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SIENA

Siena, il Consiglio comunale del 28 marzo 2019

2 Aprile 201928 minuti di lettura
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sala-del-capitano-del-popolo_650Il Consiglio comunale di Siena si è riunito in seduta ordinaria giovedì 28 marzo, nella Sala del Capitano del Popolo di Palazzo Civico.

Questo l’elenco dei lavori dalla sala consiliare in continuo aggiornamento (aggiornare la pagina o visitare successivamente per visualizzare i nuovi argomenti):


 
17) IL SINDACO RISPONDE IN CONSIGLIO COMUNALE SUL FUTURO DI BANCA MPS

Il futuro di Banca Mps è stato al centro di un’interrogazione presentata dal consigliere PD Bruno Valentini, e discussa lo scorso 28 marzo, in consiglio comunale. “Il Consiglio regionale della Toscana ha approvato all’unanimità una mozione per seguire la trattativa in corso relativa al futuro Consorzio operativo del gruppo Monte dei Paschi, con l’obiettivo di tutelare i posti di lavoro del personale coinvolto, nonché la tutela di quel patrimonio collettivo, economico e professionale, che continua a essere Mps per il territorio toscano”, ha premesso Valentini, aggiungendo che la società in house occupa circa 870 dipendenti di cui 320 a Siena e 180 a Firenze. Il consigliere ha poi ricordato che nella mozione è stato anche chiesto “al governo un impegno diretto affinché si faccia carico dell’esigenza di mantenere l’integrità aziendale di Mps, nonché di difendere la storica collocazione della sede delle direzione della banca a Siena”. Valentini, dopo aver ripercorso le recenti indiscrezioni economiche e le posizioni politiche nazionali su Mps, ha chiesto al sindaco di sapere “se i contatti con esponenti del Governo sono stati proficui per avere garanzie sulla tutela dell’occupazione e del mantenimento della Direzione Generale a Siena”. Non solo, il consigliere ha anche chiesto che “il Comune – così come già fatto dalla Regione Toscana – venga coinvolto nelle trattative per l’eventuale riposizionamento del Consorzio Operativo per le evidenti ricadute occupazionali sul territorio”. Sollecitata, inoltre “una maggiore convergenza con la Regione sulle priorità dello sviluppo territoriale e infrastrutturale, indipendentemente dalle differenze partitiche”, e ha interrogato l’amministrazione “per chiedere al Governo che il Comune di Siena venga coinvolto nella predisposizione di eventuali nuovi assetti societari che riguardino Banca Mps”.

Nella risposta il sindaco Luigi De Mossi ha premesso che “la riduzione del numero del personale degli sportelli è un dato endemico del settore bancario che sta vivendo un momento particolarmente complesso. Vi è, quindi, una crisi congiunturale e strutturale che non deve essere sottovalutata. Questo è l’aspetto principale per cui quest’Amministrazione sta cercando di modificare il proprio indirizzo imprenditoriale ed economico: bisogna trovare altre risorse e altri settori che siano fonte di sviluppo per i nostri giovani e anche per ‘riconvertire’ quelli che giovani non sono”. De Mossi, dopo aver ricordato che “prima il Comune di Siena aveva un ruolo attivo, non diretto, ma indiretto tramite la Fondazione Monte dei Paschi”, ha chiarito che “oggi si chiede un intervento del sindaco, che sto facendo, e che certamente porterò avanti per la tutela occupazionale, ma senza avere quella partecipazione per poter influire sulle scelte della banca. Purtroppo non sono stato né io né questa amministrazione a ridurla così e con i consiglieri a Palazzo Sansendoni, nominati dalla precedente amministrazione, ho difficoltà di dialogo”. Il primo cittadino ha aggiunto che “gli interventi sul governo, attraverso il sottosegretario Giorgetti, ci sono stati per chiedere sia la tutela occupazionale sia il mantenimento della Direzione Generale in città”. Nel ribadire di essere “civico”, e di “non interessarsi ai rapporti interni tra 5 Stelle e Lega”, ha evidenziato come il suo interesse sia rivolto solo al problema dell’occupazione nel suo territorio.

Il consigliere Valentini si è detto “non soddisfatto” . “Oggi – ha ribadito – le sorti di Mps sono nelle mani del Governo per accordi con l’Europa ed è con quest’ultimo che il Comune, anche attraverso la Regione o in autonomia, deve dialogare per comprendere il futuro di un istituto che è fortemente intrecciato con questo territorio e il suo tessuto sociale, economico e occupazionale. Siena e la Toscana non possono essere lasciate fuori dal processo decisionale che il Governo a breve affronterà sulle sorti del Monte dei Paschi”.


16) IN CONSIGLIO VALENTINI CHIEDE INFORMAZIONI SUL PROGETTO DEL NUOVO PARCHEGGIO DI PORTA ROMANA

Il progetto del nuovo parcheggio a Porta Romana elaborato da Siena Parcheggi in un’area attualmente di proprietà della società Pie Disposizioni è stato al centro dell’interrogazione di Bruno Valentini (PD).

