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SIENA

Siena, il Consiglio comunale di giovedì 21 novembre 2019

21 Novembre 201951 minuti di lettura
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sala-del-capitano-del-popolo_650Il Consiglio comunale di Siena si è riunito in seduta ordinaria giovedì 21 novembre, alle ore 9, nella Sala del Capitano del Popolo di Palazzo Civico.

Questo l’elenco dei lavori dalla sala consiliare in continuo aggiornamento (aggiornare la pagina o visitare successivamente per visualizzare i nuovi argomenti):


18) I RAPPORTI TRA CINA E SIENA NELL’INTERROGAZIONE DEL GRUPPO PER SIENA

Vanni Griccioli, Massimo Mazzini e Pierluigi Piccini (Per Siena) hanno presentato un’interrogazione su un patto di collaborazione tra Siena e lo stato cinese nel dicembre 2018. Il consigliere Mazzini ha ricordato le finalità del viaggio in Cina del sindaco Luigi De Mossi all’interno di una delegazione organizzata dall’allora Sottosegretario degli Esteri “con lo scopo di attirare investimenti sia a livello industriale sia culturale sul nostro territorio, e il relativo patto di collaborazione tra i Comuni di Siena e di Yangzhou su ambiti legati all’economia, turismo, tutela dei beni culturali, sport e musica, e sull’accordo con l’Agenzia per l’educazione e lo sport del distretto di Bao Ying della stessa città valido dal dicembre 2018 al dicembre 2021”. Ed ha chiesto di essere aggiornato “sull’avanzamento di tali progetti, quali siano state le sinergie tra il Comune e l’Università per Stranieri e quali programmi hanno visto coinvolto l’ateneo soprattutto in merito alla ricerca e all’innovazione”.

Nel rispondere all’interrogazione, il sindaco Luigi De Mossi, ha ripercorso le tappe del viaggio: “Nel dicembre 2018, mi sono recato nelle città di Nantong, Nanchino e Yangzhou, tutte appartenenti alla Provincia dello Jiangsu, al fine di favorire e promuovere scambi, collaborazione e progetti di reciproco interesse tra Siena e le suddette città della Repubblica Popolare Cinese. Ho incontrato i sindaci di queste città, anche al fine di precisare meglio i termini per la stipula della dichiarazione di gemellaggio con la città di Nantong, prevista nella nostra città nei primi mesi del 2020 e le collaborazioni e partenariati con Yangzhou, Nanchino e i rappresentanti della Provincia dello Jiangsu”. Oltre che con i primi cittadini, si sono svolti incontri “con diverse realtà istituzionali, formative, imprenditoriali, sportive, turistiche e culturali delle città cinesi interessate, nonché un incontro con la Direzione Generale Educazione e Sport della Provincia di Jiangsu”, ha proseguito il sindaco, evidenziando che “questa stretta collaborazione che abbiamo avviato con l’Associazione Atletica Cinese consente il soggiorno, l’allenamento e la preparazione di atleti cinesi a Siena, nella prospettiva della loro partecipazione alle competizioni europee e alle prossime Olimpiadi di Parigi”. La trasferta, “oltre che essere stata utilissima in prospettiva futura, ha dato anche immediati risultati concreti” che De Mossi è andato a elencare: “Un accordo di collaborazione tra i Comuni di Siena e di Yangzhou sui campi dell’economia, turismo, tutela dei beni culturali, calcio, biotecnologie e musica allo scopo di promuovere il reciproco sviluppo e benessere. Un accordo con l’Agenzia per l’educazione e lo sport del Distretto Bao Ying della città di Yangzhou valevole per il periodo dicembre 2018-dicembre 2021 che prevede un innovativo percorso didattico che coniuga lo studio della lingua italiana con la pratica dello sport giovanile. Un accordo che consente l’ampliamento della collaborazione tra professionisti senesi, iscritti all’Aics di Siena ed i licei sportivi dello Jiangsu”.

“Sono poi tornato in Cina recentemente a capo di una delegazione formata dal vicepresidente della Giunta regionale Toscana Monica Barni, dal Rettore dell’Università di Siena Francesco Frati, dal Rettore dell’Università per Stranieri Pietro Cataldi e dal direttore generale e dal direttore commerciale di Tls che grazie a questo viaggio hanno potuto stringere rapporti solidi e concreti con importanti centri di ricerca dello Jiangsu – ha detto ancora il primo cittadino -. In questo viaggio l’Amministrazione comunale ha fatto da tramite e ha favorito futuri scambi tra gli Atenei senesi e le diverse realtà universitarie dello Jiangsu. Sono stati svolti importanti incontri istituzionali con il Vice Presidente della Provincia della Jiangsu, con il Sindaco e Vicesindaco di Nantong, con il sindaco e vice Sindaco di Nanchino”. Incontri in cui sono state gettate le basi “per la sigla di nuove intese tra atenei senesi e cinesi, anche in settori dell’ingegneria informatica, biotecnologie, e di scambi accademici ed educativi, allo scopo di aumentare le presenze di studenti e docenti cinesi nella nostra città”. Non solo, “si sono svolti proficui colloqui con istituti di ricerca biologica e farmaceutica dello Jiangsu e Nantong, al fine di promuovere sinergiche collaborazioni con la TLS. Sono stati siglati due nuovi accordi di cooperazione Siena-Nantong circa progetti di collaborazione da svolgere durante il 2020, che è stato dichiarato l’Anno della Cultura e del Turismo Sino-Italiani, in particolare nel settore degli scambi culturali, l’organizzazione di mostre congiunte, lo scambio di competenze scientifiche e accademiche, la promozione del turismo culturale e, infine, la cooperazione nel settore del design, produzione e processi tecnologici”. Infine il sindaco ha ricordato il secondo accordo siglato che “riguarda il sostegno al “Double degree” nel settore musicale che coinvolge l’Istituto Rinaldo Franci e la Facoltà d’arte di Nantong, al fine di accrescere il numero di studenti e docenti cinesi a Siena. Il Double Degree è il primo accordo italo-cinese di doppio diploma riconosciuto dai rispettivi ministeri dell’istruzione”.

Mazzini, nel ringraziare il sindaco per l’ampia e completa risposta durante la quale ha relazionato al consesso la sua esperienza in terra cinese, ha evidenziato “l’importanza della sinergia attivata, vista la costituzione istituzionale della delegazione che ha visto partecipe anche la vicepresidente della Regione Toscana”. ” Una sinergia che auspico porti al raggiungimento di risultati concreti, che possano permettere anche un recupero economico della nostra città, in particolar modo nell’innovazione di sistema”.


17) IN CONSIGLIO IL NUOVO REGOLAMENTO DELLA BIBLIOTECA COMUNALE

L’assemblea consiliare ha approvato il nuovo Regolamento della Biblioteca comunale degli Intronati.

Il testo attuale, che risale al 1995, modificato in parte nel 2011, non è più coerente con la normativa vigente in materia, né con il sistema organizzativo e gestionale interno, in ragione di cambiamenti sostanziali negli uffici e nei servizi.

La durata dell’Istituzione, organismo strumentale dell’Ente, è fissata fino al 2050, con possibilità di proroga con atto consiliare. Coerentemente con la tradizione di Ente culturale, che da secoli riveste per la città e il territorio attraverso il suo patrimonio librario, documentario e artistico, è un istituto culturale al servizio dei cittadini.

La Biblioteca, dotata di autonomia amministrativa, finanziaria e gestionale, nei limiti stabiliti dalla legge e dallo Statuto del Comune, organizza la propria attività in base a criteri di efficacia, efficienza ed economicità, con l’obbligo del pareggio di bilancio, attraverso l’equilibrio dei costi e dei ricavi.

L’amministrazione conferisce in uso all’Istituzione, conservandone la proprietà, la Biblioteca con tutto il patrimonio mobile, bibliografico, documentario e storico artistico, e i locali nei quali ha sede attualmente, oltre all’Archivio storico comunale, e il suo patrimonio mobile e documentario, nonché l’intero complesso dell’ex Convento di San Marco e altri eventuali beni e spazi che potranno essere successivamente assegnati. Tra le finalità della Biblioteca: favorire la promozione della pubblica lettura, curare la conservazione, l’acquisizione e la valorizzazione del patrimonio bibliografico, promuovere la crescita culturale e civile di tutta la comunità, nonché la cooperazione con altre biblioteche, archivi e centri di documentazione.

La struttura organizzativa, infatti, con personale del Comune messo a disposizione dell’Istituzione, si articola in due sezioni principali: una rivolta alla diffusione della lettura e ai servizi al pubblico, l’altra alla tutela e valorizzazione del patrimonio documentario.

Il Consiglio comunale stabilirà annualmente i fondi da assegnare alla Biblioteca per la realizzazione dei fini e degli obiettivi che le sono propri.

