Le tessere SEI – afferma l’associazione In Campo -, necessarie per poter accedere ai cassonetti, non sono tutte funzionanti e per cambiarle o sostituire quelle smarrite, è necessario recarsi alla stessa SEI i cui gli uffici hanno orari di apertura ridotti con conseguenti problemi di accesso e lunghe code di attesa per gli utenti. In secondo luogo alcuni cassonetti sono spesso rotti e poco funzionali, in generale pochi e maldistribuiti, alcuni collocati pure in posizione pericolosa. A tutto questo va aggiunto che la raccolta dell’organico è largamente insufficiente non solo nel centro storico ma anche in periferia.
Si tratta di problemi che i cittadini segnalano da tempo e sono stati più volte denunciati dalle opposizioni, ma il Presidente del Consiglio comunale, pur ritenendo ammissibile l’interrogazione, non ne ha accettata l’urgenza. Evidentemente i cittadini e l’amministrazione comunale suonano due spartiti diversi. Il problema dei cassonetti e della raccolta dei rifiuti urbani non è urgente da oggi, ma da mesi, e sotto gli occhi tutti”.