Nella giornata di ieri i carabinieri territoriali e quelli del Nucleo Ispettorato del Lavoro hanno compiuto un’attività ispettiva presso un’azienda agricola della Val di Merse, finalizzata anche alla verifica del rispetto della normativa che tutela le condizioni generali di lavoro dei braccianti assunti.
È stato possibile verificare come il 60enne titolare dell’azienda avesse impiegato un cittadino extracomunitario privo del permesso di soggiorno e conseguentemente di un idoneo titolo che ne consentisse l’impiego, favorendone allo stesso tempo il soggiorno clandestino nel nostro Paese e traendo un profitto illecito dallo sfruttamento della condizione di soggezione del proprio dipendente derivante da tali circostanze.
I militari hanno inoltre verificato che il cittadino extracomunitario ed un altro dipendente cittadino Ue, non erano stati sottoposti alla visita medica propedeutica all’impiego, che ne attestasse l’idoneità fisica a sostenere lavori faticosi, e non fossero stati forniti della necessaria attrezzatura antinfortunistica (scarpe e guanti da lavoro). Sono state contestate sanzioni amministrative pecuniarie per 11.000 euro.