Gli organi dell’Istituzione sono: il Consiglio di Amministrazione con 9 componenti, nominati dal sindaco, che esercitano gratuitamente le loro funzioni di indirizzo e controllo sull’attività generale, nei limiti degli indirizzi specifici formulati dall’Amministrazione comunale; il Presidente, nominato dal sindaco, che ha la rappresentanza politico-istituzionale e legale dell’Ente, sovraintende al suo corretto funzionamento sulla base anche degli indirizzi dell’organo consiliare, e il Direttore, sempre di nomina del primo cittadino e scelto tra il personale comunale di ruolo, che ha la responsabilità generale della gestione scientifica e amministrativa.


16) IL CONSIGLIO COMUNALE APPROVA LE MODIFICHE ALLO STATUTO DELLA SOCIETA’ CONSORTILE ENERGIA TOSCANA

Il Consiglio comunale ha approvato alcune modifiche allo Statuto della Società Consortile Energia Toscana (CET), partecipata dal Comune

che opera, come soggetto aggregatore regionale, per lo svolgimento delle procedure di gara relative alla fornitura di energia elettrica, gas naturale e combustibili per il riscaldamento, e per gli interventi di efficientamento energetico. Ha finalità consortili e persegue la razionalizzazione dell’uso dell’energia per il più corretto impiego delle risorse naturali in armonia con la protezione dell’ambiente dall’inquinamento derivante dai residui della combustione.

Le modifiche, che riguardano alcuni articoli dello Statuto, consentiranno di affrontare più esaustivamente le problematiche dei soci, e ampliare i servizi svolti, nonché permettere al consorzio di operare per le attività di centralizzazione della committenza e di quelle ausiliarie su tutte le categorie merceologiche, come richiesto dagli stessi soci.


15) MICHELI (PD) INTERROGA LA GIUNTA SULLA GALLERIA DEL PALIO

Il progetto per la creazione della Galleria del Palio è stata portato all’attenzione dell’aula consiliare da un’interrogazione di Luca Micheli (Pd). Il consigliere, dopo aver ricordato l’iter progettuale e l’importanza di uno spazio museale dedicato alla Festa, ha chiesto alla Giunta “lo stato di realizzazione della progettazione della Galleria del Palio”. In particolare Micheli ha chiesto delucidazioni per sapere “se il gruppo di lavoro incaricato della progettazione scientifica, dopo aver consegnato all’Amministrazione il dossier dal titolo “La Galleria del Palio. Linee guida per l’allestimento museale” con lo scopo di raccontare il Palio, con rigore scientifico, con la passione contradaiola, ha successivamente implementato con nuova documentazione; se e in quali tempi verrà presentato il progetto di fattibilità dell’intervento; e la tempistica sull’inizio dei lavori negli spazi individuati nel Magazzini del Sale del Civico Palazzo”.

Nella risposta il sindaco Luigi De Mossi ha esordito dicendo che “per quanto riguarda la Galleria del Palio il tecnico comunale che se ne occupava si è trasferito in un’altra amministrazione e quindi abbiamo avuto qualche piccolo ritardo rispetto ai tempi previsti. Nella fase attuale il gruppo di lavoro incaricato della progettazione scientifica ha consegnato all’Ente il dossier dal titolo “Galleria del Palio – Linee guida per l’allestimento museale””, ha proseguito il primo cittadino indicando che “il lavoro si è concentrato su un “museo esperenziale”, legato a tutta una serie di fattori, quali la religiosità, il rapporto tra le varie generazioni di contradaioli e con il cavallo”.

De Mossi ha dunque annunciato che “il passaggio successivo sarà la presentazione, il prossimo 10 dicembre, a tutta la Commissione del concept della Galleria del Palio, illustrando tutte le novità previste e rispettando quelle che sono state le loro indicazioni. Tra queste anche la realizzazione di una mediateca del Palio con libri, filmati, lungo e cortometraggi sulla festa senese. A seguire, ovviamente, e in questo senso ho già parlato anche con il Rettore, ci sarà l’incontro con il Magistrato delle Contrade, un soggetto imprescindibile dell’iniziativa”.

Il sindaco ha dunque annunciato che “si dovrebbe arrivare ad avere un progetto avanzato verso la fine del mese di gennaio 2020. Se la Soprintendenza rilascerà tutti i permessi, dato che l’allocazione di questa struttura è all’interno dei Magazzini del Sale, con tutto quello che comporta in termini di attenzione a una struttura di quel livello e con quelle caratteristiche, dovremo andare al bando di gara”. De Mossi ha concluso spiegando “vorremmo cercare di aprire il prima possibile, il che vuol dire sfruttando almeno uno dei due Palii, un Infopoint ai Magazzini del Sale che mostrerà lo sviluppo e la sintesi del progetto che diventerà anche un punto essenziale per quanto riguarda lo sviluppo di tutta la Galleria”.

Nella replica Micheli ha detto che ” fa piacere condividere con il Sindaco la necessità di avviare il prima possibile i lavori di questo progetto: ritengo, infatti, che la percezione del Palio sia esternamente diversa da quella interna alla città. La Galleria <servirà a spiegare la nostra festa e l’identità di Siena, aiutandoci a tutelare il Palio e le nostre tradizioni. Mi auguro che sia stato predisposto uno spazio adeguato perché sarà uno dei luoghi più visitati della città. Mi ritengo parzialmente soddisfatto speravo in tempi più rapidi per la sua realizzazione”.


14) PIANIFICAZIONE, MASI E MICHELI CHIEDONO CHIARIMENTI SU POC E PUMS

I consiglieri del gruppo Pd, Alessandro Masi e Luca Micheli, hanno presentato un’interrogazione per conoscere lo stato di redazione e i contenuti del Piano operativo comunale (POC) e del Piano urbano della mobilità sostenibile (PUMS).

Masi ha evidenziato che “ad oggi il consiglio comunale è ignaro” sull’avanzamento dei due strumenti di pianificazione. Per questa ragione il consigliere ha chiesto di conoscere “lo stato di redazione dei due Piani e il programma dei lavori di confronto sui relativi progetti che l’Amministrazione intende proporre alla Commissione Assetto del Territorio e che sono necessari e propedeutici a una discussione informata da parte di tutto il consiglio comunale”.

Per la parte relativa al POC ha risposto l’assessore all’Urbanistica, Francesco Michelotti, ricordando che “la modifica della Legge Regionale 65/2014 non è stata ancora pubblicata sul Burt anche se, di fatto, abbiamo informalmente reperito le modifiche importanti che possono incidere sull’adozione, prossima ormai, degli strumenti urbanistici per il Comune di Siena, tra cui la novità di maggior rilievo potrà essere quella della proroga per poter avviare il piano strutturale”. Michelotti ha dunque fotografato lo stato dell’iter procedurale: “L’adozione del Piano Operativo è prossima. Abbiamo preso qualche mese in più per ridisegnare il perimetro del territorio urbanizzato, una decisione presa in accordo con la Regione Toscana e la Soprintendenza, in questo modo sia nell’adozione del Piano Operativo, sia nell’avvio del Piano Strutturale, abbiamo lo stesso impianto su cui lavorare”.

“Bisogna sempre tenere presente che il piano operativo non è una delibera di Giunta in senso stretto, ma un atto complesso che si compone di vari pareri, di vari contributi. Non può esistere senza il parere della Soprintendenza, senza il contributo della Regione, senza tutta un’altra serie di interventi di enti. Quindi il Comune deve doverosamente confrontarsi con questi e acquisirne il parere favorevole. Ora siamo arrivati sostanzialmente alla fine di questo percorso. Abbiamo disegnato il perimetro, abbiamo recepito e analizzato i contributi al piano operativo, abbiamo, quindi, anche una bozza delle norme generali, peraltro finita di discutere nei giorni scorsi con i progettisti. Siamo, quindi, in condizione di avviare l’iter di discussione, che si concretizzerà in due Commissioni Territorio per un’analisi aperta e trasparente su quelle che sono le proposte dell’amministrazione comunale”. L’assessore ha poi specificato “che manca solo il parere, necessario, dell’Autorità di bacino”, per cui il prossimo 27 novembre andrà personalmente a Firenze per sottoporre direttamente all’Ente gli studi fatti dai progettisti. In conclusione Michelotti ha annunciato che “nel mese di dicembre saremo in condizione di avviare il confronto sul Piano Operativo per quanto è nella sua definizione, di avviare anche il confronto sull’avvio del Piano Strutturale: ritengo quindi che gli obiettivi prefissati ad inizio mandato e i tempi che ci eravamo dati siano ampiamente rispettati”.

