Il Consiglio comunale di Siena si è riunito in seduta ordinaria lunedì 30 settembre, alle ore 9, nella Sala del Capitano del Popolo di Palazzo Civico.
Questo l’elenco dei lavori dalla sala consiliare in continuo aggiornamento (aggiornare la pagina o visitare successivamente per visualizzare i nuovi argomenti):
18) INTERROGAZIONE IN CONSIGLIO SULLA SITUAZIONE DI CERCHIAIA
La situazione di Cerchiaia è stata al centro di un’interrogazione dei consiglieri del gruppo Voltiamo Pagina, Federico Minghi, Barbara Magi, Carlo Marsiglietti, Fabio Massimo Castellani e Tommaso Bartalini, discussa nella seduta consiliare dello scorso 30 settembre. Bartalini ha ricordato che in un incontro con gli esercenti sono emerse sollecitazioni e segnalazioni su cui ha chiesto alla Giunta “se è stata verificata la possibilità per i proprietari dei capannoni di riscattare il diritto di superficie, al fine di acquisire, in diritto, la piena disponibilità degli immobili”. Non solo, Bartalini ha voluto sapere anche “se sono state cercate soluzioni ai problemi di viabilità legati alla presenza del campo di calcio della società sportiva Mazzola, onde decongestionare la zona; la fattibilità di una rotonda per immettersi o uscire da Cerchiaia; quella di attraversamenti pedonali rialzati in prossimità dell’impianto sportivo per limitare la velocità di transito delle automobili, e un sistema di video sorveglianza pubblica dell’area, come deterrente ai tanti furti subiti dagli esercenti”.
Nella risposta il vicesindaco Andrea Corsi ha evidenziato che, per quanto riguarda il riscatto dei capannoni, “è nostra intenzione dare risposta affermativa, questa possibilità è stata verificata ed è cominciato l’iter amministrativo, tanto che i proventi di tale cessione di diritto li vorremmo investire per la grande rotonda che servirà a gestire e regolare il traffico nell’intersezione Massetana-Cerchiaia-Tufi”. Il vicesindaco ha spiegato che “la rotonda andrà a risolvere e attenuare alcuni dei problemi che sono oggetto dell’interrogazione come la necessità di attraversamenti pedonali che potranno essere valutati dopo il riassetto dell’incrocio che dovrebbe limitare la velocità dei veicoli”.
Come soluzione per agevolare la sosta e permettere una migliore fruibilità degli impianti sportivi, il vicesindaco ha informato che “poco distante è stata individuata un’area di sosta di proprietà comunale in strada di Cerchiaia che con una spesa relativamente modesta potrà essere riqualificata e realizzati qualche decina di stalli per venire incontro a chi usufruisce dell’area”. Riguardo al quesito sulla videosorveglianza, Corsi ha detto che “dopo il potenziamento della rete nel centro storico adesso daremo massima attenzione ai quartieri più periferici. Questo va anche nell’ottica della salvaguardia delle attività commerciali e più in generale di chi crea reddito nella nostra città”.
Nella replica Bartalini si è detto “soddisfatto” della risposta e ha rimarcato che attraverso “la possibilità di riscattare il diritto di superficie, il Comune potrà introitare una somma molto interessante”.
17) INTERROGAZIONE IN CONSIGLIO SULLA SITUAZIONE DI ISOLA D’ARBIA
I problemi del quartiere di Isola d’Arbia sono stati dibattuti in consiglio comunale dove lo scorso 30 settembre è stata discussa un’interrogazione dei consiglieri del gruppo Voltiamo Pagina, Federico Minghi, Barbara Magi, Carlo Marsiglietti, Tommaso Bartalini e Fabio Massimo Castellani. Numerose e articolate le domande poste alla Giunta da Minghi, a partire dalla richiesta di chiarimento “sullo stato dei lavori e i tempi di apertura previsti per la nuova bretella che decongestionerebbe il quartiere dal traffico pesante”, e il motivo per cui “sia stato messo un cancello, presumibilmente dalle Ferrovie dello Stato, a chiusura della strada che porta al sottopassaggio per arrivare alla stazione, cosa che crea un grosso disagio”.
Il consigliere ha anche chiesto se esiste la possibilità “di dotare il quartiere di un campo da calcio o calcetto; di impedire, tramite sanzioni amministrative e controlli della Polizia Municipale, ai proprietari dei cani di lasciarli liberi nell’area giochi per bambini, e di alzare la rete dell’area di sguinzagliamento; realizzare degli attraversamenti pedonali sulla strada statale o installare un semaforo intelligente; di rifare il manto stradale in via della Biccherna; sostituire i lampioni in via della Mercanzia; e di aumentare i cassonetti della spazzatura ed efficientarne lo stato di pulizia”. Tra le domande poste anche l’eventualità di “effettuare la manutenzione ai giardini comunali in via della Mercanzia, aumentare le corse degli autobus, ed effettuare una disinfestazione anti-zanzare”.
Il vicesindaco Andrea Corsi ha risposto punto per punto alle domande, a partire dalla bretella: “Anas, dopo che la Provincia ha alzato bandiera bianca, è subentrato nella gestione di un tratto di strada strategico per portare Siena in un futuro più efficiente, sostenibile e vivibile. Da parte dell’amministrazione c’è un impegno e un rapporto continuo per portare avanti le istanze del nostro territorio”. La chiusura della strada che porta al sottopassaggio “è avvenuta per prevenire e bloccare alcuni episodi di vandalismo alla stazione di Isola d’Arbia. Questa chiusura ha messo in sicurezza l’area ma ha generato difficoltà e disagi per chi vi transita: sono stato di persona a fare una verifica e inviato una lettera a Rfi per avere un’interlocuzione con l’obiettivo di trovare una soluzione diversa da quella messa in campo adesso”. Per quanto riguarda gli altri punti evidenziati nell’atto, Corsi ha spiegato che: “Quella del campo da calcio è un’istanza legittima che sposiamo e che dovrà avere un passaggio nel piano operativo. Di certo potrebbe dare respiro a tutto il quartiere di Isola d’Arbia, mentre l’area dedicata ai cani entra in un ragionamento globale che vedrà a breve la riqualificazione di tutti gli spazi del Comune, così come per il servizio di raccolta rifiuti su cui è stata fatta la segnalazione all’assessorato competente”. All’attenzione dell’amministrazione anche “le aree verdi del quartiere: i giardini con i giochi dei bambini – ha sottolineato – sono stati spostati in fondo a via della Mercanzia perché più funzionale, e il servizio di trasporto pubblico su cui siamo impegnati con le aziende del Tpl per garantire tutte le necessità del territorio”. Il vicesindaco ha proseguito spiegando che l’amministrazione è al lavoro sia sull’illuminazione pubblica, “al momento della sostituzione dei corpi illuminanti sarà verificata anche la stabilità delle strutture e sostituite quelle non idonee”, sia per valutare la possibilità di un semaforo intelligente sulla strada statale mentre l’asfaltatura sarà inserita in un prossimo piano annuale redatto dall’amministrazione. Infine il vicesindaco ha annunciato che sul fronte della sicurezza “non appena sarà terminato il concorso che porterà energie fresche alla Polizia Municipale verrà istituita una seconda pattuglia del cosiddetto vigile di quartiere che viaggerà su Taverne e Isola d’Arbia”.
Nella replica Minghi si è detto “pienamente soddisfatto”, perché “l’amministrazione si sta facendo carico di tutta una serie di problemi sentiti dai cittadini, difficoltà che vengono molto da lontano e che finalmente possono trovare una risposta dal Comune”.
