Il Consiglio comunale di Siena si è riunito in seduta ordinaria lunedì 30 novembre, alle ore 9, in modalità videoconferenza.
Questo l’elenco dei lavori dalla sala consiliare in continuo aggiornamento (aggiornare la pagina o visitare successivamente per visualizzare i nuovi argomenti):
23) RESPINTA LA MOZIONE PRESENTATA DAL GRUPPO PD SULLA PROGRAMMAZIONE DELLE RISPOSTE ALLA NON AUTOSUFFICIENZA
E’ stata respinta la mozione presentata dal gruppo PD (Alessandro Masi, Giulia Periccioli, Luca Micheli, Bruno Valentini) relativa alla programmazione delle risposte alla non autosufficienza nella nostra città.
Masi appreso da quanto pubblicato all’Albo pretorio del Comune e dalla stampa che l’Amministrazione ha autorizzato “senza il parere favorevole degli altri sindaci della Società della Salute e dell’USL Toscana Sud Est la struttura “Il Pavone”, insieme ad altre residenze, a trasformarsi in Residenza Sanitaria Assistita (RSA) per anziani non autosufficienti, dedicando il 40% dei suoi posti (pari a 31) all’accesso con i voucher regionali e il resto alla gestione privata”, e aveva evidenziato come nella zona senese “ci siano 767 posti letto non autosufficienti autorizzati dalla Regione di cui 479 con quota sanitaria, non pochi ma al di sotto della domanda che nel nostro territorio registra una percentuale di ‘grandi anziani’ non autosufficienti più alte d’Italia”.
Il consigliere ha lamentato il “rischio di una competizione tra RSA pubbliche, come il Campansi, e private, che incida non positivamente sulla qualità dell’assistenza, con la possibilità di ricadute negative sul bilancio dell’ASP Città di Siena e sulle altre residenze territoriali. E che, dopo quanto avvenuto e continua ad avvenire con il Covid, non è possibile eludere la domanda che da più parti emerge per garantire più programmazione e controllo sulla qualità dell’assistenza in RSA e accesso a tutti, assicurando con più risorse una maggiore copertura sanitaria, magari con l’utilizzo dei fondi del MES”.
Relativamente a questo aveva chiesto l’impegno del sindaco e della Giunta “a rivedere la decisione presa sui posti del Pavone e avviare un confronto in Commissione consiliare Affari sanitari e sociali sulla programmazione delle risposte alla non autosufficienza a Siena”.
Come ha infatti fatto presente per la maggioranza, il consigliere Tommaso Bartalini (Impegno Civico Siena) “pur condividendo la serietà del tema” ha evidenziato se “non fosse stato il caso, prima di presentare la mozione, di fare un passaggio in Commissione anche in considerazione del fatto che si chiede di cambiare la determina su una singola struttura come in questo caso Il Pavone”. Aggiungendo che “il nostro compito è quello di dettare delle regole su linee guida generali e non su una singola rivalutazione di una precedente decisione”. Per quanto riguarda l’aumento del numero dei voucher, ha poi aggiunto il consigliere Eleonora Raito del Gruppo Lega “è un tentativo che è già stato fatto auspicando, anche alla luce dei cambi che ci sono stati all’interno della Regione Toscana con l’arrivo dell’assessore Bezzini, che sia possibile incrementare il numero” e ricordando che “è comunque l’ufficio dell’Usl che ha il compito di vigilare sul corretto rimborso del titolo di acquisto nel limite accordato”.
22) RESPINTA LA MOZIONE PRESENTATA DA STADERINI E SABATINI PER LA RINUNCIA, DA PARTE DEL COMUNE, DEGLI AFFITTI DELLE ABITAZIONI DATE IN LOCAZIONE ALLE FAMIGLIE
Respinta la mozione presentata in Consiglio comunale da Pietro Staderini (Sena Civitas) e Laura Sabatini (Gruppo misto), affinché il Comune rinunci all’incasso degli affitti delle abitazioni date alle famiglie, che per la pandemia hanno subito negative e pesanti ricadute economiche.
Come aveva illustrato Staderini “in considerazione della grande difficoltà che l’emergenza sanitaria sta causando al sistema economico l’Amministrazione deve mettere in campo e utilizzare tutte le possibili leve capaci di aiutare i cittadini, le attività economico-commerciali, nonché tutte le realtà senesi, così come stanno facendo altri Enti come ad esempio il Comune di Firenze”. Da qui la richiesta di impegno del sindaco e della giunta “a rinunciare a 4 mesi di affitto per le case di proprietà del Comune e di Siena Casa per le quali i conduttori, se in possesso di un basso reddito ISEE da definire, possono avere la facoltà di non corrispondere quanto dovuto per un massimo di 4 mensilità”. Staderini aveva, inoltre, chiesto che “analogo provvedimento fosse sottoposto all’attenzione dei soggetti privati che detengono importanti patrimoni abitativi sul territorio comunale”.
Ma da parte della maggioranza, come ha evidenziato Eleonora Raito (Lega) “il Comune è attentissimo a chi si trova in difficoltà e gli strumenti per venire incontro alle criticità economiche degli inquilini delle case popolari esistono già, come i fondi regionali”, così come “per chi ha in affitto un’abitazione da privati esiste il Bonus Affitto, un fondo che copre la differenza tra quanto pagato e quanto si pagherebbe in un alloggio popolare”.
24) RESPINTA LA MOZIONE DI STADERINI E SABATINI SULLA RINUNCIA, DA PARTE DEL COMUNE, DEGLI AFFITTI DEI LOCALI DATI IN LOCAZIONE PER ATTIVITA’ COMMERCIALI E A ENTI NON PROFIT.
PASSA ALL’UNANIMITA’ L’ORDINE DEL GIORNO DI LEGA SIENA E FI SUL DESTINARE ULTERIORI SGRAVI E AGEVOLAZIONI A ESERCENTI, ASSOCIAZIONI E PRIVATI
Respinta la mozione presentata in Consiglio Comunale da Pietro Staderini (Sena Civitas) e Laura Sabatini (Gruppo misto), affinché il Comune rinunci all’incasso degli affitti dei locali di proprietà dati in locazione per attività commerciali e uffici e per attività svolte da Enti no profit, che per la pandemia hanno subito negative e pesanti ricadute economiche.
Come ha, infatti, illustrato Staderini “in considerazione della grande difficoltà che l’emergenza sanitaria sta causando al sistema economico l’Amministrazione deve mettere in campo e utilizzare tutte le possibili leve capaci di aiutare i cittadini, le attività economico-commerciali, nonché tutte le realtà senesi, così come stanno facendo altri Enti come ad esempio il Comune di Firenze”. Da qui la richiesta di impegno del sindaco e della giunta “a rinunciare a 4 mesi di affitto sia per gli esercizi commerciali e Enti no profit, possono avere la facoltà di non corrispondere quanto dovuto per un massimo di 4 mensilità”.
Approvato, invece, all’unanimità l’Ordine del giorno presentato da Paolo Salvini per il Gruppo Lega e sottoscritto dal gruppo e Forza Italia nel quale si è chiesto l’impegno del Sindaco di “valutare la possibilità di destinare ulteriori sgravi e agevolazioni in favore di esercenti di locali commerciali e di associazioni ed enti, in affitto in locali del Comune ma anche di privati, compatibilmente con le risorse economiche che l’Amministrazione riceverà per i ristori e con i fondi che riuscirà a reperire dandone pronta notizia al Consiglio”. Come ricordato dallo stesso consigliere “un lavoro avviato già dagli stessi consiglieri comunali Lega Siena che lo scorso 29 luglio e 26 agosto, hanno convocato un tavolo tecnico con gli assessori competenti e alcuni esercenti in affitto in locali del Comune per trovare soluzioni alle difficoltà esternate nel pagamento di quanto pattuito a livello di canone di locazione, nonché la partecipazione con propri Parlamentari a diversi incontri con associazioni di categoria al fine di raccogliere le istanze pervenute dal territorio comunale. Azioni condivise con il gruppo Forza Italia che ha facilitato e partecipato anche con i propri: Senatore Massimo Mallegni e Onorevole Stefano Mugnai, a incontri con la Confesercenti e Confcommercio e con una rappresentanza di ristoratori senesi, che hanno portato alla luce i problemi che sono costretti a sopportare i conduttori di locali ad uso commerciale di proprietà di privati e di proprietà Comunale. Concludendo che seppur nell’anno 2020 è stato accordato un abbattimento del 20% del totale dovuto da parte dei conduttori di immobili di proprietà del Comune resta necessario il reperimento e la messa in campo di altre leve per superare questa difficile situazione”.
