Ventuno le opere, tra quadri, video ed istallazioni, nella mostra “Archetyp’Art 1”, curata da Antonio Picariello, che verranno ospitate, all’interno della rassegna ArteSiena, dal 21 giugno al 7 luglio, nella Galleria Cesare Olmastroni di Palazzo Patrizi in via di Città 75 a Siena, per raccontare un linguaggio, quello di Manzan, arricchito nel tempo, da innumerevoli studi e ricerche volte all’ascolto intimo dei segreti della foresta amazzonica, dei nativi e del pulsare di quella che molti definiscono il polmone del mondo.
Una “conversazione” che si tramuta in un vera e propria esplorazione; i titoli delle opere sono in parte estratti dal diario di viaggio della stessa artista, in cui le immagini raccolte, rielaborate, vissute e sentite vivono in equilibrio tra due luoghi chiave per la pittrice, così diversi tra loro eppure così simili perché entrambi intimi e volti all’ascolto: il suo atelier a Castello di San Vincenzo al Volturno e il cuore aperto dell’Amazzonia.
Pigmenti naturali, acrilico, colan di nylon, smalti, foto su tela, tessuti e legno: sono queste le parole del linguaggio artistico di Helena Manzan.
La mostra, a ingresso gratuito, sarà visitabile tutti i giorni dalle 15.30 alle 18.30.
Helena Manzan: nata in Brasile, Minas Gerais, il 3 aprile 1960, da padre veneto e madre brasiliana. Laureata in accademia d’arte all’Università Federale di Uberlandia, (MG) Brasile, con specializzazione in programmazione visuale. Dalla fine degli anni ‘90 comincia a esporre in America ed Europa. Dal 2002 si trasferisce definitivamente in Italia dove vive e lavora. Manzan ha tenuto numerose mostre in Brasile e in Italia, a New York, Londra, Lisbona, e Novosibirsk. Artista presente alla 54^ edizione della Biennale di Venezia nel 2011.