16) I RAPPORTI TRA COMUNE E SOCIETA’ DELLA SALUTE NELL’INTERROGAZIONE DI STADERINI
I rapporti tra l’amministrazione comunale e la Società della Salute sono stati al centro di un’interrogazione presentata da Pietro Staderini (Sena Civitas) e discussa lo scorso 30 settembre in Consiglio Comunale. Articolate le domande che il consigliere ha rivolto all’amministrazione, a partire dalla richiesta “di conoscere le motivazioni, economico-funzionali, che hanno suggerito all’assessorato alla Sanità di rinunciare alla gestione e al controllo diretto di diversi milioni di euro annui di assegnazioni attraverso gare nel sociale, per trasferire la competenza alla Società della Salute (Sds) in cui il Comune ha solo una rappresentanza minoritaria”, il tutto “nonostante esplicita richiesta di rinnovo della convenzione da parte della Sds, e rescindendo così un consolidato legame pluriennale”. Da parte di Staderini sono stati inoltre chiesti chiarimenti su “quali poteri effettivi e formali di indirizzo e controllo ha l’Amministrazione, in primis sui servizi aggiuntivi gestiti dalla Società della Salute, completamente comunali, e quale convenienza politica ne consegue a farli gestire a un soggetto terzo di cui fa parte anche l’azienda Asl oltre a Comuni amministrati da giunte di sinistra”. Infine il consigliere ha chiesto “se sia stata fatta un’attenta valutazione costi/benefici di scelte operate dalle Giunte precedenti che hanno svuotato di contenuto l’assessorato al Sociale”.
A rispondere l’assessore alla Sanità e Servizi Sociali, Francesca Appolloni, la quale ha evidenziato che “il mancato rinnovo della convenzione con la Società della Salute, per la gestione delle gare e la stipula dei contratti, dipende da situazioni contingenti e insindacabili assunte dalla medesima società”. In particolare, a inizio 2019, è avvenuto “un consistente processo di riorganizzazione del Comune, che ha consigliato, in un primo momento, un’attenta riflessione sulle potenzialità dell’ufficio Gare e Contratti, struttura deputata alla possibile gestione delle procedure concorsuali e contrattuali del Consorzio – ha ricordato Appolloni -. Il nuovo organico dell’ufficio Gare ha comportato la necessità di valutare in maniera ponderata la sostenibilità della gestione, peraltro su base volontaria di una dipendente, di pratiche complesse di un altro Ente, con conseguente ritardo nella formalizzazione dell’accordo con la Società della Salute”. Nel ripercorrere la vicenda l’assessore ha poi spiegato che “una volta assestato l’organico del Servizio Gare ed Appalti è venuta meno la necessità, da parte della Sds, di avvalersi del competente ufficio comunale, avendo costituito un proprio ufficio gare. Senza dimenticare che la Società della Salute, quale Ente autonomo dotato di propri organismi deliberanti, può legittimamente fare a meno dell’ausilio del Comune e organizzarsi come ritiene più opportuno”.
L’assessore ha poi risposto di non aver “rinunciato ‘alla gestione e al controllo diretto di milioni di euro’ perché la gestione delle gare è di competenza del Consorzio che in precedenza si è avvalso delle strutture tecniche comunali, e quest’ultime non sono strumenti di controllo, non perseguono fini politici, anche perché “la commistione tra gare e politica è pericolosissima e rischia di essere penalmente rilevante”. Appolloni ha dunque sottolineato che “il controllo politico avviene nell’ambito degli organi politici e il Comune di Siena non ha assolutamente rinunciato a esercitarlo nelle sedi a ciò deputate, e che dovendo essere le gare gestite nel rispetto della legge e del principio di imparzialità e parità di trattamento dovrebbe essere assolutamente indifferente quale struttura e quale ente le gestisce e perciò appare poco chiaro il senso dell’interrogazione”. In conclusione “il principio di trasparenza come regola del procedimento e dell’organizzazione amministrativa è inderogabile” ha detto ancora l’assessore che, dopo aver ricordato la legislazione in materia, ha invitato Staderini “a chiarire a questo consiglio, rappresentativo di tutti i cittadini, cosa lei e Sena Civitas intendiate per convenienza politica, poteri di indirizzo e controllo, rinuncia alla gestione e al controllo diretto di diversi milioni di euro annui”.
Staderini si è dichiarato “assolutamente non soddisfatto, poiché l’assessore Appolloni non ha risposto sul perché ha deciso di abbandonare un ambito così importante quale quello di indirizzo e controllo politico dei Servizi Sociali e Sanitari aggiuntivi, di esclusiva competenza comunale che, per il 2019 rappresentano un valore di 1.184.900 euro. Le norme addotte dall’assessore non sono sufficienti a spiegare tale rinuncia”.
Il consigliere ha anche dichiarato che “se l’assessore non è in grado di comprendere l’importanza dell’attività di indirizzo e di controllo da parte dell’amministrazione, specie quando si trattano importanti risorse economiche, si capiscono anche i motivi per i quali ci sia stata un’incompatibilità tra l’assessore Appolloni e il Circolo Sena Civitas.
Il consigliere ha poi rimarcato che “che la Società della salute, limitatamente alle gare di appalto, abbia chiesto un rinnovo della convenzione e che, al contrario, non se la sia voluta accollare, anzi per farlo ha dovuto creare un apposito ufficio.
Su questo e su altri interrogativi non abbiamo ricevuto i chiarimenti richiesti nonostante si stia parlando di un ambito importante con impiego di risorse economiche ingenti”.
15) IL GRUPPO VOLTIAMO PAGINA INTERROGA LA GIUNTA SULLA SITUAZIONE DEL QUARTIERE DI SAN MINIATO
I consiglieri Fabio Massimo Castellani, Federico Minghi, Barbara Magi, Carlo Marsiglietti e Tommaso Bartalini del gruppo Voltiamo Pagina nella seduta consiliare dello scorso 30 settembre hanno interrogato la Giunta sulla situazione del quartiere San Miniato e su alcune problematiche emerse a seguito di un incontro tenutosi con i cittadini residenti nella zona.
L’occasione ha portato alla luce alcune segnalazioni sui progetti in essere e lo stato dei lavori pubblici in particolare in piazza della Costituzione. Per questo il consigliere Castellani ha chiesto se sono state individuate soluzioni per “agevolare l’ingresso dell’ambulanza sul posto, procedere alla sistemazione dell’area verde e delle fognature che causano cattivi odori, mettere in funzione l’edificio semicircolare presente, creare un’ombreggiatura per permettere l’utilizzo dell’area anche nelle ore più calde del giorno, proseguire la riqualificazione degli Orti Urbani di San Miniato, mettere a norma e rendere fruibili i circa 200 posti auto sottostanti alla piazza, creare una ludoteca e infine la possibilità di un’assicurazione comunale per gli eventi organizzati dal centro della terza età”.
A rispondere il vicesindaco Andrea Corsi che ha spiegato: “E’ utile premettere che piazza della Costituzione sconta gravissimi errori di progettazione e ha bisogno dunque di una riqualificazione generale che preveda tra l’altro una soluzione per l’accesso dei mezzi di soccorso. Allo stato attuale è possibile ipotizzare un ingresso sul retro del blocco”. Per quanto riguarda le fognature, il vicesindaco ha spiegato che “la domanda si riferisce probabilmente alle caditoie delle acque bianche. La piazza, come detto, sconta un gravissimo difetto di progettazione ma finalmente dopo anni sono state oggetto di una pulitura profonda. E nell’intervento di riassetto generale ci auguriamo che si risolverà anche questo problema”. Per quanto riguarda “la consegna del piano superiore dell’edificio semi-circolare alla scuola del Castagno – Corsi ha annunciato – che è questione di pochi giorni. I leggeri ritardi che abbiamo avuto sono stati dovuti dalla mancanza del contatore dell’acqua e alla necessità di un intervento su un tubo del gas. Inoltre gli ambienti del piano superiore saranno affidati alle associazioni senesi, mentre per la parte inferiore c’è l’interesse del GS San Miniato. L’area verde esterna, inoltre, sarà recintata e sarà data in dotazione come giardino alla scuola. L’idea dell’amministrazione, è che piazza della Costituzione e l’edificio semicircolare dovranno vivere insieme per arricchire il quartiere e, per farlo, l’area non deve essere tagliata dalla strada e dunque la volontà è di farla passare sul retro. Gli interventi di riqualificazione prevedono anche un ripensamento delle aree verdi per migliorare la piazza piuttosto che una copertura tout court e il proseguimento del progetto degli orti urbani. Stiamo lavorando al secondo lotto, a partire dai lavori per i servizi igienici e alla possibilità di piantare alberi da frutto che delimiteranno l’accesso agli orti”.