Valentini ha ricordato che “era già stato raggiunto un accordo di massima con Pie Disposizioni affinché il terreno potesse essere locato a Siena Parcheggi per un lungo periodo, anche trentennale, con successiva possibilità di acquisto, oppure con ulteriori proroghe del contratto di affitto”, e ha evidenziato come “l’attuale Giunta ha sospeso l’attuazione di questa opera in quanto sarebbe intenzionata ad acquisire la proprietà definitiva del terreno. L’alta redditività dei bilanci di Siena Parcheggi renderebbe però molto più conveniente, sotto il profilo fiscale, scaricare il costo di un affitto annuale rispetto all’ammortamento ordinario relativo al caso di acquisto”.

Quindi ha chiesto al Sindaco “quale sia l’intenzione del Comune rispetto all’indirizzo da dare a Siena Parcheggi nel caso le Pie Disposizioni continuassero a rifiutare l’ipotesi di cessione del terreno, in modo da dare finalmente il via ad un’opera pubblica molto importante per la sosta nella zona di Porta Romana”.

All’interrogazione ha risposto il vice sindaco Andrea Corsi che ha sottolineato l’importanza di un progetto che consiste nella realizzazione di un parcheggio a raso di circa 120 posti all’interno di Porta Romana e ha ripercorso il complesso iter della vicenda, in quanto “a causa della indisponibilità dei terreni da destinare a parcheggio, i rapporti con la Società di Esecutori di Pie Disposizioni di Siena non sono ancora definiti, nonostante una lunga trattativa. Ad oggi Siena Parcheggi dispone di studi preliminari derivanti da un progetto che stima un importo per i lavori di realizzazione dell’opera di 1milione e 200mila euro. La scelta di trattare una locazione trentennale del terreno era stata indotta dal rigido e intransigente comportamento assunto dalla proprietà, contraria alla possibilità di cedere l’area se non a un prezzo, non giustificabile da valori di mercato, di circa 535mila euro.

Ad oggi, sono state sospese le operazioni di frazionamento dei terreni e non si è dato corso alla stipula del contratto di locazione trentennale a causa di problemi relativi a una residua porzione di verde pubblico che, pur essendo formalmente fuori dagli accordi intercorsi, risulterebbe vincolata dal vigente regolamento urbanistico”.

Corsi ha, infine, affermato che “l’ipotesi di locazione dei terreni è storicamente una opzione non ottimale per la realizzazione di un’opera pubblica come insegna anche il parcheggio alla Stazione su cui paghiamo un lauto canone a Rfi. L’intenzione dell’Amministrazione è quella d’intraprendere tutti i tentativi possibili per arrivare con la società di Pie Disposizioni a un accordo di vendita del terreno, che permetta di investire soldi pubblici per la realizzazione di un’importante opera la cui proprietà possa essere definitivamente pubblica”.

Nella replica Valentini si è detto “non soddisfatto” della risposta, motivando la sua posizione sul fatto che “quest’opera pubblica, strategica per quella zona, rimane ancora impantanata in una trattativa tra Comune, Siena Parcheggi e Pie Disposizioni, a causa di un ragionamento economico per cui non converrebbe l’affitto rispetto all’acquisto”.

Secondo il consigliere però è “conveniente l’affitto perché la redditività di Siena Parcheggi è talmente alta, intorno a un milione di euro di utile netto quest’anno, per cui è più conveniente avere un costo annuale di affitto che un lunghissimo ammortamento”.  Per questa ragione Valentini ha esortato l’amministrazione “a chiudere la trattativa, in modo da programmare quest’opera di cui la città ha molto bisogno”.


15) DAL CONSIGLIO LA MOZIONE SULL’INTITOLAZIONE DI UNA VIA, PIAZZA O CENTRO CIVICO A ORIANA FALLACI

L’assemblea ha approvato la mozione sull’intitolazione di una via, piazza o centro civico alla memoria di Oriana Fallaci.

Con il documento Maurizio Forzoni, Maria Concetta Raponi, Alessandra Bagnoli (Fratelli d’Italia) e Massimo Bianchini (Lega) hanno ricordato che “la scrittrice e giornalista era conosciuta in tutto il mondo, emblema di coraggio, bravura, carattere, passione, onestà intellettuale e, come attivista, all’età di 14 anni ricevette un riconoscimento d’onore dall’Esercito Italiano per il ruolo svolto a Firenze durante l’occupazione dei nazisti”.

Raponi ha sottolineato che “Oriana Fallaci è sempre stata in prima linea, artefice di pungenti inchieste e interviste, capace di denunciare i maltrattamenti alle donne e schierarsi contro gli uomini. Un modello di integrità e di forza”, e nel 90° anniversario della sua nascita ha chiesto l’impegno del sindaco e della Giunta “a incaricare la Commissione Toponomastica di procedere all’individuazione di una via, una piazza, sala pubblica,  centro civico, o altro luogo della città, da intitolare alla memoria di Oriana Fallaci”.