Ha poi preso la parola il vicesindaco Andrea Corsi che ha risposto sul Piano Urbano della Mobilità Sostenibile: “La redazione è stata affidata alla società Sintagma, tramite bando, nel corso del 2017. È stata consegnata nel 2018 una prima relazione conoscitiva e il 15

novembre scorso il documento finale di piano. Questi due documenti, salvo le correzioni richieste dall’amministrazione, entro il prossimo 15 dicembre passeranno alla terza fase, ovvero alla consegna del documento finale di Piano revisionato, e costituiscono gli elaborati del PUMS che dovrà essere adottato”. Corsi ha sottolineato che “di concerto con i lavori dell’assessorato all’Urbanistica, proprio anche per portare avanti un lavoro congiunto fra i due strumenti che hanno finalità e capacità di produrre effetti distinti, ma che devono “dialogare”, i documenti saranno presentati alle due Commissioni prima del 15 dicembre”. Per quanto riguarda la VAS (Valutazione Ambientale Strategica), “il raggruppamento Terre.it ha consegnato il Documento preliminare il 30 maggio scorso manca, però, il Rapporto ambientale, che dovrà arrivare entro il 15 dicembre prossimo che è la data prevista per la chiusura del Documento finale di piano, il Rapporto ambientale e la Sintesi non tecnica, pronti per essere adottati”. Corsi, dopo aver ricordato le linee guida per l’adozione del Pums, ha specificato che “è stato redatto contestualmente e in completa armonia con il PO e questo aspetto rappresenta un vero valore aggiunto per quanto riguarda la capacità programmatoria e di indirizzo verso scelte strategiche a cui la città dovrà indirizzarsi”. Dunque il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile “propone interventi che andranno recepiti dagli strumenti urbanistici, che dovranno, quindi, essere aggiornati per poter essere attuati. Gli interventi di breve e medio periodo previsti nel Piano risultano coerenti, ad oggi, in linea di massima, con le previsioni del PO in corso di perfezionamento, mentre le previsioni di lungo periodo dovranno essere recepite dal Piano Strutturale per essere attuate. Questo è frutto di un grande lavoro dei nostri uffici, che, ripetutamente, sia per quanto riguarda il servizio mobilità sia per quanto riguarda il servizio urbanistico, si sono incontrati e hanno unito le esigenze dei rispettivi settori”. Infine il vicesindaco ha specificato che “è stato scelto di procedere alla VAS relativamente agli aspetti ambientali per non duplicare procedimenti con la Valutazione ambientale strategica del PO: allo stato attuale è in corso di redazione il Rapporto ambientale con data di consegna prevista per il 15 dicembre 2019”.

Nella replica Masi ha espresso “una totale insoddisfazione per le risposte perché emerge chiaro che il progetto che verrà sottoposto per l’adozione alla Commissione Assetto del Territorio è un progetto di per sé già immodificabile perché sono già stati acquisiti i pareri e se si fanno modifiche sostanziali bisogna chiederli nuovamente”. Il consigliere, dopo essersi detto “curioso di leggere la relazione del Garante della comunicazione rispetto anche ai processi di partecipazione”, ha posto l’attenzione sul perimetro: “E’ molto singolare che autorità che danno pareri abbiano richiesto, se ho capito bene, la modifica del perimetro che è un’iniziativa che è sempre e soltanto dell’ente che pianifica; oltretutto in Commissione Assetto del Territorio, quando si è compreso dalla delibera di Giunta che era stato assunto ad agosto scorso il perimetro definitivo, era stato chiesto di avere una giustapposizione tra il perimetro temporaneo provvisorio adottato dal Consiglio comunale nel 2015 e quello definitivo, perché si tratta di una scelta fondamentale che durerà vent’anni e che quindi ha bisogno di tutto un complesso di partecipazione che riguarda la costituzione del territorio. Non è un piano conformativo, come il POC, che può decidere adeguatamente il perimetro urbanizzato definitivo”. Secondo Masi, dunque, “si è assunta una decisione che nessuno conosce, se non le autorità, e l’istruttoria che è intervenuta, ma soprattutto si è scelto con uno studio e con un tipo di progettazione che è incoerente”. Masi infine si è concentrato sul Pums: “Sarebbe un’operazione di grande responsabilità e trasparenza se il PUMS venisse anche adottato dal Consiglio comunale, ma si torna al discorso del “chiavi in mano”, cioè si va a discutere, a partecipare nelle Commissioni a un progetto che non è più modificabile se non con il percorso tra adozione e approvazione. Ci confronteremo secondo il cronoprogramma, ma sarà un confronto su progetti già chiusi”.


13) IL PROGETTO DI UN “EVENTO STILE PITTI” CON UNA SFILATA DI MODA NELL’INTERROGAZIONE DEL GRUPPO PER SIENA

Attraverso un’interrogazione del gruppo Per Siena (Vanni Griccioli, Massimo Mazzini e Pierluigi Piccini), è stato discusso in Consiglio il progetto di un “evento stile Pitti” per dare nuova dimensione alla città. Come ricordato dal consigliere Griccioli “nel mese di agosto è stata più volte espressa l’intenzione di dar vita ad una sfilata individuando la scalinata del Battistero come papabile location per l’evento. Notizia riportata da alcune testate locali e ribadita dallo stesso Sindaco. Confermata, poi, dal fatto che, per la Carriera dell’Assunta, sono stati invitati alcuni famosi stilisti nell’intenzione di avviare una sinergia con Firenze, una delle capitali italiane della moda”. Griccioli ha quindi chiesto se “a seguito di questi incontri siano stati presi degli accordi e redatti dei progetti concreti per il 2020 che vedano protagonista anche il Complesso museale Santa Maria della Scala”.

Il sindaco Luigi De Mossi ha dichiarato che “l’amministrazione sta lavorando al progetto e sono stati già fatti alcuni incontri con Raffaele Napoleone, amministratore delegato di Pitti Immagine, per ragionare su un progetto così ambizioso. Non vogliamo non informare il Consiglio, ma occorre capire anche la sensibilità degli stilisti stessi che, per questo tipo di cose, preferiscono una maggiore riservatezza. I marchi di moda sono molto attenti alla comunicazione e non vogliono svelare nulla sino a quando il progetto è definito. Sono quindi rapporti abbastanza complicati e non voglio illudere nessuno fino a quando non avremo maggiori certezze. Speriamo che questo evento non sfumi, ma non ne ho la certezza. Il progetto moda ci interessa sia per la sua bellezza sia per un ritorno economico, ma non è cosa scontata riuscire a portare grandi nomi nella nostra città perché ci sono altre eccellenze che ci fanno concorrenza”. Infine De Mossi ha concluso assicurando il consesso che “al momento che avremo la certezza di poter calendarizzare l’evento lo comunicheremo”.

Griccioli ricordando che “questa interrogazione voleva essere una sorta di esortazione per continuare a lavorare su quell’aspetto di ambizione che questo Comune deve avere per muoversi e smuoversi”, si è riservato di esprimere il suo giudizio quando l’iniziativa sarà in una fase più avanzata e concreta, e “auspicandone la riuscita per un rilancio della città che attendo fiducioso”.


12) APPROVATA LA MOZIONE DEI GRUPPI PD E IN CAMPO SULLA CONDANNA DI OGNI FORMA DI ESTREMISMO

E’ stata approvata la mozione, sottoscritta da Alessandro Masi, Luca Micheli, Giulia Periccioli, Bruno Valentini (PD) e Claudio Cerretani (In Campo) sulla condanna “di ogni forma di estremismo dopo le risultanze della recente inchiesta nella nostra provincia”.

Relativamente a questo Masi aveva chiesto l’impegno del Presidente dell’assemblea consiliare a trasmettere al sindaco la richiesta di “una comunicazione sulla stampa, a nome dell’intero consesso, per affermare la distanza da ogni estremismo, ideologia e comportamenti discriminatori, stigmatizzare e condannare qualsiasi forma di violenza, affermando con forza i valori della democrazia e dell’antifascismo, ribadendo l’importanza dei valori delle libertà democratiche, della multiculturalità, della pacifica convivenza”. Richiesto, inoltre, di “esprimere vicinanza all’operato della Magistratura e delle Forze dell’Ordine che svolgono quotidianamente un lavoro fondamentale a tutela della sicurezza dei cittadini”.

Al testo sono stati apportati due emendamenti, con una proposta, approvata all’unanimità, a firma di Maria Concetta Raponi, Lorenzo Lorè e Orazio Peluso (Forza Italia), Bernardo Maggiorelli, Maurizio Forzoni e Alessandra Bagnoli (Fratelli d’Italia), Tommaso Bartalini, Federico Minghi, Carlo Marsiglietti, Barbara Magi (Voltiamo Pagina), Davide Dore, Paolo Salvini, Massimo Bianchini, Eleonora Raito, Fulvia Nardi, Francesco Mastromartino (Lega), Fabio Massimo Castellani, Anna Masignani, Davide Ciacci, Laura Sabatini (Gruppo Misto), Mauro Marzucchi (Siena Aperta), e Pietro Staderini (Sena Civitas), nel quale sono stati eliminati dal testo alcune parti della premessa perché riguardano delle fasi delle indagini in corso, mentre dal dispositivo è stato tolto il termine “multiculturalità”.

