo proposito, si invita a consultare l’articolata casistica applicativa prevista dal Comune di Firenze per il 2021.
C’era tutto il tempo per costruire una maggiore progressività rispetto alle situazioni imponibili, magari facendo al contempo anche un punto su quanti immobili si trovano in corso di revisione catastale, dove l’IMU non si paga.
Si sarebbero potute costruire maggiori agevolazioni, anche solo temporanee. Magari in un ragionamento integrato con le altre leve tributarie, compresa la tassa di soggiorno per i beni strumentali nel settore alberghiero ed extralberghiero.
Invece, si tiene tutto al massimo, così non sbaglia: meno si tocca al ribasso e meglio è, qualora poi ci fosse bisogno di aumentare. Un percorso, questo, sicuramente più difficile e rischioso, perché necessita di partecipazione e confronto con i cittadini.
Infine, teniamo conto che ad oggi sembra che il Governo non contempli per il 2022 un nuovo ‘fondone’ per i ristori Covid, per cui il tema di questi importanti tributi ha più che mai bisogno di essere approfondito ed articolato”.