Promuovere la partecipazione attiva dei giovani tra i 12 e i 18 anni, contrastando fenomeni di disagio giovanile attraverso attività di inclusione sociale, sportiva e la rigenerazione urbana; il Comune di Colle di Val d’Elsa è tra i vincitori del bando della Regione Toscana sulla sicurezza urbana che ha ottenuto un finanziamento di 55 mila euro per la realizzazione del progetto ColleX.
Il progetto ColleX ha tra i suoi obiettivi quello di valorizzare alcuni spazi della città, come i fondi di via Garibaldi e l’oratorio di Sant’Agostino, in luoghi di aggregazione e crescita, grazie al coinvolgimento di scuole, associazioni culturali e sportive, istituzioni locali e gruppi giovanili. Attraverso una metodologia innovativa basata sul life-design e sulla cittadinanza attiva, il progetto guiderà i giovani nel prendere decisioni consapevoli per il proprio futuro e nella creazione di attività che rispondano ai loro interessi e bisogni con un particolare focus sullo sport.
“Come promesso Colle torna ad attrarre risorse sulla città, ed in questo caso per i giovani, grazie ad una visione progettuale ampia che abbraccia più settori – spiega il sindaco Piero Pii. – Come amministrazione cofinanzieremo ulteriormente il progetto ColleX come da bando, facendo la nostra parte insieme alla regione”
“Grazie al finanziamento ottenuto, il Comune di Colle Val d’Elsa potrà implementare un piano d’azione concreto per la sicurezza e l’inclusione giovanile. Il progetto ColleX dimostrerà come la collaborazione tra istituzioni e associazioni possa generare un impatto positivo grazie all’entusiasmo delle nuove generazioni” sottolinea Valerio Peruzzi, assessore all’associazionismo e alle politiche giovanili.
Un modello innovativo e replicabile Il progetto introduce un approccio innovativo alla gestione della sicurezza urbana, attraverso la collaborazione tra giovani, istituzioni e associazioni. ColleX punta a trasformare criticità in opportunità, creando spazi di aggregazione inclusivi e stimolando la costruzione di legami di fiducia tra i giovani e la comunità. L’iniziativa mira a coinvolgere tanti giovani tra partecipanti diretti e indiretti e si propone come modello replicabile in altri territori.