Il Gip del Tribunale di Siena, Roberta Malavasi, ha convalidato l’arresto avvenuto la scorsa notte, dell’autista del bus di turisti finito ieri mattina, mercoledì 22 maggio, in una scarpata lungo la Siena-Firenze tra Monteriggioni e Badesse ribaltandosi e causando la morte della guida turistica russa 41enne Elena Urtaeva e il ferimento di altri 37 turisti di Paesi dell’Europa dell’est che erano a bordo.
Al tempo stesso il giudice per le indagini preliminari ha disposto che il conducente, S.L., 35enne di Castrovillari e titolare dell’agenzia di noleggio di bus turistici, tornasse in libertà con il divieto, per un anno, di guidare un pullman. E’ quanto deciso questo pomeriggio in occasione dell’udienza di convalida, inizialmente prevista per domani. La Procura aveva chiesto l’obbligo di dimora.
L’uomo è indagato dalla Procura di Siena per omicidio stradale e lesioni con l’aggravante della distrazione. L’arresto era scattato dopo che dalle indagini svolte dalla Polizia stradale era emerso che l’autista si sarebbe distratto mentre si trovava alla guida dell’autobus turistico a due piani, andando a sbattere contro il guard-rail e finendo nella scarpata. Sull’asfalto non sono stati trovati i segni di frenata. L’autista è rimasto nelle camere di sicurezza della caserma della Polizia Stradale a Siena fino al pomeriggio di oggì, quando è stato condotto al Tribunale di Siena per l’udienza davanti al giudice per la convalida dell’arresto. La misura era stata decisa dal sostituto procuratore Sirio De Flamineis in seguito all’analisi degli elementi probatori raccolti. Per distrazione, l’autista avrebbe perso il controllo dell’autobus provando a riprenderlo ma non c’è riuscito: la distrazione non sarebbe da ricollegare all’uso del telefono cellulare ma ad alcune operazioni sulla plancia di comando che hanno distolto la sua attenzione dall’orizzonte stradale.