“È ipotizzabile che il risparmio per le aziende dovuto alla drastica riduzione delle corse nei mesi di marzo e aprile abbia in buona parte compensato i minori introiti da bigliettazione e i costi di sanificazione”, spiegano i consiglieri Tommaso Fattori e Paolo Sarti, che hanno presentato un’interrogazione scritta.
“Le aziende hanno fatto ricorso a misure di sospensione e riduzione dell’attività lavorativa del personale, gran parte del quale è rimasto a casa col solo sostegno dell’assegno ordinario previsto dal fondo di solidarietà, subendo una notevole perdita salariale. Ma in questo caso si tratta di costi sostenuti dallo Stato e dai lavoratori stessi, non dalle aziende del TPL.
Siamo certi che le perdite non siano state gonfiate né ingigantite e che presto avremo piena chiarezza sui conti ma è certo che le aziende abbiano comunque percepito integralmente i corrispettivi Tpl garantiti dal governo fino al termine dell’emergenza, malgrado la forte diminuzione delle corse e del servizio. E ora si apprestano a ricevere anche contributi straordinari, pur in questa situazione di relativa opacità”.
L’interrogazione presentata dai due consiglieri di Toscana a Sinistra impegna la Giunta a fare chiarezza sui bilanci relativi ai mesi di emergenza, “con particolare riferimento ai contributi regionali e alla situazione contabile dei mesi di marzo e aprile 2020”, e chiede “quale sia la valutazione della Giunta regionale in merito”.