Patrona dell’Arma dei Carabinieri, e la commemorazione del 76° anniversario dell’eroica difesa del caposaldo di Culqualber, da parte del 1° Battaglione Carabinieri e Zaptiè mobilitato, che il 21 novembre 1941 si sacrificò in una delle ultime cruente battaglie in terra d’Africa. I Militari dell’Arma, combattendo con baionette e bombe a mano una intensa e superiore azione di fuoco del nemico inglese, capitolarono.
Per tale sacrificio, per l’alto contributo in perdite umane e per l’eroismo dimostrato, la bandiera dell’Arma venne insignita della seconda medaglia d’oro al valor militare.
Il ricordo del glorioso episodio bellico esalta la memoria dei tanti Carabinieri generosamente sacrificatisi con eroismo e spirito di fratellanza, in oltre due secoli di storia dell’Arma, in tempo di guerra ed in tempo di pace, per la difesa della collettività e il bene della Patria.
E’ stata contestualmente celebrata la Giornata dell’Orfano e la meritoria attività di doveroso sostegno agli orfani dei caduti, svolta dall’Opera Nazionale di Assistenza agli Orfani dei Militari dell’Arma dei Carabinieri (ONAOMAC), con i contributi volontari mensili dei Carabinieri di ogni grado, nonché attraverso elargizioni liberali da parte dei Militari stessi e di privati cittadini estimatori dell’Istituzione.
Alla cerimonia odierna erano presenti le autorità civili e militari della Provincia. La Santa Messa verrà celebrata dall’Arcivescovo di Siena, Monsignor Antonio Buoncristiani.
Il discorso del Comandante provinciale dei Carabinieri di Siena, colonnello Stefano Di Pace
“Eccellenza Reverendissima, insieme a tutti i Carabinieri in servizio e in congedo oggi presenti in questa magnifica cattedrale, desidero esprimerLe un pensiero di viva gratitudine per averci concesso il privilegio di essere qui con noi per la celebrazione della 68ͣ festa della Patrona dell’Arma dei Carabinieri, dichiarata tale da papa Pio XII nel 1949.
Il mio sentito ringraziamento anche a tutte le Autorità intervenute che, con la loro partecipazione, hanno voluto accrescere il valore di questa cerimonia religiosa, sottolineando l’affetto e il legame con i Carabinieri.
Consentitemi inoltre di indirizzare il mio più caloroso saluto a tutti i famigliari dei nostri Caduti, agli orfani dei militari che oggi, nella giornata a loro dedicata, hanno voluto stringersi, con immutati sentimenti di vicinanza e affetto, ai militari del Comando Provinciale di Siena.
Un plauso particolare al Direttore del Coro dell’Associazione di Pian Massiano in provincia di Perugia, Maurizio Vignaroli, e a tutti i componenti, che oggi hanno accompagnato con il canto questa celebrazione religiosa.
Un saluto deferente infine a tutti coloro che sono qui presenti.
L’odierna giornata è dedicata alla nostra luminosa protettrice, la Madonna “Virgo Fidelis”, nostra guida spirituale che ci richiama ai valori della fedeltà, della giustizia, della solidarietà umana e dell’eroismo, princìpi a cui i nostri Caduti si sono ispirati e che anche oggi vogliamo ricordare con affetto e ammirazione per l’esempio che hanno saputo offrire.
Oggi ricorre difatti il 76° anniversario dell’eroica difesa del caposaldo di Culquaber, da parte del 1° Battaglione Carabinieri e Zaptiè mobilitato, che il 21 novembre 1941 si sacrificò in una delle più cruente battaglie in terra d’africa. Per quel fatto d’Armi alla Bandiera dell’Arma fu conferita la seconda Medaglia d’Oro al Valor Militare, con la seguente motivazione:
“Glorioso veterano di cruenti cimenti bellici, destinato a rafforzare un caposaldo di vitale importanza, vi diventava artefice di epica resistenza. Apprestato saldamente a difesa l’impervio settore affidatogli, per tre mesi affrontava con indomito valore la violenta aggressività di preponderanti agguerrite forze, che conteneva e rintuzzava con audaci atti controffensivi, contribuendo decisamente alla vigorosa resistenza dell’intero caposaldo, ed infine, dopo aspre giornate di alterne vicende, a segnare, per l’ultima volta in terra d’Africa, la vittoria delle nostre armi.
Delineatasi la crisi, deciso al sacrificio supremo, si saldava graniticamente agli spalti difensivi e li contendeva al soverchiante avversario in sanguinosa, impari lotta corpo a corpo, nella quale Comandante e Carabinieri, fusi in un sol eroico blocco, simbolo delle virtù italiche, immolavano la vita perpetuando le gloriose tradizioni dell’Arma”.
Culquaber – Africa Orientale, agosto – novembre 1941
Quei Caduti sono entrati a far parte della folta schiera di Carabinieri che, in pace e in guerra, hanno saputo tener fede al giuramento prestato fino all’estremo sacrificio.
È davvero oggi una giornata molto importante per tutti i Carabinieri e, in particolare, per i Carabinieri del Comando Provinciale di Siena, a cui va tutto la mia gratitudine per l’assoluta dedizione con cui svolgono l’attività di vigilanza.
E’ una giornata in cui il senso di appartenenza all’Istituzione deve essere più forte in noi… in cui il desiderio di rafforzare ulteriormente la nostra motivazione deve costituire il presupposto del nostro agire. È infatti la nostra motivazione che ci spinge più di ogni altra cosa a compiere il nostro dovere con dedizione, generosità, professionalità, alto senso di umanità, valori che noi Carabinieri custodiamo sin dalla nostra fondazione.
Con questi sentimenti, mi accingo a concludere…
Vorrei però prima partecipare a tutti quanti voi un’iniziativa di un gruppo di 21 Carabinieri di vari reparti, in prevalenza in servizio presso la Compagnia di Poggibonsi, che il 1° ottobre scorso hanno partecipato alla manifestazione cicloturistica locale denominata “L’Eroica”. I militari hanno voluto ricordare quel momento ludico trascorso sulle strade bianche della campagna senese, raccogliendo una somma di denaro, pari a 500 €, che verseranno all’ONAOMAC.
Auguro a voi tutti di trascorre una buona giornata e vi ringrazio ancora sentitamente per essere intervenuti”.