Sarà venerdì 12 maggio presso l’Hotel Garden a Siena l’appuntamento da non perdere nei riguardi di una tematica sempre più gravemente attuale, quella della violenza di genere, e al suo più importante giovane antagonista, “il Codice Rosa”.
E’ sullo sfondo di questa complessa tematica che che Round Table 41 Siena è orgogliosa di poter ospitare la dottoressa Vittoria Doretti, ideatrice del “Codice Rosa”, in una serata a cui parteciperanno anche sindaco di Siena ed istituzioni nazionali locali, al fine di sensibilizzare tutti e due i “generi” alla consapevolezza di una tematica assai attuale.
La dottoressa Vittoria Doretti, inserita dal Corriere della Sera nella lista delle 100 donne del 2016, è accanto ad Angela Merkel, Bebe Vio, Patty Smith, Elisabetta II, Michelle Obama. “Essere lì mi fa molto piacere – dice – dietro alla mia foto nella lista ci sono i visi di tutti gli operatori, gli infermieri, gli assistenti sociali, gli agenti delle forze dell’ordine e di tutti quelli che collaborano a questo protocollo, il Codice rosa non è il successo di una persona sola ma di tutta una squadra”.
Un club di giovani uomini come la Round Table 41 Siena che si adopera per sensibilizzare la società civile su questo problema è motivo di orgoglio per i giovani Tablers Senesi e speranza per una società migliore e più rispettosa delle differenze che contraddistinguono i diversi generi.
Vittoria Doretti è un medico toscano, nata a Siena ed ideatrice del progetto “Codice Rosa” un protocollo grazie al quale si è riusciti creare un percorso inter-istituzionale al fine di creare un percorso dedicato a prendersi cura delle donne maltrattate.
I tempi operativi, grazie a questo protocollo, non sono più quelli dettati dall’emergenza clinica, ma dai tempi della vittima.
Per questo è nato Codice Rosa che non punta a una eccellenza assoluta ma al fatto che dal più grande Policlinico al più piccolo punto di Pronto Soccorso ci deve essere,un “gender sensitive”, fortemente collegato con i centri antiviolenza, le forze dell’ordine, la procura in raccordo con le Istituzioni nell’accoglienza delle donne vittime di violenza, perché tutti possiamo essere “sentinelle”di Codice Rosa.”