Chi non rispetta questi canoni del mondo del lavoro non otterrà buoni risultati in termini di fatturati e di crescita aziendale.
Questo è vero un po’ per tutte le professioni ma, nel caso delle professioni anomale, ad esempio quella del ladro, a parte la riduzione del business, esistono ulteriori contraccolpi negativi, ad esempio si potrebbe essere arrestati dai Carabinieri.
È il caso di un ragazzo kosovaro di 21 anni che sembra essere perseguitato dalla sfortuna o che forse, non si impegna abbastanza nel proprio lavoro. Così i Carabinieri di Castelnuovo Berardenga, giusto ieri, hanno rinvenuto nel loro peregrinare in servizio di pattuglia, un ciclomotore coreano da 50 cc di cilindrata, praticamente nuovo ed abbandonato in uno strano punto sul ciglio della strada. Una verifica in banca dati con la centrale operativa dei Carabinieri di Siena, consentiva loro di apprendere che quello scooter era rubato.
Mentre i militari attendevano pazientemente sul luogo del rinvenimento, in aperta campagna, che arrivasse il proprietario, compariva sul posto il giovane straniero, chiamiamolo Koman che, bluffando, sosteneva di essere il proprietario di quel mezzo e mostrava le chiavi per avviarne il motore. Con quelle chiavi i militari, dopo uno sguardo d’intesa, aprivano il vano sotto sella del mezzo ed estraevano dei documenti relativi a Koman, la sua carta d’identità, il permesso di soggiorno e alcuni effetti personali dello stesso. A questo punto il ragazzo riteneva di aver gabbato i Carabinieri che dovevano essersi fatti convinti che quel ciclomotore gli appartenesse.
I militari invece lo ringraziavano per il fatto di essersi di fatto costituito e, non essendoci gli estremi per l’arresto, lo rassicuravano comunque sul fatto che, non appena avessero restituito la moto al legittimo proprietario, lo avrebbero denunciato alla Procura della Repubblica di Siena per quel furto.
Koman non è nuovo ad episodi sfortunati e forse dovrebbe cambiare mestiere, taluno ricorderà l’episodio che lo vide coinvolto in passato per cui, nel corso di un furto in un bar senese, durante la fuga, nell’uscire dall’esercizio pubblico, fece scattare inavvertitamente una leva che bloccava la saracinesca del bar, restando imprigionato dentro la stessa, come un topo nella tagliola, sino all’arrivo della pattuglia dei Carabinieri ai quali, anche in quel caso si era di fatto costituito. Ora per Koman si prospettano due eventualità, o frequenta un corso di astuzia e furbizia, oppure, e ce lo auguriamo tutti, cambia mestiere.