20) FONTANELLI PUBBLICI, STADERINI E IL GRUPPO PER SIENA CHIEDONO CHIARIMENTI IN CONSIGLIO
L’aula consiliare si è occupata dei fontanelli pubblici per l’erogazione dell’acqua di alta qualità tramite un’interrogazione presentata da Pietro Staderini (Sena Civitas) e firmata anche dai consiglieri del gruppo Per Siena Vanni Griccioli, Massimo Mazzini e Pierluigi Piccini. Il consigliere ha ricordato che “nel territorio comunale sono installati 5 fontanelli pubblici che rappresentano un’opportunità di risparmio economico per i cittadini e favoriscono la riduzione dell’utilizzo delle bottiglie di plastica”. Per questi motivi Staderini ha chiesto “a quanto ammonta l’investimento per l’impianto, l’erogazione e la manutenzione all’anno”; inoltre “in relazione al costo, se è intenzione dell’amministrazione aumentarne il numero, valutando l’installazione in luoghi ad alta densità abitativa e con comodo accesso e, nel caso, valorizzare l’investimento attraverso iniziative via email o nel sito istituzionale del Comune, a costo zero, nonché attraverso materiali divulgativi che illustrino modalità e vantaggi per gli utenti, da distribuire capillarmente nei quartieri interessati”.
L’assessore ai Lavori Pubblici, Sara Pugliese, nel rispondere all’interrogazione ha ricordato che “per quanto attiene i costi di installazione dei fontanelli è necessario fare un distinguo visto che quattro dei cinque sono stati realizzati dal Comune di Siena (San Miniato, Isola d’Arbia, Taverne d’Arbia e Colonna San Marco) mentre il quinto (via Napoli) è stato donato e collocato, a suo tempo, da Acquedotto del Fiora”.
Il costo complessivo “per l’installazione dei quattro posizionati dall’Amministrazione è pari a 110.000 euro – ha aggiunto -. Per quanto concerne la gestione, invece, il costo medio annuo di circa 31.700 euro viene distinto tra la gestione incarico OSA per 5.500 euro, la manutenzione + CO2 pari 15.900, la manutenzione straordinaria di 5.000, i consumi idrici per 2.500 e quelli elettrici di 2.800.00. Per quanto riguarda invece la scelta dei luoghi in cui posizionare i fontanelli è stata fatta a suo tempo tenendo in considerazione la possibilità di facile il raggiungimento, l’accessibilità e la prossimità con aree densamente abitate. Sarà, inoltre, concordata con il Servizio Comunicazione una campagna di informazione della cittadinanza in merito a tale servizio”.
Nella replica Staderini si è detto “soddisfatto” della risposta e “anche se non mi è stato risposto se verranno o meno installati altri fontanelli, ritengo di no, è stato garantito che saranno effettuate azioni di sensibilizzazione all’utilizzo di queste strutture”. Il consigliere ha quindi sollecitato l’amministrazione “a occuparsi di più del tema dell’Ambiente e della riduzione di rifiuti altamente inquinanti come la plastica perché ne va del nostro futuro”.
19) SUL MALFUNZIONAMENTO DEI NUOVI CASSONETTI PER LA RACCOLTA INDIFFERENZIATA, L’INTERROGAZIONE DEL GRUPPO PER SIENA
Considerando il perdurare delle segnalazioni ricevute da numerosi cittadini Vanni Griccioli, Massimo Mazzini e Pierluigi Piccini (Per Siena), hanno chiesto nuovamente informazioni in merito al malfunzionamento dei nuovi cassonetti per la raccolta indifferenziata dei rifiuti urbani. Griccioli ha ricordato che il problema riguarda, in particolare e ancora, i cassonetti con la calotta automatica “che spesso rimane bloccata e quindi non usufruibile dagli utenti che si trovano costretti a gettare la spazzatura in quelli non ancora automatizzati “, aggiungendo che anche “i cassonetti per l’indifferenziato sempre automatizzati con apertura normale si attivano senza necessariamente passare la tessera sul sensore. Inoltre – ha proseguito Griccioli – che è stato fatto presente anche sui media locali, l’abbandono di rifiuti di ogni genere presso alcune isole ecologiche come in Viale Mameli, Piazza d’Armi, Strada del Tirassegno, di Busseto, di Pieve a Bozzone, degli Agostoli all’incrocio con Santa Regina nonché proprie discariche a cielo aperto nella zona delle Scotte prospicente l’Ospedale”. Da qui, la richiesta di conoscere “come si intenda ovviare al problema cassonetti visto che il gestore non riesce a risolverlo in tempi celeri”. Mentre, per quanto riguarda le ecopiazzole, il consigliere ha chiesto di avere un quadro completo “sui mezzi di video controllo denominati “foto trappole”, sulla loro efficacia anche come strumento utile per sanzionare e di conoscere la loro ubicazione”, nonché “se si ritenga necessario una nuova campagna di comunicazione e sensibilizzazione in merito alla raccolta differenziata e alle nuove tecnologie correlate visti i risultati”.
Sul malfunzionamento delle calotte, l’assessore all’Ambiente Silvia Buzzichelli ha dichiarato che “nel visionarli e nello sbloccarli più volte anche personalmente, la causa è dovuta purtroppo al fatto che le persone fanno ancora fatica a fare una raccolta corretta. Occorrerebbe utilizzare sacchetti di 22 litri di capienza massima, ma ciò spesso non si verifica e questa è causa dell’inceppamento della calotta”. Ha ricordato poi che “Siena per decenni è stata al 39,90% di raccolta indifferenziata”. Percentuale che fotografa “una situazione complessa e poco performante”. Per quanto concerne il numero di sanzioni, l’assessore ha illustrato che “nel 2019 sono state 384 per 45.000 euro, somma che ho riversato in toto sulla Tari. Nell’anno in corso abbiamo avuto degli stop forzati, causa Covid, sul lavoro degli ispettori ecologici che ha portato a 240 violazioni per 24.000 euro. Per la stessa ragione, non ho potuto fare incontri con i cittadini e confrontarmi sulla questione come d’abitudine. Abbiamo però rafforzato gli ecoinformatori e le postazioni di video sorveglianza mediante foto trappola, ad oggi 17, nonché l’utilizzo di nuove tecnologie chiamate ekiller che riprendono a 360 gradi. Posso confermare che in base ai dati raccolti, il numero di chi conferisce correttamente è più alto rispetto a chi non lo fa e questo mi fa ben sperare. A fine 2018 la percentuale di raccolta indifferenziata era 40,64, nel 2019 43,21, oggi è al 51%”. L’assessore ha poi riconfermato il suo impegno nel dedicare un giorno a settimana nel controllo delle postazioni aggiungendo che “a Taverne, per esempio, stiamo raggiungendo degli ottimi risultati anche con gli anziani. Per il momento le nuove postazioni sono aperte proprio per dare tempo ai cittadini di poter prendere dimestichezza con questi cassonetti. Con la squadra di Sei Toscana, continua il lavoro di verifica e come ho già dichiarato in precedenza, il 98% dell’inceppamento delle calotte è dovuto ai sacchetti troppo grandi e pieni”. Per le utenze commerciali ha poi aggiunto che “se ci sono dei disservizi, soprattutto in viale Toselli, ne prendiamo atto e continueremo il nostro lavoro nel risolvere le difficoltà che ci sono. Quello che mi sento di dire – ha poi concluso – è che sono contenta di aver portato a Siena 11 punti percentuali in più sulla raccolta indifferenziata”.
Griccioli ha ringraziato precisando che “per avere dei dati corretti sarebbe necessario fare una nuova verifica a situazione normalizzata, anche perché in questo periodo di pandemia, con l’abbassarsi dei consumi, la chiusura delle attività commerciali nei due lockdown disposti dal Governo, potrebbe registrare un logico aumento della differenziata che non vuol dire comunque un aumento della qualità del riciclato. Quest’ultimo dato è fondamentale per comprendere se il meccanismo usato per la raccolta differenziata è corretto ai fini di una vera e propria economia circolare e sostenibile”. Aggiungendo che “se aumentano solo i dati del differenziamento ma non la qualità del riciclato, significa che il sistema di raccolta non funziona correttamente. Sappiamo benissimo che nei prossimi anni ci sarà la richiesta da parte dei mercati di questo segmento di materiale plastico riciclato di alta qualità. Per cui è necessario intervenire con immediatezza sulle metodologie di raccolta della plastica prima di tutto evitando il compattamento della stessa con gli altri materiali che sono uniti nelle campane di raccolta multimateriale, e soprattutto programmare la raccolta separata dal vetro come avviene in gran parte d’Italia e della Comunità Europea”.
18) IN CONSIGLIO, L’INTERROGAZIONE DEL GRUPPO PD SUL RUOLO DEL SERVIZIO SOCIALE DELLA SOCIETA’ DELLA SALUTE NELL’EMERGENZA COVID
I consiglieri PD Alessandro Masi, Luca Micheli, Giulia Periccioli e Bruno Valentini hanno presentato un’interrogazione sul ruolo del Servizio Sociale della Società della Salute per l’erogazione di misure urgenti di solidarietà alimentare durante la pandemia.
Masi ha fatto un excursus sulle azioni messe in campo fino ad oggi come l’atto dirigenziale dello scorso 27 ottobre, con il quale è stato provveduto a un ulteriore impegno di spesa e utilizzo di economie a sostegno delle famiglie disagiate del Comune di Siena nell’emergenza Covid-19 (952 soggetti per complessivi 269.986,58 euro).
