Piano operativo di Colle di Val d’Elsa, Vannetti (PD): “Il Consiglio comunale del 24 febbraio ha segnato uno spartiacque”. In un Ridotto del Teatro del Popolo stracolmo, il capogruppo Pd Riccardo Vannetti racconta quanto accaduto nell’arco della giornata in cui sono state votate le osservazioni e le controdeduzioni al Piano operativo comunale. Ci sono state diverse incongruenze nell’applicazione delle regole e “cose che non quadrano”, ha ripetuto più volte Vannetti in consiglio comunale, come tutti i presenti hanno potuto constatare grazie alla proiezione di alcuni spezzoni della seduta.
“Un esempio – spiega Vannetti – è quello rappresentato dalle osservazioni 109 e 110 e dalle relative controdeduzioni. Le due osservazioni sono state poste dalla stessa azienda, una riguarda la possibilità di effettuare un ampliamento dei locali, l’altra il trasferimento. Stiamo dando entrambe le possibilità, ma in realtà la risposta dovrebbe essere univoca. Inoltre, in questo caso viene applicato il regolamento del T6, che riguarda le aree industriali, mentre nella discussione relativa alle richieste di un’altra azienda, l’osservazione 17, votata al mattino, non se ne è tenuto conto. Questo significa che ci sono aziende di serie A e aziende di serie B?”.
L’intervento di Vannetti in consiglio ha anche un lato tragicomico. Le controdeduzioni ai punti 109 e 110 sono state lette dal vicesindaco Speranza, al quale Vannetti ha rivolto il suo intervento. Il Sindaco in quel momento era assente. Ma è stato richiamato e il presidente del Consiglio comunale di Colle di Val d’Elsa ha chiesto al capogruppo Pd di ripetere la sua domanda.
“Lo faccio molto volentieri, anche per una questione di pura cortesia – ha precisato Vannetti – ma immagino che i lavori fossero legittimi anche in assenza del sindaco, visto che il vice sindaco presiedeva la seduta”.
Prima della conclusione il Consiglio comunale è stato interrotto per risolvere un problema. Riccardo Vannetti infatti si è accorto, nonostante l’ora tarda, che nella documentazione relativa all’osservazione del Comune, la numero 159, non apparivano le specifiche lette in assise dal primo cittadino perché non erano state inserite nel materiale messo a disposizione dei consiglieri.
In particolare, era stato consegnato un documento di poche righe, mentre il pacchetto era molto più consistente.
“Abbiamo svolto il nostro lavoro nell’interesse della comunità – ha spiegato il capogruppo PD Vannetti sul Piano operativo del Comune di Colle – per il 90 per cento delle osservazioni abbiamo votato insieme alla maggioranza, perché avevamo studiato e non agivamo con pregiudizio. Ci siamo permessi però di intervenire su alcune controdeduzioni e subito i leoni da tastiera eterodiretti sui social hanno approfittato per accusarci di lavorare contro le aziende del territorio. Ma noi non siamo affatto contro, anzi. Abbiamo chiesto regole uguali per tutti e che per ogni concessione venisse restituito qualcosa alla comunità. Abbiamo visto qualcosa del genere? Oltretutto in consiglio abbiamo ricevuto risposte poco chiare, tendendo a sviare di fronte alle questioni da noi poste.
Io mi sento di agire con grande libertà – ha concluso Vannetti davanti al pubblico del Ridotto – non avendo dipeso e non dovendo dipendere dalla vita politica, né economicamente né per ambizione personale, ma i 4.850 voti del ballottaggio pesano sulle mie spalle così come su quelle del centrosinistra cittadino. Questo ci fa sentire i consiglieri di tutte e di tutti”.