Il documento, infine, è stato arricchito da un ordine del giorno, approvato all’unanimità, sottoscritto dal gruppo Lega (Eleonora Raito, Fulvia Nardi, Davide Dore, Andrea Piazzesi, Paolo Salvini, Massimo Bianchini e Francesco Mastromartino), nel quale, come viene sottolineato da Dore “la città di Siena è fermamente contraria a ogni manifestazione di intolleranza, discriminazione e violenza, e a ogni tentativo organizzato di propagandare forme di totalitarismo, razzismo o discriminazione, secondo quanto stabilisce la legge, attribuendo rilevanza penale a questi comportamenti”. E richiesto l’impegno del sindaco a “collaborare con le Istituzioni dello Stato per avere garanzia della piena attuazione nella nostra città delle norme a tutela della civile convivenza democratica e della totale condanna di ogni tipo di estremismo o di atteggiamenti che fomentino odio”.


11) MASI (PD) INTERROGA LA GIUNTA SUL COSTO DELL’ABBONAMENTO ANNUALE ALLA SIENA PARCHEGGI

Il costo dell’abbonamento annuale alla Siena Parcheggi è stato affrontato nel corso della seduta consiliare attraverso un’interrogazione di Alessandro Masi (PD). Il consigliere ha spiegato che “agli abbonati che pagano il contratto annuale in 12 rate mensili è stato recapitato un avviso che quantifica in euro 5 a rata il costo del Rid”. Per questa ragione Masi ha interrogato il sindaco e gli assessori competenti per conoscere “se condividano questa nuova misura comunicata da Siena Parcheggi o se l’abbiano autorizzata e quale sia comunque la ratio di un tale costo e infine, se il Comune di Siena non ritenga di chiedere alla medesima società Siena Parcheggi di rivedere il costo richiesto a carico della cittadinanza utente per il pagamento tramite RID delle rate dell’abbonamento annuale”.

Corsi nel rispondere ha affermato che “l’origine dell’interrogazione è rispondente a verità”, precisando che “quanto accaduto non è stato autorizzato dal Comune perché non ricade nel rapporto tra l’amministrazione e Siena Parcheggi. Il Comune ha la podestà delle tariffe ma questa cifra è un costo accessorio, puramente tecnico. Questo non vuol dire però che ai cittadini sia possibile far pagare di più. Ecco perché ci siamo attivati per vie brevi con l’azienda, che si è subito adoperata, per trovare una soluzione passando da 5 euro a 2,50 dal 1° gennaio 2020. Nel dettaglio, la cifra si compone di: 1,65 euro, il costo della commissione bancaria (incomprimibile), mentre la cifra restante è il costo ore/lavoro che comporta la gestione di rateizzazione. Ore/lavoro che devono essere recuperate. Ma questo non ci deve fermare; ecco perché è stato chiesto di adoperarsi per trovare soluzioni più consone da attuare in futuro”.

Masi si è dichiarato “pienamente soddisfatto”, costatando che “l’interrogazione è stata utile perché in questo modo l’amministrazione si è subito attivata per venire incontro alle esigenze dei cittadini”.


10) L’ATTIVITA’ DEGLI ISPETTORI AMBIENTALI NELL’INTERROGAZIONE DI MASI E MICHELI (PD)

Alessandro Masi e Luca Micheli (Pd) con un’interrogazione hanno chiesto informazioni sulla presenza e attività degli Ispettori ambientali. Questa figura professionale ha il compito “di accertare le violazioni in materia di igiene urbana e rifiuti”, ha spiegato Micheli, sottolineando che “sul territorio cittadino si riscontrano, con sempre maggiore frequenza, abbandoni di rifiuti effettuati non in aderenza alle norme vigenti”. Da qui la richiesta di comunicare “il numero degli ispettori ambientali che hanno operato e operano sul territorio comunale nel periodo 2018-2019; le zone nelle quali detto servizio di controllo e vigilanza viene svolto, e il numero delle sanzioni comminate nel periodo, suddivise per anno”.

“Gli ispettori ambientali presenti sul Comune di Siena e nominati dallo stesso sono attualmente 2 – ha spiegato l’assessore all’Ambiente Silvia Buzzichelli – ed operano con una frequenza di 3 turni settimanali di 6 ore ciascuno; mentre i servizi ispettivi vengono effettuati in orari e giorni variabili in base ad esigenze specifiche dell’Amministrazione basate sulle segnalazioni pervenute e sulle criticità rivelate in particolari vie o zone. Da un punto di vista territoriale, gli interventi degli ispettori ambientali si sono diversificati alternando le uscite in 3 macro aree: centro storico, centro urbano e zone extraurbane”. Per quanto riguarda, invece, le sanzioni, l’assessore ha specificato che “nell’anno 2018 sono state 162 mentre nell’anno in corso, all’ottobre 2019, sono state 303 per un ammontare di 31.000 euro”. Nel concludere ha ricordato che “una delle prime richieste che ho espressamente fatto al gestore e alla Polizia Municipale è stata quella di una politica più dura nei confronti di chi non rispetta il Regolamento sul conferimento dei rifiuti, aiutandoci anche con l’ausilio delle foto trappole che sono state intensificate sul territorio”.

Nel dichiararsi “soddisfatto” il consigliere Micheli ha suggerito “una maggiore repressione nei confronti di chi non rispetta le regole del conferimento, maggiori ispettori per un controllo più capillare e, soprattutto, un’adeguata informazione ai cittadini, così da sensibilizzarli al massimo verso comportamenti corretti e rispettosi dell’ambiente”.


9) NON PASSA LA MOZIONE DI CERRETANI, MASI E PICCINI SULL’EVOLUZIONE DEGLI ASSETTI DI RAPPRESENTANZA IN CONSIGLIO COMUNALE

Non è passata in Consiglio comunale la mozione, sottoscritta da Claudio Cerretani (In Campo), Alessandro Masi (PD) e Pierluigi Piccini (Per Siena) sull’evoluzione degli assetti complessivi di rappresentanza nel consesso cittadino.

Masi è partito dalla considerazione che “a poco più di un anno dall’insediamento dell’assemblea consiliare, dai banchi della maggioranza si assiste a fitti passaggi di consiglieri tra gruppi diversi, e a una crescita del Gruppo Misto, denotando un disagio e una crisi più generale all’interno delle forze di governo, che rischia di produrre confusione nella rappresentazione dei bisogni e delle risposte alla città. Facendo riferimento anche al recente riassetto delle deleghe di Giunta, ha chiesto l’impegno del sindaco “a precisare in cosa consiste il rilancio dell’azione di governo amministrativo a seguito dell’evoluzione degli assetti complessivi di rappresentanza in Consiglio Comunale”.

Dai banchi della maggioranza è stato ricordato come i passaggi di consiglieri da un gruppo all’altro sia stata una costante durante le precedenti amministrazioni. E che ogni cambiamento è finalizzato al miglior raggiungimento degli obiettivi di governo della città, quindi sarà il tempo a stabilire se le scelte fatte sono state ottimali per le finalità prefissate.


8) IN CONSIGLIO L’INTERROGAZIONE DI VALENTINI (PD) SULLO STADIO FRANCHI

Nella seduta consiliare è stato affrontato il problema del degrado della gradinata De Luca dello stadio Franchi. A portarla all’attenzione dell’aula è stato Bruno Valentini (PD), con un’interrogazione in cui è stato chiesto di “verificare lo stato complessivo dell’impianto, specificando in particolare quale sia la situazione effettiva delle varie parti destinate ad accogliere le tifoserie locali e quelle ospiti, precisando per ciascuna componente quale sia lo stato e le relative scadenze dei permessi necessari: agibilità, controlli sismici, adeguatezza ad ospitare pubbliche manifestazioni”. Il consigliere ha inoltre chiesto di sapere “se sono previste e con quali tempi eventuali interventi di sistemazione e miglioramento dello stadio comunale, compresi l’impianto di illuminazione e il manto erboso, e se non si ritiene opportuno pianificare tempestivamente tali opere, sia per consentire una corretta accoglienza degli spettatori sia per evitare di rischiare che venga meno l’agibilità dell’impianto”.

