Questi i nostri voti ai dieci fantini che hanno corso il palio di ieri sera:
GIUSEPPE ZEDDE DETTO GINGILLO: 10 e LODE
Il palio perfetto. Nonostante la posizione di rincorsa, appena entra legge benissimo lo schiacciamento verso l’esterno delle altre contrade, prendendo un corridoio interno che gli permette di recuperare subito tante posizioni. La traiettoria al primo San Martino sembra disegnata con il compasso. Prende la testa e vola sul tufo grazie ad un Porto Alabe meraviglioso. Al secondo Casato, dietro di lui si crea un vero e proprio buco, con la sola Giraffa a provare ad insidiarlo. Ma la gestione della corsa è assolutamente perfetta e Giuseppe ritrova la vittoria dopo 9 anni. Era per lui l’annata del riscatto, dell’ “ora o mai più”, soprattutto dopo le proposte di sanzione arrivate dopo luglio. La vittoria dimostra che Gingillo è tornato.
IL RITORNO
FRANCESCO CARIA DETTO TREMENDO: 8,5
Avevamo detto che si trattava di una grande occasione per Tremendo, in una situazione tranquilla e con la possibilità di montare la “sua” Queen Winner. La posizione bassa gli permette di partire tra i primi. Alla fonte è davanti a tutti, ma in ingresso al primo San Martino allarga un po’ la traiettoria e consente al Gingillo di sopravanzarlo. Si mette dietro alla Lupa, respingendo l’attacco del Nicchio al primo Casato. Porto Alabe galoppa fortissimo e lui non riesce ad avvicinarsi, subendo anche un mezzo inciampone in entrata al terzo San Martino. Chiude secondo dopo un palio veramente ottimo.
REDIVIVO
ANTONIO SIRI DETTO AMSICORA: 8
Rientrava nei 10 dopo 4 anni di digiuno, lunghi e molto complicati. Aveva l’occasione della vita e la sfrutta alla perfezione. L’obiettivo principale era ostacolare la rivale. Al canape mette la giusta pressione a Trecciolino senza mai eccedere e rimanendo all’interno dei canoni della Festa. Gestisce benissimo la situazione di mossa e quando Gingillo entra riesce a partire davanti al Nicchio, nerbandolo per 4-5 volte fino alla fonte e rompendone l’azione. Largo in traiettoria al primo San Martino, finisce la sua corsa sul tufo, ma il suo palio in difesa è da manuale.
DIFENSORE
SEBASTIANO MURTAS DETTO GRANDINE: 6,5
La posizione alta tra i canapi non lo favorisce, tanto che appena partiti viene schiacciato verso l’alto ed è costretto a richiamare il cavallo. Disegna un’ottima traiettoria al primo San Martino superando ben 6 contrade. Al Casato entra all’interno del Drago e si mette a ruota del Nicchio. Rimane in scia fino al secondo giro al Casato, quando Trecciolino sbatte sulla protezione del colonnino trascinandosi dietro anche Grandine, che finisce li il suo palio sicuramente più che sufficiente.
SFORTUNATO
GIOSUE’ CARBONI DETTO CARBURO: 6
Il suo palio doveva essere necessariamente in difesa, ma sfruttando la posizione alta al canape della rivale, pronti via coglie l’attimo della mossa partendo in testa. Si gira subito un paio di volte per controllare la posizione del Leocorno ed allarga la traiettoria a San Martino (anche per l’arrivo della Pantera) facendosi superare da alcune contrade. Prosegue la sua corsa cercando sempre con l’occhio l’arrivo dell’avversaria che però non arriva. Conclude così il suo palio “tranquillo” raggiungendo senza patemi l’obiettivo prefissato.
AGEVOLATO
JONATAN BARTOLETTI DETTO SCOMPIGLIO: 5+
Con la quarta posizione al canape e considerate le sue doti di partente ci saremmo aspettati un’uscita dai canapi migliore, invece resta intruppato tra Civetta e Tartuca e non riesce a prendere il corridoio giusto. In entrata a San Martino prova ad impostare la traiettoria corretta, ma Rexi va larghissimo. Per fortuna trova l’appoggio di Tartuca e Civetta altrimenti avrebbe potuto finire li la sua corsa. Perde posizioni ed il suo palio dalle retrovie non gli permette di figurare.
PROVA INCOLORE
LUIGI BRUSCHELLI DETTO TRECCIOLINO: 5
La sorte vuole che il Montone sia proprio accanto di posto. Cerca di “controllare” la pressione del Siri mettendo spesso il cavallo di traverso, anche per impedire al Montone di infilarsi all’interno. Appena Gingillo entra, subisce l’attacco di Amsicora che gli parte davanti e lo nerba ripetutamente facendogli perdere l’azione. E’ bravo ad impostare comunque una traiettoria bassa al primo San Martino che gli consente di mettersi in scia a Lupa e Giraffa. Rischia di sbattere nel colonnino al primo Casato, cosa che succede un giro più tardi, quando cerca di riprendere Tale e Quale nerbandolo sul collo per alzare la traiettoria. Ma è troppo tardi. Il suo palio finisce sul tufo proprio come a luglio.
VIALE DEL TRAMONTO?
ANDREA MARI DETTO BRIO: 5-
Dalla prima posizione al canape non riesce a prendere il tempo della mossa e parte dietro a tutti. Alla fonte è ultimo, ma imposta una traiettoria interna che nonostante l’uscita larga a San Martino gli consente di recuperare delle posizioni. Entra forte al secondo Casato sfruttando un corridoio interno, ma si ostacola con il Bruco, evitando però la caduta. Il suo, come quello degli altri big, è un palio anonimo dalle retrovie, anche se prova fino in fondo a recuperare posizioni chiudendo terzo dietro alle due di testa.
CAPPOTTO MANCATO
CARLO SANNA DETTO BRIGANTE: 4,5
Era atteso da un palio da protagonista, ma la posizione alta al canape non lo agevola. Come gli altri, subisce lo schiacciamento verso l’esterno e la sua traiettoria in ingresso al primo San Martino è veramente larghissima. Trova nel Montone e nella Tartuca due ostacoli che gli impediscono di guadagnare posizioni. Praticamente la sua carriera si conclude dopo pochi secondi perché il resto del palio è una corsa anonima nelle retrovie, tra l’ottavo e il nono posto.
ANONIMO
GIOVANNI ATZENI DETTO TITTIA: 4
Era uno dei favoriti della vigilia, con un cavallo esordiente ma considerato tra i più forti del lotto. Alla mossa si fa trovare anche piuttosto pronto, ma la bagarre che si crea a centro pista non lo aiuta. Non riesce a trovare un corridoio interno per impostare al meglio il primo San Martino. La Pantera va larga e lo alza verso i materassi, mentre la caduta del Montone lo ostacola definitivamente. Al primo Casato rischia di cadere complice l’inciampone di Rodrigo Baio. Il suo palio anonimo si conclude nelle retrovie senza una minima possibilità di recupero.
CHI L’HA VISTO?
nome fantino, soprannome)
DRAGO – PATHOS DE OZIERI – baio C 10 – Giorgio Campanini
PANTERA – REXY – baio oscuro C 8 – Nicola Sandroni
Carlo Sanna detto Brigante
RINCORSA LUPA – PORTO ALABE – sauro C 10 – Fabrizio Brogi
Immagini © FotoStudio Siena
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