Politiche sanitarie e sociali al centro di un percorso di riordino e sviluppo, energia e sostenibilità ambientale, il tema degli spazi pubblici, l’impegno verso una diversa mobilità urbana ed extraurbana, la promozione di politiche attive per il distretto produttivo, il commercio e l’economia di prossimità. Questi alcuni dei punti approfonditi nell’atto di indirizzo presentato dal presidente del Consiglio Comunale Franco Gallerini in apertura della seduta del 3 giugno.
“Un atto con cui avviamo una discussione di ampio raggio sull’azione politica e amministrativa del nostro Comune, fortemente condizionata dall’emergenza sanitaria, sociale ed economica in corso – dice Gallerini – Una riflessione che muove da un contesto nazionale e anche oltre ma che ricade inevitabilmente anche sul nostro territorio e sulla nostra azione, sui programmi e sulle priorità, da rimodulare sulla base di quanto sta accadendo. Un percorso inedito, che inizia in questo consiglio e che proseguirà sia nella sede consiliare sia nella città”.
“Un percorso che prova a tenere insieme due aspetti – ha detto il sindaco David Bussagli – La necessità di affrontare problemi emergenziali e quella di non perdere l’orizzonte di senso che guida tutte le azioni amministrative per contribuire alla costruzione di un futuro di crescita. Senza rinunciare ai principi cardine del nostro programma di mandato, coesione, inclusione e sostenibilità, dobbiamo farci carico di quanto è accaduto tenendo insieme le necessità dell’oggi e quelle del medio periodo. Una discussione aperta”.
L’atto di indirizzo, illustrato dal presidente, è stato al centro di un ordine del giorno approvato dai gruppi del Partito Democratico, Vivacittà, PoggibonSi Può e Civiche Insieme. Ha votato contrario il gruppo Lega Salvini premier. L’atto si sviluppa su una articolata serie di premesse che ne disegnano il contesto di senso, dalla gestione sanitaria dell’emergenza, alle misure di contenimento introdotte, agli strumenti di sostegno introdotti del Governo, a quelli europei, alla necessità di maggiori risorse per gli Enti locali. Da qui si sviluppano una serie di punti in cui l’atto di indirizzo è declinato: mobilità urbana ed extra urbana, spazi pubblici, turismo, sanità, welfare familiare, servizi alla persona, scuola e politiche per l’infanzia, politiche culturali, sport, semplificazione, organizzazione dei servizi comunali e della struttura comunale, energia e miglioramento abitativo, rifiuti ed economia circolare, commercio ed economia di prossimità, terzo settore, distretto produttivo e filiera produttiva, spazi dedicati alla produzione, ai servizi, digitalizzazione e lavoro agile, area come ambito ottimale per lo sviluppo delle politiche economiche e sociali.