Il loro intento ero quello di compiere il periplo del lago. A un certo punto però sono stati costretti dalla conformazione del terreno ad allontanarsi dalla riva e ad entrare nei boschi circostanti.
Nel fare questo hanno perso l’orientamento e hanno preso a percorrere dei sentieri boschivi per oltre cinque chilometri. Quando hanno compreso di aver perso il riferimento del lago hanno provato a chiedere soccorso coi telefoni cellulari, che però riuscivano ad agganciare la linea solo di quando in quando.
Dopo molti tentativi, l’italiano riusciva a mettersi in contatto con la madre e questa coi Carabinieri di Cortona che, comprendendo che i due potessero aver attraversato il confine tra le province, hanno chiesto la collaborazione dei colleghi di Siena.
Tre pattuglie si sono recate nei dintorni e anche i Carabinieri Forestali hanno raggiunto l’area boschiva. I militari di Rapolano sono così riuscita ad avere conferma da alcuni appassionati di motocross che avevano notato i due ragazzi coi cani, che i due avevano preso un sentiero che si inoltrava sempre più nella provincia di Siena, direzione nord ovest.
La madre del ragazzo italiano, su suggerimento della centrale operativa dell’Arma di Siena, è riuscita a spiegare al figlio che avrebbe dovuto chiamare il 112, numero che può essere agganciato anche dove normalmente le linee telefoniche sono interrotte, in zone d’ombra quasi integrali.
I ponti telefonici dedicati hanno consentito il contatto e i due giovani hanno potuto descrivere all’operatore ciò che vedevano intorno. La descrizione di una villa è stata decisiva e il militare, che era stato di servizio a Rapolano, ha compreso che sarebbe dovuto trattarsi di villa Buoninsegna, orientando in tal senso le ricerche dei Carabinieri sul posto.
Dopo quasi tre ore di ricerche e qualche spavento, ispirato dal timore che potesse sopraggiungere il buio e lo spauracchio dei lupi, i ragazzi sono stati rintracciati e ricondotti alla loro autovettura con un fuoristrada.