La Compagnia Giardino Chiuso di San Gimignano e il suo cantiere di arti sceniche targato Orizzonti Verticali, debutta in prima nazionale con un lavoro dedicato a Dante Alighieri all’interno del Festival Dante2021, a Ravenna fino a domenica 20 settembre 2015. Manifestazione realizzata con la direzione scientifica dell’Accademia della Crusca.
Il lavoro è stato diretto da Virginio Gazzolo che presenta, insieme ai giovani attori partecipanti al laboratorio del Festival estivo Orizzonti Verticali di San Gimignano Il Fiore di Ser Durante. La sua personale rilettura di un testo poetico poco noto al pubblico, Il Fiore, attribuito al giovane Dante. In scena, Emma Martinucci, Elisabetta Mecacci, Emilia Picone, Ivan Romano, Alyssa Vecchiarelli e il musicista Stefano Albarello (canto e strumenti medievali).
Si tratta di una sequenza di 232 sonetti che parafrasano il Roman de la Rose. Come nel testo francese, troviamo Amante, ferito dalle frecce di Amore, che benché dissuaso da Ragione, tenta di cogliere il Fiore posseduto da Bellaccoglienza. Lo spettacolo è coprodotto con Orizzonti Verticali – Compagnia Giardino Chiuso – San Gimignano. Al termine dello spettacolo Luciano Formisano dell’Università di Bologna si interrogherà, sulla base degli studi più recenti: “Chi era Ser Durante?”.
Dante 2021, manifestazione promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna con la direzione scientifica dell’Accademia della Crusca, giunge alla sua quinta edizione continuando il percorso che mira alle celebrazioni per il settimo centenario della morte di Dante Alighieri.
Il ricco programma dell’edizione 2015 si svolgerà dal 16 al 20 settembre – come sempre gli appuntamenti sono ad ingresso libero – nell’anno che segna i 750 anni dalla nascita del poeta cerca di accompagnare gli “amatori” della poesia dantesca ai limiti della ricerca storica, linguistica, letteraria proiettando le nuove acquisizioni nel futuro. La scelta del motto di quest’anno, «come piante novelle rinovellate di novella fronda» (Purgatorio XXXIII, vv. 143-44) sottolinea proprio questo sforzo, così inerente alla scrittura e al progetto poetico e morale dantesco: storia e contemporaneità prendono luce dal futuro e collocano il lettore comune e lo studioso, in una prospettiva che progressivamente si rinnova. Due sono gli aspetti che quest’anno saranno in particolare sviluppati: il valore di Dante come “ambasciatore” della cultura e della lingua italiana: all’estero (con testimonianze dirette da Marocco, Tunisia, Giordania e Giappone) e anche in “territori” nostrani ma apparentemente lontani, come la musica di oggi (Francesco Bianconi dei Baustelle); l’interazione tra discipline artistiche diverse: esemplare la collaborazione tra Mimmo Paladino e Alessandro Haber sotto il segno degli scritti danteschi di Jorge Luis Borges, per un lavoro commissionato dal Festival che sarà presentato in prima assoluta. Massimo Cacciari e Carlo Ossola ci additeranno radici comuni e nuovi slanci che da Dante promanano, in un “drammatico”, cioè inarrestabile, dialogo che riguarda l’umanità in ognuno di noi, mentre il confronto tra Ferruccio de Bortoli e Antonio Patuelli dai loro rilevati punti di osservazione (giornalismo ed economia) aggancia ancora una volta la critica sociale di Dante, e dei suoi tempi lontani, alla riflessione e alla perpetua necessità di azione morale. La fine arte interpretativa di Virginio Gazzolo porterà in scena un testo poco noto, potenzialmente dantesco, “attribuibile” (secondo la dizione di Gianfranco Contini) a Dante: Il fiore, un altro e così diverso viaggio molto prima della Commedia.
Informazioni: Compagnia Giardino Chiuso – Piazza S. Agostino 4, San Gimignano (SI) Tel. 0577 941182 / 339 6588791 – Informazioni per la stampa tel. 347 5119013 – info@giardinochiuso.com – www.giardinochiuso.com.