All’interrogazione ha risposto l’assessore ai Lavori Pubblici, Sara Pugliese, spiegando che ” nel corso del sopralluogo del 3 novembre 2017 effettuato dalla Commissione Provinciale di Vigilanza sui Locali di Pubblico Spettacolo, veniva confermata l’agibilità dell’impianto con alcune precisazioni sulla segnaletica di sicurezza per la Gradinata “De Luca“ e l’illuminazione dei sotto tribuna e ribadendo l’interdizione al pubblico dei box stampa e delle terrazze sovrastanti; mentre in riferimento alla idoneità statica delle strutture la commissione ritenne di poter considerare ancora valido il certificato precedentemente acquisito, datato 2014, in attesa delle nuove risultanze dello studio affidato”. L’assessore ha aggiunto che nell’aprile 2017 “veniva avviata dal Comune la procedura di affidamento dell’incarico professionale per la valutazione della vulnerabilità sismica e della sicurezza degli elementi strutturali e non strutturali della tribuna coperta e della gradinata dello stadio, e che le altre tribune, quelle metalliche, di più recente costruzione, sono adeguate alle norme sismiche e regolarmente collaudate”. Pugliese, dopo aver specificato alcune caratteristiche della progettazione dell’impianto, ha affermato che “sono stati effettuati rilievi geometrici e strutturali completi e una estesa campagna di indagini sui materiali, risultata complessa e economicamente onerosa, avendo a che fare con strutture esistenti progettate e realizzate nel passato e, in ogni caso, in epoche in cui la normativa italiana sulle costruzioni non prevedeva precauzioni antisismiche. Sia la tribuna sia la gradinata non presentano segni di dissesto statico, a parte alcuni distacchi superficiali del copriferro in calcestruzzo, facilmente ripristinabili”. In questo momento “la Direzione Lavori Pubblici ed il tecnico incaricato stanno analizzando le prime risultanze trasmesse a metà agosto 2019, in modo da poter programmare un ulteriore livello di approfondimento di indagine per un miglioramento ulteriore della conoscenza delle caratteristiche meccaniche dei materiali, per poi definire interventi di manutenzione specifici”. L’assessore è poi passato a illustrare le sistemazioni e i miglioramenti. Nel corso degli anni 2018 e 2019 sono stati affidati dal Servizio Manutenzione Immobili vari interventi di manutenzione straordinaria: lavori di riparazione dell’Unità elettrica della Torre Faro; esecuzione di saggi e opere integrative per l’attività diagnostica funzionale alla valutazione della vulnerabilità sismica e della sicurezza degli elementi strutturali e non strutturali della tribuna coperta e della gradinata; manutenzione su alcune perdite nelle tubazioni di adduzione dell’acqua calda sanitaria; lavori straordinari e verifica strutturale con sostituzione funi delle quattro torri faro; smontaggio e rimontaggio seggiolini danneggiati durante la partita Siena–Reggiana nel settore ospiti; e risistemazione dei bagni nel settore Ospiti. Pugliese, in ultimo, ha anche annunciato gli investimenti in programma ovvero “il ripristino dell’impianto di irrigazione, con collegamento alla rete dei bottini comunali, per 40mila euro, oltre Iva, e il ripristino superficiale del copriferro in calcestruzzo della gradinata scoperta, per 25mila euro, oltre Iva”, e rimarcato che “gli interventi che, invece, risulteranno indispensabili dopo l’esito dell’indagine strutturale in corso saranno ovviamente inseriti della programmazione dell’Ente, con opportuno grado di priorità”.

Valentini si è dichiarato “parzialmente soddisfatto perché la risposta è risultata dettagliata nella parte relativa agli impegni e nel work in progress dell’analisi dello stadio considerando le difficoltà nel reperimento di materiale e informazioni su strutture costruite in anni passati. “Nonostante questo lavoro di analisi” il consigliere ha poi proseguito, ritenendo che “siamo davanti a una situazione non rassicurante. Raccomando pertanto che si completino i lavori di indagine con professioni esterni per interventi necessari che devono essere pianificati in tempo, evitando situazioni che comportino una mancata disponibilità dello stadio stesso”.


7) VALENTINI (PD) CHIEDE INFORMAZIONI SULLA FESTA DEL VOLONTARIATO

La mancata realizzazione della Festa del Volontariato senese in piazza del Campo è stata al centro di un’interrogazione presentata dal consigliere del Gruppo PD, Bruno Valentini. Nello specifico Valentini ha chiesto “se corrisponde al vero che gli organizzatori della manifestazione avevano scritto fin dalla primavera scorsa al Comune, incontrandosi anche con l’assessore Appolloni, per ottenere il consueto permesso per svolgere la Festa in piazza del Campo il 12 ottobre 2019”. Il consigliere ha poi chiesto se fosse vero che “l’utilizzo del Campo è stato negato offrendo soluzioni alternative, come piazza Duomo, che, per quanto prestigiose, non avrebbero consentito il medesimo contatto con i cittadini, e che gli organizzatori avevano proposto l’utilizzo della Lizza, negato per la presenza della ruota panoramica e degli eventi collegati, salvo l’ubicazione in via Maccari più adatta però a un mercatino”. Valentini ha infine domandato se la Giunta “non ritiene più opportuno riprendere i contatti con gli organizzatori per riportare rapidamente la Festa del Volontariato in piazza del Campo e, comunque, per garantire questa disponibilità dell’amministrazione per il prossimo anno”.

A rispondere l’assessore ai Servizi Sociali, Francesca Appolloni, che ha ripercorso la cronistoria della corrispondenza con gli organizzatori: “Attraverso una mail il 23 maggio scorso Cesvot ha chiesto al Comune di co-organizzare la sesta edizione della Festa del Volontariato, proponendo come date il 14 o 21 settembre, ed elencando una serie di risorse che l’amministrazione avrebbe dovuto mettere a disposizione dell’iniziativa”, aggiungendo che “visto il calendario delle iniziative in programma, il 28 giugno è stata proposta la concessione di Piazza San Francesco e, per i noti problemi di bilancio, solamente l’uso gratuito del suolo pubblico e delle affissioni”. Successivamente, il 6 agosto, Cesvot faceva sapere che la proposta non era stata accettata, e il 19 agosto il Comune proponeva piazza Duomo/Jacopo della Quercia: “Un’altra piazza tra le più belle della città e assolutamente centrale”, ha rimarcato Appolloni. A questo il 30 agosto Cesvot ha comunicato che il direttivo non ha ritenuto la collocazione idonea e ha chiesto di spostare la Festa al 4 ottobre alla Lizza: “Fatte le dovute indagini, il 2 settembre, abbiamo comunicato che nella data indicata i giardini non erano disponibili per la presenza della Ruota Panoramica e del Mercato Europeo proponendo di spostarsi al 12 ottobre”.

Il giorno successivo Cesvot accetta la proposta e l’amministrazione invita a fare un sopralluogo dell’area. A questo punto “è stato comunicato al Comune che l’area era insufficiente e viene chiesto lo spazio dietro la statua di Garibaldi”. Una richiesta a cui gli uffici preposti hanno dato esito negativo perché “rappresentantando uno degli spazi liberi per attività ludiche tra i più frequentati del centro storico, non è mai stata oggetto di concessione, costituendo un precedente fra le aree concedibili per eventi similari. Quindi per andare incontro alle esigenze dei richiedenti è stato immediatamente suggerito di occupare, oltre la parte concessa della Lizza, anche la limitrofa via Maccari. Mi sembra inutile sottolineare che l’amministrazione non ha negato l’utilizzo della Lizza”, ha spiegato ancora Appolloni. Il 23 settembre infine Cesvot ha rinunciato a organizzare l’iniziativa nonostante “un totale di circa 40 mail, oltre ai messaggi e le chiamate e, soprattutto, il lavoro di svariati uffici che, visto l’esito, è stato sottratto ad altre attività”.

Sintetizzando la vicenda, Appolloni ha detto che “è palese che l’amministrazione non ha espresso alcun diniego ad effettuare l’iniziativa e, non potendo concedere Piazza del Campo, si è adoperata anche con il Prefetto per venire incontro alle esigenze di Cesvot. Come assessore ho ribadito più volte e in più occasioni, il valore inestimabile delle associazioni di volontariato per il lavoro e la ricchezza in termini sociali che rappresentano per il nostro territorio. Mi amareggia, dopo tanto darsi da fare, che poi si presenti un’interrogazione che ha il preciso intento di veicolare il messaggio che l’amministrazione si sia opposta all’iniziativa”. L’assessore ha dunque annunciato che “la Festa del Volontariato, in piena sintonia con gli altri co-organizzatori, si terrà al Teatro dei Rinnovati.

“Se il Comune è co-organizzatore – ha replicato Valentini – si dovrebbe mettere nei panni anche degli operatori del Cesvot, e saper rinunciare alla presunzione di scegliere per loro. Visto l’errore fatto per il 2019 spero che per il prossimo anno la Festa venga organizzata per tempo, così da evitare quanto accaduto per questa edizione”.


6) APPROVATA ALL’UNANIMITA’ LA MOZIONE SULLA BANCA MPS

Approvata all’unanimità la mozione sugli interventi e tutele della Banca Monte dei Paschi di Siena, sottoscritta inizialmente da Pietro Staderini (Sena Civitas), Laura Sabatini (Gruppo Misto), Eleonora Raito (Lega) e Federigo Minghi (Voltiamo Pagina), che, nel corso del dibattito, ha visto le firme di Lorenzo Lorè, Orazio Peluso e Maria Concetta Raponi (Forza Italia), Massimo Bianchini, Davide Dore, Paolo Salvini, Andrea Piazzesi, Francesco Mastromartino, Fulvia Nardi (Lega), Alessandra Bagnoli, Maurizio Forzoni, Bernardo Maggiorelli (Fratelli d’Italia), Fabio Massimo Castellani (Gruppo Misto).

Staderini ha ricordato all’aula che “la banca, nel processo di ricapitalizzazione precauzionale, sta seguendo il Piano di Ristrutturazione 2017/2021, approvato dalla Commissione Europea nel 2017, e beneficia del decreto legge per la tutela del risparmio nel settore creditizio e degli interventi di rafforzamento patrimoniale, in base al quale il MEF, che detiene il 68,247% del capitale dell’istituto, deve presentare all’Unione Europea un piano di uscita dallo stesso capitale della Banca entro il prossimo 31 dicembre, indicando passaggi e scadenze da effettuarsi prima del 31/12/2021”.

