Con un po’ di pazienza quell’oggetto poteva essere rintracciato a prezzi convenienti, come molti amano fare.
Un abitante di San Quirico d’Orcia si era rivolto pertanto al più famoso sito online di acquisti in seconda mano e aveva individuato l’oggetto del desiderio, proposto in vendita ad un prezzo assolutamente eccezionale. Riconosciuto l’affare si era rivolto all’inserzionista contattandolo sul numero di cellulare indicato ai possibili acquirenti. Questi gli aveva subito fatto un’ottima impressione: “Che brava persona!” – pensava.
Quel sito offriva delle garanzie di tracciabilità e di tutela dell’acquisto, ma tutto ha un costo, anche le garanzie. Decideva pertanto di ottenere un ulteriore sconto sul prezzo. Il venditore glielo confermava: “perché dobbiamo pagare un intermediario se c’è l’accordo fra noi, io sono una persona per bene e anche tu mi hai fatto una buona impressione, fra galantuomini vale la fiducia!”.
Così, pur di risparmiare, si era fatto convincere ad effettuare un bonifico all’indirizzo IBAN del venditore occasionale, e aveva cominciato ad attendere l’arrivo di un pacchetto a mezzo corriere espresso. Quella brava persona certo non si sarebbe fatta attendere. Ma il tempo passava e del plico nemmeno l’ombra. “Che mi abbiano gabbato?” – principiava a chiedersi”. Al telefono quella gentile persona non rispondeva. Qualcuno a questo punto si sarebbe arreso, pensando: “una volta mi hanno ingannato, ma non succederà mai più!”.
L’incauto acquirente invece decideva di rivolgersi ai Carabinieri di Castiglione D’Orcia e si recava presso quel presidio dell’Arma per sporgere una dettagliata denuncia querela. I militari avevano tre strumenti per identificare il truffatore: un numero di telefono, un codice IBAN e la collaborazione del sito che poteva fornire i dati raccolti sul misterioso interlocutore, affinché si potesse proporre su quel canale di comunicazione. Certo il sito non poteva rispondere di una transazione compiuta fuori dalle garanzie predisposte e fornite per assicurare le vendite, ma poteva fornire un forte ausilio all’identificazione dell’autore del raggiro.
Effettuata l’identificazione dello sconosciuto, i Carabinieri di Castiglione D’Orcia si rivolgevano a quelli di Ischia, dove risultava dimorare il venditore. A questi, l’altro ieri di primo mattino, i militari dell’isola andavano a suonare il campanello. Con quasi 5000 comandi Arma sul territorio nazionale, i Carabinieri lavorano in rete e in breve arrivano dappertutto. Il venditore non si aspettava di essere identificato e denunciato in così breve tempo e ai Carabinieri che gli notificavano un verbale di elezione di domicilio, chiedendogli dove gradisse ricevere le comunicazioni giudiziarie, riferiva da subito di essere molto, molto pentito. Ricevute le notifiche, chiamava il suo “cliente” e gli restituiva il danaro tramite bonifico, in cambio della promessa poi adempiuta, di rinunciare alla querela, disinnescando il procedimento penale instaurato. Se poi il venditore on line, di questi raggiri ne ha piazzati in quantità e ai soli querelanti ha poi restituito il maltolto, potrà conservare comunque le elargizioni di quei truffati magnanimi, pessimisti, fatalisti, sfiduciati o pigri, che non hanno agito nei suoi confronti e non si sono rivolti alla giustizia.