14) RESPINTA LA MOZIONE DI CERRETANI SULLA PROMOZIONE DI POLITICHE DI SVILUPPO ECONOMICO

L’assemblea consiliare ha respinto la mozione di Claudio Cerretani (In Campo) sulla promozione di politiche di sviluppo economico e creazione di posti di lavoro a Siena, con la quale si richiedeva “di tutelare, sostenere e sviluppare le eccellenze presenti sul territorio, nonché creare sinergie stabili fra gli ambiti della scuola e del lavoro, promuovendo la realizzazione di start up con il coinvolgimento delle istituzioni e dei giovani”.

La critica emersa dalla maggioranza si è incentrata sulla carenza di contenuti della mozione, che tralascia l’universo delle aziende farmaceutiche e il relativo indotto, così come il mondo dell’informatica e dei social che in altre zone del paese stanno creando opportunità di lavoro. E che gli obiettivi strategici del DUP (documento unico di programmazione) affrontano già il tema dello sviluppo economico e dell’occupazione.


13) SICUREZZA STRADALE ALLA CORONCINA, STADERINI INTERROGA LA GIUNTA

L’installazione di un semaforo all’incrocio tra la Strada Statale 2 e la Strada della Tressa è stata al centro di un’interrogazione presentata da Pietro Staderini (Sena Civitas-Mcs/Spqs). Illustrando l’atto, il consigliere ha ricordato che la precedente amministrazione “ritenne utile prevedere l’installazione del semaforo per gestire l’incrocio a raso nel tratto interno al centro abitato e che in una conferenza stampa del 28 marzo 2018 l’allora sindaco Valentini aveva dichiarato che ‘ora che abbiamo messo a posto i conti del Comune ci sono le risorse necessarie per fare le cose che servono: la sicurezza stradale è in cima alla lista’”, promettendo anche “nuovi attraversamenti pedonali rialzati alla Coroncina”.

Staderini ha dunque interrogato la Giunta per sapere “quale sia l’intenzione del Comune in relazione all’installazione dell’impianto semaforico alla Coroncina e degli attraversamenti pedonali rialzati promessi dalla passata amministrazione”.

A rispondere è stato il vicesindaco Andrea Corsi: “La soluzione prospettata dalla precedente amministrazione di installare un semaforo con il rilevatore del rosso semaforico in una strada che costituisce una vera arteria di accesso alla città non ci convince” poiché non accompgnato “da altri interventi di miglioramento e messa in sicurezza della mobilità pedonale”. La semaforizzazione tra la Strada della Tressa e la Cassia comporta alcune difficoltà dovute “alla presenza di proprietà private e sottoservizi che rendono complesso il corretto posizionamento delle lanterne semaforiche, di auto in sosta breve, seppur non consentita, nell’area e infine dell’elevato flusso veicolare sulla Strada Cassia che rischia di perdere così la priorità di cui gode allo stato attuale”. Ripercussioni negative riguardano anche il trasporto pubblico e in particolare “le linee Pollicino 51 e 54 che all’intersezione hanno il capolinea e invertono il senso di marcia rischiando di avere notevoli problemi nell’ora di punta mattutina quando la priorità pedonale e della strada della Tressa ostacolerebbero la manovra di accesso alla fermata”.

“Inoltre la soluzione scelta – ha sottolineato – prevedeva di mantenere solo l’attraversamento sud, il primo in direzione Siena, che, da un rilievo dei flussi pedonali, è il meno utilizzato”. C’è da considerare inoltre che “il semaforo non risolverebbe il problema dell’elevata velocità delle auto rischiando al contrario di incentivarla durante il verde”. Per gli attraversamenti pedonali rialzati, Corsi ha spiegato che “se realizzati, con la giusta inclinazione, potrebbero costituire un valido strumento di sicurezza anche se sono da considerare potenziali danni al transito dei mezzi di soccorso, oltre alla dubbia legittimità su una tipologia di strada come la Cassia”.  Il vicesindaco ha però precisato che “stiamo valutando un’alternativa per la messa in sicurezza dell’area, un intervento di riqualificazione che preveda il miglioramento dell’illuminazione degli attraversamenti con lampioni di tipo pedonale, una segnaletica verticale efficace con led box retro-illuminati dotati di luci lampeggianti gialle, la realizzazione di un ulteriore marciapiede adiacente a quello privato e già esistente davanti alle attività per impedire la sosta delle auto in carreggiata ed eventuali interventi di moderazione del traffico, attraverso autovelox con pattuglia, su tutto il tratto di percorrenza”. Nell’ottica di un serio progetto di razionalizzazione dell’area è infine in progetto “lo spostamento del capolinea del Pollicino nel futuro parcheggio scambiatore che vorremmo realizzare per riqualificare la zona adiacente al Circolo della Coroncina. Tale intervento riguarderà anche nuovi marciapiedi e la volontà di ripristinare e riqualificare un antico percorso pedonale che colleghi la frazione alla città lungo una strada come la Cassia che per sua natura è già trafficata e quindi inadeguata ad accogliere il transito pedonale”, ha concluso Corsi.