Confraternita di Misericordia di Siena, Pubblica Assistenza, Croce Rossa Italiana, Caritas di Siena e San Miniato hanno segnalato al Comune, in base al bisogno percepito, le persone bisognose di sostegno; e le medesime, insieme all’associazione “Noi Siena”, saranno anche impegnate per l’utilizzo della somma residua di 17.438,48 euro. “Come da determina – ha evidenziato Masi – si legge che è stato ritenuto opportuno allargare la platea dei beneficiari, coinvolgendo le assistenti sociali della Società della Salute, che stanno continuamente individuando soggetti in situazioni di bisogno causa Covid-19. Un ruolo che così descritto sembrerebbe diventato sussidiario in questo progetto di aiuti, mentre l’individuazione del bisogno in via primario sarebbe ricaduto principalmente sulle spalle delle organizzazioni di Volontario”.
“Alla luce di quanto sta accadendo e del prolungarsi dell’emergenza economica della pandemia, alla quale sarà necessario fa fronte con un’attenta osservazione delle urgenze e di una programmazione condivisa da parte dei Servizi sociali del territorio, dei Comuni e Istituzioni”, ha chiesto quale sia ” l’effettivo ruolo dei Servizi sociali della Società della Salute all’interno delle misure urgenti di solidarietà alimentare e se allo stesso servizio si riconosca un ruolo chiave”.
L’assessore alla Sanità, Francesca Appolloni, rispondendo all’interrogazione, ha rassicurato sul fatto che “il rapporto tra l’ufficio Terzo Settore e le assistenti sociali di SdSS è stato instaurato fin dall’inizio dell’erogazione dei buoni, sia attraverso l’iniziale recepimento comunale delle loro segnalazioni che, successivamente, attraverso le loro segnalazioni direttamente alle Associazioni”. Sottolineando che “il raccordo è stato dunque strategico nella individuazione dei casi di bisogno sociale e ha contribuito a rafforzare una rete di relazioni con le associazioni di volontariato che si adoperano nell’ambito della marginalità sociale, in modo che le procedure messe in atto con l’ultimo atto dirigenziale, tese a ricalcare le modalità organizzative già positivamente sperimentate, hanno garantito interventi rapidi per distribuire in modo ottimale le poche risorse residue”. Per quanto riguarda, invece, il servizio sociale professionale della SdS Senese, “come dichiarato dalla stessa coordinatrice, è stato chiamato dall’Amministrazione a far parte della task force dei buoni spesa e ha visto l’impegno di due assistenti sociali dedicate al progetto. Nello specifico con la messa a disposizione dei numeri telefonici di servizio delle due operatrici per offrire informazioni, chiarimenti, orientamento ai cittadini, sull’attività svolta insieme ad altri uffici identificati dal Comune, nonché di raccordo con gli altri assistenti sociali del territorio per un lavoro di sensibilizzazione e per effettuare invii appropriati di cittadini in stato di bisogno alle associazioni coinvolte nel progetto. Inoltre, il rapporto tra le associazioni ed il servizio sociale della SDSS esiste da molti anni, andando a consolidarsi nel tempo, in particolare per l’erogazione dei pacchi alimentari. Proprio in virtù di questa rete esistente e coordinata, il servizio sociale della SDSS ha collaborato in maniera integrata con l’amministrazione comunale anche per il progetto “spesa sospesa” durante il periodo del lock down”.
Nella replica Masi ha ricordato che la risposta “ha fugato ogni dubbio rispetto a una frase ambigua contenuta nella determina, perché gli assistenti sociali sono quelli che per primi hanno un ruolo proattivo nell’individuazione del bisogno, e si integrano con le associazioni di volontariato, fondamentali nella risposta, e che anche qui ringraziamo tutti per l’impegno profuso anche in questo difficile momento”. Dunque “adesso è tutto chiaro” ha concluso il consigliere, ribadendo che “nell’ambito di questa emergenza le competenze e i ruoli fanno la qualità totale del risultato”.
17) L’INTERROGAZIONE DI STADERINI (SENA CIVITAS) SULLE AREE DI SGUINZAGLIAMENTO PER CANI
Pietro Staderini (Sena Civitas) ha chiesto informazioni sulle aree di sguinzagliamento per cani.
Il Consigliere ricordando l’attenzione dimostrata dall’Amministrazione su questo tipo di spazi, con la realizzazione anche di alcune nuove aree, ha chiesto “se, valutate quelle di maggiore fruizione, ci sia l’intenzione di provvedere all’installazione di gazebi e pensiline con sedute per riparare dalle intemperie e dal sole gli utenti che ne usufruiranno”.
All’interrogazione ha risposto l’assessore alle Aree verdi Silvia Buzzichelli la quale ha informato “sull’impossibilità di posizionare gazebi perché trattasi di strutture mobili che non possono essere ancorate al terreno e quindi poter generare, magari in occasione di giornate molto ventose, un pericolo”. Ma anche sul fatto che “molte zone di sguinzagliamento rientrano in aree a vincolo paesaggistico dove è vietato collocare strutture alte più di un metro e mezzo. E’ stato possibile installare un gazebo a Taverne d’Arbia perché gli abitanti hanno in carico la gestione dello spazio verde e quindi effettuano un attento e costante controllo. Quello che invece possiamo fare, come già attuato in alcune zone, è quello di piantare nuove piante”.
Staderini pur dichiarandosi soddisfatto per la risposta che “prevede un incremento del patrimonio arboreo”, sottolineando che non tutte le aree saranno sottoposte a vincolo paesaggistico, ha comunque auspicato, nel venire incontro alla richiesta della interrogazione, di ripari dal sole e dalle intemperie posti a sedere per gli utenti nelle aree cani più utilizzate, “nuove soluzioni da adattare, di volta in volta, nelle varie aree di sguinzagliamento”.
16) L’INTERROGAZIONE DI MICHELI E MASI (PD) SUL PARCHEGGIO SCAMBIATORE ALLA CORONCINA
Nella seduta consiliare, l’interrogazione di Luca Micheli e Alessandro Masi (PD) sul parcheggio scambiatore nella zona della Coroncina, nell’area di proprietà dell’omonimo circolo. Micheli dopo aver illustrato le richieste presentate nelle passate sedute e le relative risposte dell’assessore competente legate all’alta velocità dei veicoli che vi transitano, agli interventi di moderazione del traffico già deliberati e alla progettazione da parte del Servizio Lavori Pubblici del parcheggio previsto nel Piano Triennale delle Opere Pubbliche ritenuto strategico anche per il Piano della Mobilità Sostenibile (PUMS), ha chiesto di sapere “quale sia lo stato dell’arte in merito ai rapporti con la proprietà vista la recente comparsa nell’area di cartelli di divieto di accesso e sosta per coloro che non sono soci del circolo la Coroncina e in quali tempi l’amministrazione intende procedere all’affidamento degli incarichi per le successive fase di progettazione di sistemazione e ampliamento del parcheggio”.
In merito ai rapporti con la proprietà l’assessore ai Lavori Pubblici Sara Pugliese ha informato che “è in corso il rinnovo della Convenzione per l’utilizzo pubblico dell’area del parcheggio, il Circolo metterà a disposizione l’area e il Comune si prenderà in carico la manutenzione fino all’inizio delle opere per la vera a propria riqualificazione e ampliamento”. Per quanto riguarda i cartelli apposti “questa è una legittima attività del proprietario che vuole informare la collettività che, comunque, per il momento, è uno spazio privato”.
“Come già riferito in risposta alla precedente interrogazione effettuata a luglio con lo stesso argomento la progettazione viene svolta dai Servizi tecnici interni.
Il progetto di Fattibilità Tecnica ed Economica è stato approvato il primo ottobre con deliberazione della Giunta Comunale. Nel progetto è previsto il completo ridisegno dell’area (aiuole, pavimentazioni, fognature, illuminazione, fermate del TPL sulla Cassia con allargamento della sede per nuovi golfi di fermata, etc..)”.
Il progetto, con riferimento alla previsione complessiva inserita nel Piano Operativo Urbanistico, è stato pensato in due fasi e suddiviso in stralci anche per bilanciare l’investimento e monitorare l’effettivo utilizzo dell’area di parcheggio: nel primo stralcio 80 posti auto e mantenimento di un campino da calcio; nel secondo ulteriori 70 posti auto e nuova area verde.
Per quanto riguarda il problema della sicurezza degli attraversamenti pedonali lungo la Strada Statale Cassia in gestione al comune di Siena in quanto interna al centro abitato, “l’amministrazione – ha proseguito Pugliese – ha partecipato, lo scorso 15 settembre, al bando per la sicurezza stradale emanato dalla Regione Toscana per il cofinanziamento di interventi destinati al miglioramento delle condizioni di sicurezza di tutti gli utenti della strada, e ad oggi siamo in attesa dell’esito della commissione di valutazione dei progetti.
Le zone su cui ci siamo concentrati sono quelle maggiormente rischiose, ovvero le intersezioni della Cassia con le piccole viabilità laterali come Strada della Tressa, Strada dei Mulini Vecchi, via Tolomei e via Folcacchieri.
L’attraversamento in corrispondenza del circolo della Coroncina invece è stato inserito nel progetto del parcheggio scambiatore perché vi è prevista una sistemazione più complessa per tutta la sede stradale”.