Infine per quanto riguarda i posti auto, “dovrà essere abbassato il livello della strada poiché anche in questo caso il quartiere – ha proseguito Corsi – sconta gli errori di progettazione a monte, mentre la possibilità di una Ludoteca potrebbe essere prevista all’interno dell’edificio semicircolare”.
Castellani si è detto “sostanzialmente soddisfatto” della risposta, e ha indicato tra le priorità “di facilitare l’accesso per i mezzi di soccorso, fondamentale in un quartiere dove abitano molti anziani, e di semplice realizzazione attraverso un accesso dal retro”. Al tempo stesso, il consigliere ha invitato l’amministrazione a lavorare “per risolvere i problemi relativi ai posti auto”.
14) CIACCI INTERROGA LA GIUNTA SULLA PISTA POLIVALENTE DI SANT’ANDREA
Durante la seduta il consigliere del Gruppo Misto, Davide Ciacci ha chiesto delucidazioni alla Giunta sul Patto di collaborazione tra il Comune e l’Associazione sportiva dilettantistica “Roller Team” per la presa in cura e la rigenerazione della pista polivalente di Sant’Andrea a Montecchio. Numerose le domande poste, a partire da “quali sono le ragioni per le quali sono state attivate le procedure contenute nel ‘Regolamento sulla collaborazione tra Amministrazione Comunale e cittadini per la cura e la registrazione dei beni comuni urbani’ per l’assegnazione della gestione dell’impianto e non quelle previste dalla legge regionale 21 del 2015, come fatto nell’avviso di evidenza pubblica riguardante l’analoga struttura del Ruffolo”. Ciacci ha inoltre chiesto quali procedure “siano state attivate per l’assegnazione in gestione dell’attività sportiva svolta sul campo da tennis adiacente la pista polivalente”. Per ciò che riguarda la rigenerazione dell’impianto, la giunta è stata invitata a chiarire “se è previsto un parere paesaggistico da parte della Sovrintendenza ai Beni ambientali e se, nel caso, è stato richiesto e se è previsto un titolo abitativo per l’intervento, visto che per i privati è necessario un permesso a costruire”.
Nel rispondere all’interrogazione l’assessore ai Lavori Pubblici, Massimo Sportelli, ha ripercorso la storia dell’impianto: “Il complesso sportivo S. Andrea, venne realizzato nel 1988 affidandolo in gestione nel 1997 alla Polisportiva S. Andrea costituitasi presso il locale circolo Arci. Nel 2001 la Polisportiva S. Andrea aveva comunicato il suo recesso dal contratto ed il Comune l’anno successivo, preso atto della disponibilità di Uisp di Siena, aveva affidato la gestione dei campi da tennis. In realtà la struttura, in quegli anni non deve aver trovato grande valorizzazione tant’è che nel 2007 si disponeva il rifacimento in sintetico della pavimentazione dei due campi in cemento ormai logori e la contestuale copertura di uno dei due per il non risibile importo complessivo di 190mila euro. Ad opere effettuate veniva quindi emesso un Avviso di Gara per quello che, nel frattempo, era divenuto, a ragione del sensibile investimento pubblico effettuato, il Centro Tennistico Comunale di S. Andrea che riceveva ancora una volta un’unica offerta, ancora una volta di Uisp”. Venendo ai fatti recenti, Sportelli ha chiarito che “il 16 aprile scorso la Roller Team presentava domanda, con cui chiedeva l’attivazione di un patto di collaborazione avente ad oggetto ciò che restava dell’originario “impianto di quartiere” cioè la pista polivalente che ancorché ricompresa nei primi affidamenti non era mai stata oggetto di riqualificazione alcuna e necessitava di attenzione e manutenzione”. La richiesta, dopo aver ottenuto i necessari lasciapassare, è stata “recepita con la delibera di Giunta 221/2019”. L’assessore ha quindi sottolineato che “il Patto di collaborazione conseguente oltre a non essere assolutamente oneroso per il Comune è di soli 2 anni e contiene severe prescrizioni di manutenzione e fruizione e non necessitano di parere paesaggistico o permessi a costruire. La suddetta procedura, pertanto, è stata attivata dalla Roller Team con gli Uffici Comunali che hanno solo verificato la correttezza dell’istanza”. La società richiedente, ha riferito Sportelli, ha scelto “la strada del Patto, proprio perché la precedente amministrazione pur ben conoscendo le loro esigenze aveva emesso un bando, peraltro decennale, sotto elezioni con domanda in scadenza il 15 giugno 2018, al cui invito a partecipare la società non poteva aderire per carenza dei requisiti soggettivi oltre che per la difficoltà impediente di allocare qualsiasi manufatto, anche temporaneo stante la vicinanza della ferrovia”. Infine, ha concluso l’assessore, riguardo “alla struttura di copertura comunque, prima del montaggio perveniva idonea comunicazione all’amministrazione e dunque aldilà di ogni considerazione di mera opportunità, attualmente non è nota agli uffici competenti alcuna violazione edilizia in materia paesaggistica o urbanistica”,.
Nella replica Ciacci ha ringraziato “per aver chiarito alcune aree grigie della questione e della cronistoria della vicenda” dichiarandosi comunque “un po’ perplesso sulle modalità di comunicazione fatte ex post invece che ex ante e invitando, per situazioni future che possono minare la sensibilità della cittadinanza, a una maggiore informazione e a un maggior coinvolgimento e partecipazione” .
13) SCUOLA DI PRESCIANO, IL PUNTO SUI LAVORI PER LA NUOVA PALESTRA
La realizzazione della palestra annessa al complesso scolastico di Presciano è stata oggetto di un’interrogazione presentata dai consiglieri del Gruppo Pd Luca Micheli e Alessandro Masi e discussa nella seduta consiliare. Dopo aver ricordato che la struttura era stata prevista già nel 2003, Micheli ha evidenziato che “allo stato attuale non sono ancora iniziati i lavori, e per questo gli alunni sono costretti a spostamenti ad Arbia Scalo”. Per queste ragioni il consigliere ha chiesto di conoscere “se e quando sarà ipotizzabile l’inizio del cantiere e la messa in attività della palestra, nonché le iniziative poste in essere in accordo con l’Istituto Comprensivo della scuola, per ovviare alle difficoltà che gli spostamenti comportano nello svolgimento del normale programma di studi”.
“Il progetto di ampliamento della scuola media di Presciano, consistente nella realizzazione di una palestra e in varie sistemazioni esterne, è tuttora previsto nel programma triennale dei lavori pubblici 2019-2021 e prevede una spesa di 1.800.000 euro, per il 2020. Il progetto non ha però copertura finanziaria”, ha esordito l’assessore ai Lavori Pubblici, Massimo Sportelli, rispondendo all’interrogazione. E’ stato poi ricordato che “la progettazione generale iniziò con un preliminare del 2003 che fu attuato solo nella parte dell’ampliamento della scuola. Per la palestra risulta approvato un progetto definitivo nel 2015 in linea tecnica ovvero in assenza di finanziamento”. L’assessore ha dunque annunciato che <saranno fatte le opportune valutazioni su come inserire il progetto nel triennale 2020-2022″, e ha indicato “le possibili soluzioni per realizzare a breve la palestra per la quale è imprescindibile attuare e programmare la revisione del progetto nel 2020 anche se occorre trovare le risorse per la progettazione e tentare l’accesso a qualche bando o appaltare con fondi comunali nel 2021. L’alternativa potrebbe essere quella di prevedere progettazione, finanziamento e affidamento nel 2020, in tal caso diventerebbe un progetto prioritario per il Comune. Ma mancano attualmente le risorse che sono impegnate su altre azioni prioritarie. L’alternativa dunque è spostare il progetto al 2021 o al 2022”. Sportelli ha poi spiegato che “attualmente l’attività motoria dei ragazzi della scuola di Presciano viene svolta nella vicina palestra di Arbia Scalo con un servizio navetta a carico del Comune. Ma, piuttosto, che agire su una revisione degli spostamenti, sta prendendo campo nelle ultime settimane, il tentativo di attuare una revisione low cost della progettazione: una porta della struttura apre su uno spazio verde dove presenti bagni, docce e spogliatoi in condizioni precarie a causa del mancato utilizzo. L’idea è quella di realizzare un piazzale recintato e attrezzato che potrebbe costituire nei periodi di bella stagione uno spazio per l’attività fisica. Si tratterebbe di un investimento tutto sommato limitato, e senza trascurare anche la possibilità di coperture, che potrebbero dare una palestra con tempi di attuazione brevi. Tutto si deciderà nel prossimo mese e mezzo quando sarà ricollocato questo progetto nell’ambito del futuro piano triennale”.