Il consigliere, in considerazione “dei riflessi che potrà avere il piano del MEF su Siena e sul territorio, e che la Banca è la principale azienda del senese e della regione, oltre a essere un asset importante del sistema economico italiano”, ha chiesto l’impegno del sindaco “a dialogare con il Governo, affinché, in relazione al MPS, preveda esplicitamente che sia mantenuta e consolidata l’unità operativa e strategica, che rappresenta il core business di ogni banca, oltre al mantenimento della Direzione Generale a Siena, come sede legale e centro di indirizzo strategico e di controllo”.

Richiesto anche “l’impegno di promuovere l’affiancamento della Fondazione MPS a sostegno delle richieste del Comune”.

Il documento è stato arricchito dall’emendamento, votato all’unanimità, a firma di Alessandro Masi (PD), Vanni Griccioli (Per Siena) e Claudio Cerretani (In Campo) con il quale i consiglieri hanno aggiunto il punto riguardante la salvaguardia dei posti di lavoro dei dipendenti e delle loro professionalità; e la richiesta dell’impegno del Sindaco a farsi promotore presso la Regione Toscana e la Fondazione MPS, secondo il proprio statuto, affinché tali enti si affianchino al Comune di Siena a sostegno delle richieste effettuate. Insieme all’emendamento ha ricevuto voto unanime anche l’ordine del giorno, sempre a firma degli stessi consiglieri che hanno presentato l’emendamento, con il quale si ribadisce la necessità di mantenere la direzione MPS a Siena, e che il Comune promuova, in questa fase, un coordinamento con la Regione per affrontare insieme nel colloquio con il Governo anche la prossima fase che governerà il futuro della partecipazione pubblica in MPS. Infine che la Fondazione MPS per Statuto favorisca, nell’ambito delle proprie competenze ed in osservanza dei principi di legge, le condizioni per mantenere e valorizzare il collegamento tra la Banca ed il territorio.


5) RELAZIONE PRESENTATA IN CONSIGLIO COMUNALE DAL CONSIGLIERE GIULIA PERICCIOLI (PD) RELATIVA AL DEBITO FUORI BILANCIO

Il consigliere Giulia Periccioli, presidente della Commissione Garanzia e Controllo Politico Amministrativo, ha dato lettura della relazione, firmata da tutti commissari, in merito alle questioni relative al debito fuori bilancio per il saldo dei servizi di pubblica illuminazione, prestati dalla società Intesa all’amministrazione dal 2000 al 2016.

RELAZIONE FINALE COMMISSIONE DI GARANZIA “DEBITI EXTRABILANCIO NEI CONFRONTI DI INTESA SPA”

La Commissione per il suo lavoro di studio e approfondimento, così come richiesto dal Consiglio Comunale con deliberazione n°2 del 30 gennaio 2019 ha effettuato 9 sedute dal 22 marzo 2019 al 24 settembre 2019.

Sono stati auditi dalla Commissione:
Dottor Andrea Monaci, Direttore Amministrativo Intesa SPA;
Dottor Davide Rossi, Presidente di Intesa SPA dal 2018 sino a oggi;
Ing. Paolo Ceccotti, P.O. LLPP Comune di Siena
Dott. Luciano Benedetti, Dirigente Direzione Risorse Comune di Siena
Architetto Paolo Mazzini, Assessore LLPP Comune di Siena 2013/2018
Moreno Periccioli, Presidente di Intesa SPA 2015/2018
Dr Bruno Valentini, Sindaco Comune di Siena 2013/2018
Architetto Massimo Betti Dirigente LLPP fino al 2019

22 MARZO 2019

Nella seduta viene stabilito il metodo di lavoro della commissione, viene deciso di procedere alle audizioni della Società Intesa SPA e della parte tecnico amministrativa della struttura dell’Ente e solo in seguito di aprire le audizioni dei soggetti politici.

Durante la commissione emerge la necessità di chiedere il parere del Segretario Generale in merito alla partecipazione alla Commissione di altri soggetti oltre i membri effettivi.

17 APRILE 2019 – Audizione Dott.Andrea Monaci e Dott. Davide Rossi

Viene data lettura del parere del Segretario Generale in merito alla partecipazione alle sedute che stabilisce: “…I Capigruppo possono assistere come uditori, salvo eventuali interventi ammessi dal Presidente, ricordando che nella loro qualità di consiglieri comunali hanno il dovere di attenersi al segreto d’ufficio” (all.1).

I Lavori proseguono con l’audizione del Dottor Andrea Monaci, Direttore Amministrativo di Intesa SPA e del Presidente della società, Dottor Davide Rossi.

Monaci procede con l’illustrazione del Contratto di Servizio tra Intesa e Comune di Siena (all.2). Il contratto aveva durata quindicennale, dal 1/01/2000 al 30/11/2015 ed in seguito è stato prorogato fino al 30 settembre 2016, giorno in cui vengono riconsegnati gli impianti nella disponibilità del Comune di Siena (all.3).

Nel 2015 Intesa doveva ricevere ancora il pagamento di tre annualità di servizio, il canone annuale che doveva essere corrisposto dal Comune di Siena, 1 milione e 400 mila euro, era di fatto anticipato dalla Società.

Il saldo complessivo nell’aprile 2016 (al 31/12/2015) ammontava a 3.300.000,00 euro, il consolidato al 30/11/2018 era pari a 1.331.266,56 euro, poi transato da parte del Comune di Siena a 1.252.877,05, con il contestuale pagamento dei dividendi pregressi, dal 2010 al 2017, per 1.252.887,05 (all.4).

Il direttore amministrativo ci tiene a precisare che gli impianti di proprietà comunale, realizzati da Intesa, sono stati riconsegnati senza rilievi evidenziati e che in vigenza di contratto non ci sono state contestazioni. Il verbale di riconsegna del 30 settembre 2016 prevedeva una malleva totale per la società (all.3), a questo è seguita la richiesta al Comune di Siena delle pendenze sulla base di regolari fatture di fornitura di energia elettrica.

Data la situazione di debito del Comune di Siena Intesa, pur riconoscendo i dividendi spettanti al socio, ha sospeso tali pagamenti, che dal Comune non sono mai stati richiesti perché, diversamente, Intesa avrebbe dovuto corrisponderli.

A domanda di un commissario su come veniva giustificato il non pagamento delle pendenze il Dott. Monaci risponde che, per quanto ne sapeva, strutture interne del Comune ritenevano che alcune cifre non dovessero essere pagate, ma a questo non è seguita alcuna contestazione formale.

Il Presidente Rossi evidenzia come nel febbraio 2018 la Società abbia inviato un sollecito legale al quale non è seguita alcuna risposta (all.5).

Il Dott. Monaci aggiunge che, precedentemente a questa lettera, essendo il Comune pienamente informato e per mantenere rapporti bonari con il socio, la Società non ha ritenuto di procedere con richieste formali.

Per quanto attiene gli investimenti e la manutenzione ordinaria e straordinaria, il Dott. Monaci dichiara che dal Comune di Siena, durante gli anni di vigenza del contratto, non sono mai stati sollevati rilievi formali.

9 MAGGIO 2019 – Audizione Ing. Paolo Ceccotti; Dott. Luciano Benedetti

Secondo l’Ing. Ceccotti, nella vigenza di contratto si sono accumulate alcune fatture perché i capitoli di bilancio non erano sufficienti a coprirne il costo. Tali fatture venivano pagate in quota parte quando la ragioneria reperiva risorse disponibili. Al momento della cessazione del contratto sono emersi tutti i pagamenti non effettuati.

A richiesta su come mai dal 2016 si arriva a concludere i pagamenti nel 2018, l’Ingegnere risponde che la cosa era nota e da lui fatta presente.

A seguito della riconsegna degli impianti (all.3) e non essendo emersi rilievi o riserve sul loro stato si è proceduto nel maggio 2016 allo svincolo delle polizze fideiussorie a favore di Intesa. Aggiunge che gli impianti riconsegnati erano obsoleti perché vecchi, ma ancora funzionanti, che per di più il capitolato contrattuale non conteneva norme di dettaglio specifiche da dover esaminare al termine contrattuale.

Secondo l’Ingegnere le fatture non pagate, per mancanza di fondi, sono state messe in stand-by in attesa di essere pagate.

La Commissione procede con l’audizione del Dott. Luciano Benedetti, che spiega come ogni anno venissero effettuati dei confronti per la definizione del conguaglio, tale elemento di variabilità si complicano ulteriormente con le difficoltà finanziarie del Comune negli anni 2010-2012 a seguito del ridimensionamento dei contributi della Fondazione Monte dei Paschi. In quegli anni la spesa prevista è stata troppo ridotta rispetto alle spese reali.

