Si celebrerà oggi, mercoledì 5 giugno, nel giorno della ricorrenza, il 205° anniversario di Fondazione dell’Arma dei Carabinieri.
L’annuale di Fondazione rappresenta l’occasione per illustrare l’attività operativa e sottolineare l’impegno profuso da tutti i militari durante l’anno trascorso. Vuole anche costituire un momento di incontro fra Arma, autorità e società civile, tale da consolidare il tradizionale legame di affettuosa vicinanza fra Carabinieri e cittadini.
Con la Festa dell’Arma si celebrano e si confermano i sentimenti e i valori che ispirano l’operato quotidiano dei Carabinieri e vengono premiati i militari che si siano distinti in particolari operazioni di servizio.
Nel corso della cerimonia, che si terrà alle ore 18.30 presso la caserma “M.B.V.M. Tito Livio Stagni” in largo D’Acquisto (viale Bracci) sede del Comando Provinciale dei Carabinieri di Siena, alla presenza delle massime autorità civili, militari e religiose della provincia, verrà deposta una corona d’alloro al monumento ai caduti dell’Arma di ogni tempo e, come di consueto, il comandante provinciale Colonnello Stefano Di Pace terrà il proprio discorso, nel quale darà conto dei significativi risultati operativi conseguiti.
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Una sintesi dell’attività dell’Arma dei Carabinieri in provincia di Siena (1 giugno 2018 – 31 maggio 2019)
I dati sulla delittuosità dell’ultimo anno evidenziano un calo dei reati in provincia di Siena, passati dagli 8.243 del 2016/2017 ai 7.166 del 2017/2018 ai 6.860, con un calo del 4,72%, nel periodo 2017/2018.
Calano anche le denunce presentata ai reparti dell’Arma: erano state 6.875 nel periodo 2016/2017, 6.660 nel 2017/2018, e sono state 6.450 nell’ultimo anno.
Per quanto riguarda la tipologia dei reati, per il 45% si tratta di furti e rapine, il 16% riguarda truffe e frodi, il 6% fatti legati a litigiosità (lesioni, percosse, minacce, ingiurie), mentre il restante 33% ad altre varie tipologie di reato.
Nello stesso periodo sono state 12 le persone scomparse, delle quali 10 sono state ritrovate, una è stata rinvenuta priva di vita, e una non è stata rintracciata.
Si mantiene costante il numero dei servizi effettuati nell’ambito delle attività di prevenzione (27.447) e dei militari dell’Arma impiegati (59.242). Per quanto riguarda l’ordine pubblico si è registrato un netto l’aumento rispetto agli anni precedenti con 1.640 servizi effettuati e 3.354 militari impegnati.
99.861 sono state le chiamate al 112, 1.735 le denunce e 145 gli arresti effettuati. Aumentata anche l’attività di contrasto agli stupefacenti con 30 arresti, 128 denunce e 18.45 chili di sostanze complessivamente sequestrate.
Le principali operazioni di Polizia Giudiziaria in ambito provinciale
Operazione “€dil Furti”
Il 17 dicembre, nelle province di Siena e Arezzo, militari della Compagnia di Siena hanno dato esecuzione a un “decreto di fermo di indiziato di delitto” emesso dalla locale Procura nei confronti di 7 soggetti, appartenenti a un sodalizio criminale di etnia kosovara, dedito a “furti in abitazione”, “furti di rame” e “ricettazione”. L’indagine in esame, avviata dalla Stazione di Rapolano Terme (SI) e condotta con il supporto del NORM della stessa Compagnia, ha consentito di definire i ruoli e i compiti degli indagati, evidenziandone le responsabilità in 37 episodi di furto avvenuti nelle province di Siena e Arezzo, tra agosto e dicembre 2018, recuperando oltre 300 kg di rame, asportato a privati e imprenditori locali all’interno di cantieri. In particolare, i soggetti interessati individuavano gli obiettivi, sfruttando il loro impiego come operai edili, assunti occasionalmente dalle vittime per lavori di ristrutturazione alle abitazioni.
Truffa a extracomunitari
Il 19 dicembre, in provincia di Siena, militari del Nucleo Investigativo del capoluogo, unitamente a personale del competente Nucleo Ispettorato del Lavoro, hanno dato esecuzione a 2 ordinanze di custodia cautelare, emesse dal GIP presso il Tribunale di Siena, nei confronti di 2 soggetti, uno dei quali pregiudicato, resisi responsabili, a vario titolo, di “millantato credito” e “truffa in concorso”. Nel corso dell’attività d’indagine, avviata a seguito di esposto presentato da un extracomunitario, veniva accertato che i soggetti in questione, paventando conoscenze presso il Tribunale di Siena e la locale Questura, garantivano, dietro corresponsione di denaro, la concessione di permessi di soggiorno o il prolungamento della loro validità.