Nella replica Micheli si è detto “insoddisfatto, non essendoci un’idea chiara su come intervenire. Mi aspettavo indicazioni più precise e mi auguro che si prenda in carico la questione”. Riguardo alla possibilità di utilizzare lo spazio esterno all’edificio, il consigliere ha chiesto “un adeguato coinvolgimento della realtà scolastica perché sebbene si tratti di una misura tampone, potrebbe da un lato far svolgere l’attività prevista ai ragazzi e dall’altro far risparmiare al Comune le risorse del trasporto quotidiano ad Arbia Scalo”.
12) MASI E PERICCIOLI (PD) CHIEDONO CHIARIMENTI SUL FUTURO DELLA GSK
Nel consiglio comunale è stata dibattuta un’interrogazione di Alessandro Masi e Giulia Periccioli (Pd) sulla situazione occupazionale e il futuro della Gsk. Il consigliere ha ricordato che “le rappresentanze sindacali hanno denunciato la perdita di 300 unità, tutte relative a lavoratori interinali assunti a tempo determinato”, una riduzione di personale che “non pare destinata a essere recuperata”. Da qui la richiesta al sindaco per sapere “se si è già rivolto alla direzione di Gsk e ai sindacati per avere dati e informazioni approfondite sulla situazione occupazionale e sulle prospettive di investimento, e se ha già preso contatti come promesso avrebbe fatto per le più rilevanti emergenze economiche e del lavoro di Siena, con esponenti del governo nazionale”. Masi ha infine chiesto quali azioni intende mettere in atto il Comune “anche attraverso la società Toscana Life Sciences per agevolare e incentivare investimenti ed attività di ricerca sul territorio da parte di Gsk, rapportandosi anche con la Regione”.
Il sindaco Luigi De Mossi ha risposto che “l’Amministrazione si è prontamente messa in contatto con la direzione di Gsk per avere più informazioni in merito allo sciopero di protesta organizzato dai sindacati nel mese di luglio. Ho personalmente incontrato il 29 agosto scorso, David Serp, Responsabile Produzione, GSK Vaccines Italia e Rino Rappuoli, Chief Scientist GSK e Amministratore Delegato GSK Vaccines Italia, che mi hanno illustrato la prospettiva di medio-lungo periodo su occupazione e progettualità del sito di Siena e Rosia”. Il sindaco ha dunque sottolineato che “in merito ai contratti a tempo determinato, i vertici aziendali hanno precisato che fin dall’inizio non era intenzione dell’azienda di effettuare assunzioni permanenti, in quanto legati a progetti specifici e, in particolare, al processo di integrazione tra Novartis e GSK avviato nel 2015”. Come ricordato dal primo cittadino, “conclusi questi progetti legati alla transizione, tra cui la cessazione della produzione influenzale effettuata nel rispetto della normativa anti-concorrenza, l’obiettivo principale dell’azienda sono stati la sostenibilità del business e la conferma del proprio ruolo strategico sul territorio e nel network GSK. Un percorso tuttora in atto, che punta ad attrarre nuovi investimenti, volumi produttivi e portare a termine con successo i più importanti progetti di ricerca allocati sul sito. In questo contesto l’azienda ha avviato un percorso di progressivo ridimensionamento del numero totale delle collaborazioni temporanee e, parallelamente, una valorizzazione delle competenze interne, come dimostrano le oltre 1000 assunzioni a tempo indeterminato negli ultimi 10 anni, di cui più di 600 stabilizzando precedenti contratti temporanei”. La Direzione di Gsk ha inoltre assicurato che “non c’è alcuna crisi aziendale in corso. Le oscillazioni occupazionali sono intrinseche alla tipologia del business delle aziende farmaceutiche e alle dinamiche delle aziende internazionali. Fasi di crescita e decrescita del numero totale di collaboratori del sito continueranno quindi a verificarsi per rispondere flessibilmente alle priorità di mercato e aziendali e garantire la sostenibilità occupazionale nel lungo periodo”. De Mossi ha infine annunciato che “i vertici GSK hanno condiviso che dalla casa madre sono già stati approvati importanti investimenti che interesseranno sia il sito di Ricerca di Siena sia il sito produttivo di Rosia. Risorse, per rispondere alla sua domanda, che verranno investite proprio sul nostro territorio da parte di Gsk. Anche per quanto riguarda Toscana Life Sciences l’auspicio per l’azienda è una sua indipendenza economica, per questo ho chiesto alla direzione di andare insieme in Cina, così da trovare opportunità in tal senso. Per Whirlpool l’attenzione di questa amministrazione non è mai diminuita. Nei giorni scorsi ero insieme ai dipendenti dello stabilimento che manifestavano dopo la paventata chiusura del sito produttivo di Napoli, e il prossimo 4 ottobre sarò nuovamente con loro all’appuntamento a Roma. Mi preme anche ricordare l’incontro al Ministero del lavoro, favorito e richiesto dal capogruppo consiliare della Lega Eleonora Raito e il consigliere Paolo Salvini. Ad oggi nonostante le promesse fatte le stesse non hanno avuto attuazione”.
Il consigliere Masi, nel ritenersi “soddisfatto”, ha fatto però presente l’importanza, per le tematiche relative a Gsk, di “confronti con le parti sociali, Regione e Stato, visto che l’azienda è tra i più importanti insediamenti industriali del Paese. L’auspicio è che nel proseguo, si possa organizzare un osservatorio permanente, così da poter monitorare le varie situazioni di crisi. Cosa, questa, utile e che farebbe onore alla nostra comunità”.
11) IL GRUPPO PER SIENA INTERROGA LA GIUNTA SULLA RIQUALIFICAZIONE DELLA ZONA DEI PISPINI
Il consiglio comunale è tornato ad occuparsi della viabilità fuori Porta Pispini tramite un’interrogazione dei consiglieri del Gruppo Per Siena, Vanni Griccioli, Massimo Mazzini e Pierluigi Piccini. Dopo aver evidenziato una serie di disagi che riguardano la zona, Griccioli ha chiesto di sapere “quali sono le intenzioni dell’amministrazione in merito all’uso dell’ex Distretto Militare Santa Chiara in virtù delle trattative portate avanti con il Ministero della Difesa e degli Interni”. Il consigliere ha inoltre chiesto “se per favorire la riqualificazione di tutta la zona dei Pispini e quella fuori della Porta di San Viene si ritiene opportuno creare nuovi posti macchina”, così come se “si ritiene opportuno risolvere i problemi del parcheggio selvaggio in occasione di eventi all’interno del centro storico, e se questa amministrazione è a conoscenza della pericolosità di via Aretina dove si sono susseguiti ultimamente alcuni incidenti che, fortunatamente, hanno generato la sola lesione degli autoveicoli coinvolti, e se ci sono prese di posizione per tutelare la sicurezza di questa via”.