“Mi ritengo insoddisfatto della risposta”, ha esordito Micheli nella replica. “Del parcheggio scambiatore alla Coroncina sono anni che se ne sente parlare e nel frattempo è scaduta la convenzione”. In questo senso il consigliere ha invitato l’Amministrazione “a rinnovare almeno la convenzione ma temo che la trattativa vada a avanti a strappi: si fermi e riparta solo in vista interrogazioni o atti. Così facendo però – ha ammonito Micheli – si perde tempo per la realizzazione di un parcheggio considerato da questa amministrazione strategico, però se occorrono due anni per il rinnovo di un convenzione la strategicità è solo negli annunci”. Il consigliere ha infine sollecitato il Comune a intervenire “quanto prima> sulla Strada Statale Cassia, un’arteria estremamente pericolosa e trafficata dove quasi quotidianamente avvengono micro-incidenti”.
15) DA CERRETANI (IN CAMPO) UN’INTERROGAZIONE SULLA TRASFORMAZIONE IN RSA DELLA RESIDENZA ASSISTITA “IL PAVONE”
Dal consigliere del gruppo In Campo Claudio Cerretani un’interrogazione sulla trasformazione in Rsa della residenza assistita “Il Pavone”.
Ceretani ha illustrato che “tale scelta comporterebbe un passaggio dagli attuali 85 posti per autosufficienti a 76 posti per non autosufficienti con la conseguenza che solo il 40% di questi potrà usufruire del parziale contributo della Regione, mentre per gli altri i costi di assistenza saranno a carico loro e delle famiglie stesse”. “Un progetto – ha proseguito Cerretani – che non ha ottenuto il parere favorevole dalla Società della Salute Senese, alla quale partecipa anche il Comune, con voto unanime di tutti gli altri Sindaci e dell’Usl Toscana Sud Est preoccupati che l’aumento dei posti in RSA porti inevitabilmente ad una minore qualità dei servizi, oltre a condizionare il rapporto tra pubblico, garantito dall’ASP, e privato”.
Il consigliere ha così chiesto se “sia stata valutata l’effettiva necessità di incrementare nuovi posti per non autosufficienti in RSA; se l’autorizzazione concessa risponda a un indirizzo programmatico che verrà seguito anche in futuro, e se sono stati considerati anche gli impatti economici, e non solo, sui cittadini che necessitano del servizio, sull’A.S.P. e quindi sul bilancio comunale”.
A rispondere l’assessore alla Sanità Francesca Appolloni, la quale ha chiarito che “è stata concessa la trasformazione, trovando legittima la richiesta di soggetti gestori di RA che sentano l’esigenza di rispondere a un predefinito quadro normativo”, illustrando poi in dettaglio le richieste pervenute all’ufficio preposto che sono state: Il Pavone – Casa Sollievo Network: da RA a RSA con decremento posti rispetto all’attuale, Casa Anna Maria e Villa Le Volte della Cooperativa Comunità e Persona e Consorzio Archè: da RA a RSA con incremento dei posti rispetto all’attuale, RSA Quisisana di Quisisana SRL, ed infine Le Ville di Porta Romana (RA Villa i Lecci e RSA Villa San Bernardino) della Società di Esecutori di Pie disposizioni da RA a RSA con incremento dei posti rispetto all’attuale”. Venendo alla richiesta di riduzione del numero di posti letto da parte di Casa Sollievo Network (Il Pavone), e dell’impegno, liberamente preso, di accettazione di ospiti dotati di titolo di acquisto nella sola misura del 40% sul totale, Appolloni ha evidenziato “che analoga richiesta di rispondere a preciso quadro normativo è pervenuta anche da Le Ville di Porta Romana, della Società di Esecutori di Pie Disposizioni e da Casa Anna Maria e Villa Le Volte della Cooperativa Comunità e Persona, membro del Consorzio Archè”. Ha ricordato poi che il parere della Società della Salute è obbligatorio ma non vincolante e che “si cita dal verbale dell’assemblea SDSS del 22 novembre 2019 i presenti esprimono “nell’immediato, parere negativo in merito alle richieste di autorizzazione presentate a questo consorzio” rinviando “alla stesura del Piano Integrato di Salute, che vedrà la sua approvazione entro il 31 marzo 2020” e che, nei fatti, l’approvazione del suddetto PIS è avvenuta a giugno 2020 (in forma provvisoria riservandosi la possibilità di modificarlo dopo Covid)”. Inoltre, ha tenuto a chiarire che “le richieste datate novembre 2019 hanno avuto risposta sospesa, nell’immediato, il 22 stesso mese/anno e mancano ancora di risposta definitiva, non essendo stato discusso e approvato il PIS dall’assemblea della SDSS” aggiungendo che “lascio a voi il calcolo dei giorni di attesa rispetto all’immediata assunzione di rischio imprenditoriale. Inoltre le preoccupazioni avanzate nell’interrogazione sono totalmente infondate, poiché, come precisato nel medesimo verbale dell’assemblea di SDSS del 22 novembre 2019, è altresì scritto con chiarezza che “il parere rilasciato da questa assemblea (…) non riveste natura tecnica per la quale la competenza è ascritta alla commissione multidisciplinare per la vigilanza delle strutture”. Detta commissione è di pertinenza AUSL, del cui personale si compone, ed è “deputata alla verifica dell’accertamento dei requisiti per accreditamento, il rilascio delle autorizzazioni al funzionamento di strutture residenziali e semiresidenziali e per il mantenimento nel tempo degli stessi” (da delibera 1187 del 27/10/2020 DG AUSL su proposta Dipartimento Servizi Sociali). Di certo una rassicurazione per ospiti e familiari.
Alla luce di ciò, non si comprende perché la preoccupazione evidenziata nell’interrogazione sembri riferirsi alla sola struttura de Il Pavone e non anche a Casa Anna Maria e Villa Le Volte del Consorzio Arché o Le Ville di Porta Romana delle Pie Disposizioni che presentano analoga richiesta e parametri, ricevendo anche loro risposta positiva da parte dell’Amministrazione. Ci tengo poi a sottolineare che, ai sensi della DGR Toscana n. 955 del 11/10/2016, in vigore dal 2017, si riconosce al cittadino il principio di libertà di scelta tra pubblico, privato e privato sociale (cooperative), a patto che la struttura risponda ai requisiti richiesti la cui verifica spetta alla AUSL mentre spetta alla SDSS, con funzione di controllo degli accordi oggetto di apposita convenzione, vigilare sul corretto rimborso del titolo di acquisto nel limite accordato”.
L’assessore, riportando dal verbale dell’assemblea di SDSS, ha aggiunto che ““dalle rilevazioni dell’osservatorio regionale emerge che a fronte di un allungamento della vita media – il dato del nostro territorio è del 25,44% di ultra sessantacinquenni a fronte di 25,11% della Regione Toscana – cresce la presenza anziana nelle famiglie e aumentano gli anziani soli””, e ha evidenziato che questi dati “dimostrano che la popolazione dei nostri territori sta invecchiando, che siamo di fronte ad una diversa composizione della famiglia che porta a un assottigliamento delle reti familiari e della formazione di un gran numero di nuclei composti da persone sole e spesso anziane. Un numero, quindi, molto alto di anziani residenti deve costituire un riferimento per la programmazione di servizi dedicati all’età geriatrica, sia di tipo sanitario sia sociale”. Sul dato economico generale, invece, la capacità reddituale è superiore alla media regionale e nazionale, “tale da costituire un indicatore per l’ottimo tasso di occupazione dei posti letto privati”. Concludendo che “una maggiore offerta potrebbe andare a soddisfare una domanda che è ragionevole ipotizzare in ulteriore crescita. Anche alla luce di ciò che sta avvenendo ovvero di una forte migrazione di pazienti con esigenze assistenziali verso il Lazio, nello specifico verso la provincia di Viterbo. Sottolineando inoltre che ” occorre preoccuparsi non tanto di posti letto ma di personale sanitario OS e di infermieri dal momento che c’è una grande carenza anche a seguito dell’emergenza Covid. Un punto che potrebbe essere, insieme a percorsi di formazione, un focus su cui prestare attenzione”.
“Ringrazio per la puntuale e completa risposta – ha dichiarato Cerretani – che ha chiarito gli aspetti che stanno dietro a questa scelta del Comune. Spero che queste decisioni rispondano alle esigenze degli ospiti e che non gravino troppo sui bilanci familiari”.
14) SULLA RIQUALIFICAZIONE DELLA ZONA DEI PISPINI L’INTERROGAZIONE DEL GRUPPO “PER SIENA”
Durante il Consiglio comunale Vanni Griccioli, Massimo Mazzini e Pierluigi Piccini (Per Siena) hanno chiesto informazioni sulla riqualificazione della zona dei Pispini, compresa la parte urbanistica fuori le mura.
Nello specifico Griccioli ha chiesto di conoscere “lo stato degli incontri e le eventuali decisioni intercorse con il Ministero della Difesa e degli Interni in merito all’uso dell’ex Distretto militare di S. Chiara e se per favorire la riqualificazione di tutta la zona dei Pispini e quella esterna a Porta di San Viene il Comune ritiene opportuno, con apposito atto amministrativo, creare nuovi posti auto all’interno del resede militare o zona limitrofa, ricordando anche l’attuale situazione di lockdown che costringe i residenti a rimanere nelle proprie abitazioni e a lasciare di conseguenza le auto parcheggiate nonché i lavori che ci sono stati nell’area che hanno ulteriormente diminuito i posti disponibili”.