Soddisfatto Staderini che, nella replica, ha ringraziato il vicesindaco “per la risposta che smentisce anche chi dice, forse in cattiva fede, che quest’amministrazione non ha attenzione per quella parte di città”. Il consigliere ha poi sottolineato che “l’illustrazione del vice sindaco ha evidenziato le difficoltà nell’installazione di un semaforo in quella intersezione mentre sono state indicate, dallo stesso Corsi, soluzioni efficaci per migliorare la sicurezza dei pedoni. Dispiace, invece, che il Comune in passato abbia speso risorse per progetti di massima sull’installazione del semaforo e fatto promesse da propaganda elettorale”.


12) AGEVOLAZIONI PER LE ATTIVITA’ COMMERCIALI, DISCUSSA UN’INTERROGAZIONE DI MICHELI

Nella seduta odierna il consigliere comunale Luca Micheli (Pd) ha portato all’attenzione dell’aula, attraverso un’interrogazione, il Regolamento per la concessione di agevolazioni tributarie per le imprese che aprono nuove attività nel centro storico cittadino. Illustrando l’atto, Micheli ha sottolineato che il provvedimento del Comune nasce nel 2015 “nell’ottica di una rivitalizzazione del tessuto commerciale del centro storico”, e che la sua validità, inizialmente prevista fino al 31 dicembre 2017, era stata prolungata a tutto il 2018. Per questa ragione ha richiesto alla Giunta “di fornire un quadro sul numero di richieste di agevolazioni tributarie avanzate da soggetti economici per intraprendere nuove attività nel centro storico, ponendo in dettaglio il numero dei soggetti beneficiari; la tipologia di attività e la spesa per il bilancio comunale negli anni 2016, 2017 e 2018”. Micheli ha inoltre voluto sapere se l’Amministrazione “intende rifinanziare tale provvedimento con specifico stanziamento nel bilancio previsionale 2019 ed eventualmente predisporre modifiche, essendo trascorso un adeguato periodo di sperimentazione”. Infine è stato chiesto se la Giunta “intende istituire provvedimenti per agevolare la nascita di nuove imprese con tipologie di attività volte a una maggiore qualificazione dell’offerta turistica e commerciale nel territorio comunale”.

All’interrogazione ha risposto il vicesindaco Corsi vista l’assenza, per inderogabili impegni del collega al bilancio Fazzi. ” Mi limito ad illustrare l’indirizzo dell’amministrazione in quanto i dati e le cifre in dettaglio sono dell’assessore al bilancio Fazzi. La nostra intenzione, più volte sottolineata, è quella di riqualificare e aiutare le imprese e le attività commerciali all’interno del centro storico per poter così incrementare lavoro, ricchezza e opportunità economiche  ai senesi. Per quanto riguarda le dotazioni finanziare, nel nostro bilancio, c’è una voce dedicata al sostegno del tessuto commerciale e all’incentivazione di nuove attività in centro città”.

Micheli si è dichiarato insoddisfatto in quanto “le parole del vicesindaco non si legano alle cifre e importi che ho chiesto con questa interrogazione presentata lo scorso 21 gennaio. C’era tutto il tempo per passare i dati al vicesindaco, visto che oggi il Fazzi non è potuto essere presente.  Mi riservo, quindi, se non informato su quanto richiesto, di ripresentare nuovamente l’interrogazione”.


11) APPROVATA LA MOZIONE DEL CONSIGLIERE MARZUCCHI SULLA LEGGE ELETTORALE TOSCANA
 
Approvata all’unanimità la mozione del consigliere di Siena Aperta Mauro Marzucchi sulla legge elettorale toscana.

Il consigliere ha ricordato che tra poco più di un anno saranno indette anche in Toscana le elezioni regionali e che la relativa legge elettorale “contiene norme che alterano la composizione del Consiglio, facendo risultare nella nostra provincia due rappresentanti e non i tre previsti, invece, nella suddivisione calcolata per numero di elettori/abitanti”. Questo ha comportato, secondo Marzucchi, che “la spinta accentratrice della regione, con conseguente ridimensionamento dei poteri locali, sottrae ai Comuni e ai territori il controllo, o anche solo il dialogo con le aziende che gestiscono i servizi pubblici, come l’acqua, i rifiuti e il patrimonio abitativo, non producendo le economie di scala promesse, ma un aumento dei costi degli stessi servizi sostenuto dalle province egemoni presenti in Consiglio regionale”.

Marzucchi ha chiesto l’impegno del sindaco e della Giunta “a sostenere, anche in accordo con gli altri territori penalizzati, la necessità di una legge elettorale che con un’apposita norma rispetti gli equilibri e le rappresentanze, che tuteli i diritti della nostra città e della provincia, valutando anche la possibilità di un ricorso alla Corte Costituzionale”.


10) IN CONSIGLIO VALENTINI E PERICCIOLI CHIEDONO INFORMAZIONI SUL VIGILE DI QUARTIERE

Bruno Valentini  e Giulia Periccioli (PD) hanno chiesto informazioni sul vigile di quartiere.

