Si apprende dai giornali che, a fronte della resistenza apposta dall’amministratore delegato di Unicredit Mustier alla fusione immediata con la banca senese, la reazione è stata quella di sostituirlo con altra figura. Addirittura si vocifera che il successore nel ruolo di amministratore delegato possa essere affidato a persona vicina al partito democratico” Così un intervento di Forza Italia Siena.
“Si verrebbe così a creare la situazione nella quale il PD avrebbe il controllo tecnico amministrativo del futuro gruppo derivante dalla fusione. Dopo aver nominato Padoan alla presidenza di Unicredit…
Se questa operazione si concretizzerà il territorio senese avrà solo da perdere. Così il PD (con innegabili responsabilità politiche nella distruzione di una ricchezza secolare) cerca ancora di mantenere il controllo del futuro gruppo. Potrebbe essere la scomparsa definitiva della banca con annullamento anche del nome.
Torniamo a sostenere che sia necessario prorogare la proprietà pubblica della banca oltre il 2021; questo per consentire di sviluppare una operazione idonea a non penalizzare le esigenze dei territori di riferimento della banca e delle persone che lavorano all’interno della banca. Infatti il rischio è che un’operazione di fusione fatta con la spada di damocle della scadenza 2021 mandi al macello tanti posti di lavoro in Toscana e le esigenze finanziarie del territorio di competenza della banca.
Vogliamo mettere in chiaro che non siamo contrari in via pregiudiziale alla privatizzazione della banca senese; ciò infatti è perfettamente in linea con la nostra cultura liberista. Quello che sosteniamo al contrario è che oggi dobbiamo dare il tempo agli organi amministrativi della banca di creare le premesse per un’operazione che tuteli gli interessi economici detti.
La sensazione è invece che oggi il PD abbia fretta di tutelare il proprio controllo sul gruppo finanziario.
La politica deve agire con forza sulla Commissione Europea sul piano politico; questo infatti è un organo le cui nomine vengono effettuate dalle forze politiche e, quindi, affermiamo che si debba agire con determinazione per ottenere la detta proroga. Forse invece le priorità del PD sono altre.
A valle di una proroga si potrebbe valutare come creare una importante banca del territorio nell’area del Centro Italia salvaguardando i coefficienti patrimoniali necessari. Per fare questo c’è bisogno di tempo e di una precisa pressione politica sugli organi europei.
Forza Italia è favorevole a tutte quelle soluzioni che tutelino in primis gli interessi dei lavoratori e degli operatori economici in Toscana. Le forze politiche di maggioranza a livello nazionale hanno una precisa responsabilità in tal senso. O forse stanno litigando anche su questo? Cinque Stelle da una parte e PD dall’altra – o meglio, una parte del PD -. Questo sulla testa di dipendenti e operatori economici del territorio di origine della banca.
Non dimentichiamo inoltre la causa intentata dalla Fondazione MPS per il recupero di danni ricevuti dalle precedenti gestioni amministrative della banca; voluta fortemente dalla attuale amministrazione della città e che avrebbe dovuta essere fatta già ai tempi nei quali in città amministrava il PD.”