A rispondere l’assessore all’Urbanistica, Francesco Michelotti, che ha evidenziato che “sono anni che il problema dei parcheggi ha assunto una dimensione rilevante, l’assenza o l’insufficienza di posti auto penalizza una zona, quella dei Pispini, che noi consideriamo tutt’altro che marginale nel disegno di sviluppo della città”. Michelotti ha però precisato che “occorre interrogarsi sulle colpe e sulle cause e concause di questa situazione. Il disagio nasce da un errato sviluppo dell’area, laddove si è permesso l’edificazione residenziale al posto di parcheggi. Scelte operate dalle precedenti amministrazioni di cui gli interroganti, è opportuno ricordarlo, hanno fatto parte. Diventa complicato immaginare la realizzazione di parcheggi o di aree di transito, quando si eredita una situazione così complessa”.
Riguardo al tema del distretto militare del Santa Chiara, Michelotti ha chiarito che “deve tornare a fare parte della città”, e sulla struttura “c’è un progetto e un confronto avanzato con il Demanio militare, un tavolo permanente di confronto che portiamo avanti da mesi e che si tradurrà in una convenzione. Peraltro anche su questo tema si evidenzia che il demanio era pronto da anni a sottoscrivere un accordo che prevedesse alcune importanti permute con il Comune, foriere di acquisizioni importanti per l’amministrazione. Ma inspiegabilmente tutto è rimasto fermo e inevaso sempre per anni”. Infine l’assessore ha dichiarato che “a breve riattiveremo e sottoscriveremo l’accordo di permuta e inseriremo una nuova destinazione d’uso per il Santa Chiara, in accordo con la Nobile Contrada del Nicchio, con la quale stabiliremo un nuovo progetto ed utilizzo dell’area, corredato da un nuovo assetto della viabilità ancora allo studio”.
Griccioli, nel dichiararsi “parzialmente soddisfatto visto che l’amministrazione è oramai quasi arrivata al traguardo per accordi definitivi per il S. Chiara”, ha consigliato all’assessore “di portare il cambio d’uso della struttura all’attenzione dell’apposita Commissione”. Mentre per quanto riguarda la pericolosità della viabilità di via Aretina, vista l’assenza in aula del vicesindaco, ha annunciato che ripresenterà, successivamente, l’interrogazione dedicata a questo tema. Vanni Griccioli ha infine suggerito “di utilizzare, a uso parcheggio, l’hanger sotto il S. Chiara, così da risolvere il problema relativo alla mancanza di spazi per la sosta delle auto all’interno di Porta Pispini”.
10) IL CONSIGLIO APPROVA, ALL’UNANINITA’, IL PROGETTO PRELIMINARE PER IL COMPLETAMENTO DELLA VIABILITA’ IN VIALE TOSELLI E PIAZZA MAESTRI DEL LAVORO
Durante la seduta consiliare è stato approvato, all’unanimità, il progetto preliminare di fattibilità tecnica ed economica, per 600mila euro, interamente redatto dagli uffici comunali, e relativo ai lavori di connessione e riqualificazione della viabilità tra piazza Maestri del Lavoro e via B. Marzi, oltre al completamento delle opere di urbanizzazione per la mobilità interna di viale Toselli e implica l’approvazione contestuale della variante al Regolamento Urbanistico propedeutica, peraltro, ad apporre il vincolo preordinato all’esproprio sulle aree interessate.
“L’intervento – come ha illustrato l’assessore ai Lavori Pubblici Massimo Sportelli – costituisce il compimento amministrativo di uno tra i più importanti intenti programmatici di questa amministrazione, che inerendo sia l’urbanistica sia la viabilità e, naturalmente, i Lavori Pubblici, ha comportato una complicità di intenti e sinergie tra tutte le componenti di Giunta interessate. Questa spinta verso l’obiettivo, quest’oggi è stata pienamente raccolta da tutti gli uffici comunali intervenuti, dall’Ingegnere Capo, ai progettisti, fino all’ultimo degli impiegati il cui lavoro è stato essenziale, oltre allo sviluppo del progetto, a raccogliere la quasi totalità dei consensi dei proprietari. La progettualità è stata, infatti, mediata con gli interessi privati tenendo assemblee pubbliche e ricevendo fisicamente gli istanti.
L’amministrazione, come si evince dal progetto, intende promuovere il potenziamento della viabilità esistente prevedendo anche interventi di connessione e riqualificazione per la riduzione del traffico veicolare, migliorando la sicurezza stradale, la funzionalità e percorribilità dei mezzi e dei pedoni. Già nell’aprile scorso era stato approvato, in questa sede, il Documento politico-programmatico di sintesi per la redazione del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS) “Una nuova mobilità al servizio della città”, nel quale si parlava di accessibilità ai grandi poli attrattori e si indicava viale Toselli come il comparto interessato da un diverso sistema di circolazione pedonale e veicolare basato su un’appropriata mobilità interna. L’intervento, al fine di valorizzare e migliorare la rete infrastrutturale esistente nell’area artigianale e commerciale di viale Toselli, è rivolto al perseguimento di molteplici obiettivi, tra i quali la redistribuzione del traffico veicolare, la connessione della viabilità interna con la creazione di una alternativa parallela, l’ottimizzazione degli spostamenti interni, il miglioramento della sicurezza stradale, la razionalizzazione delle aree di parcheggio, la riqualificazione e valorizzazione di un’area urbana mista. L’attuazione della proposta progettuale, a completamento della viabilità esistente, permetterà, tra l’altro, una considerevole riduzione del tragitto di chi volesse raggiungere l’area artigianale/commerciale in piazza Maestri del Lavoro, con ricadute benefiche sull’ambiente”.
Attualmente il percorso è di circa 1,3 km e si sviluppa dalla rotatoria in corrispondenza della strada di Busseto, lungo viale Toselli fino alla successiva rotatoria, per poi risalire fino a piazza Maestri del Lavoro. Con il nuovo progetto il tragitto per la stessa destinazione si ridurrebbe a soli 400m, percorrendo strada di Busseto e poi via B. Marzi.
“La realizzazione del collegamento nord-sud – ha proseguito Sportelli – all’interno della zona commerciale-artigianale consentirà di svincolare la circolazione a servizio della zona da quella primaria di attraversamento, così le auto potranno dirigersi direttamente verso nord, lungo via Marzi e accedere alla viabilità principale dalla rotatoria Toselli-Busseto, meno congestionata di quella Toselli-Aretina. Realizzando gli opportuni collegamenti all’interno dei vari lotti delle porzioni nord dell’area, sarà possibile accedere agevolmente alle attività in corrispondenza di via Marzi anche dal retro di viale Toselli, perseguendo l’obiettivo di vietare le manovre di svolta a sinistra lungo viale Toselli in corrispondenza degli esercizi posti in via Marzi, perché tali manovre, oltre che pericolose, risultano, infatti, causa di congestione del traffico”.
9) IL COMUNE RECEDE DALLA FONDAZIONE MUSEI SENESI
L’assemblea consiliare ha di recedere dalla Fondazione Musei Senesi, alla quale aveva aderito come partecipante istituzionale.
Il sindaco Luigi De Mossi ha spiegato all’aula come “l’adesione alla Fondazione non appare indispensabile per il raggiungimento delle finalità espresse da questa amministrazione nel DUP 2019-2021, in particolare relativamente all’obiettivo di valorizzazione integrata e fruizione dei beni culturali della città”.
Il primo cittadino aveva, infatti, già espresso la volontà di recedere, con nota dello scorso aprile, non partecipando all’assemblea della stessa Fondazione e non procedendo ad alcuna designazione di rappresentanti nel Consiglio di gestione.
Come ha evidenziato “Dopo attenta analisi con gli uffici ho ritenuto che la quota di adesione, 16.621 euro annui (già pagata per il 2019), oggettivamente alta non ha portato vantaggi al Museo Civico e alla Torre del Mangia, i due siti che rientrano nella Fondazione. Il rapporto costi-benefici, infatti, appare sproporzionato, soprattutto perché Siena non ha avuto un ruolo centrale come invece altri musei in Provincia”. “Perché – ha concluso De Mossi – la precedente amministrazione non ha pagato la somma di 53.379 euro relativa al periodo 2009-2013 se reputava l’adesione di vitale importanza per Siena? Il governo attuale della città ha dovuto procedere a saldare questo debito insoluto”.
