L’evento è stato co-prodotto dal Comune di Colle di Val d’Elsa, Comune di Siena e L.u.t. (Libera università del teatro) con il sostegno della Fondazione Territori Senesi e Unicoop Firenze sezione soci Colle Val d’Elsa.
La trama dell’opera
Seduti al tavolo del loro immutato, asettico salotto, solo a tratti contaminato dai suoni provenienti dall’esterno, il professor Chiurco e sua moglie Elisabeth vivono la loro quotidianità fatta di minestrone e solite conversazioni, tra ricordi intimi e segreti ancora non rivelati, e gli incerti tentativi di rielaborare un passato ingombrante, con la con danza, la complicità e a tratti l’insofferenza tipiche di una coppia insieme da vari decenni.
È il 1970. Poi, di colpo l’azione arretra di 26 anni, alla complicata notte tra il 29 e il 30 marzo ‘44: i toni si fanno concitati, le contrapposizioni radicali.
La tragedia è vicina all’epilogo, ma ci sarebbe ancora la possibilità di scegliere, di deviare il corso degli eventi. Una storia di fantasia ispirata a fatti e personaggi reali, il tentativo di ripercorrere i tragici eventi dell’eccidio del Montemaggio da dentro la testa di colui che secondo molti ne fu l’ispiratore e il principale responsabile, e di sua moglie. Il progetto nasce su iniziativa dell’Assessorato alla Cultura per ricordare la figura del partigiano Vittorio Meoni, unico sopravvissuto all’eccidio del Montemaggio, a pochi mesi dalla sua scomparsa.