Negli ultimi mesi, ha informato l’assessore all’urbanistica Francesco Michelotti, dichiarando che si sono svolti alcuni incontri, l’ultimo dei quali lo scorso 4 agosto, tra il Comune, nella figura del Sindaco e della Direzione Urbanistica, e il Ministero della Difesa rappresentato dai funzionari dell’Agenzia del Demanio, per verificare la possibilità di una nuova destinazione d’uso del complesso immobiliare del “Santa Chiara”, un tempo sede del Distretto Militare della nostra città.
“La proposta avanzata dall’Amministrazione Comunale – ha detto Michelotti – è attualmente in fase di condivisione con gli altri soggetti e prevede di individuare per la porzione dell’edificato principale una destinazione turistico-ricettiva, con un’ampia area esterna pertinenziale e con una zona a parcheggio con struttura interrata, una parte ad uso pubblico e un’altra da cedere tramite compravendita o uso in concessione alla Contrada del Nicchio, corrispondente alla volumetria già attualmente utilizzata dalla stessa ed infine delle aree che il Comune intenderebbe trasformare, con la sistemazione a verde attrezzato, la realizzazione di un percorso pedonale che possa collegare l’attuale ingresso (di cui si prevede la demolizione dell’attuale cancello e delle due ali di muro), con l’apertura esistente in prossimità di Porta.
La previsione urbanistica dovrebbe essere condivisa tra le parti tramite un preliminare protocollo d’intesa, il cui schema è già stato redatto ed è al vaglio degli uffici competenti, mentre per la soluzione progettuale sopra descritta il Comune è in attesa di un definitivo e formale riscontro da parte degli organi ministeriali preposti alla gestione immobiliare”.
Griccioli si è dichiarato “soddisfatto in virtù del fatto che l’Amministrazione sta dimostrando l’intenzione di trovare una soluzione nell’area, e di comprendere che il distretto è un’ubicazione importante per riattivare diversi servizi come la disposizione di posti auto”. Concludendo che “se possibile, pur mancando un’approvazione generale sul progetto, di avere una descrizione da presentare alla Commissione Assetto Territorio e la documentazione per comprendere il progetto appieno”.
13) L’ASSESSORE PUGLIESE RISPONDE ALL’INTERROGAZIONE DEL GRUPPO “PER SIENA” SULLE TEMPISTICHE DEI CANTIERI APERTI DA TEMPO IN CITTA’
Si è incentrata sulle tempistiche di numerosi cantieri in alcune vie cittadine l’interrogazione presentata in Consiglio da Vanni Griccioli, Massimo Mazzini e Pierluigi Piccini (Per Siena).
Mazzini ha evidenziato “la presenza di piccoli cantieri aperti da tempo in alcune zone della città senza che si siano risolte le criticità segnalate dalla cartellonistica presente”. Cantieri ubicati nei punti di ingresso della città che, come ha detto il consigliere “ingenerano sensazione di degrado per chi arriva a Siena, come alla rotonda di viale Mazzini dove, da anni, nel muro di retta della scarpata sovrastante il rondò le mattonelle di marmo rotte non sono mai state sostituite; così come non sono state riposizionate le tabelle del muro dove si trova il passaggio pedonale del Ponte di Malizia deturpato anche da scritte. Cartelli e barriere spartitraffico che si possono vedere anche all’altezza del semaforo di viale N. Sauro, alla rotonda di Siena Nord e in quella di via S. Martini”.
Da quanto esposto la richiesta “di conoscere le tempistiche di realizzazione dei lavori con le relative scadenze certe”.
Molto dettagliata la risposta dell’assessore ai Lavori Pubblici, Sara Pugliese, che ha fotografato la situazione dei lavori, premettendo che “in generale i “piccoli cantieri” segnalati derivano dalla necessità di interventi di manutenzione a seguito di danneggiamenti o dalla necessità di monitorare situazioni che hanno evidenziato problematiche” e “l’amministrazione si sta adoperando anche con ricorso a risorse interne per cercare di provvedere al ripristino compreso il trattamento superficiale utile alla rimozione delle scritte e dei graffiti”. Pugliese ha poi illustrato la situazione dei vari cantieri, a partire dalla rotatoria di Viale Mazzini, dove “il rivestimento del muro (in realtà si tratta di una paratia di pali) presenta danneggiamenti dovuti agli urti dei veicoli che periodicamente si verificano ed è in programma un intervento di sostituzione delle lastre rotte, così come di riparazione del rivestimento del vicino passaggio pedonale, anch’esso danneggiato da urti di veicoli, inoltre il Servizio Manutenzione Infrastrutture sta lavorando alla predisposizione di un accordo quadro per la realizzazione di lavori edili simili da utilizzare per questo lavoro e per altre situazioni analoghe”. Per quanto riguarda l’angolo della Scuola Pascoli, “le barriere stradali sono state posizionate alcuni anni fa per risolvere provvisoriamente il problema degli autobus che, provenienti da via Ricasoli, al semaforo svoltano verso via N. Sauro invadendo spesso il marciapiede e creando pericoli per i pedoni – ha spiegato Pugliese -. Lo studio del traffico veicolare nell’area, condotto in occasione della progettazione della rotatoria presso il vicino incrocio di Pescaia, fornirà elementi di valutazione utili per rivedere il traffico all’incrocio e per progettare un intervento definitivo di protezione del marciapiede di via N. Sauro. Non è possibile sostituire i new jersey in plastica con altri in calcestruzzo in quanto questi ultimi hanno dimensioni maggiori, soprattutto in riferimento alla lunghezza, e non consentono il corretto posizionamento in curva”. Sulla rotatoria di Via Simone Martini, lungo il marciapiede prospicente i palazzi e la sede di Siena Ambiente, “i new jersey in plastica sono stati posti a protezione del marciapiede che doveva essere risanato dall’Impresa costruttrice ed erano già collocati durante la fase di cantiere” ma successivamente la ditta è fallita. “In ogni caso il lavoro dovrà essere portato avanti in accordo e con il contributo del condominio perché alcune parti rientrano in proprietà privata. Qualora volessimo togliere i new jersey di plastica bianchi e rossi fin da subito, previo consenso dell’Ufficio segnaletica dei Vigili Urbani, potrebbero essere istallati provvisoriamente dei new jersey in calcestruzzo più decorosi ed anche più protettivi in attesa ovviamente di programmare il rifacimento del marciapiede rialzato (ora il marciapiede non è sicuro perché risulta allo stesso piano della carreggiata)”. Per la rotatoria a intersezione tra Strada Fiume e Tangenziale Nord “le barriere stradali rimaste in loco sono quelle posizionate alla conclusione dell’intervento di realizzazione della Strada Fiume e della rotatoria provvisoria, oggetto di finanziamento regionale. Tali new jersey furono messi perché, a seguito dell’apertura della strada fiume e della rotatoria attuale, nello spazio ‘vuoto’ dell’incrocio venivano parcheggiati abusivamente mezzi pesanti e altri veicoli, intralciando il traffico e creando problemi di sicurezza stradale. D’accordo con l’amministrazione di Monteriggioni vennero messe dal Comune di Siena le barriere mobili, con la consapevolezza però che quella ‘mezza rotatoria’ si trova nel territorio del Comune di Monteriggioni. L’intervento di riprogettazione della nuova rotatoria e della riqualificazione della viabilità della zona è inserito nel Piano Triennale e sarà svolta dal Servizio Progettazione e Realizzazione Opere – ha proseguito Pugliese -. Si tratta in realtà di un completamento perché tutta l’area è stata già oggetto di un ‘masterplan’ condiviso con il Comune di Monteriggioni, Provincia e Anas, del quale sono stati realizzati alcuni stralci funzionali”. Il problema sollevato nell’interrogazione “potrebbe essere risolto togliendo i new jersey di pvc e costruendo una nuova isola rialzata, ma il costo non è irrilevante. Certamente per questi tipi interventi occorre una condivisione di spesa con il Comune confinante. Per questi motivi ci siamo attivati e abbiamo preso contatti nel mese di febbraio con i referenti di Monteriggioni e dopo un sopralluogo congiunto, abbiamo concordato due interventi da portare a termine in quest’anno: la sostituzione dei new jersey di pvc con nuovi di calcestruzzo, che servano anche da protezione più efficace per i pedoni e soprattutto impedire il loro spostamento per il parcheggio abusivo di mezzi pesanti, come invece spesso accade” e “la realizzazione di una piccola isola spartitraffico per mettere in sicurezza l’attraversamento pedonale della SR222 Chiantigiana che serve la fermata del Tpl e accede alla pista ciclabile della strada fiume”. I costi saranno così suddivisi tra le due amministrazioni: “Monteriggioni acquisterà i nuovi new jersey di calcestruzzo e li posizionerà nelle isole perimetrali della rotatoria dal lato della rampa della superstrada e Siena invece realizzerà l’isola spartitraffico ‘salvagente’ nell’attraversamento pedonale sulla SR222. Le due spese sono paragonabili e ammontano a circa 5.000 euro ciascuna”, ha concluso l’assessore.
Mazzini si è dichiarato “soddisfatto auspicando che gli interventi illustrati dall’assessore trovino al più presto la propria realizzazione”.
