Un quartiere abitato in larga parte da persone anziane, e come suggerisce il nome non proprio in pianura, forse prima della ciclostazione avrebbe avuto bisogno di altri servizi per i cittadini tipo una farmacia o un ufficio postale, che vero sono relativamente vicini, ma senza un adeguato collegamento per delle persone anziane, prive di mezzi di locomozione propri, sono praticamente irraggiungibili, stesso discorso vale per la totale assenza di uno sportello bancomat”. Così l’inizio di un intervento dell’associazione Uniti per Siena.
“Sempre parlando di anziani – prosegue Uniti per Siena – manca completamente un collegamento per il centro medico che si trova a Fontebecci e forse cercare di collegare questo centro a Vico Alto con i mezzi pubblici sarebbe stato prioritario. Vogliamo pensare che la nuova ciclostazione sia a favore dei giovani che abitano a Vico Alto ma,forse, prima di pensare alla ciclostazione si poteva pensare a risistemare il campo sportivo che già esiste. Come sempre pare ci sia la volontà da parte dell’amministrazione di creare un qualcosa che è si un miglioramento, ma lo sarebbe se a monte ci fossero tutti i servizi basilari su cui questo miglioramento andrebbe ad inserirsi. Per come è adesso è semplicemente, a nostro parere, un modo per far vedere che qualcosa viene fatto e poco importa il reale impatto sulla comunità. Anche la stessa enfasi che viene posta sull’utilizzo del bike-sharing pare una forzatura visto i numeri, si parla di circa 1000 abbonamenti su una città che fra residenti e studenti si aggira sugli 80000 abitanti, vale a dire 1 abbonamento ogni 80 persone”.