Una decisione, come più volte ripetuto dal sindaco, che viene motivata dall’esigenza di “reciprocità e non solo sul piano economico, ma anche su quello funzionale. Questa come altre situazioni sono all’attenzione dell’Ente, perché spese economiche che si dilatano nel tempo senza concretizzare alcun vantaggio si potrebbero configurare, anche, come danno erariale”.
8) IL CONSIGLIERE PAOLO SALVINI NELLA COMMISSIONE DI STUDIO PER IL REGOLAMENTO DEL PALIO
Il consigliere Paolo Salvini è stato nominato, all’unanimità, dall’assemblea nella Commissione di studio per la revisione del Regolamento per il Palio, in sostituzione del dimissionario Maurizio Forzoni (Fratelli d’Italia).
La Commissione risulta, quindi, così costituita: il sindaco Luigi De Mossi, in qualità di presidente; dai consiglieri Carlo Marsiglietti (Voltiamo Pagina) e Paolo Salvini (Lega) per i gruppi di maggioranza, Luca Micheli (PD) e Pierluigi Piccini (Per Siena) per le minoranze; dal presidente del Comitato Amici del Palio; dal segretario generale del Comune, come organo tecnico, e da Claudio Rossi, Marco Fattorini e Massimo Castagnini, indicati dal Magistrato delle Contrade.
7) IN CONSIGLIO, ALL’UNANIMITA’, LA NOMINA DELLA COMMISSIONE DI STUDIO PER IL SANTA MARIA DELLA SCALA
Dopo l’approvazione dell’emendamento presentato da Massimo Bianchini (Lega) con il quale il consigliere chiedeva di aumentare i componenti della Commissione di studio per la gestione del Santa Maria della Scala: da due a tre per la maggioranza e da uno a due per la minoranza, la stessa, dopo le proposte avanzate, è risultata composta dai consiglieri Andrea Piazzesi (Lega), Fabio Massimo Castellani (Voltiamo Pagina) e Orazio Peluso (Forza Italia) per la maggioranza; da Pierluigi Piccini (Per Siena) e Alessandro Masi (PD) per la minoranza. Presidente il sindaco Luigi De Mossi e Michele Pinzuti, segretario generale del Comune, come organo tecnico, senza diritto di voto.
Dallo scorso 10 settembre, infatti, il primo cittadino aveva informato l’aula dell’intenzione di nominare una Commissione ad hoc per disegnare e definire il futuro del complesso museale.
Come ha illustrato De Mossi “questo organismo avrà compiti di studio e verifica degli aspetti tecnico giuridici ed economici sulle modalità di gestione, in modo da consentire una più efficiente ed efficace conduzione di governo”.
6) GESTIONE DEL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO. APPROVATE LE MODIFICHE ALLO STATUTO E AI PATTI PARASOCIALI
Il sindaco De Mossi: “Prorogare la concessione di 5 anni rappresenta l’unico strumento per assicurare contemporaneamente il rispetto degli standard di servizio imposti dalla normativa, le esigenze di investimento sul territorio, una dinamica tariffaria meno invasiva per l’utenza”
L’assemblea consiliare ha approvato alcune modifiche allo Statuto dell’Acquedotto del Fiora e ai Patti parasociali.
Il sindaco Luigi De Mossi, dopo aver illustrato all’aula i riferimenti normativi che regolano i rapporti tra enti locali e gestori del servizio idrico integrato, ha fatto riferimento all’accordo di programma del 2000 tra i Comuni ricompresi nell’ATO 6 “Ombrone” per la costituzione del gestore unico del servizio idrico, affidato, l’anno successivo, all’Acquedotto del Fiora (AdF) per venticinque anni, fino al 31/12/2026. Nell’aprile di quest’anno l’assemblea dei soci di AdF ha approvato la richiesta di allungamento della stessa concessione per ulteriori cinque anni, fino al 31.12. 2031 e l’invio all’Autorità Idrica Toscana del prolungamento del periodo.
Il primo cittadino ha spiegato come “un orizzonte temporale più ampio consentirà all’azienda di diluire gli oneri di investimento (ammortamenti e oneri finanziari) in quote annue minori, di ottenere benefici sia nella tariffa sia nella possibilità di avere risorse da investire su nuovi progetti attraverso il progressivo ammortamento nel tempo degli interventi, specie quelli compiuti a inizio concessione; liberare risorse sia tariffarie sia finanziarie, visto che a fine 2026 saranno completamente rimborsati, ai gestori precedenti (i Comuni), gli oneri pregressi sulle opere realizzate (circa 3milioni di euro). Il futuro scenario otterrà l’effetto di coniugare tra loro le esigenze di investimento sul territorio, la sostenibilità di una dinamica tariffaria meno invasiva sull’utenza, l’ottimizzazione dei rapporti con gli enti finanziatori, stante l’opportunità di consolidare o rifinanziare a condizioni più vantaggiose”.
L’Autorità Idrica Toscana, accogliendo la proposta della conferenza territoriale n. 6 Ombrone e, di conseguenza, l’istanza del gestore sull’estensione di cinque anni dell’affidamento del servizio, ha stabilito nel 31/12/2019 il termine per ottenere l’impegno formale di banche o istituti di credito e finanziari a coprire il nuovo programma di interventi e il relativo piano economico e finanziario, in modo da concludere l’iter di approvazione.
“Come effetto del prolungamento di cinque anni dell’affidamento della concessione all’AdF – ha precisato De Mossi – sarebbero previsti circa 250 milioni di ulteriori investimenti nel periodo 2020-2031, portando il valore complessivo degli interventi del periodo a oltre 400 milioni, il volume medio complessivo a 31 milioni annuali, pari a circa 80 euro per abitante all’anno, invece degli attuali 19; nonché l’azzeramento, a partire dal 2027, dei mutui ai Comuni e il ritorno alle attività strategiche all’interno del territorio, tra le quali il controllo di qualità dell’acqua e la progettazione. Da qui la necessità di procedere a sottoscrivere alcune modifiche allo Statuto della società e a un’integrazione dei patti vigenti tra soci, al fine di regolamentare la governance e l’operatività all’interno del percorso per la richiesta di allungamento della concessione all’Acquedotto del Fiora”.
Come ha evidenziato il sindaco “il prolungamento temporale al 2031 risulta l’unico strumento in grado di assicurare contemporaneamente il rispetto degli standard di servizio imposti dalla normativa, le esigenze di investimento sul territorio, una dinamica tariffaria meno invasiva per l’utenza e l’ottimizzazione dei rapporti con gli enti finanziatori sia in termini di solvibilità sia di condizioni più vantaggiose”.
5) IN CONSIGLIO IL BILANCIO CONSOLIDATO 2018
L’assemblea consiliare ha approvato il Bilancio consolidato 2018, con l’obiettivo, come ha spiegato il sindaco Luigi De Mossi “di rappresentare in forma integrata lo stato patrimoniale e il conto economico del Comune insieme alle principali aziende che costituiscono il Gruppo Amministrazione Pubblica (GAP)”.
Il perimetro di consolidamento include quest’anno Siena Parcheggi, Tra.in, ASP Città di Siena, Biblioteca degli Intronati, Società della Salute Senese e, per la prima volta, Siena Casa.
“I valori esposti nel documento – ha proseguito – in attuazione del forte impegno messo in campo dall’attuale amministrazione, registrano complessivamente una crescita e diffusi segnali di miglioramento, sia per i positivi risultati di gestione delle aziende sia per l’ampliamento dell’area delle società partecipate. L’utile consolidato del 2018 che ammonta, infatti, a 14,281 milioni di euro, in aumento del 14,2% rispetto a 12,506 milioni del 2017, deriva, principalmente, dal risultato ampiamente positivo, a consuntivo, del capogruppo Comune di Siena, rafforzato da quello di Siena Parcheggi e ASP, oltre che, in misura più limitata, degli altri soggetti. Solo la Biblioteca presenta una modesta perdita economica, dovuta, esclusivamente, a spese finanziate con l’avanzo dell’esercizio precedente.