12) GLI UNGULATI IN CITTA’ NELL’INTERROGAZIONE DI GRICCIOLI, MAZZINI E PICCINI (PER SIENA)
I consiglieri del gruppo Per Siena Vanni Griccioli, Massimo Mazzini e Pierluigi Piccini hanno presentato un’interrogazione in merito alle problematiche causate dagli ungulati nelle strade, negli orti urbani e in altre aree verdi di Siena.
Mazzini sottolineando che “questi animali generano numerosi incidenti stradali nel nostro Comune, nonché danni alle coltivazioni orticole”, e considerando che “anche l’Unione Agricoltori di Siena ha chiesto di intervenire sul problema”, ricordando che “in alcune Regioni e parti di Italia per affrontare tale emergenza si dà modo ai cittadini, proprietari, coltivatori di difendersi direttamente con misure semplici ed efficaci”, ha chiesto “quali sono le soluzioni e le misure di gestione che si intende utilizzare per arginare la situazione e quali quelle di prevenzione e controllo”.
L’assessore alle Aree verdi Silvia Buzzichelli ha nuovamente ricordato all’aula che la competenza in questa materia è della Regione e della Polizia provinciale. Pienamente consapevole dei problemi generati dagli ungulati l’assessore ha riferito di un incontro che ha tenuto alla fine dello scorso agosto con il comandante e il vicecomandante della Polizia provinciale e un rappresentante della Regione Toscana. “Nonostante le catture che effettuano per liberarli poi in aree di riserva gli animali hanno registrato una crescita esponenziale, soprattutto nei primi mesi del lockdown che ha coinciso con il loro periodo di riproduzione. Come amministrazione abbiamo emesso un’ordinanza per richiamare i proprietari terreni a mantenere puliti i sottoboschi; di più, proprio per competenza, non possiamo fare”.
Mazzini, dal canto suo ha esternano la propria insoddisfazione sulla risposta ricevuta ribadendo “che i problemi di un Comune non possono essere portati in Regione o in Provincia bensì risolti in loco”. Come ha stigmatizzato: “il numero di questi animali sta aumentando a dismisura mettendo a rischio, lungo le strade, anche chi si trova alla guida di un mezzo. Il nostro Ateneo ha competenze specifiche con le quali potersi confrontare per una soluzione”.
11) IL GRUPPO VOLTIAMO PAGINA ADESSO SI CHIAMA IMPEGNO CIVICO SIENA
Il Presidente Marco Falorni ha comunicato all’aula che il gruppo Voltiamo Pagina ha cambiato il proprio nome in Impegno Civico Siena, confermando, al contempo, il proseguimento del sostegno alla maggioranza politica. Invariato il capogruppo Federico Minghi.
10) IL CONSIGLIO NON APPROVA LE MODIFICHE DELLO STATUTO DELLA FONDAZIONE ITS TAB
L’assemblea consiliare non ha approvato le proposte di modifica allo Statuto della Fondazione ITS TAB (Istituto Tecnico Superiore per le tecnologie innovative per i beni e le attività culturali-turismo), del quale il Comune è componente in qualità di socio fondatore.
Il vice sindaco Andrea Corsi ha sottolineato come “le modifiche proposte, che comportano una sostanziale durata illimitata degli organi della Fondazione: Consiglio di indirizzo, presidente, giunta esecutiva, comitato tecnico scientifico, incidono in maniera rilevante sull’assetto e sembrano introdurre scelte non rispondenti a un normale avvicendamento democratico nelle cariche, non prevedendo alcun limite di durata o di mandato. Inoltre, la previsione di una diversa modalità di svolgimento delle riunioni degli organi non in presenza avrebbe dovuto essere introdotta con una integrazione regolamentare e non statutaria, e considerata utilizzabile solo nei periodi di emergenza come quello attuale. Alla luce di questi due rilevanti punti critici, secondo la nostra opinione, come Amministrazione confermiamo il testo previgente dello Statuto della Fondazione, non approvando le modifiche proposte” ha concluso il vice sindaco.
9) IN CONSIGLIO IL NUOVO DISCIPLINARE PER IL MERCATO AGRICOLO DI VENDITA DIRETTA IN VIALE MACCARI
Il Consiglio comunale ha approvato il nuovo Disciplinare per il mercato agricolo di vendita diretta in viale Maccari, che si svolge il venerdì dalle 7 alle 14.
L’assessore al Commercio e Attività produttive, Alberto Tirelli ha spiegato all’aula come “il mercato, dalla sua istituzione nel 2009 a oggi, ha avuto diverse variazioni, da qui la decisione di approvare un nuovo Disciplinare per aggiornare tutte le disposizioni in maniera organica e semplificata, accogliendo anche le recenti richieste, da parte dei clienti, di ampliare l’offerta dei prodotti in vendita come quelli provenienti dalla pesca. Inoltre, visto che nel corso degli anni, i titolari di concessione si sono ridotti considerevolmente: da 17 a 7 abbiamo ritenuto opportuno predisporre un bando di concorso per l’assegnazione dei posteggi rimasti liberi”.
Il Disciplinare, composto da 11 articoli, definisce, tra l’altro, generalità e finalità del mercato, soggetti e prodotti ammessi, caratteristiche dimensionali e tipologiche, l’assegnazione dei posteggi in base al bando e l’assegnazione temporanea di quelli occasionalmente liberi, il subingresso, il canone concessorio, e le prescrizioni per gli operatori.
“Con l’approvazione del documento – ha concluso Tirelli – l’amministrazione intende continuare a promuovere azioni per la valorizzazione delle produzioni di qualità del territorio, migliorare la conoscenza dei prodotti locali, favorire l’incontro tra il mondo della produzione e quello del consumo, sostenendo l’attuazione della filiera corta dell’agroalimentare nel senese. Per questo motivo viene garantita la presenza prioritaria di aziende agricole del territorio del Comune o dell’ambito sovracomunale “Colline di Siena” e, in subordine, delle aziende della provincia e della regione Toscana”.
8) DELIBERATO L’INTERVENTO DI RISTRUTTURAZIONE DEL PRONTO SOCCORSO DELLE SCOTTE
Il Consiglio comunale, riconoscendo di interesse pubblico l’intervento di ristrutturazione per l’ampliamento delle superfici da dedicare alle attività di Pronto soccorso dell’ospedale “Santa Maria alle Scotte”, ha approvato la deroga al Regolamento Urbanistico. L’assessore all’Urbanistica Francesco Michelotti, ripercorrendo le fasi che hanno portato alla delibera consiliare, ha illustrato come “l’azienda ospedaliera universitaria senese porti avanti da tempo un percorso di rinnovamento delle strutture del nosocomio, al fine di mantenere e migliorare le prestazioni sanitarie erogate. Il Pronto soccorso necessita di alcuni interventi di adeguamento di natura distributiva e impiantistica per una ridefinizione funzionale degli spazi esistenti che, alla luce anche dell’emergenza epidemica, garantiscano l’ampliamento della sala di attesa dei “codici minori”, nonché elevati livelli di sicurezza e separazione. Si tratta di un ampliamento della superficie edificata, all’interno della sagoma dell’edificio esistente, che consiste nella chiusura del portico antistante l’attuale Pronto soccorso e l’aggiunta di un box/filtro di decontaminazione, prefabbricato ed esterno al corpo di fabbrica, per una superficie di 100 mq, dei quali solo 27 rappresentano la parte eccedente da concedere in deroga”.
“L’intervento proposto dall’azienda ospedaliera – ha proseguito Michelotti – attualmente conforme al Piano Operativo, risulta, però, in contrasto con il vigente Regolamento Urbanistico, ma riconoscendone l’interesse pubblico, viene approvato il titolo edilizio legittimante le opere da effettuare con un permesso a costruire in deroga al RU”.
7) APPROVATE DAL CONSIGLIO ALCUNE VARIAZIONI DEL BILANCIO DI PREVISIONE
Il Consiglio comunale ha approvato alcune variazioni al Bilancio di previsione 2020/2022, che non ne alterano il pareggio finanziario.
Come ha illustrato l’assessore al Bilancio Luciano Fazzi “si è reso necessario procedere ad alcune variazioni dopo che gli uffici comunali hanno effettuato una verifica degli andamenti della gestione di competenza del 2020, nonché delle evoluzioni prevedibili nel restante periodo dell’anno, in considerazione anche dei recenti provvedimenti sull’emergenza epidemiologica”.
Le modifiche riguardano, tra l’altro “il ridimensionamento delle previsioni di gettito da recupero evasione (Imu, Tari e Tasi); la ridefinizione delle previsioni dei proventi da sanzioni del Codice della Strada; l’incremento del contributo statale “Fondo funzioni fondamentali” relativo all’emergenza Covid e la contabilizzazione dell’ulteriore contributo dello Stato a sostegno dei musei non statali, che per il Comune trova corrispondenza in una pressoché equivalente riduzione delle previsioni di entrate dei proventi museali; la costituzione di una congrua dotazione dei fondi di riserva di competenza e di cassa; il definitivo adeguamento della quota capitale dei mutui a seguito del perfezionamento delle operazioni di negoziazione di quest’anno; l’incremento della previsione di alienazioni patrimoniali di immobili, dopo le aggiudicazioni e la stipula dei contratti di cessione entro l’anno; un riallineamento delle previsioni del Fondo Crediti Dubbia Esigibilità (FCDE)”.