Operazione “Spoofing”
Il 19 dicembre 2018, militari della Stazione di San Gimignano (SI) e della Compagnia di Poggibonsi hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP presso il Tribunale di Torino nei confronti dei coniugi Michael Cariglia, 49enne, e Azzurra Moreci, 21enne, ritenuti responsabili di “calunnia aggravata continuata”. Il 29 aprile dello stesso anno, a seguito di denuncia presentata dalla stessa coppia, i militari della Compagnia di Poggibonsi avevano tratto in arresto una 46enne e un 53enne, pregiudicato, genitori della Moreci, ritenuti gli autori, unitamente ad altri complici non identificati, di atti di “lesione personale” – mediante acido corrosivo al volto – nei confronti del genero, commessi il 23 febbraio 2018 in San Gimignano (SI) e il 19 aprile 2018 in Torino. Ulteriori approfondimenti investigativi, avviati dagli stessi militari, coordinati dal Sostituto Procuratore della Repubblica di Torino, Dott.ssa Elisa Bergamasco, avevano consentito di qualificare come “falsi” i messaggi minatori attribuiti agli arrestati, evidenziando le responsabilità della Moreci e del Cariglia in ordine ad attività di “Spoofing”, condotta dalle stesse presunte vittime in danno degli arrestati e finalizzata ad accusare questi ultimi in ordine a reati mai commessi.
Omicidio Stradale
Il 30 dicembre 2018, i Carabinieri del Nucleo Investigativo e della Compagnia di Siena hanno eseguito in Solesino (PD) un fermo d’indiziato di delitto, emesso dalla Procura della Repubblica di Siena, nei confronti di un 45enne, incensurato, gravemente indiziato di aver cagionato la morte di un 17enne, avvenuta nella serata del 28 dicembre scorso. Il giovane, rinvenuto in gravi condizioni sul ciglio del tratto stradale della SP 73 località Pian de Mori del Comune di Sovicille, decedeva durante il trasporto in ospedale. Dalle prime verifiche, è stata subito attribuita la causa del decesso a un mezzo, che si sarebbe poi allontanato dopo averlo urtato mortalmente alla nuca. Le indagini immediatamente sviluppate dal Nucleo Investigativo e dalla Compagnia di Siena, sotto la direzione e il coordinamento del Dott. Siro De Flammineis, Sostituto Procuratore presso la Repubblica di Siena, hanno consentito di individuare, attraverso i frammenti dello specchietto retrovisore e della carrozzeria, rinvenuti sul luogo dell’incidente, la tipologia del mezzo identificato in un autocarro MAN di colore bianco. Accertamenti tecnici hanno difatti consentito di ricostruire marca, modello e colore del mezzo che era andato a colpire al capo la vittima, proiettandola fuori dalla carreggiata. Su tale elemento è stata orientata l’analisi delle migliaia di immagini dei sistemi di videosorveglianza pubblica e privata di Sovicille e dei Comuni limitrofi. In tale contesto, si rilevava un fotogramma relativo a un camion bianco, ritratto mentre affrontava una curva destrorsa. L’immagine consentiva di apprezzare l’assenza degli specchietti retrovisori su quel lato destro del mezzo. Anche con l’aiuto di altre immagini e dei riscontri di alcuni commercianti della zona, veniva identificato il mezzo interessato, risultato intestato a un 45enne della provincia di Padova. I successivi accertamenti consentivano di ricostruire la perfetta compatibilità fra i danni rilevati sul mezzo e i reperti rinvenuti sul luogo del delitto, anche in relazione a particolari tecnici confrontati e misurati.
Operazione “Spurgo”
Il 7 gennaio 2019, in Poggibonsi (SI), militari della locale Compagnia hanno dato esecuzione a 2 ordinanze di custodia cautelare, emesse dal GIP presso il Tribunale di Siena, nei confronti di 2 soggetti – uno dei quali pregiudicato – dipendenti della ditta “Italia Spurghi” di Colle Val d’Elsa (SI), operante nel settore dei rifiuti, resisi responsabili di “atti persecutori” e “incendio” in concorso. L’attività d’indagine in esame, condotta congiuntamente dalla Stazione di Colle Val d’Elsa e dal NORM della citata Compagnia, metteva in luce condotte minatorie e persecutorie, da parte degli stessi, nei confronti di ex dipendenti che transitavano in imprese concorrenti, operanti sullo stesso territorio.
Omicidio
Il 5 gennaio 2019, militari del Nucleo Investigativo e della Compagnia di Siena traevano in arresto una minore di origini senegalesi, autore dell’omicidio di un 64enne, marocchino. Dagli accertamenti effettuati, emergeva che l’uomo aveva tentato di violentarla.
Questi elementi di fatto rappresentano la concreta testimonianza degli sforzi profusi dai militari dell’Arma in ogni parte del territorio provinciale, in virtù della tradizionale e capillare presenza dei Carabinieri come presidio dello Stato, anche nelle località più remote o meno conosciute.