Periccioli, facendo riferimento al progetto, impostato dalla precedente amministrazione, per i cosiddetti ‘vigili di prossimità’, da collocare nei vari quartieri della città, con compiti specifici di vigilanza sul territorio, e dialogo diretto e continuo con gli abitanti, ha evidenziato come “ad oltre sei mesi dall’insediamento della nuova Giunta, non è stato ancora fatto niente di concreto”.  “Mentre sulla stampa locale – ha proseguito – in un’intervista al Comandante della Polizia Municipale Rinaldi, si legge dell’inizio di un nuovo parziale servizio, da fine gennaio, circoscritto però in un solo quartiere, poiché, senza un potenziamento dell’organico non sarà possibile realizzare per intero il progetto”. Ricordando che fra le priorità del programma di mandato del sindaco De Mossi c’era, tra gli altri “la riorganizzazione e il potenziamento della Polizia Municipale per la presenza sul territorio H24, l’istituzione di un ufficio di sicurezza; obiettivi ancora lontani dall’essere realizzati”, ha chiesto “come intende procedere per rispettare il programma sulla sicurezza urbana e sui vigili di quartiere, e se c’è l’intenzione di elevare il comandante Rinaldi a dirigente, per rafforzare la funzione e il prestigio del Corpo”.

“Il progetto del “Vigile di prossimità” era stato previsto dalla precedente amministrazione all’inizio del 2018, forse in un estremo tentativo di maggior appeal elettorale, ma non ci furono, i tempi tecnici per realizzarlo”, ha sottolineato il vice sindaco Andrea Corsi nella sua risposta.

“Questa amministrazione ha varato un progetto ben più ampio, una nuova organizzazione che punta a una più attenta vigilanza del territorio”.

L’istituzione del “vigile di quartiere” ha portato “all’assunzione di 2 unità di personale, una per mobilità e una dall’ultima graduatoria utile. Prorogate fino al prossimo ottobre 5 unità di personale a tempo determinato; bandito un concorso per una nuova assunzione, e inserito nel piano occupazionale un fabbisogno di 7 unità più una dalla mobilità.  Un rinforzo, quindi, molto corposo. Abbiamo, inoltre, dotato tutti gli Agenti di smartphone con applicativi che permettono di trasmettere tra loro e con la centrale le informazioni urgenti e di redigere a fine servizio un report contenente il lavoro svolto tramite la compilazione di un velocissimo format digitale. Tutto il personale è stato fornito di spray urticanti, mazzetta sfollagente e manette da utilizzare a difesa. Infine è stato incentivato l’utilizzo dello scout, la strumentazione che consente di conoscere con immediatezza se il veicolo è stato sottoposto a revisione e se è coperto da assicurazione. Grazie a un upgrade, lo strumento rileverà anche le velocità veicolari”.

Corsi, inoltre, ha sottolineato che “sono stati individuati due agenti che vigileranno su un paio di quartieri. La pattuglia sarà fornita di un autoveicolo per i trasferimenti, ma svolgerà il servizio, già attivo, a piedi.  Appena acquisito nuovo personale, verranno dedicate più pattuglie, così da consentire la copertura continua del territorio più periferico. Questa articolazione del servizio libererà altro personale destinato alla vigilanza, così da poterlo destinare al controllo più minuzioso delle aree centrali”.

Il vice sindaco ha infine sottolineato che “il prestigio del Corpo di Polizia Municipale non è rinforzato tanto dall’inquadramento come Dirigente del suo Comandante, ma dalla dotazione di risorse, che l’Amministrazione è in grado di fornire, oltre che dalla passione e l’impegno di tutti gli Agenti. Passione e impegno che in questi mesi ho sempre avuto modo di incontrare”.

Giulia Periccioli si è dichiarata insoddisfatta nonostante la positività di alcune delle risposte ricevute. In particolare ha lamentato di non conoscere “il totale, una volta proceduto alle assunzione, dell’organico complessivo del Corpo dei Vigili Urbani anche in considerazione dei pensionamenti che potranno incidervi; di non aver avuto informazioni specifiche sui due quartieri che saranno attenzionati da due vigili e sul fatto che non sia proceduto ad inquadrare come dirigente il Comandante”.


9) NON PASSA LA MOZIONE SUL COMPLETAMENTO DEL PERCORSO PEDONALE DELLA CINTA MURARIA NEL TRATTO PORTA TUFI/ORTO  DEI PECCI

Non passa la mozione sul completamento del percorso pedonale della cinta muraria nel tratto Porta Tufi/Orto dei Pecci, a firma di Vanni Griccioli, Massimo Mazzini e Pierluigi Piccini.

Mazzini aveva fatto presente che “la realizzazione del percorso avrebbe permesso di rendere più accessibile un’area verde di grande bellezza e anche la visita alla Fonte Squarcialupi e, in prospettiva, un ulteriore collegamento con il S. Niccolò e Porta Romana”.

Come ha evidenziato Eleonora Raito (Lega), a nome della maggioranza, il respingimento è dovuto dal fatto che “l’amministrazione ha già una sua progettualità in merito alla quale è auspicabile trovare finanziamenti sia pubblici sia privati”.

