Il convegno si inseriva nel programma di eventi legati alla Giornata mondiale di consapevolezza sull’autismo, indetta dall’ONU per il 2 aprile di ogni anno dal 2007, ed è stato patrocinato e ospitato dalla ASP Città di Siena.
Negli interventi che si sono succeduti durante il pomeriggio del 6, è risultato chiaro come lo sport possa essere un valido alleato per la socializzazione, l’inclusione sociale e la qualità della vita delle persone con disabilità, rappresentando non solo un’opportunità per la salute fisica e psichica, ma fungendo da pretesto per l’acquisizione di autonomie e di capacità funzionali che possano essere poi sfruttate in ogni ambito della vita.
Nel progetto di avviamento all’attività sportiva “Analiticamente Sport” del Centro psicopedagogico Tabit, sviluppato con l’A.S. Primo Salto 012 e patrocinato dalla Fondazione Bianca Piccolomini Clementini e dall’Associazione Autismo Siena – Piccolo Principe, l’attività sportiva ha rappresentato un tramite per l’acquisizione di determinate funzionalità e per migliorare le relazioni con i coetanei. Oltre ai progressi raggiunti in campo nelle abilità sia motorie che sociali, il lavoro di training ha coinvolto anche lo spogliatoio, insegnando ai bambini partecipanti tutti i passaggi “prima e dopo” l’attività, con il proposito di incrementare le autonomie e la cura della propria persona.
Anche per la Terapia multisistemica in acqua, metodo sviluppato dagli psicologi Caputo e Ippolito, lo sport non è solo un obiettivo, ma piuttosto il canale per ottenere dei benefici dal punto di vista relazionale e terapeutico. L’acqua funge da attivatore emozionale e sensoriale, in acqua le distanze si accorciano e diventa più facile entrare in contatto con l’altra persona. Il legame che si instaura tra terapista e bambino è la base di ogni attività svolta successivamente, mandando di pari passo l’approccio terapeutico-sociale e l’insegnamento delle competenze, con la preparazione atletica vera e propria.
Durante il convegno sono state poi presentate due squadre inclusive senesi, due importanti realtà che hanno abbattuto le barriere della disabilità vista come un ostacolo all’attività sportiva, anche a livello agonistico. La squadra di baskin (contrazione di basket e inclusivo) della Società Sportiva il Costone, ad esempio, è formata da persone senza differenze di età, genere e abilità. Tutti possono giocare a Baskin, perché le regole del gioco sono state create in modo tale da potersi adattare a qualunque giocatore. La squadra del Costone, in cui giocano ragazzi e ragazze normodotati insieme a ragazzi e ragazze con disabilità sia fisiche che psichiche, rappresenta un bel modello di inclusione, che dà grande importanza all’aspetto sociale, ma che ha ricevuto anche soddisfazioni in campo agonistico vincendo il campionato europeo di Baskin del 2018.
Grandi sono le soddisfazioni anche per la squadra di calcio de Le Bollicine che, nata nel 2011 dalla collaborazione con la sezione senese dell’Associazione Allenatori di calcio AIAC, è da quest’anno inserita nel torneo Quarta Categoria Toscana, vestendo i colori della Robur Siena. Una squadra unita, formata da ragazzi e ragazze, che nei suoi otto anni di attività ha visto crescere, insieme alle competenze calcistiche dei propri giocatori, la socialità e la voglia di stare insieme, attraverso un approccio basato sul potenziamento e la fiducia nelle qualità esistenti in ogni persona, a prescindere dalla disabilità che possa avere.
Una carrellata di buone pratiche sportive, sociali e terapeutiche, che può spingere sempre più società verso la creazione di attività inclusive entro le proprie squadre. È il caso della società Siena Baseball, che ha espresso la volontà di creare percorsi aperti alle persone con autismo e con disabilità che vogliano cimentarsi con questo sport.
La giornata si è conclusa nel chiostro del Campansi per un aperitivo offerto da ASP Città di Siena e per inaugurare tutti insieme la mostra di Umberto Trezzi, artista e volontario dell’Associazione Autismo Siena – Piccolo Principe, che per il sesto anno consecutivo dedica una sua personale al tema dell’autismo, cedendo i propri lavori in cambio di una donazione a favore dell’Associazione. La mostra, che resterà aperta fino al 28 aprile 2019, è stata anch’essa patrocinata da ASP Città di Siena.