Sull’utilizzo dei proventi delle alienazioni patrimoniali, che risulteranno accertate nel 2020, l’assessore ha precisato che saranno così destinati: “400mila euro all’estinzione anticipata di mutui in essere con banca MPS; 114.709 euro al completamento del finanziamento degli interventi di manutenzione straordinaria sugli infissi del Palazzo comunale, mentre la parte residua servirà alla riduzione del debito dell’Ente mediante la copertura nel 2020 di parte delle quote capitale di mutui e prestiti obbligazionari”.
6) IN CONSIGLIO IL BILANCIO CONSOLIDATO E LA RELAZIONE SULLA GESTIONE DELLE SOCIETA’ PARTECIPATE
Deliberata dall’assemblea consiliare la presa d’atto della relazione consolidata sui risultati globali della gestione 2019 di enti e organismi costituiti per l’esercizio di funzioni e servizi comunali. Il documento esamina le risultanze annuali delle partecipate che, a vario titolo, fanno riferimento all’Ente e copre un ambito più ampio del bilancio consolidato. Approvato anche il relativo Bilancio consolidato 2019 che rappresenta la situazione economico-finanziaria del Gruppo Amministrazione Pubblica (GAP). Nel perimento di consolidamento, oltre al Comune come capogruppo: Siena Parcheggi SpA, Tra.In SpA, ASP Città di Siena, Istituzione Biblioteca Intronati, Società della Salute Senese e Siena Casa SpA.
L’assessore al Bilancio Luciano Fazzi ha affermato come “la relazione sia finalizzata non solo a rispondere alle esigenze normative e regolamentari, ma soprattutto alla necessità di conoscere in modo sufficientemente completo i risultati del “gruppo pubblico comunale”, attraverso l’esame degli aspetti patrimoniali e dei principali elementi della gestione nel 2019, nonché l’esposizione dei risultati economici anche degli altri organismi che a vario titolo fanno riferimento all’Ente”.
Il rapporto risulta strutturato in quattro parti: nella prima sono prese in considerazione le società di capitali: Acquedotto del Fiora, Fises, Intesa, Microcredito di solidarietà, Siena Ambiente, Siena Casa, Siena Parcheggi, Società consortile energia Toscana, Tra.in, oltre a Terre di Siena Lab (in dismissione). Nella seconda i consorzi: Terrecablate, Bonifica 6 Toscana sud e la Società della Salute Senese; nella terza parte vengono analizzate le fondazioni: Accademia Musicale Chigiana, Danilo Nannini per la maternità e l’infanzia onlus, Derek Rocco Barnabei, ForTeS, Futura per Dopo di Noi onlus, Monastero onlus, MPS, Toscana Life Sciences, ITS Vita e ITS TAB; nell’ultima gli enti con natura giuridica diversa come l’ASP Città di Siena, l’Associazione Siena Jazz, l’Istituto di alta formazione musicale “Rinaldo Franci”, la Biblioteca Comunale degli Intronati, ATO Toscana sud e l’Autorità Idrica Toscana.
“Il valore delle partecipazioni societarie comunali – ha proseguito Fazzi – calcolato con il criterio del patrimonio netto, è vicino ai 40 milioni di euro. Tutte le società hanno approvato il bilancio in tempo per la redazione del rapporto, ad eccezione di Siena Ambiente, che ha fatto recentemente pervenire una comunicazione che annuncia l’imminenza dell’approvazione del bilancio 2019 in assemblea; nessuna di queste società ha approvato il bilancio in perdita.
Alcuni dati contabili di dettaglio dell’esercizio 2019 sulle principali partecipazioni: l’Acquedotto del Fiora ha registrato una crescita del fatturato a 125 milioni ed utili per oltre 13 milioni, portando il patrimonio netto vicino a 100 milioni di euro. Di notevole importanza il prolungamento della convenzione del Servizio Idrico dell’Ambito Ombrone per ulteriori 5 anni rispetto alla durata originaria, portandolo dal 31/12/2026 al 31/12/2031. La Fises è tornata all’utile, seppur modesto, dopo due anni in cui le perdite erano state immediatamente ripianate con il ricorso alle consistenti riserve. Il patrimonio netto supera attualmente i 63 milioni. L’utile di Intesa, per effetto dei dividendi della partecipata Estra SpA, è cresciuto di circa il 25% rispetto all’anno precedente, cosicché il patrimonio netto di fine esercizio sfiora i 64 milioni. Il Microcredito di Solidarietà ha proseguito la sua preziosa attività sociale registrando un piccolo utile. Su Siena Ambiente, che non ha ancora approvato il bilancio, ma iniziava l’esercizio con un patrimonio netto di 46 milioni, influiscono sia le complesse vicende societarie e gestionali di Sei Toscana, sia le novità regolatorie del settore rifiuti con il recente ingresso di Arera come authority nazionale di regolazione. Il bilancio di Siena Casa presenta un utile netto di 375.206 euro, superiore a quello degli anni recenti e determinato in gran parte dalla diminuzione del costo del personale e dal minor impatto delle spese di manutenzione grazie ai risparmi fatti. La società ha così sostanzialmente completato il percorso di ricostituzione del capitale sociale avviato con il piano industriale del 2015. La Siena Parcheggi ha chiuso il 2019 con un utile di esercizio di 1.104.807 euro, il più alto della sua storia recente con un fatturato di oltre 9 milioni, che ha consentito di portare sopra i 6 milioni il patrimonio netto. Tali risorse sono state importantissime per affrontare l’imprevedibile crisi del 2020, in cui la società è stata pesantemente colpita dalla paralisi del turismo e della mobilità dovuta all’emergenza epidemiologica. Il Tra.in evidenzia un risultato di esercizio positivo di circa mezzo milione di euro, dovuto a una partita straordinaria di carattere finanziario che porta a circa 22 milioni il patrimonio netto. Infine, l’uscita del Comune di Siena da Terre di Siena Lab srl, già deliberata dal Consiglio Comunale, sta seguendo i passaggi previsti dallo statuto della società e sarà perfezionata probabilmente entro pochi mesi”.
Passando agli organismi di natura non societaria: “Il Consorzio Terrecablate presenta conti in sostanziale equilibrio, con un fatturato e un patrimonio netto entrambi superiori ai due milioni di euro; in crescita anche fatturato e utili della partecipata Terrecablate Reti e Servizi. Anche il Consorzio Società della Salute Senese chiude l’anno in sostanziale pareggio, con un volume della produzione stabilmente sopra i 10 milioni. Fra le fondazioni accenniamo alla Fondazione MPS che chiude con un patrimonio netto di 436 milioni, un totale attivo di 518 milioni di euro e un avanzo di esercizio di 23.859.707 euro; alla Fondazione Toscana Life Sciences che ha registrato un totale dell’attivo patrimoniale cresciuto a 12 milioni, chiudendo l’anno con un utile di 96.879 euro e un patrimonio netto che è salito a 597.781 euro. Anche l’ASP Città di Siena evidenzia un volume della produzione in aumento, superando i 20 milioni, e un risultato d’esercizio di poco inferiore al mezzo milione, in linea con l’anno precedente; il patrimonio netto è cresciuto a oltre 12 milioni. Infine, le due istituzioni musicali: Siena Jazz che registra una lieve perdita d’esercizio su un volume della produzione di circa 1,7 milioni e un patrimonio netto di 1,3 milioni, e l’Istituto Musicale Franci, ormai sulla strada della piena statalizzazione, che presenta un avanzo di amministrazione di quasi 900mila euro e un patrimonio netto di 1,2 milioni”.
5) IN CONSIGLIO L’AGGIORNAMENTO DEL PROGRAMMA BIENNALE DEGLI ACQUISTI DI BENI E SERVIZI 2020/2021
Approvato dall’assemblea consiliare l’aggiornamento del programma biennale degli acquisti e dei servizi 2020/2021, di importo pari o superiore a 40mila euro.
Come ha sottolineato l’assessore al Bilancio Luciano Fazzi : “In base a quanto richiesto dal recente Decreto Semplificazioni, l’Ente ha provveduto a integrare e modificare il Programma biennale inserendo acquisti avviati nell’anno in corso e non previsti originariamente e togliendo quelli previsti ma non realizzati a causa dell’emergenza pandemica. In particolare, relativamente al servizio di Bike sharing “Si pedala”, e il suo potenziamento, è stata prevista la fornitura e posa in opera di ciclostazioni, per un importo di 53.730 euro, e la fornitura di biciclette a pedalata assistita per 80mila euro. La gestione dei CAG (centri di aggregazione giovanile) a Isola d’Abia e San Miniato per 36 mesi ammonta a 45.823 euro. Inoltre, a causa della chiusura degli asili per l’emergenza sanitaria e la conseguente sospensione e successiva ripresa degli appalti, sono stati posticipati al 2021 il servizio di sporzionamento e distribuzione pasti nelle scuole dell’infanzia e primarie statali, la sorveglianza, custodia e cucina in alcuni plessi scolastici, e il servizio di accompagnamento sugli scuolabus. Infine, in virtù dell’accertato incremento del numero dei minori portatori di handicap, è stato aumentato l’importo dell’appalto per il servizio di sostegno nei nidi e scuole dell’infanzia che passa da 140mila a 200mila euro”.