Benedetti racconta di confronti tra ragioneria e ufficio tecnico per la definizione della questione debiti pregressi, ma non sa se queste informazioni siano poi giunte ad Intesa. La sua proposta era quella di chiudere la partita con una posta unica nel 2015. A domanda specifica sul perché dal 2015-2016 si sia arrivati al 2018, non sa rispondere.

Sul perché si è utilizzata la forma di debito extra-bilancio nel 2018 il Dott. Benedetti risponde che si sarebbe potuto parlare anche di passività pregressa, ma vista l’entità del debito la procedura più corretta era quella di debito extra-bilancio.

Benedetti prosegue dicendo che nei consuntivi questa problematica era chiara, la ragioneria pagava il corrente per non interrompere il servizio e procedeva al pagamento di parte degli arretrati in base alle risorse disponibili. Afferma inoltre che corrisponde al vero che non è arrivata da parte dell’ufficio tecnico una proposta di soluzione perché diversamente la ragioneria si sarebbe attivata.

29 MAGGIO 2019

La Commissione dopo la lettura dei verbali decide di riascoltare il Dott. Benedetti per avere ulteriori chiarimenti. Di chiedere all’ex assessore LLPP Paolo Mazzini e all’ex dirigente LLPP Massimo Betti, di venire in audizione assieme alla posizione organizzativa Ceccotti. Solo in seguito a queste audizioni decidere se procedere con un ulteriore incontro con Intesa e con l’ex sindaco Bruno Valentini.

5 GIUGNO 2019 – Seconda audizione Dott. Luciano Benedetti

Al Dott. Benedetti vengono richieste ulteriori delucidazioni per quanto riguarda le varie fase del procedimento per le liquidazioni. Illustra le cinque fasi previste dall’Ordinamento: previsione, impegno, arrivo della fattura alla ragioneria, verifica del servizio per la liquidazione, mandato a pagare della ragioneria.

Ripercorre anche la formazione del debito negli anni del commissariamento (2011-2012) in cui gli impegni di spesa per l’illuminazione pubblica non erano sufficienti a coprire le fatture emesse per scelte politiche del Commissario. Questa divergenza si è protratta fino al 2018. Successivamente, una serie di fatture non sono giunte alla ragioneria in liquidazione da parte dell’ufficio tecnico. Cioè non sono state chieste risorse ulteriori per far fronte alle fatture giunte. Da lettura di parte della relazione a rendiconto 2015 dove emerge che non ci sono stati atti formali di richiesta della liquidazione. L’intervento della ragioneria non può stabilire o dire se quelle somme fossero o meno dovute, il suo compito è quello di intervenire su richiesta per eventuali rateizzazioni o ricerca di ulteriori risorse. L’illuminazione era a carico della direzione territorio a cui ogni anno vengono assegnate dal PEG risorse per i servizi. La determinazione di spesa deve essere fatta sulla base del previsionale che dovrebbe essere sufficiente a coprire le somme dovute anche precauzionalmente.

Della questione erano tutti a conoscenza, Sindaco, Giunta e Consiglio Comunale.

Una transazione sarebbe stata sempre possibile, tant’è che nel novembre 2018 si procede in tale direzione. Ma per procedere a questo tipo di soluzione la ragioneria avrebbe dovuto sapere, e l’ha richiesto più volte, quanto occorreva e perché si sarebbe dovuto pagare (all.6).

Il Dott. Benedetti in conclusione ribadisce che il debito si creò al tempo del commissariamento che fece dei tagli che portarono alla situazione odierna.

20 GIUGNO 2019 – Seconda audizione Ing.Ceccotti; Arch. Paolo Mazzini

A seguito la commissione ascolta nuovamente l’Ing. Ceccotti per avere ulteriori chiarimenti in merito a quanto emerso dalla seconda audizione del Dott. Benedetti.

Ceccotti dichiara che alcune fatture sono rimaste giacenti per mancanza di liquidità, perché venivano onorate in base alla disponibilità immediata. I commissari chiedono a questo punto di specificare meglio il motivo per cui si è proceduto alla liquidazione parziale del debito: 2,800,000€ a fronte dei 3,800,000€ totali e perché si è deciso di lasciare fuori il milione residuo. Alla domanda risponde che lui si fermava agli aspetti tecnici, che la volontà di pagare non era compito suo, quindi non sa rispondere. Precisa però che il debito era incontestabile perché non c’era capitolato contrattuale e gli impianti lavoravano regolarmente. Aggiunge che di anno in anno, quando la ragioneria trovava le risorse, l’ufficio tecnico predisponeva determine di liquidazione per pagare le fatture insolute, nel frattempo queste fatture rimanevano nel “limbo” e che ogni anno c’erano incontri con Intesa per verificare lo stato dei rapporti, incontri che sono andati scemando negli ultimi anni anche per il cambiamento dei riferimenti.

La commissione procede con l’audizione dell’Architetto Paolo Mazzini, ex Assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Siena negli anni 2013/2018.

Mazzini dopo una breve illustrazione del contratto e della decisione di aderire alla gara CONSIP LUCE 3, che ha visto poi la società Citelum aggiudicatrice del contratto di fornitura, ha raccontato che dai sopralluoghi sugli impianti della nuova società sarebbe emerso un inadempimento, da parte di Intesa, di alcuni impegni e che, pur non procedendo ad una contestazione formale, venne richiesta agli uffici tecnici una verifica in merito.

A questo punto viene data lettura del verbale di riconsegna degli impianti (all.3) e Mazzini ne riconosce l’inconfutabilità dicendo che è la parte tecnica che si assume la responsabilità sulle verifiche effettuate e che esiste un verbale in contraddittorio del passaggio a Citelum delle reti, ove sono segnalati i problemi e gli impianti da rivedere. Sul perché sia rimasto in sospeso il pagamento di un milione non sa rispondere.

4 LUGLIO 2019

La commissione si riunisce per visionare e approfondire gli atti fino a quel momento raccolti, chiede un’integrazione perché mancano ancora alcuni documenti richiesti. Decide di procedere i lavori con l’audizione dell’ex Sindaco Bruno Valenti e dell’ex Presidente di Intesa, Moreno Periccioli.

9 LUGLIO 2019 – Moreno Periccioli; Bruno Valentini

La commissione è presieduta, in assenza della Presidente, dal Vice-Presidente per ragioni di opportunità, visto il rapporto di parentela che lega la Presidente all’audito.

Periccioli illustra i dati del bilancio 2015, primo del suo mandato, in cui già emerge la situazione debitoria del Comune di Siena. La società aveva 14 milioni di debiti a fronte di 11 milioni di crediti, questo ha determinato la volontà di porre in essere una serie di misure che consentissero di tornare ad una sana gestione. A fronte di un bilancio di esercizio di 4,4 milioni spiccavano i debiti dei Comuni per 5,6 milioni, tra questi i 3,8milioni del Comune di Siena. Nel 2016 fu presentato all’Assemblea e approvato dai soci un piano di rientro per il 2020. Per la gestione del credito fu dato mandato ad una società di recupero crediti.

Periccioli prosegue dicendo che da parte del Comune non c’era mai stata contestazione e che la società incontrava l’amministrazione, nella figura del Dottor Benedetti con esiti positivi, tant’è che nel 2016 il debito era sceso a 1,7 milioni. Nel 2017, tramite lettera di avvocato, la società mette in mora l’Amministrazione Comunale per il debito residuo pari a 1,917,000€. Vicenda poi conclusasi con la transazione dello scorso novembre.

Chiesti ulteriori approfondimenti rispetto agli incontri con la struttura Periccioli risponde che gli incontri con il Dott.Benedetti non erano verbalizzati né ufficializzati, ma cordiali e che in questi incontri non venivano rappresentati problemi di liquidità, che lui non ha mai fatto incontri con gli uffici tecnici quindi sulla loro posizione non sa. Aggiunge che, a seguito della lettera di messa in mora, il Dott.Benedetti gli ha confermato la possibilità economica dell’Ente di assolvere il dovuto.

Rientra la Presidente e la commissione prosegue con l’audizione di Bruno Valentini.

Valentini viene convocato dalla commissione perché precisi meglio le dichiarazioni fatte in Consiglio Comunale e per rispondere sulle nuove informazioni che i commissari hanno appreso durante i lavori della Commissione.

Valentini sulla non contestazione formale dell’ammontare residuo del debito risponde che il termine “contestato” che lui ha usato in Consiglio Comunale deve essere inteso come “discusso” non “dimenticato”. Che le fatture per essere pagate dalla Ragioneria dovevano essere avallate dagli uffici competenti e, siccome questo non è avvenuto, è da intendersi come una forma di contestazione.

Valentini presenta alla Commissione una mail della Segretaria Generale, Diodorina Valerino, che dopo la lettera di messa in mora di Intesa scrive a Benedetti, Ceccotti, Betti, Vignoletti e Sindaco di rispondere a Intesa entro 30 giorni. Alla mail lo stesso Valentini risponde chiedendo agli uffici di valutare l’individuazione di un consulente per accertare se il servizio sia stato svolto correttamente.

Presenta inoltre, alla Commissione, la lettera dell’Ing.Ceccotti di riconoscimento del debito del 26/11/2018 (all.9) in cui però manca il protocollo, quindi richiede accertamenti sulla validità.