Il valore della produzione del “gruppo comunale” è cresciuto da 127,781 milioni di euro del 2017 a 140,506 del 2018 (+10%), contribuendo al miglioramento del risultato operativo, passato da +12,967 a +21,631 milioni di euro (+66,8%). Anche la gestione finanziaria presenta un miglioramento (38%), passando da -2,214 milioni a -1,373 milioni di euro. Mentre il patrimonio consolidato dell’Amministrazione è valutato, al 31/12/2018, in 372,2 milioni di euro, con debiti totali che scendono da 115,254 milioni a 98,731 milioni di euro (-14,3%).
Il totale delle attività, costituite per circa l’85% da immobilizzazioni (beni durevoli), sale da 507,480 del 2017 a 526,842 milioni di euro (+3,8%) nel 2018.
Positiva, infine, anche la dinamica della liquidità del gruppo, che da 23,679 milioni di euro cresce a 30,772 (+30%)”.
4) IN CONSIGLIO IL NUOVO REGOLAMENTO DEGLI ALLOGGI ERP
L’assemblea consiliare ha approvato il nuovo Regolamento per l’assegnazione e la gestione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica (ERP).
Come ha illustrato l’assessore alla Casa Francesca Appolloni “il nuovo testo si è reso necessario per aggiornarlo alla legge regionale toscana n. 2/2019 che ha riformato la normativa del settore”.
Il documento è composto da quattro macro argomenti: la disciplina dei requisiti di accesso e le tempistiche di pubblicazione del bando di concorso ERP e della relativa graduatoria per l’assegnazione definitiva degli alloggi, nonché le modalità e i criteri di assegnazione; i criteri per l’assegnazione in utilizzo autorizzato, ovvero l’assegnazione temporanea per emergenza abitativa; la mobilità (d’ufficio, ordinaria su domanda e consensuale); le variazioni del nucleo familiare assegnatario e l’ospitalità temporanea nelle abitazioni ERP.
Il bando Erp è quadriennale, con possibilità, se necessario, di integrazioni biennali o annuali oppure, in via eccezionale, e previa informazione alla Giunta regionale, di bandi speciali, per assegnare un numero massimo di alloggi pari al 30% di quelli messi a disposizione del Comune da Siena Casa, per determinate esigenze locali o per particolari situazioni di emergenza abitativa.
“Una modifica significativa – ha proseguito l’assessore – riguarda i criteri e le modalità di assegnazione degli alloggi per cause emergenziali, per ottimizzare l’utilizzo del patrimonio residenziale a disposizione rispetto alla composizione e alle esigenze dei nuclei in graduatoria. Definiti, poi, tempi e modalità di convocazione per il controllo dei requisiti, con contestuale ricognizione della composizione dei nuclei familiari, e le tempistiche per l’accettazione e la successiva stipula del contratto di locazione. Fra i requisiti di partecipazione, abbiamo confermato quello della residenza nel territorio comunale da almeno 5 anni alla data di presentazione della domanda”.
Come quota di alloggi Erp da destinare all’utilizzo autorizzato per cause emergenziali inserito il limite del 30%, di cui il 20% riservato a coloro che dichiarino le varie condizioni emergenziali previste dalla normativa e il restante 10% da destinare alle famiglie seguite dai servizi sociali. La percentuale del 30% è stata diminuita rispetto al 35% previsto nel precedente Regolamento, sia per lasciare più spazio alla mobilità sia poiché gli assegnatari temporanei, nella gran parte dei casi, al termine del periodo emergenziale, non rilasciano spontaneamente le abitazioni, creando difficoltà nel recupero delle stesse. “La quota proposta, quindi, viene ritenuta sufficiente per affrontare i casi emergenziali più gravi nel corso dell’anno e si ritiene di dover destinare, inizialmente, almeno un 20% alla mobilità complessiva per garantire un realistico ed efficace avvio delle procedure”.
Riguardo alla mobilità di ufficio, questa verrà attivata ogni biennio dopo un rapporto dettagliato di Siena Casa sulle situazioni di sovraffollamento e sottoutilizzo esistenti da oltre due anni negli alloggi assegnati in modo definitivo; mentre per la mobilità ordinaria sarà emesso un apposito bando.
“Rispetto al precedente Regolamento – ha concluso l’assessore – la quota annuale complessiva di alloggi per la mobilità è stata portata dal 5% al 20%, in considerazione del fatto che molti assegnatari segnalano necessità di cambio soprattutto per problematiche di sovraffollamento, e anche perché la recente normativa regionale ha cambiato i parametri di sovraffollamento da “oltre due persone a vano utile” a “due persone a vano utile”, creando, di fatto, un incremento delle situazioni di sovraffollamento sopravvenuto. Inoltre sono stati inseriti alcuni ulteriori paletti per impedire una variazione della composizione del nucleo familiare finalizzata a ottenere benefici indebiti. Anche per l’ospitalità temporanea sono state previste specifiche sanzioni che possono portare alla decadenza in caso di comportamenti problematici o conflittuali legati all’ospite, seppur autorizzato. Consentita, invece, l’ospitalità della persona legata all’assegnatario da rapporto di lavoro come badante. Inoltre, è stata approvata, con operatività dal 1° ottobre, la graduatoria per il canone concordato su alloggi di proprietà pubblica e, parallelamente, è stato recepito l’Accordo territoriale che prevede la stipula di contratti a canone concordato anche per i soggetti privati, i quali, di conseguenza, possono usufruire di sgravi fiscali”.
3) LA DIFFUSIONE DEL BATTERIO “NEW DELHI” AL CENTRO DELL’INTERROGAZIONE URGENTE DI STADERINI
Il consigliere Pietro Staderini del Gruppo Sena Civitas ha chiesto di conoscere la reale situazione della diffusione del batterio “New Delhi” a Siena.
Come ha ricordato lo stesso Staderini “è notizia di pochi giorni fa, a mezzo stampa, che negli ospedali toscani si sia registrata la presenza di un superbatterio resistente agli antibiotici denominato “New Delhi” con un picco di 11 casi avvenuti dal 16 al 22 settembre dall’inizio della comparsa nella nostra regione avvenuta nel novembre del 2018. Ma sono 102 i casi al 26 settembre che l’Agenzia regionale della Sanità sta tenendo sotto controllo con un tasso di mortalità al 37% rispetto ad altri batteri resistenti agli antibiotici”.
Nel sottolineare l’importanza della salute dei cittadini anche a seguito dell’ultimo decesso avvenuto a Siena il 16 settembre “che potrebbe essere correlato a un’infezione del “super batterio” e le dichiarazioni dell’assessore regionale alla Sanità sulle misure messe in atto coi tempi e con le procedure previste dall’Oms e dal Ministero nonché la non necessità di specifiche strategie di prevenzione dello sviluppo di batteri NDM e di relativi allarmismi dell’assessore Appolloni”, ha chiesto di essere aggiornato “sul reale stato di diffusione, il numero di decessi a Siena potenzialmente correlativi al batterio anche a seguito delle recenti raccomandazioni dei medici e del dipartimento di sanità. E inoltre se sono state attivate misure straordinarie in merito”.
Nella risposta, l’assessore alla Sanità Francesca Appolloni, ha sottolineato “quanto la denominazione “superbatterio” è scientificamente scorretta perché tecnicamente non esiste alcuna classificazione in tal senso. In quanto, infatti, un Enterobatterio appartiene a una famiglia di microrganismi che fanno parte della normale flora microbica intestinale. Come per altri batteri e virus che possono infettare l’uomo, la trasmissione da un soggetto a un altro può avvenire prevalentemente per via oro-fecale. E’ per questo che, come per altri microrganismi, per prevenirne la diffusione viene raccomandato di attenersi alle comuni misure igieniche, prima fra tutte, il lavaggio delle mani, abitudine non comune, o l’uso di gel idroalcolico. Procedura da adottare in particolare dopo l’utilizzo dei servizi igienici, prima di venire a contatto con alimenti e, in ospedale, prima e dopo essere entrati in contatto con qualsiasi paziente”.
