un’ordinanza applicativa della misura cautelare personale del “divieto di avvicinamento”, emessa dal GIP presso il Tribunale di Siena.
Dalle indagini svolte dai carabinieri mediante l’audizione di diverse persone, nell’ambito di un “codice rosso” per violenza di genere, è emerso un grave e documentato quadro di vessazioni di ogni sorta, fisiche e morali, perpetrate dall’uomo negli ultimi sette anni a danno della propria ex convivente e dei due figli minori della coppia.
Gli episodi di maggiore gravità sono stati due: una prima aggressione con un coltello e una seconda con un’ascia, sempre verso la propria famiglia, che in entrambi i casi è stata costretta a rifugiarsi a casa dei nonni materni.
Nella seconda circostanza l’aggressore si è addirittura scagliato contro l’autovettura con la quale la propria famiglia si stava dando alla fuga, danneggiandola in modo evidente ed in più parti, a colpi di scure.
Considerata la prevedibilità di ulteriori futuri episodi ed il pericolo incombente sulla donna e sui bambini, all’uomo è stato imposto dalla magistratura senese il divieto di avvicinarsi entro 100 metri dai luoghi frequentati dalla famiglia e alla scuola dei bambini. Eventuali violazioni della regola imposta – spiegano i Carabinieri – potrebbero facilmente condurlo in carcere.