Valentini prosegue dicendo che l’ufficio gli aveva riferito più volte che le cifre da pagare fossero sproporzionate e che di conseguenza lui ritenesse la soluzione migliore quella di ricorrere ad un arbitrato, che nelle sue aspettative avrebbe prodotto un risparmio rilevante, di alcune centinaia di migliaia di euro.

Risponde, a domanda di commissario, che gli fa notare la firma dell’Amministrazione sul verbale di riconsegna degli impianti di non esserne a conoscenza e aggiunge che non sapeva che il debito fosse formato da fatture per la fornitura di energia elettrica, perché in quel caso avrebbero dovuto essere pagate, ma aveva sempre saputo che fossero relative a lavori e investimenti.

12 SETTEMBRE 2019 – 3° audizione Ceccotti, Benedetti

Nell’audizione congiunta vengono riconfermate le dichiarazioni già fatte nelle precedenti sedute, emergono quali elementi di novità:

Tre opzioni che gli uffici Direzione Territorio e Ragioneria avrebbero offerto per la risoluzione del debito: cioè con i circa 500mila € liberati dagli investimenti, procedere al pagamento di una parte del debito e in seguito: 1. Contestare; 2. Rifare un nuovo contratto; 3. Integrare il capitolo di bilancio.

Di queste proposte di soluzione non risulta traccia scritta.

A domanda dei commissari sul perché nessuna delle tre sia stata perseguita l’Ing.Ceccotti risponde che era ostacolo alla risoluzione il fatto che riteneva complicato pagare 500mila euro per investimenti avvenuti 12 anni prima.

A successiva domanda di commissario se nel caso di richiesta dell’Arch.Betti, dirigente della Direzione Territorio, di procedere con variazione di bilancio alla chiusura del debito si sarebbe potuto fare, Benedetti risponde di si. Ceccotti aggiunge che anche se non c’era, da parte dell’ufficio, richiesta scritta di pagare c’era verbalmente, ma per procedere era necessario un input politico.

24 SETTEMBRE 2019- Arch.Massimo Betti

Dopo una breve introduzione Betti espone alla commissione che lui aveva, per esigenze di contenimento della spesa, assorbito molte dirigenze e che quindi per lavorare in maniera efficiente si avvaleva di deleghe alle Posizioni Organizzative (all.10). Così aveva proceduto anche per la gestione dei rapporti con Intesa, affidati a Paolo Ceccotti.

Betti prosegue dicendo che già a ottobre 2016 era stata inviata a Intesa una lettera di contestazione informale a seguito del sopralluogo effettuato da Citèlum che aveva evidenziato alcune criticità. Da questa lettera sarebbero scaturiti incontri dell’ufficio tecnico, Betti e Ceccotti, con Intesa per addivenire ad una transazione che secondo Betti poteva concludersi per circa 700.000€. Di questi incontri erano informati Sindaco e Assessore delegato. La transazione si era poi interrotta per scadenza del mandato amministrativo.

La commissione tramite ufficio, ha eseguito una ricerca al protocollo della lettera citata, a firma dell’Ing.Ceccotti e inviata a Intesa, ma non ha trovato alcun riscontro. Lo stesso può dirsi per la citata transazione con Intesa.

CONSIDERAZIONI FINALI

A lavoro concluso, dispiace constatare, che la commissione non è potuta addivenire ad una risposta chiara e precisa da presentare al Consiglio Comunale e si è per questo limitata ad offrire un reso conto delle molteplici posizioni emerse nel corso dell’indagine conoscitiva.

Tali posizioni non possono essere né confermate né smentite data la pochezza degli atti prodotti e rinvenuti dalla commissione.

Se è vero, come è vero, che le Pubbliche Amministrazioni devono essere “Case di Vetro” e nutrendo fiducia nella buona fede di tecnici e amministratori in questa vicenda non si può che segnalare un’eccessiva leggerezza nella gestione dei rapporti, tra l’Ente e la Società Partecipata e carente comunicazione e raccordo tra gli uffici del Comune e tra questi e gli Amministratori.

Siena 19 novembre 2019

Giulia Periccioli, Presidente
Orazio Peluso, Vice Presidente
Alessandra Bagnoli
Claudio Cerretani
Davide Dore
Vanni Griccioli
Pietro Staderini


4) MASI (PD) CON UN’INTERROGAZIONE URGENTE CHIEDE INFORMAZIONI SULLA CHIUSURA DELLA STRADA DI MARCIANO

Il consigliere Alessandro Masi (PD) ha chiesto, con un’interrogazione urgente, chiarimenti sulla chiusura della strada di Marciano “avvenuta martedì sera – come ha introdotto – verosimilmente a causa del maltempo di questi giorni che ha prodotto un cedimento del tratto a monte”.

Il consigliere ha quindi domandato al sindaco “considerata l’importanza di questa strada nella viabilità che collega i quartieri di Marciano e Petriccio, con la presenza della scuola dell’infanzia e del centro di ricerche GSK, un aggiornamento sul ripristino della circolazione e se sono previsti interventi di manutenzione, o progettazione con un piano di miglioramento”. L’assessore ai lavori pubblici e protezione civile Sara Pugliese dopo aver ripercorso lo stato dell’arte dei lavori svolti nella zona anche in seguito alle intense piogge dell’ultimo fine settimana che hanno causato innumerevoli smottamenti tempestivamente rimossi dai tecnici del Comune con la decisione, in via precauzionale, di chiudere il tratto in oggetto, lasciando la possibilità di accedere a tutti i civici della strada: per un lato dall’incrocio con via Strozzi e per l’altro dall’incrocio con via Milanesi, ha risposto all’interrogazione precisando che “la scarpata in questione risulta essere di proprietà privata di GSK Vaccines. L’azienda ha consegnato da tempo al Comune di Siena una relazione di perizia tecnica con la verifica di stabilità delle piante e della scarpata che ha dato esito positivo in merito alla tenuta del sistema scarpata-piante. Tuttavia, viste le abbondanti piogge, negli ultimi giorni lo stato della scarpata è parzialmente mutato in relazione al dilavamento di alcune piccole zone di terreno e al conseguente stato degli apparati radicali. Per tale motivo i tecnici comunali, a seguito della segnalazione e richiesta di intervento della sala operativa della Polizia Municipale, hanno richiesto all’ufficio tecnico della GSK un aggiornamento della suddetta perizia tecnica”. Inoltre ha poi proseguito l’assessore: “nella giornata di ieri, 20 novembre, i tecnici dell’azienda GSK hanno effettuato un ulteriore sopralluogo con l’agronomo competente e ci hanno comunicato che entro oggi, 21 novembre, ci forniranno l’aggiornamento della perizia, finalizzato alla verifica del permanere delle condizioni di stabilità alle condizioni attuali”. Concludendo “da un secondo contatto informale avuto già da ieri pomeriggio con la GSK sembra che le conclusioni della perizia possano essere confermate, ma ai fini della massima tutela della pubblica incolumità è opportuno e doveroso aspettare la trasmissione della nota scritta per valutare la riapertura del tratto stradale, che avverrà nel più breve tempo possibile”.

Masi, nel ringraziare per la risposta dell’assessore, si è dichiarato “soddisfatto”, perché, come ha evidenziato “si tratta di un intervento precauzionale in modo che si arrivi ad accorgimenti ad hoc in una strada così importante per la quale si raccomanda la massima attenzione per la sicurezza del traffico”.


3) IL CONSIGLIERE ORAZIO PELUSO NELLA COMMISSIONE SPORT

Il consigliere Orazio Peluso (Forza Italia) è stato nominato dall’assemblea nella Commissione Sport, in sostituzione del dimissionario Bernardo Maggiorelli (Fratelli d’Italia).

La Commissione risulta, quindi, costituita da Davide Dore (Lega), Federico Minghi (Voltiamo Pagina), Pietro Staderini (Sena Civitas), Luca Micheli (PD), Vanni Griccioli e Massimo Mazzini (Per Siena) e da Orazio Peluso (Forza Italia).


2) CASTELLANI CAPOGRUPPO DEL GRUPPO MISTO

Il presidente Marco Falorni ha informato l’aula della lettera, firmata da tutti i consiglieri del “Gruppo Misto”, nella quale si comunicava che Fabio Massimo Castellani è il nuovo capogruppo.


1) NUOVA COMPOSIZIONE DELLA COMMISSIONE DELLE ELETTE

L’assemblea, in considerazione dell’ingresso in consiglio comunale di Fulvia Nardi (Lega), ha preso atto della nuova composizione della Commissione delle Elette, formata dalle donne del consesso cittadino.

La commissione, quindi, risulta costituita da Anna Masignani e Laura Sabatini (Gruppo Misto), Eleonora Raito (Lega), Barbara Magi (Voltiamo Pagina), Maria Concetta Raponi (Forza Italia), Alessandra Bagnoli (Fratelli D’Italia), Giulia Periccioli (PD) e la stessa Nardi.

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