 


8) TRAFFICO, INTERROGAZIONE DI STADERINI SULLA ZONA DELLA CORONCINA

Discussa un’interrogazione di Pietro Staderini (Sena Civitas-Mcs/Spqs) in merito al traffico pesante sulla Cassia Sud.

Il consigliere ha spiegato che “sulla Cassia Sud, che passa dalla Coroncina, c’è un intenso traffico di mezzi, anche pesanti, che crea insicurezza ai residenti e alle abitazioni prospicenti alla strada”. Per questa ragione “la passata amministrazione ha posto un divieto di transito ai mezzi di grossa stazza provenienti dalla direttrice sud, ma il provvedimento non ha risolto il problema poiché servirebbe un analogo intervento in direzione opposta, nord-sud”.

Per questa ragione Staderini ha chiesto “di verificare la possibilità, nella zona di Cerchiaia, di istituire il divieto di transito ai mezzi pesanti, indirizzandoli in un percorso alternativo Ruffolo-Renaccio-Isola d’Arbia”.

È stato il vicesindaco Andrea Corsi a rispondere, dichiarando che “la soluzione proposta di deviare il traffico pesante che ad oggi percorre la cassia sud da nord verso Ruffolo-Renaccio-Isola d’Arbia sarà attuabile e attuata dopo la realizzazione, già prevista, della rotonda che gestirà l’intersezione tra lo scambiatore dei Tufi, strada di Cerchiaia e strada Massetana”. “In tal modo  – ha concluso – sarà possibile per i mezzi pesanti in uscita dalla zona artigianale di Cerchiaia rientrare nel percorso previsto in sicurezza senza costituire un intralcio o peggio un pericolo per la viabilità”.

Staderini si è detto “del tutto soddisfatto” della risposta.


7) IN CONSIGLIO COMUNALE LA RICHIESTA DI INFORMAZIONI DI VALENTINI E PERICCIOLI SUL REDDITO DI CITTADINANZA

Bruno Valentini e Giulia Periccioli (PD) hanno puntato l’attenzione sul reddito di cittadinanza. Il consigliere Periccioli ha ricordato che “al di là della valutazione politica sul provvedimento, è comunque importante che vengano introdotti strumenti in grado di portare sostegno alle famiglie in difficoltà”, e anche se “i Comuni non avranno più il ruolo di regia della misura complessiva, toccheranno alle amministrazioni ben sette compiti tra cui verificare i requisiti di soggiorno e residenza, convocare i richiedenti con bisogni complessi entro 30 giorni dal riconoscimento del beneficio e predisporre il Patto per l’inclusione sociale”; oltre a “attivare progetti di presa in carico sociale anche dei beneficiari che sottoscrivano il Patto per il lavoro, predisporre progetti di pubblica utilità sociale per tutti i beneficiari”. Periccioli ha rimarcato che “l’attivazione di una proposta di utilità sociale da parte del Comune presuppone l’elaborazione di un progetto, direttamente o in partnership con soggetti del Terzo Settore, predisponendo procedimenti amministrativi e assicurativi, tali da garantire la sicurezza del lavoratore e fornire strumenti adeguati ai volontari, con uno sforzo organizzativo e amministrativo che coinvolgerà molti uffici del Comune oltre a quelli dei servizi sociali”. Con queste premesse ha interrogato l’amministrazione “per sapere come il Comune intende programmare tempestivamente azioni idonee per rispondere a una domanda sociale che, secondo i media nazionali, sarà consistente in ogni città italiana”.

L’assessore al Sociale Francesca Appolloni, premettendo che “il numero delle richieste è stato minore delle attese”, ha risposto che “se è vero – che i Comuni non hanno più un ruolo di regia, continuano, tuttavia, ad avere competenze rilevanti per quanto attiene la verifica dei requisiti anagrafici e di soggiorno, i rapporti con i Centri per l’Impiego, la valutazione preliminare, la presa in carico sociale dei beneficiari portatori di bisogni complessi,  la predisposizione dei progetti per la sottoscrizione del “patto per l’inclusione sociale”, compresi quelli di utilità sociale per tutti i beneficiari, e l’aggiornamento  di banche dati”.

Per gli adempimenti connessi con il patto di  inclusione sociale appare scontato – come ha evidenziato l’assessore -, il diretto coinvolgimento della Società della Salute (visto anche quanto accaduto e accade per il REI), mentre “rimane da capire a chi competerà l’organizzazione e la gestione dei progetti di pubblica utilità”.

“Dove la competenza è del Servizio Sociale Professionale le funzioni sono assunte dalla Società della Salute Senese (per tutti i Comuni della zona), in ordine a ciò che è riconducibile ai  rapporti con il Centri Per l’Impiego, alla valutazione professionale, alla predisposizione di progetti di inclusione, etc. Mi risulta che la  SdSS  stia già lavorando in collaborazione con il Centro per l’impiego di Siena, in continuità con le azioni già consolidate con il REI e stia anche approfondendo il dettato normativo al fine di organizzare  al meglio le funzioni di competenza”.