4) CON UN’INTERROGAZIONE URGENTE MAGI CHIEDE INFORMAZIONI SUL FUNZIONAMENTO DELLE USCA E SULL’ASSISTENZA TERRITORIALE IN FASE COVID
Barbara Magi (Fratelli d’Italia), con un’interrogazione urgente presentata in Consiglio comunale, ha chiesto informazioni sul funzionamento delle USCA (unità speciali di continuità assistenziale) e sull’assistenza territoriale in fase di emergenza.
“La Regione Toscana – ha ricordato Magi – seguendo il decreto del Governo entrato in vigore il 10 marzo che prevedeva l’istituzione, presso una sede di continuità assistenziale già esistente, di un’unità speciale ogni 50.000 abitanti per la gestione domiciliare dei pazienti Covid con l’obiettivo di alleggerire e garantire l’attività assistenziale ordinaria, ha previsto con ordinanza del 29 marzo l’attivazione delle USCA sette giorni su sette, dalle 8 alle 20, tenuto conto delle risorse territoriali disponibili e attivabili per le funzioni di presa in cura dei malati Covid. Con il perdurare delle Stato di emergenza, anche questo tipo di servizio è stato prorogato e non solo, dal 1° novembre, è stato anche rafforzato cosicché il team, composto da un infermiere e un medico, segue i pazienti positivi nel domicilio, ma anche negli alberghi sanitari e presso le RSA, evitando intasamenti nei Pronto Soccorso e nei reparti ospedalieri. Nonostante queste azioni – ha proseguito il consigliere – e con la scelta della Regione di togliere la Guardia Medica dopo le 24 e fino alle 8, la parte territoriale dell’emergenza si è trovata sovraccaricata con conseguente ritardo nella presa in carico dei pazienti, effettuazione dei tamponi e lunghe code al drive-through. A ciò si aggiungono le lamentele, su stampa e social, da parte degli assistiti che affermano di non essere stati contattati dalle USCA dopo la prima segnalazione al Servizio di Igiene Pubblica”. Alla luce di quanto esposto Magi ha quindi chiesto ” se si ritengono sufficienti le Unità speciali presenti nel territorio senese e quando saranno operative quelle dedicate ai pazienti in RSA, e se parallelamente alle assunzioni di nuovi medici si è pensato anche ad implementare i team USCA”. Ha inoltre domandato “se l’elaborazione, l’archiviazione e la memorizzazione dei dati viene fatta correttamente in base alla legge sulla privacy”. Ha poi domandato “se il rapporto con il servizio 118 di Emergenza funzioni in un’ottica di coordinamento e non di sovrapposizione di funzioni ed infine se gli accessi ai Pronto Soccorso, da quando le USCA sono state progressivamente potenziate, come affermato da Marco Picciolini, Direttore del Distretto senese, nel corso dell’audizione della Commissione Servizi Sociali e Sanitari dello scorso 17 novembre, abbiano evidenziato un miglioramento, ovvero una riduzione degli accessi per e sospetto Covid”.
L’assessore alla Sanità Francesca Appolloni ha ringraziato Magi per l’interrogazione che tocca un tema di grande interesse e che “trova riscontro anche in alcune lamentele ricevute. E per questo ho chiesto informazioni alla direzione sanitaria il 22 ottobre, il 1° e il 19 novembre ricevendo risposte rassicuranti sul servizio svolto dalle USCA, ma purtroppo non sempre i cittadini hanno ricevuto un servizio adeguato”. L’assessore nell’informare che le USCA sono aumentate “arrivando a cinque e che il loro incremento è possibile solo trovando medici e infermieri da dedicare a questo servizio”. “Nessun problema – ha proseguito Appolloni – sul rispetto della privacy sull’archiviazione dei dati che ci vengono forniti direttamente dalla Regione; e nessuna sovrapposizione tran il lavoro svolto dal 118 e dalle USCA. Un lavoro in team che ha ricadute positive anche sugli accessi al pronto soccorso”. “Continuerò a monitorare la situazione – ha concluso – in modo che il servizio sul territorio risponda in maniera adeguata alle esigenze generate dalla pandemia”.
Il consigliere Barbara Magi si è dichiarata soddisfatta della risposta ricevuta auspicando “l’incremento del servizio perché nonostante le rassicurazione ricevute dal dottore Marco Picciolini e cioè che 5 USCA sono sufficienti a seguire 700 pazienti, la realtà è diversa viste le criticità palesate. Per tornare a vivere una vita il più normale possibile il servizio sul territorio deve essere ulteriormente incrementato”.
3) COSTITUITA IN COMUNE LA STAZIONE UNICA APPALTANTE
L’assemblea consiliare ha approvato all’unanimità la costituzione, presso il Comune di Siena, di una Stazione Unica Appaltante (SUA) per l’affidamento di appalti e concessioni di lavori, servizi e forniture, nonché lo schema di convenzione con gli enti interessati.
Il vicesindaco Andrea Corsi ha evidenziato come “l’ufficio comunale Gare e Appalti ha i requisiti attualmente necessari e sufficienti per svolgere la funzione di Stazione Unica Appaltante o Centrale di Committenza anche per altri Comuni e, comunque, per gestire in forma associata le procedure di appalto. E’ iscritto nell’anagrafe nazionale delle stazioni appaltanti, in quanto in possesso dei requisiti prescritti dalla legge e, inoltre e questo è un grande risultato, ha ottenuto lo scorso febbraio, la certificazione di qualità, secondo la norma europea Uni Iso 9001:2015 anche come centrale di committenza. Da qui, dunque, la costituzione della Stazione Unica Appaltante con l’approvazione di uno schema di convenzione, che ne regolerà il funzionamento e i rapporti reciproci, aperta all’adesione di tutti gli enti locali, enti pubblici territoriali, enti pubblici non economici, organismi di diritto pubblico, imprese pubbliche e loro associazioni, unioni, consorzi con sede nella provincia di Siena”.
Accolta la richiesta di adesione pervenuta dal Comune di Asciano, cui seguirà la stipulazione della relativa convenzione.
“Con l’esercizio in forma associata delle funzioni di stazione appaltante – prosegue il vice sindaco – l’amministrazione mette al servizio del territorio le proprie competenze e professionalità al fine di garantire una ottimale gestione delle procedure, una migliore programmazione degli acquisti di beni e servizi e un’azione congiunta di contenimento della spesa pubblica”.
2) IL CONSIGLIO APPROVA ALL’UNANIMITA’ UNA GESTIONE ASSOCIATA CON IL COMUNE DI ASCIANO
Deliberata all’unanimit la convenzione tra il Comune di Siena e quello di Asciano per la gestione associata delle attività connesse ai compiti del responsabile per la prevenzione della corruzione e della trasparenza.
“La convenzione – ha illustrato il vicesindaco Andrea Corsi – avrà la durata di un anno. E’ rinnovabile e consentirà di razionalizzare e ottimizzare l’uso delle risorse umane, strumentali e informatiche, potenziare i processi informativi e formativi del personale, nell’ottica di accrescere le specifiche competenze di tutti gli operatori addetti all’ufficio associato, veicolare circolari e linee guida necessari per avere un sistema il più possibile standardizzato per entrambi gli enti in termini di metodologia di pubblicazione degli atti, nonché programmare le attività necessarie a garantire l’attuazione corretta delle disposizioni in materia” ha concluso Corsi.
L’Amministrazione di Siena si impegna, quindi, ad esercitare tutte le funzioni amministrative relative alla gestione associata e alla stessa vengono demandate l’informazione e formazione sui principali adempimenti obbligatori, la programmazione della attività da svolgere in collaborazione con i referenti operativi del Comune di Asciano e il supporto agli stessi su specifiche criticità nelle materie attinenti la convenzione e la condivisione di buone pratiche.
Le spese per il funzionamento dell’ufficio, 4mila euro all’anno, vengono rimborsate al Comune di Siena da quello di Asciano.
1) IL VICESINDACO CORSI HA COMUNICATO LE ULTIME NOMINE DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE
In apertura del Consiglio comunale il vicesindaco Andrea Corsi ha comunicato le ultime nomine dell’amministrazione comunale.
Per quanto concerne la società Siena Casa Spa, è stato eletto presidente l’avvocato Roberto Martini su indicazione del Comune di Siena mentre i membri sono Grazia Baiocchi e Claudio Botarelli. Nel Collegio sindacale, presidente Vincenzo Albanese e membri Roberto Minghi e Rosella Terreni, quest’ultima su indicazione del Comune.
All’Accademia Chigiana, oltre la presenza nel cda del sindaco Luigi De Mossi, su proposta del Comune è stata nominata Orsola Maione e nel Collegio sindacale Stefano Giraldi.
Alla Fondazione Monastero, su indicazione del Comune, nominati Marco Fedi ed Emanuele Paolini.
Alla Biblioteca comunale degli Intronati, il dottore dimissionario Andrea Bianchi Sugarelli è stato sostituito dall’avvocato Michele Dei.
L’avvocato Monica Barbafiera sarà il Garante per la disabilità del Comune di Siena mentre Garante dell’infanzia e dell’adolescenza è stata nominata la dottoressa Anna Ruggiero.