Mercoledì 19 marzo alle 17.30 nella Sala degli Intronati in Palazzo Patrizi, in via di Città, 75 a Siena, sede dell’Accademia Senese degli Intronati, Tomaso Montanari presenta il volume di Alessandro Angelini, “Arte di corte nell’Europa del Seicento”. Velázquez, Bernini, Poussin (Roma, Carocci, 2025).
Impostato con taglio diacronico a più tappe incentrate su tre delle massime personalità del Seicento – Velázquez, Bernini, Poussin –, il libro “Arte di corte nell’Europa del Seicento” che sarà presentato a Siena all’Accademia Senese degli Intronati, sviluppa il tema della grande fortuna e poi del declino del modello artistico italiano, che si registra nel volgere di pochi decenni. A questo argomento si aggiunge il rapporto fra produzione artistica di corte, con il suo carico di efficaci messaggi visivi, e strategie politiche, nel periodo più drammatico attraversato dall’Europa della prima età moderna con la guerra dei Trent’anni. I grandi maestri, ammirati e ricercati, furono protagonisti ma anche strumento di ambiziosi progetti che mutarono sensibilmente l’assetto del Continente alla metà del secolo, fino al pieno affermarsi dell’assolutismo monarchico. Anche il dibattito storiografico del tempo, segnato di volta in volta dalla celebrazione e dalla critica rivolta ai grandi maestri, a partire dalla polemica tra antichi e moderni, risentì dei diversi orientamenti estetici e politici, fino a esserne assai condizionato.
Alessandro Angelini è professore ordinario di Storia dell’arte moderna all’Università degli Studi di Siena. Si è occupato per lo più di pittura e scultura in Toscana nel Rinascimento e di scultura del Seicento a Roma. Tra le sue pubblicazioni: Gian Lorenzo Bernini e i Chigi tra Roma e Siena (Silvana, 1998), Pio II e le arti. La riscoperta dell’antico da Federighi a Michelangelo (a cura di; Silvana, 2005), Piero della Francesca (Il Sole-24 Ore, 2014) e Il primato dell’occhio (Quodlibet, 2019).