Erano circa le 13 quando un uomo, con il volto coperto ed armato di taglierino, dopo essersi introdotto all’interno della filiale del Monte dei Paschi di Siena ubicato in via Roma, aveva minacciato i dipendenti dicendo loro di non reagire facendosi consegnare denaro in contante per un valore complessivo di circa seimila euro. Subito dopo il malvivente si era allontanato con l’ausilio di un complice che lo attendeva all’esterno della banca a bordo di un’autovettura.
Gli accertamenti investigativi espletati dai Carabinieri della Compagnia di Montalcino, agli ordini del Capitano Angelo D’Aiuto, hanno consentito in poco tempo di ricostruire l’episodio criminoso e di individuare i responsabili della rapina.
Infatti i militari del Nucleo Operativo e della locale Stazione di San Casciano dei Bagni, sono giunti alla loro identificazione grazie ad una capillare attività info-investigativa, ampiamente suffragata dalle testimonianze raccolte e dalla visione dei fotogrammi degli impianti di videosorveglianza presenti sul territorio. Vani sono risultati i tentavi dei malviventi di non essere identificati mediante il travisamento del volto e l’utilizzo di guanti.
In particolare, i due rapinatori, dopo essere scappati a bordo di una Fiat Panda immediatamente dopo il colpo, si erano dovuti fermare dalle parti di Acquapendente (GR) a causa di un guasto all’autovettura. Dovendo nascondere il mezzo per ritardare le indagini, non sapendo come meglio comportarsi, l’avevano semplicemente spinto in un luogo nascosto. Si erano poi rivolti ad un taxi che li aveva condotti addirittura sino a Latina. Quella strana corsa era rimasta impressa al tassista, che ha potuto riferire ai Carabinieri come quella che nei video estrapolati dal sistema di videosorveglianza della banca era apparsa loro come una donna, era in realtà un uomo coi capelli lunghi. Considerando anche l’indirizzo di destinazione dei due, si è potuto fissare un punto di partenza per le successive indagini che hanno condotto all’identificazione puntuale e certa dei due rapinatori.
Le risultanze investigative sono state condivise dalla locale Procura della Repubblica che ha formulato richiesta di misura cautelare, emessa dal Giudice delle Indagini Preliminari a carico di N.L., cittadino tunisino di anni 46 e A.S. di anni 33, entrambi residente a Latina, pregiudicati già conosciuti dalle forze dell’ordine che oggi sono finiti in carcere.