“Una delle novità del reddito di cittadinanza – ha evidenziato Appolloni – consiste nella predisposizione di progetti di utilità sociale fino ad otto ore settimanali, della cui competenza, invece,  sono titolari i Comuni della zona, ai quali spetta di organizzarli entro sei mesi.  Tenuto conto del numero dei beneficiari, nonché della complessità della macchina organizzativa, stiamo già focalizzando l’attenzione su alcune criticità che appaiono emergere dal sistema, sia in termini di modalità di gestione sia di tempi di attuazione, nonché di innegabili possibili aggravi di spesa a carico degli enti”. L’assessore ha poi spiegato che sui progetti di utilità sociale, “è allo studio con l’apporto della segreteria generale un percorso organizzativo che consenta di disporre di un apporto multifunzionale così come previsto nel nostro programma di mandato”.

Periccioli si è detta “parzialmente soddisfatta” della risposta perché “c’è attenzione rispetto a questo tema e un buon programma per affrontarlo. Aspettiamo però di vedere la costituzione dell’annunciato ufficio centrale”.


6) VIA LIBERA IN CONSIGLIO AL PIANO DI ELIMINAZIONE DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE

Approvata all’unanimità la seconda fase del Piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche (Peba). Il documento, che segue alla prima fase approvata nel febbraio 2018, è stato illustrato in aula dall’assessore all’Urbanistica, Francesco Michelotti che ha spiegato il lavoro svolto dagli uffici dell’amministrazione comunale, partendo dalla mappatura del territorio e suddividendolo in 40 lotti funzionali urbani. Il precedente documento riguardava il centro storico mentre questa seconda fase ha analizzato le zone periferiche, realizzando un atto particolarmente corposo e composto da varie relazioni e tavole oltre a 147 schede rilevazione edifici, 143 schede di rilevazione ambiti e 92 schede di rilevazione connessioni.

“In questo modo – ha evidenziato Michelotti sono stati catalogati gli edifici e manufatti, principalmente di proprietà comunale, secondo diversi gradi: inaccessibile, parzialmente accessibile e accessibile. In base alle risultanze si potrà dunque realizzare una quantificazione di massima degli interventi e dei costi connessi per renderli accessibili, indicando le priorità da inserire nel Piano triennale dei lavori pubblici”.


5) APPROVATO IL REGOLAMENTO PER LE ATTIVITÀ DI ACCONCIATORE, ESTETISTA, TATUATORE E PIERCER

Il consiglio Comunale ha approvato all’unanimità il nuovo Regolamento che disciplina le attività di acconciatore, estetista, tautatore e piercer, abrogando così il previgente sulle attività di barbiere e parrucchiere e omogeneizzando in un unicum le molteplici fonti normative anche nel rispetto delle norme igienico-sanitarie, di sicurezza e prevenzione incendi, urbanistico-edilizie, tutela dell’inquinamento acustico e ambientale, e di tutte le disposizioni presenti nell’ordinamento giuridico.

“Un Regolamento – ha sottolineato l’assessore al Commercio Alberto Tirelli – che si allinea a uno degli obiettivi operativi di questa amministrazione: agevolare gli esercenti e, al contempo tutelare gli utenti all’accesso alle attività produttive, oltre a dare l’opportunità ai competenti enti e servizi di uno strumento di lavoro unitario e condiviso”.

E proprio in quest’ottica “il testo è stato condiviso con l’Azienda Usl Toscana Sud Est in materia igienico-sanitaria, mentre per la sicurezza sui luoghi di lavoro insieme allo Sportello Unico Edilizia e il Comando Polizia Municipale, nonché con tutte le associazioni di categoria del territorio”. Inoltre, ha concluso Tirelli “il Regolamento ha recepito la richiesta emersa in Commissione che prevede, nel caso di rilascio di nuove autorizzazioni per acconciatore, l’obbligo, anche se la normativa non lo contempla, di dotarsi di servizi igienici accessibili anche alle persone con disabilità motoria”.

Il presente regolamento non si applica all’attività di medicina estetica in quanto rientra nell’esercizio della professione medica.


4) IN CONSIGLIO LE MODIFICHE ALLA CIRCOLAZIONE NELLA “Y STORICA” CHE APRE AI TAXI E AI VEICOLI CON CONTRASSEGNO CUDE

Approvata all’unanimità la delibera che prevede modifiche alla circolazione nella zona a traffico limitato della città, nello specifico la possibilità di transitare nella “Y Storica” dei taxi e dei veicoli dei titolari di contrassegno CUDE (Contrassegno Unificato Disabili Europeo).

“A seguito delle notevoli criticità  – ha esordito il vicesindaco Andrea Corsi – emerse dall’ulteriore restrizione alla Ztl nella cosiddetta ‘Y Storica’ effettuata dalla precedente amministrazione, con questo provvedimento i taxi potranno  nuovamente accedervi per prelevare e accompagnare i residenti della zona, in particolare le persone anziane che hanno oggettivamente bisogno di questo tipo di servizio, e i clienti diretti ad attività ricettive, ristoranti, uffici postali, farmacie e ai servizi pubblici e privati della zona”. L’autorizzazione riguarderà anche i titolari CUDE che potranno raggiungere la propria residenza, le attività e i servizi con sede nella “Y storica”.

