Così interviene il consigliere comunale del Partito Democratico, Bruno Valentini.
“Sono fondi nazionali che ad inizio 2018 riuscimmo ad ottenere e che adesso si concretizzano. Questo fu il mio commento a febbraio 2018: “Insieme al vicepresidente della Regione, Monica Barni, ed al direttore del SMS Daniele Pitteri, abbiamo seguito questa opportunità, con la dovuta riservatezza ma con molte speranze. Ora è ufficiale e potremo aggiungere queste risorse a quelle già stanziate da Comune e Regione (ed in parte da Fondazione MPS) per portare ulteriormente avanti la ristrutturazione del complesso e la sua piena fruibilità… Senza una progettualità di ampio respiro tutto questo non sarebbe stato possibile”.
La destinazione di queste risorse è il restauro e l’adeguamento tecnico di ulteriori spazi espositivi. L’ottica è quella di un “sistema museale integrato” toscano, mentre il Comune di Siena getta alle ortiche il sistema museale provinciale.
L’attuale Amministrazione si è trovata con circa 6 milioni da spendere sul Santa Maria della Scala, il centro congressuale da inaugurare, la biglietteria unificata col Duomo, un progetto chiaro ed una gestione pianificata per anni ed economicamente sostenibile, con una direzione autorevole. Ed ora? Si vivacchia, senza direttore e senza produzione culturale ed idee all’altezza, prendendo a prestito mostre già presentate altrove, mentre si è insediata l’ennesima commissione sulla forma giuridica.”