“Esprimiamo soddisfazione per il regolamento in approvazione perché consentirà di agevolare le compravendite e conseguentemente ritrovare l’interesse del mercato per il riuso del patrimonio edilizio esistente”. A sottolinearlo Andrea Tanzini, presidente Ance Siena in vista della seduta del Consiglio comunale di giovedì 19 dicembre in cui si discuterà l’approvazione del “Regolamento per la semplificazione, correzione e rettifica di difformità nei procedimenti edilizi”.
“Si tratta – aggiunge Tanzini – di uno dei risultati ottenuti anche grazie al tavolo consultivo istituito dal Comune con gli ordini professionali e Ance Siena: un’attività con l’obiettivo di dare uniformità di interpretazione delle norme, semplificazione e strumenti per dare chiarezza al complesso normativo inerente il settore edile e con essa il ripristino e il recupero del patrimonio edilizio”.
Un tema, quello della burocrazia, sul quale Ance Siena si è mossa anche in ambito nazionale proponendo nelle sedi competenti una serie di modifiche all’art. 36 del DPR 380/2011 mirati a una sostanziale semplificazione. Soprattutto negli edifici di vecchia costruzione, le difformità su documenti anche molto datati costituiscono, secondo alcune stime, il 70% degli elementi negativi che influiscono sul perfezionamento delle compravendite. “Grazie all’individuazione di procedure semplificate per la risoluzione delle difformità tra lo stato reale di un immobile e la documentazione ad esso relativo – spiega Tanzini – sarà possibile correggere molti errori formali, spesso di scarsa entità, che negli anni si sono stratificati e che di fatto ad oggi bloccano pesantemente le compravendite”.
“In attesa che l’azione di buon governo agisca anche nella stesura del nuovo piano operativo con misure di buon senso e stimolo per il settore, diamo atto della capacità di ascolto che l’amministrazione comunale ha dimostrato comprendendo le posizioni di imprese e professionisti del settore edile e cercando un confronto costruttivo. Con il nuovo strumento urbanistico ci auguriamo – conclude Tanzini – che la città possa avere un nuovo impulso nel recupero di volumi inutilizzati, oltre che nell’abbellimento e nella riqualificazione funzionale: una norma che consenta gli adattamenti nel tempo ai bisogni di chi abita o frequenta Siena. La città si tutela solo vivendola”.