“Frattura composta della mandibola”, “incapacità di attendere alle ordinarie occupazioni per un tempo superiore ai quaranta giorni” e “trauma toracico addominale” erano stati i referti presentati ai poliziotti della Squadra Mobile all’indomani della violenta aggressione.
Le indagini erano scattate immediatamente, portate avanti anche grazie alla preziosa collaborazione del personale addetto alla sicurezza nel locale in servizio quella sera, intervenuto per sedare l’aggressione e prestare i primi soccorsi alle vittime.
Gli autori del pestaggio erano stati indicati come un gruppo di giovani senesi già noto alle forze dell’ordine in quanto non nuovo ad episodi di questo genere. I testimoni, infatti, dopo aver ricostruito le fasi dell’aggressione, hanno descritto proprio l’aspetto fisico degli aggressori agli investigatori, cui poi è toccato il compito di dare un nome e un volto ai responsabili.
In poco tempo, con capillari e serrate indagini, i poliziotti sono giunti alla completa identificazione dei autori, che sono stati riconosciuti sia dai testimoni che dalle vittime.
Nei giorni scorsi è, quindi, pervenuto l’avviso di conclusione delle indagini nei loro confronti e così M.R. e E.G., giovani italiani poco più che ventenni, dovranno ora rispondere dei reati di lesioni personali pluriaggravate in concorso, per i quali rischiano una pena fino a sette anni di reclusione, oltre al risarcimento di eventuali danni.