Sullo stato di diffusione della malattia, spiegando la natura del batterio e il suo habitat idoneo nonché ripercorrendo quanto avvenuto negli anni passati in Italia, l’assessore ha proseguito dichiarando che: “in Toscana la diffusione si è osservata più recentemente in alcune aree con l’individuazione del fenomeno grazie all’attenzione dei laboratori della Rete delle Microbiologie cliniche toscane. Anche l’AOUS notifica periodicamente all’Agenzia Regionale di Sanità i nuovo casi di NDM al fine di monitorare la situazione locale in tempo reale. Quanto al numero di decessi a Siena, potenzialmente correlabili alla contaminazione, la Direzione dell’AOUS afferma che ad oggi non ci sono morti direttamente correlati alla contaminazione o alla infezione NDM. Resta fermo, comunque, che i rari casi in cui il batterio è stato ritrovato nel sangue di pazienti presso l’AOUS, si parla di persone anziane, fragili per un quadro patologico importante, situazioni di immuno-depressione. E’ opportuno ricordare che un paziente colonizzato non è un paziente infetto né malato. L’Azienda, al fine di garantire la massima trasparenza, ha chiesto di implementare l’attività di riscontro diagnostico e ha avviato, secondo le indicazioni regionali, gli interventi volti a sorvegliare l’evoluzione del fenomeno tramite screening attivo soprattutto in specifici reparti quali terapie intensive, oncologia, onco-ematologia, trapianti, cardiochirurgia, malattie infettive, medicine utilizzando sia metodiche tradizionali che metodiche molecolari. Contestualmente al potenziamento dello screening, sono state messe in campo anche il rafforzamento delle procedure di prevenzione e controllo delle infezioni nelle strutture e l’adozione degli schemi terapeutici più adeguati per il trattamento delle infezioni da batteri NDM”.
Staderini nel ringraziare l’assessore per l’attenta e puntuale risposta “si è dichiarato rassicurato del fatto che non ci siano ad oggi misure straordinarie in atto, ma particolari e puntuali atti per fronteggiare la malattia, e che, contrariamente alle insistenti voci circolanti, non si è registrato nessun decesso riconducibile a tale batterio, e quindi nessun allarmismo”.
2) IN CONSIGLIO I RISULTATI DELLA GESTIONE DEGLI ENTI PARTECIPATI
Deliberata dall’assemblea consiliare la presa d’atto della relazione sui risultati globali della gestione 2018 di enti e organismi costituiti per l’esercizio di funzioni e servizi comunali. Il documento esamina le risultanze annuali delle partecipate che, a vario titolo, fanno riferimento all’Ente e copre un ambito più ampio del bilancio consolidato.
L’assessore al Bilancio Luciano Fazzi, ha affermato come “il rapporto è finalizzato non solo a rispondere alle esigenze normative e regolamentari, ma soprattutto alla necessità di conoscere in modo sufficientemente completo i risultati del “gruppo pubblico comunale”, attraverso l’esame degli aspetti patrimoniali e dei principali elementi della gestione”.
Il rapporto risulta strutturato in quattro parti: nella prima sono prese in considerazione le società di capitali: Acquedotto del Fiora, Fises, Intesa, Microcredito di solidarietà, Siena Ambiente, Siena Casa, Siena Parcheggi, Società consortile Energia Toscana (CET), Tra.in, oltre a Terre di Siena Lab, del quale l’amministrazione ha recentemente deliberato la dismissione. Nella seconda i consorzi: Terrecablate e la Società della Salute Senese; nella terza parte vengono analizzate le fondazioni: Accademia Musicale Chigiana, Derek Rocco Barnabei, ForTeS, Futura per Dopo di Noi onlus, Monastero onlus, MPS, Musei Senesi, Toscana Life Sciences, ITS Vita e ITS TAB; nell’ultima gli enti con natura giuridica diversa come l’ASP Città di Siena, l’Associazione Siena Jazz, l’Istituto di alta formazione musicale “Rinaldo Franci”, l’Enoteca italiana (in liquidazione), la Biblioteca Comunale degli Intronati, ATO Toscana sud e l’Autorità Idrica Toscana.
“Il valore delle partecipazioni societarie comunali – ha proseguito Fazzi – calcolato con il criterio del patrimonio netto, supera i 38 milioni di euro, in crescita di circa due milioni di euro rispetto al 2017. L’unica società interamente posseduta dal Comune è Siena Parcheggi, che ha migliorato il proprio risultato in termini di fatturato e, soprattutto, di utile di esercizio. Ciò rappresenta la positiva premessa per l’assunzione, prevista da gennaio 2020 e inizialmente per sei anni, delle nuove attività di gestione in house delle entrate dell’Ente. Particolarmente positivo il risultato economico di Acquedotto del Fiora, di cui l’amministrazione detiene il 5,24%, con fatturato in crescita del 13% e utile pressoché raddoppiato rispetto al 2017.
Otto società su dieci hanno chiuso il 2018 in utile; delle due società in negativo, la Fises, che detiene un patrimonio netto particolarmente cospicuo, ha coperto le perdite con proprie riserve, senza richiedere esborsi o accantonamenti, mentre TerrediSienaLab ha portato a nuovo le perdite.
L’esame delle più importanti partecipazioni di secondo livello riguarda in primo luogo i grandi gestori di servizi pubblici locali su scala pluriprovinciale: Tiemme, di cui TRA.IN. è socia al 36,72%, e SEI Toscana, che fa capo a Siena Ambiente per il 24,87%, o che estendono la loro sfera di attività anche oltre i confini regionali come il gruppo Estra, posseduto per il 25,14% da Intesa.
Fra i consorzi, Terrecablate prosegue nel 2018 nel miglioramento strutturale degli equilibri e anche la sua partecipata TCRS (Terrecablate Reti e Servizi) chiude con un utile significativo.
La produzione della Società della Salute Senese ha superato nel 2018 gli 11 milioni di euro (+12%) con un risultato economico sostanzialmente equilibrato.
Ancora positivo il risultato dell’ASP Città di Siena, con un valore della produzione di circa 20 milioni, continuando a perseguire l’obiettivo di rafforzare la rete sociale del territorio, al fine di renderla sempre più capillare, attraverso il coinvolgimento attivo della contrade e del vasto mondo del volontariato con le sue numerose associazioni.
Siena Jazz ha proseguito nel 2018 nell’azione di superamento delle criticità passate, registrando una più decisa crescita del patrimonio netto, condizione che può meglio sostenere l’ampliamento dell’offerta formativa di qualità (biennio universitario di specializzazione).
Fra gli enti di natura pubblica, una nota particolarmente positiva è rappresentata dall’Istituto Franci, che sta entrando nella fase di definitiva statizzazione, con un patrimonio rafforzato e un avanzo di amministrazione in netta crescita; la diversificazione delle entrate ha consentito al Comune, nel 2018, una riduzione del suo impegno finanziario annuale”.
1) APPROVATA DAL CONSIGLIO LA VARIAZIONE AL BILANCIO DI PREVISIONE DELLA BIBLIOTECA DEGLI INTRONATI
L’assemblea consiliare ha approvato la variazione al Bilancio di previsione della Biblioteca comunale degli Intronati.
“Si tratta di una modifica tecnica – come ha spiegato l’assessore al Bilancio Luciano Fazzi – che non altera gli equilibri di bilancio, finalizzata a una migliore classificazione delle spese finanziate dal Comune con il contributo di 130mila euro, trasferendone 60mila dal capitolo dedicato alla manutenzione ordinaria a quello per gli interventi manutentivi straordinari per la conservazione e tutela del patrimonio culturale. Inoltre, alcune somme non utilizzate nell’anno in corso e, quindi, disponibili, per un totale di circa 15 mila euro saranno indirizzate per l’allestimento, all’interno della Biblioteca, della Libreria e studiolo commissionati da Giulio del Taja all’architetto Agostino Fantastici”.