Il divieto di sosta e transito resterà invariato per tutti gli altri che non  potranno accedere nella zona in questione costituita da: Banchi di sopra, Banchi di sotto (da via San Vigilio a via di Città), via di Beccheria, via delle Campane, l’anello superiore del Campo, via del Castoro (da via di Città a via del Poggio), via di Città, vicolo del Coltellinaio, via delle Donzelle (da Banchi di Sotto a vicolo del Viscione), via dei Pellegrini (da via di Città a via di Monna Agnese), vicolo Beato Pier Pettinaio, via dei Pontani, via dei Rossi (da Banchi di Sopra a via del Refe Nero), via delle Terme (da piazza Indipendenza a via di Città) e vicolo della Torre, con l’esclusione di alcune tipologie di veicoli come stabilito nelle passate deliberazioni. 


3) COSTITUITA LA COMMISSIONE PER LA REVISIONE DEGLI ALBI DEI GIUDICI POPOLARI PER LA CORTE D’ASSISE E PER QUELLA D’ASSISE D’APPELLO

L’assemblea consiliare ha nominato i due consiglieri comunali: Massimo Bianchini per la maggioranza e Massimo Mazzini  per le minoranze, che, insieme al sindaco, in qualità di presidente, o suo delegato, faranno parte della Commissione per la revisione degli Albi dei Giudici Popolari per la Corte d’Assise e per quella d’Assise d’Appello.

In ogni Comune, a cura di un’apposita commissione comunale, vengono formati due distinti elenchi, soggetti ad aggiornamento e integrazione ogni due anni, di cittadini residenti in possesso dei requisiti previsti per l’esercizio delle funzioni di giudice popolare nelle Corti di Assise e in quelle di Assise d’Appello.
 


2) IL CONSIGLIO NOMINA RAPONI E CERRETANI NELLA CONSULTA COMUNALE PER L’INTEGRAZIONE DELLE PERSONE IN SITUAZIONE DI DISABILITA’ E DELLE LORO FAMIGLIE

L’assemblea consiliare ha nominato per i gruppi di maggioranza Maria Concetta Raponi, e Claudio Cerretani per i gruppi di minoranza nella Consulta per l’integrazione delle persone in situazione di disabilità e delle loro famiglie.


1) APPROVATO IL PIANO FINANZIARIO SULLA GESTIONE DEI RIFIUTI E LE TARIFFE TARI PER IL 2019

Il consiglio comunale ha approvato il piano finanziario dei rifiuti che per l’anno 2019 ammonta a 14.812.675 euro, lo 0,6% in meno rispetto al 2018. I costi, che rientrano nel totale della TARI, comprendono già quanto dovuto a SEI Toscana (gestore unico dei rifiuti dell’Ato Toscana Sud), i vari servizi opzionali ipotizzati dal Comune (sia commissionati a SEI sia in economia) e una serie di miglioramenti accessori del servizio.

“Nel piano – ha sottolineato il sindaco Luigi De Mossi  – il Fondo svalutazione crediti inesigibili è stato caricato nella tariffa per 520mila euro (il 3,5% della tariffa), 70mila euro in meno rispetto al 2018 per tener conto, indirettamente, del relativo miglioramento delle percentuali di riscossione registrato nell’ultimo anno”.

Nessuna modifica sulle agevolazioni regolamentari “le stime ISEE e simili sono passate da 53mila del 2018 a circa 60mila nel 2019. Mentre per la ripartizione dei costi fissi e variabili sulle due tipologie di utenza: quelle domestiche e non – ha proseguito – c’è stato un leggero riequilibrio sulle prime rispetto alle seconde. Per le utenze domestiche la parte fissa si attesta su 42,50, mentre quella variabile su 43,50; per quelle non domestiche la parte fissa è al 57,50 e quella variabile al 56,50. Questo per continuare il progressivo alleggerimento delle non domestiche verso i valori degli altri capoluoghi d’Ambito. I coefficienti per la parte fissa e per quella variabile di ciascuna categoria tariffaria sono invece rimasti invariati”.

Relativamente alle superfici tassabili si registra un incremento dell’1%: “questo per tener conto – ha concluso il primo cittadino – del recupero di evasione, in corso di completamento, da parte della ditta incaricata dal Comune. Il risultato finale è una sostanziale stabilità della tariffa, con oscillazioni di pochi centesimi di euro a metro quadro rispetto al 2018”. In particolare, per le utenze domestiche, il range oscilla da +4 centesimi, per le famiglie composte da 5 persone, a -7 centesimi al metro quadrato sulle pertinenze (box e cantine). Le tariffe non domestiche, invece, sono tutte in riduzione raggiungendo un massimo di 5 centesimi.

“L’obiettivo, adesso, – ha concluso De Mossi – è quello di lavorare affinché si possa ridurre la tassazione anche per le famiglie”.

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