“Il servizio Rtg, cioè di comunicazione generale – spiegano da Confconsumatori – è affidato per contratto statale a Telecom, cui competono l’estensione della rete e la sua manutenzione ordinaria e straordinaria. Sotto questo aspetto, purtroppo, si denota una certa lentezza e spesso inadempimento negli interventi di riparazione e sostituzione del cavidotto, nonostante per legge il servizio di comunicazione (la fonia-rete fissa) sia un servizio universale che deve essere garantito a tutti gli utenti. Analogo diritto, per miopia legislativa e grave carenza di scelta governativa, non è invece sancito per l’accesso a Internet, pur indispensabile”.
In uno dei tanti casi riscontrati, l’utente – senza linea fissa da settembre a dicembre 2020 – ha sporto reclamo tramite Confconsumatori e con l’avvocato Ilaria Nunziata ha presentato a fine dicembre 2020 un ricorso urgente (ex articolo 700 c.p.c.) in tribunale sulla scorta di precedenti positivi anche dello stesso tribunale. “Magicamente Telecom, prima dell’udienza, ha riattivato il servizio – ricordano a Confconsumatori – garantendo così alla famiglia, gravata anche da problemi di disabilità noti alla società, la necessaria serenità e le vitali comunicazioni. Nonostante questo il tribunale, nel dichiarare cessata la materia del contendere, non ha perdonato alla compagnia telefonica il ritardo e l’ha condannata al pagamento delle spese processuali, rimettendo poi a una successiva causa di merito la determinazione del risarcimento dei danni veri e propri subiti dalla famiglia del consumatore”.
Gli interessati possono rivolgersi alle sedi di Confconsumatori per affrontare e risolvere simili soprusi e difficoltà, ricordando che l’associazione è in grado di consentire anche l’accesso alla conciliazione paritetica con tutti i gestori di telecomunicazioni al fine di evitare contenziosi. Tutti i contatti su www.confconsumatoritoscana.it