“Noi albergatori non abbiamo paura di confrontarci costantemente sul mercato, quello ricettivo, in cui lavoriamo ormai da generazioni: siamo pronti a lavorare ed aumentare il nostro livello professionale ricevendo input anche da altre realtà ricettive ma dobbiamo farlo assolutamente ad armi pari altrimenti di quale concorrenza parliamo?”
Così Marco Bianciardi, presidente di Federalberghi-Confcommercio Siena, lancia il suo grido d’allarme durante l’assemblea annuale, svoltasi ieri presso la sede di Confcommercio Siena, sull’abusivismo e chiede controlli maggiori a salvaguardia della categoria all’insegna del mantenimento dello standard qualitativo che Siena può offrire ai propri ospiti.
“Il tema della sharing economy – ha detto Bianciardi nel suo intervento – è un tema che ultimamente è stato più volte trattato e sembra quasi una moda ma noi di Federalberghi già in tempi non sospetti avevamo sensibilizzato le varie istituzioni, sia locali che regionali, ponendo l’attenzione su tutto quel comparto ricettivo extralberghiero in fortissima crescita che spesso, troppo spesso, non riuscivamo a vederlo dentro una chiara e semplice regolamentazione. Nasce così oggi il problema della sharing economy o per meglio dire della shadow economy”.
Ha continuato poi il presidente di Federlaberghi Siena-Confcommercio: “Noi albergatori siamo molto preoccupati perchè lavorando diligentemente in normative e regole sempre più stringenti ci vediamo passare letteralmente avanti da tutto quel ricettivo che con assoluta liberta di manovra, in barba a leggi, normative, fisco, tasse può permettersi di porsi in qualsiasi tipologia di mercato in modo del tutto avvantaggiato, creando così quella concorrenza sleale che noi albergatori non riusciremo mai e mai di poter sostenere. Visti i dati di AirB&B ci sarà pure un motivo per il quale in Toscana il ricettivo di queste tipologie è cresciuto negli ultimi dieci anni in misure tre volte superiore alla media nazionale!
Noi riteniamo che oltre alla naturale attrattiva del nostro territorio, oltre alla moda, alla tendenza social del condividere, sia stato il quadro legislativo regionale, vecchio di quasi quindici anni, a permettere questa crescita così importante e spropositata. Così le molte realtà ricettive alcune delle quali, secondo noi, sicuramente fuori legge, hanno trovato terreno fertile su cui crescere e proliferare in totale assenza di controlli, normative e soprattutto sanzioni.
Qualcuno, potrebbe pensare, visto che siamo di Federalberghi e quindi siamo il sindacato di categoria degli albergatori, che stiamo conducendo la nostra personale guerra o meglio crociata nei confronti di tutto l’extralberghiero. Non c’è niente di più sbagliato! A parte il fatto che molti dei colleghi sono essi stessi proprietari di strutture extralberghiere, la battaglia che stiamo portando avanti così fortemente e per cui abbiamo lanciato l’allarme già molti anni fa appunto, non è contro gli affittacamere, ma è contro chi non rispetta le regole, contro chi non ha la titolarità per fare ricettivo, contro chi evade le tasse, chi fa concorrenza sleale non rispettando i minimi standard sulla sicurezza, sull’igiene, sulla fiscalità e magari pubblicizzandosi pure al pari di noi albergatori utilizzando in modo del tutto inappropriato il termine alberghi”.
La seconda parte dell’assemblea è stata dedicata ai meccanismi di ottimizzazione di vendita on line e vi hanno partecipato Enzo Aita di @Nozio, PierLuigi Masini, direttore Federalberghi Toscana, Marco Rossi, hospitality manager, Riccardo Cocco di @distinctiveone e Marco Ficarra di Initiative Italy.